Martedì 19 Gennaio 2010 - Il Santo del giorno: Beato Andrea Grego da Peschiera (1400 -
1485)
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LETTERA
AL DIRETTORE
Razzismo? No, grazie!
Gentile Direttore,
qualche nota di rilievo per le tragiche e vergognose giornate di Rosarno. Quello
che è accaduto nella cittadina calabra non è riconducibile a dei semplici fatti di cronaca nera e tantomeno a deprecabili
scontri per controversie di lavoro. Le violenze registrate sono scadute in una
efferata e vergognosa pagina di storia nazionale, grondante intolleranza e
voglia di segregazione razziale nei confronti di chi è soggiogato al lavoro da ingaggi capestro e massacranti turni di fatica.
Trattasi di una moltitudine umana indotta a vivere senza alcuna compassione e
indulgenza, sprofondata nel totale degrado fisico e morale. Penso che un Paese che non ha
memoria del proprio passato e non ricorda le vicende tormentate del suo popolo
migrante, non ha davanti a se un futuro fecondo. Quando in una collettività la ragionevolezza del vivere comune viene sopraffatta dalla violenza, si
spalancano varchi alla rabbia, alla prepotenza, al sopruso e all'illegalità. Alle volte il conflitto sociale e le pressioni che si condensano sotto
l'impulso dell'indigenza e delle privazioni dei ceti più poveri, possono degenerare e scadere dal semplice antagonismo allo scontro
impulsivo. La rivolta di Rosarno non ha queste peculiarità, non è annoverabile ad una tipica turbativa, sia pure concitata, della quiete
pubblica. Netta è la percezione che trattasi di avvenimenti molto gravi, dove sono state violate
norme e trattati internazionali, che ci vincolano ad attuare politiche di
accoglienza e ad onorare i diritti dell'uguaglianza, sono queste le ragioni che
hanno prodotto le proteste diplomatiche egiziane. Dietro le violenze esercitate
nei confronti dei braccianti africani, ridotti in condizioni di schiavitù, è stato ostentato e perseguito un funesto proposito discriminatorio, permeato da
cultura e comportamenti razzisti e xenofobi, che hanno scatenato la "caccia al
nero".Tutti sanno che la criminalità organizzata ha sottratto quel territorio alla legalità, devastandone l'economia. Gli equilibri di una società civile inquinati dagli interessi della malavita sono inconsistenti, la
convivenza sociale è garantita da confini molto labili tra legalità e/o illegalità ed è facile fornire pretesti, atti ad istigare le contraddizioni insite di un
sistema e di una comunità così esposta e abbandonata a se stessa. E' da decenni che tra i temi
dell'auspicabile sviluppo della Calabria c'è l'assillo e la denuncia che in quel territorio si registra un accentuata
assenza delle istituzioni repubblicane, chiamate per legge ad esercitare le
funzioni di controllo e di governo. Quanto accaduto è la spiacevole certezza che in quelle terre in assenza dello Stato spadroneggia
l'antistato. C'è un altro padre infausto a cui spetta riconoscere la paternità intellettuale degli sciagurati eventi di Rosarno, è la formazione politica della Lega Nord, unico partito al governo tra i paesi
della Comunità Europea, che pratica come strumento di persuasione politica l'intolleranza, il razzismo e la ghettizzazione delle
minoranze. L'antistato e tutte le nefaste componenti che hanno concorso ai negativi esiti della rivolta calabrese, potranno
sostituire l'obsoleto l'incitamento che osanna il premier del nostro Governo:
"meno male che Silvio c'è" con il tronfio: "meno male la Lega c'è". Distinti saluti.
Luigi Fuiano
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Il tempo... ieri
Variabile
con tendenza
al nuvoloso
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GIORNATA col sole al mattino e cielo nuvoloso durante le ore pomeridiane. Il freddo in sintonia con il mese
di Gennaio.
Temperature: massima 4,0° C; minima attuale, 1,0° C (ore 23,30). (Foto, panorama di Bugnara).
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Sul web la Crusca scioglie i dubbi
sull’uso deLLA lingua italiana
Ortografia - Congiuntivi - Lessico - Plurali -
Neologismi ed altro tutto a portata di mouse
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LETTERA DI ELETTRA RINALDI IN RISPOSTA AL SINDACO
DI ANVERSA SUL CASO “DANIELA GALLUCCI”
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Foto del 12 Gennaio 2010
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Foto del 19 Gennaio 2010
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IL LAGO DI SCANNO E’ RIENTRATO NEL SUO BACINO NATURALE
Dopo le copiose piogge dei giorni precedenti e la piena del Fiume Tasso
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Piccola Grande Italia
VILLALAGO
NELLA TRASMISSIONE
SPECIALE “LAGHI D’ITALIA”
VILLALAGO - La trasmissione televisiva “Piccola Grande Italia - Speciale Laghi d’Italia” manderà in onda le tradizioni, l’arte, la cultura e l’artigianato di Villalago, su SKY Canale 830, nei giorni di martedì 26 Gennaio, alle ore 12,30; di giovedì 28 Gennaio, ore 12,30 e di sabato 30 Gennaio, ore 21,30.
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Da “Introdacqua Libera”
ANCHE CRISTO... E’ IN SCIOPERO di Fernando Ventresca
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ANVERSA - Caro Sindaco, ho voluto attendere prima di intervenire ulteriormente sulla
vicenda che ha visto la concittadina Daniela oggetto di un gravissimo episodio
di intimidazione. Sono passati i giorni, ad Anversa ci siamo trovati in piazza
per festeggiare la Befana, ci siamo ritrovati per la festa di San Marcello, ma
nessuna riunione, assemblea, né tantomeno un Consiglio Comunale è stato indetto per condividere con la cittadinanza un momento di riflessione e
denuncia di quanto accaduto. Passano i giorni, e l'unica cosa certa è che Daniela ha rinunciato alla candidatura. Come cittadina di Anversa, mi
aspettavo (e mi aspetto ancora, perchè non intendo demordere) una presa di posizione forte da parte delle istituzioni,
e in primis dalla massima istituzione cittadina che Lei rappresenta. Ho letto
con attenzione le Sue considerazioni del 2 gennaio scorso, in risposta alla mia
lettera. Sinceramente vi ho trovato sospetti ed affermazioni che sarebbe più opportuno riservare agli inquirenti, mentre non ho trovato quel senso di
solidità che le istituzioni dovrebbero trasmettere ai cittadini. Al contrario: sembra di
leggere tra le righe un’abdicazione, un senso di sconfitta, che rischia di trasmettere un senso di vuoto
e di abbandono, anziché la forza delle istituzioni che Lei rappresenta, e che rappresenterà fino a fine mandato quand’anche – come riferisce la stampa – non fosse nuovamente candidato. Mi riferisco in particolare alla Sua
affermazione, che trovo gravissima, per cui “se all’interno dei gruppi non prevarranno quelle persone che possono ancora esprimere
qualcosa di positivo per il bene comune, temo che di questi gesti ne dovremo
subire ancora”. Un’affermazione che non può che creare un senso di sconcerto laddove a fronte di un atto così grave la massima istituzione del Comune anziché esprimere l’assicurazione del massimo impegno a che tutto ciò non si ripeta mai più, lasci intendere che questo dipenderà da scelte interne di gruppi e di individui. Questo tipo di atti, signor Sindaco, si colloca del tutto al di fuori di ogni
dialettica politica, ed è sbagliato e pericoloso insistere a voler vedere una continuità tra
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l’inasprirsi del confronto politico e intimidazioni di stampo mafioso. La Sua
risposta, in cui si sofferma sul voler qualificare questo gesto come
terroristico anziché mafioso, sembra additare alcuni colpevoli. Ma indicare un colpevole specifico
compete agli inquirenti, a cui vanno riferite con la massima trasparenza e
solerzia tutte le informazioni utili e nella cui azione riponiamo tutti la
massima fiducia. Le accuse generiche, invece, sul clima creatosi in paese e sui
presunti “falchi e colombe”, alimentano un sospetto diffuso e un pregiudizio pericoloso: che se si accende
troppo la polemica politica, o per citare le Sue parole, se si fa “eccessivo ricorso alla magistratura”, il risultato non può che essere questo. Io rifiuto questa equazione, e così spero farà compattamente il paese e tutte le istituzioni.
Signor Sindaco, la magistratura è una delle istituzioni dell’Italia democratica, e fare ricorso ad essa – fosse anche in modo strumentale – è un diritto di ogni cittadino, che nulla ha a che fare con l’intimidazione, la minaccia, l’anonimato. Continuare a sostenere, dall’alto seggio che Lei rappresenta, che le istituzioni sono così deboli da non poter impedire una deriva violenta, a meno che i gruppi non
accettino il dialogo, o la lista unica, è gravissimo: significa abdicare al senso stesso delle istituzioni e della
convivenza civile, avallare un clima di sospetto in cui ognuno si senta
legittimato a violare diritti costituzionalmente garantiti, e questo i
cittadini e la collettività non lo deve permettere mai. La difesa delle istituzioni compete ad ogni
cittadino, e in primis a chi si assume l’onore e l’onere di rappresentarle: sta a tutti noi, e a Lei per primo, impegnarsi al
massimo delle possibilità per garantire che ad Anversa degli Abruzzi non si ripetano atti di questa
gravità, che non ci siano ombre e dubbi, che non si alimentino sospetti generici ma si
condanni apertamente, pubblicamente e collettivamente un gesto inaccettabile
che non ha nulla a che fare con il confronto politico, per quanto acceso possa
essere.
Elettra Rinaldi
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