Sabato 2 Gennaio 2010 - Il Santo del giorno: Santi B. Magno e G. Nazianzeno, v. e dot. della Chiesa (sec. IV)
 
 

AUGURI PER IL 2010

L'anno nuovo è entrato melanconicamente nella nostra Valle, con pioggia e nebbie. Mancando la neve, molti sciatori ci hanno abbandonato. Sono rimasti coloro che amano i nostri paesi, con qualunque condizione meteorologica.
Auguri da parte di questo giornale on line a tutti; che il 2010 sia prospero di soddisfazioni, di lavoro per i nostri giovani; che sia ricco di salute e di benessere per le nostre popolazioni; che sia un anno di scelte amministrative oculate per la salvaguardia del nostro ambiente naturale, pur nella crescita economica del nostro territorio. Auguri a tutti.

Il tempo... ieri
Neve in montagna
e piogge intense
a Valle
Un inizio d’anno piovoso, con piogge intense per tutta la giornata. E’ nevicato oltre i 1200 m. di altezza.
Temperature: massima 9,5° C; minima attuale, 1,05° C (ore 23,30). (Foto, scorcio del Lago di Scanno)
 
MARCIA DELLA PACE
PERCHE' L'AQUILA TORNI A VOLARE

"La Pace conviene perche' L'Aquila torni a volare". Con questo provocatorio richiamo Pax Christi ha invitato a gridare la parola Pace nella Giornata Mondiale che si è svolta  il primo Gennaio. "Nel nostro Paese", si legge in una nota, "la ricostruzione sociale, delle comunita' e dell'ambiente, decollera' non con gli F35 o con la svendita dei territori a basi militari sempre piu' invasive, come e' stato sottolineato al Convegno nazionale ad Avezzano che tradizionalmente precede la Marcia per la pace. La resistenza a ogni tipo di impero, come ci ricorda l'Apocalisse, ha portato i partecipanti a interpretare i rischi connessi alla disgregazione delle comunita' e alle sfide che riguardano la custodia del creato". Il Papa, prosegue la nota di Pax Christi Italia, "si chiede nel suo messaggio per la Giornata del primo gennaio: 'Come rimanere indifferenti di fronte alle problematiche che derivano da fenomeni quali i cambiamenti climatici, la desertificazione, il degrado e la perdita di produttivita' di vaste aree agricole, l'inquinamento dei fiumi e delle falde acquifere?'. La forte provocazione", conclude la nota, "ha trovato piena risonanza nel dibattito in assemblea: sono stati ribaditi alcuni NO come quello alla mercificazione dell'acqua, al ritorno del nucleare in quanto sicuro rischio per le popolazioni e i loro territori, al respingimento di chi bussa alle nostre frontiere".
 
 
IL SINDACO DI ANVERSA IN RISPOSTA ALLA LETTERA DELLA SIGNORA RINALDI RITIENE CHE SIA
“un’azione finalizzata a creare paura, dubbi, per condizionare
decisioni in UN momento delicato della vita amministrativa...
da qualche personaggio ben informato...”
ANVERSA - Sulla ben nota vicenda della lettera con proiettile, inviata i primi di Dicembre alla dott.ssa Gallucci di Castrovalva (azione condannata da tutti), si è aperto un dibattito epistolare del tutto civile, per cercare di interpretare il gesto, ritenuto mafioso da molti, perché rienta nella tipologia di alcune organizzazioni criminali, mentre altri, come il sindaco di Anversa, pensano che sia solo un atto terroristico, per creare paura. Comunque venga interpretato, è sempre un’azione criminale e poco conta se sia stata mossa da mente malata o sana. Riportiamo integralmente la lettera del Sindaco di Anversa, indirizzata alla signora Rinaldi.
«Gent.ma sig.ra Rinaldi, ho letto le Sue considerazioni sul grave episodio di intimidazione che ha avuto come vittima Daniela Gallucci. Sinceramente devo dirle che, pur apprezzando la ferma presa di posizione contro un gesto inqualificabile, a cui  ovviamente mi associo, l’analisi da Lei fatta mi lascia perplesso perché ha fatto riferimento a un gesto mafioso, quasi  svincolato dal recente vissuto della nostra collettività. A mio avviso è’ una azione finalizzata a creare paura, dubbi, per condizionare decisioni in momento delicato della vita amministrativa, quindi messa in atto da qualche personaggio ben informato e sicuramente coinvolto nelle vicende locali. Peraltro esaminando l’accaduto non si può non tenere conto di due fatti importanti: il contesto e le modalità.
Siamo alla fine di una legislatura che, come ho avuto già modo di dire è stata caratterizzata da diatribe spesso violente, ricorso eccessivo alla magistratura, polemiche che hanno interessato anche altre istituzioni, forme di massimalismo che Anversa non ricorda. I gruppi politici si interrogano sul futuro, ci sono falchi e colombe in entrambi gli schieramenti, ognuno cerca di organizzare liste rappresentative, possibilmente rinnovate si parla anche di lista unica;  il tutto in un contesto sociale, almeno ad Anversa, intriso di nervosismo, scarsa lucidità negli obbiettivi,
scarsa conoscenza degli attori, improvvisazione, smania di protagonismo, sicuramente ingredienti che non aiutano a costruire. In una situazione siffatta e in presenza di comportamenti radicali mi sembra ovvio che si possano determinare le condizioni ideali  per quegli esseri che prima del bene comune mirano a colpire il nemico anche se per interposta persona. Per queste ragioni sono propenso a definire l’episodio più di stampo terroristico che mafioso anche perché in Anversa o meglio in Abruzzo trovo alquanto difficile che possano attecchire certe mentalità.
Le modalità: ricorre all’anonimo quell’essere che non riesce  con motivazioni, ragioni, argomenti, discussione, scambio di idee ad essere convincente, vuoi per carenze culturali, vuoi per carattere disturbato, pertanto ricorre alla minaccia per modificare il comportamento o le decisioni di altre persone. In un paese democratico nessuno dovrebbe avere paura di mettersi al servizio della collettività per promuovere il bene comune, il progresso e lo sviluppo,  il fatto che esistano esseri che lavorano per questo è un fatto estremamente grave.
Detto questo,  gentile Signora, ritengo che il problema sia alquanto più complesso di quello che si vuole rappresentare come un “gesto mafioso”, a mio avviso la scena politica di Anversa è condizionata da personaggi che hanno comportamenti alquanto discutibili e che sono portatori di sentimenti poco nobili, pertanto se all’interno dei gruppi non prevarranno quelle persone che possono ancora esprimere qualcosa di positivo per il bene comune, temo che di questi gesti ne dovremo subire ancora.
Per concludere mi associo al suo appello, difendiamo le istituzioni, ma sforziamoci di capire il male e come curarlo e cito una frase di cui non ricordo l’autore “la leva per cambiare le cose parte da te stesso”.
Colgo l’occasione per augurare a tutti un buon 2010 e al  mio paese un futuro di progresso. IL SINDACO (Gianni Di Cesare)»
 
Allarme dal presidente Carrara della Comunità Montana Peligna
L’Ente rischia il dissesto finanziario senza l’aiuto Regionale
“Con la soppressione totale dei trasferimenti - spiega Carrara - le Comunità montane a partire da gennaio sono messe nella condizione di non poter operare, lasciando i dipendenti senza stipendi e senza alcuna prospettiva. Al punto in cui siamo la Regione, considerato che alle Comunità montane è riconosciuto un ruolo nello statuto regionale, non può non farsi carico di questa situazione prevedendo nel bilancio in corso di approvazione le risorse venute meno dallo Stato. Con l’approvazione della legge finanziaria 2010 – continua Carrara - il Governo e la maggioranza parlamentare che lo sostiene hanno deciso che lo Stato cessa di concorrere al finanziamento delle Comunità Montane. Pertanto nell’anno 2010 le Comunità Montane
italiane non riceveranno risorse finanziarie dallo Stato. Dopo aver sbandierato la soppressione delle Comunità Montane attraverso la proposta di codice delle autonomie , il governo si è reso conto che più sentenze della Corte Costituzionale gli impediscono di farlo avendo, la stessa Corte, riconosciuto questa attribuzione alle Regioni e non allo Stato. Così si è passati all’abolizione di fatto, sopprimendo qualsiasi finanziamento. Per non incorrere nelle censure della Corte Costituzionale - conclude Carrara - si prendono in giro i cittadini di montagna, ai quali la Costituzione riconosce il diritto a interventi specifici dello Stato, in quanto svantaggiati, prevedendo la ”. Sono 11 i dipendenti della Comunità montana peligna che dal prossimo mese rischiano di restare senza stipendio. Il costo complessivo degli stipendi si aggira sui 40mila euro al mese, a cui si devono aggiungere altri 35mila euro di spese ordinarie, fra telefono, luce e gas; altri 30mila poi vengono spesi per servizi extra, quali la rete telematica. L'ente raggruppa 16 comuni ed ha un consiglio di 6 assessori, un presidente e 48 consiglieri (tre per ogni comune). A rischio anche i servizi del piano sociale di zona: quelli domiciliari agli anziani, minori, disabili; quelli educativi anche presso le scuole e i vari centri di aggregazione sparsi su tutto il territorio (Raiano, Corfinio, Vittorito, Pratola), oltre all'asilo nido. (Fonte, Rete5)
 
IL CAPODANNO ALL’AQUILA

L'Aquila ha salutato il suo anno piu' difficile al Piazzale di Collemaggio. Sotto la tensostruttura della Protezione civile si sono alternati in migliaia per ascoltare musica, brindare e ballare.La serata ha dato spazio al ricordo della notte del 6 aprile, con delle fiaccole accese sul piazzale dai vigili del fuoco. Niente botti di Capodanno in segno di rispetto. Uno striscione ha accompagnato la festa: “2010, riprendiamoci la citta''.

LETTERA AL DIRETTORE

carissimo direttore intendo con la presente esprimere tutta la mia solidarietà a Daniela per l'accaduto. Saluti da Castro, Antonio

 
 

NECROLOGIO

VILLALAGO -  E’ deceduta ieri mattina CLELIA GATTA, vedova Caputi, all’età di 99 anni. Ad Agosto avrebbe raggiunto il secolo di vita. Condoglianze alla nuora e a tutti i suoi nipoti. I funerali si svolgeranno oggi a Villalago nella chiesa parrocchiale.

 
 

GLI APPUNTAMENTI DI OGGI

ANVERSA - Ore 17,00 cineforum, film Wialle
SCANNO - ore 16,00 (auditorium Calogero) proiezione del film “La morte sospesa”
SCANNO - ore 18,30, Chiesa Parrocchiale, “Nello Salza Ensemble”