Giovedì 31 Dicembre 2009 - Il Santo del giorno: San Silvestro I Papa (secolo IV - m. 335)
SALUTI DI FRANCIA A VOI DEL GAZZETTINO E A TUTTI GLI SCANNESI
BUON ANNO 2010
Fernand Augellon (Augellone) di Scanno da Le Creusot
 
Il tempo... ieri
TEMPERATURE MITI
CON UN FORTE VENTO
Un pallido sole e un forte vento hanno caratterizzato la giornata di ieri. Il grado di calore ha raggiunto punte raramente avvertite in questo periodo.
Temperature: massima 15,5° C; minima attuale, 13,05° C (ore 23,30). (Foto, Panorama di Le Creusot - Francia)
 
In merito alle minacce mafiose nei confronti della dott.ssa Gallucci
“ANVERSA E’ UN PAESE CIVILE” - Parola di Sindaco
ANVERSA - «La vicenda - scrive il Sindaco di Anversa - che ha visto la dott.ssa Gallucci vittima di un episodio di grave intimidazione va condannato nella maniera più forte possibile, essa è estranea alla ns. vita pubblica e alla ns. dialettica politica . E’ il gesto inconsulto di una persona instabile che si è fatta condizionare da un linguaggio eccessivo e spesso violento che ha caratterizzato numerose fasi della vita amministrativa di questa legislatura. Come vanno esclusi dalla vicenda amministrativa episodi legati alla microcriminalità che pure ci sono stati ad Anversa, come in altri paesi del circondario, ma che spesso vengono, anche dalla stampa, ricondotti alla situazione interna del paese.
Anversa è un paese civile e tale deve continuare ad essere, ha visto valorizzate in questi anni numerose iniziative che lo hanno  portato all’attenzione regionale e nazionale, dobbiamo continuare a lavorare per il suo progresso e il suo sviluppo respingendo le iniziative di chi persegue altri scopi. Mi auguro che la Gallucci accetti di rendersi disponibile alla futura attività amministrativa, sia per poterci avvalere del suo prezioso contributo ma anche per dimostrare che le intimidazioni e le minacce sono lontane dalla ns. vita sociale e politica ».
 
LETTERA AL SINDACO DA UNA CITTADINA DI ANVERSA

Caro Sindaco, sono cittadina di Anversa da pochi mesi, per scelta e non per nascita: aver scelto di vivere in un paese dell’entroterra abruzzese significa aver ponderato i pro e i contro di questa scelta, e voler investire proprio qui le proprie energie, risorse, costruire qui una famiglia, allevare qui i propri figli. Tomas non ha ancora due anni: non immagino certo per lui un paese nel quale capitano episodi come quelli accaduti a Daniela nei giorni scorsi. E’ per questo che ho ritenuto e ritengo importante che questa gravissima intimidazione non passi sotto silenzio e non sia ritenuta “soltanto” il parto di una mente malata, un gesto isolato, legato ad un qualche “clima” creatosi in paese.
Caro Sindaco, personalmente sono più di vent’anni che faccio politica, a Trieste come a Roma ed altrove; Le posso assicurare che so cosa significa un confronto politico acceso, caratterizzato da accuse reciproche e da un linguaggio che sicuramente può apparire eccessivo. E tuttavia non vedo il legame tra questo e un gesto di stampo mafioso come quello di recapitare una lettera anonima con allegato proiettile. E’ molto grave, signor Sindaco, la Sua affermazione che sembra voler creare un legame tra un confronto che si è sempre mantenuto all’interno delle istituzioni, per quanto acceso ed eccessivo possa essere stato, ed un gesto che si colloca del tutto al di fuori della convivenza civile e democratica di una collettività. Avendo affrontato battaglie politiche incandescenti con grande passione, Le posso assicurare che questo non mi spaventa, e che lo trovo anzi un elemento importante di una comunità viva, che vuole confrontarsi sul suo futuro e sulle scelte fondamentali; mi spaventa invece la minaccia personale, il ricorso alla violenza, l’intimidazione, l’utilizzo di schemi e modi che sono caratteristici di una società parallela, quella mafiosa, che opera al di fuori da ogni controllo democratico, contro le istituzioni che anche Lei rappresenta. E’  grave e pericoloso, signor Sindaco, mettere sullo stesso piano linguaggi e stilemi che appartengono a mondi paralleli e contrari, che convivono solo nella misura in cui sono tollerati dalla comunità. Mi auguro che non sia tanto la personale scelta di Daniela a dimostrare che le intimidazioni e le minacce sono lontane dalla nostra vita sociale e politica: sarebbe paradossale dare una simile responsabilità a chi è stato vittima di un gesto tanto schifoso. Le valutazioni personali di Daniela restano sue e solo sue: a noi, collettività di Anversa e istituzioni, spetta invece questa responsabilità, di condannare un gesto completamente al di fuori da quella che può essere stata una dialettica accesa ed eccessiva, ma che mai ha avuto a che fare con colpi di pistola, proiettili, minacce alla vita. Confondere queste due cose è il primo passo per delegittimare il confronto democratico, per accettare che proiettili e minacce siano una sorta di “conseguenza necessaria” dell’accendersi dei toni: altre volte in Italia si è sostenuto questo, con conseguenze nefaste per tutti. Difendiamo le istituzioni e la democrazia, anche nei suoi toni più accesi, e condanniamo la mafia anche quando potrebbe provenire da un gesto isolato di una persona instabile. Elettra Rinaldi
 
SCANNO IN PRESEPE

SCANNO - Ieri sera nel centro storico del paese si è svolta la tradizionale manifestazione del presepe vivente. Quest’anno la grotta della natività è stata allestita vicino alla chiesa della Madonna delle Grazie, all’imbocco di Via Sarracco. Vi si accedeva da Via Canestro. Lungo il percorso si presentavano le scene dei mestieri scannesi: l’orafo, l’intagliatore del legno, il fabbro, i pastori con le pecore. Diffusa la presenza delle donne, in costume festivo con lo scaldino, intente al lavoro domestico nel costume giornaliero. C’erano uomini e ragazzi avvolti nelle cappe nere, i Re magi e due soldati a cavallo. Infine la Grotta, riscaldata dal bue e l’asinello dell’azienda agricola di Gregorio Rotolo, con Gesù Bambino, impersonato dal piccolo René Colarossi, la Madonna era Tina Spacone e san Giuseppe Roberto Nassi.
 
LA PIAZZA DI VILLALAGO
TORNATA A “NUOVA VITA”

VILLALAGO - Dopo lunga e travagliata attesa, finalmente la Piazza Celestino Lupi è stata completata. Complice il maltempo e i vari disguidi tecnici, i lavori si sono protratti più del previsto. La vecchia pavimentazione è stata sostituita con pietre più grandi e da un disegno geometrico, fatto di triangoli,che si vanno a congiungere al cerchio centrale, dove è stato raffigurato lo stemma del Comune di Villalago. Nell’insieme è un lavoro ben fatto e con una piacevole estetica. Senza le macchina parcheggiate ai lati, la piazza è ancora più bella. Ci si augura che il divieto di sosta venga rispettato dagli automobilisti in tutte le ore e in tutti i giorni. Questo è possibile, perché un ampio parcheggio è situato al disotto della piazza, collegato da una scala metallica. Oltre all’attenzione del vigile urbano, si fa appello anche al senso civico di tutti i cittadini e degli ospiti forestieri.
 
Scanno
NELLA TRASMISSIONE TELEVISIVA
“MELAVERDE” di rete4

SCANNO - Ieri sera in prima serata su Rete4 la trasmissione Melaverde, condotta da Edoardo Raspelli, ha mandato in onda delle riprese su Scanno, in gran parte effettuate nell’azienda agricola “Valle Scannese”. E’ stato intervistato Gregorio Rotolo, che porta avanti la tradizione della pastorizia, con le innovazioni che nuove tecniche e intuizioni personali gli consentono, come la conservazione del caciocavallo, con la crusca e il vino nelle “barriques” o nuovi metodi per ottenere il formaggio a scorza nera e la ricotta affumicata. Si è parlato con Nunzio Marcelli anche del progetto Afganistan. Oltre ai prodotti caseari, è stata presentata la cucina delle donne dell’azienda che lavorano per l’agriturismo. Dal formaggio si è passati agli oggetti d’oro e d’argento illustrati da Armando Di Rienzo e mostrati dallla signora Lucia, vestita in costume, e ai dolci, realizzati da Angelo Di Masso.
 
AUGURI A IDA LUPI

VILLALAGO - Ieri, 30 Dicembre, Ida Lupi ha festeggiato alla RSA di Villalago il suo 90esimo compleanno, circondata dall’affetto dei suoi due figli, Sandro e Cesidio (Sindaco del paese), dai nipoti e dai suoi parenti. A fare da corona gli ospiti della RSA al momento del taglio della torta. A Ida vadano anche i nostri più cari auguri.