Lunedì 12 Ottobre 2009  -  Il Santo del giorno: Beata Maria Teresa Fasce, monaca (Genova 1881 - Cascia 1947)

I lunedì
del direttore

Ho deciso di riservarmi uno spazio settimanale, a partire da lunedì prossimo, in questo “Gazzettino Quotidiano”, per cercare di puntualizzare idee, opinioni, fatti, avvenimenti di cui vengo a conoscenza. Certamente non potrò che riferirli dal mio punto di vista. Voi mi insegnate che nelle cose di questo mondo la neutralità non esiste. La nostra vita quotidiana, con il suo miscuglio di sentimenti e di esperienze, la nostra sensibilità, la nostra cultura, influiscono sulle idee, sulle nostre opinioni, sulle nostre scelte. Inevitabilmente sarò da “una parte”, sperando di non cadere nella faziosità, ma di essere fluido, come le acque di un fiume che sanno occupare nel loro scorrere spazi diversi e sempre nuovi. Le acque ferme, la palude, metaforicamente hanno sempre indicato movimenti culturali e politici incapaci di cambiamenti, di sapersi rinnovare, di saper scegliere. Durante la Rivoluzione Francese, venne denominata “Palude”, quella parte politica che nell’Assemblea Nazionale trovò posto al Centro e, non avendo un peso politico proprio, si schierava, secondo la convenienza, ora con i Girondini, ora con i Giacobini. Non credo di essere una “Palude”, ma neppure un torrente impetuoso che travolge tutto ciò che incontra nel suo correre. Mi auguro che questa rubrica, “I lunedì del direttore”, trovi consensi e partecipazione da parte dei nostri lettori.

Nelle prime ore della mattinata di ieri c’era il sole, ma poi si sono accumulate le nuvole e l’hanno tenuto coperto per tutta la giornata. Il vento freddo ha fatto scendere di circa dieci gradi il termometro. Di tanto in tanto è venuta giù una fastidiosa pioggerellina.
Temperature: massima, 19,05° C; minima attuale, 15,05° C (ore 23,30). (Nella foto: panorama di Villalago)
Il tempo... ieri
Nuvole
e pioggerelline
per quasi tutta
la giornata
Presentato il libro
sul terremoto in Abruzzo
di Travaglio e Vauro

E’ stato presentato a Roma il libro di Travaglio e Vauro sul terremoto in Abruzzo dal titolo “Sangue e cemento”, corredato da un dvd. Il volume propone un saggio di Marco Travaglio e vignette di Vauro, una serie di articoli del quotidiano ''Il Centro'' e un video, realizzato da Gruppo Zero, con la voce narrante di Paolo Calabresi, contenente documenti, articoli, interviste e filmati che ruotano attorno al dramma del terremoto che ha colpito l'Abruzzo.''Sangue e cemento'' indaga e rivela le cause piu' profonde che sono state alla base della tragedia del 6 aprile. Giustino Parisse, capo della redazione aquilana del Centro, firma quattro pagine dell’introduzione.

Influenza di stagione
al via le vaccinazioni
 
La Asl Avezzano-Sulmona è pronta a distribuire da oggi oltre 36mila dosi e fino al 12 dicembre. Verranno date nei punti di igiene pubblica presenti nel territorio della Asl Avezzano-Sulmona. La vaccinazione sarà gratuita per le persone che hanno compiuto i 65 anni e per le categorie più a rischio. Sono considerate tali i portatori di malattie croniche, gli immunodepressi e chi deve sottoporsi a interventi chirurgici importanti.
Per il virus A la prevenzione partirà dalla fine del mese

La Presidente della Provincia dell’Aquila si complimenta
con “Sulmonacinema” e “Abruzzo film commission”
per le riprese del film di George Clooney
SULMONA - “La città sta vivendo un momento importante che lascerà una traccia - questa la dichiarazione della Presidente Pezzopane - l’allestimento del set per le riprese del film di George Clooney e l’attenzione che ha richiamato, dimostra quanto siano lungimiranti le azioni di lobbying che stiamo portando avanti con il mondo dell’arte e della cultura. La costituzione dell’Abruzzo Film Commission, che fa da supporto logistico alle produzioni cinematografiche e televisive, ed il lavoro di squadra con il Sulmona Cinema, che da sempre sosteniamo, si sono
dimostrate ottime intuizioni che oggi spero convincano anche i più scettici. La decisione di valorizzare anche questo tipo di attività visto il pregio naturale degli scenari paesaggistici della provincia dell’Aquila, dove nulla è artefatto, acquista oggi molta importanza per il futuro, alla luce dell’enorme ritorno d’immagine e notorietà che deriva dagli ultimi eventi. E la vicinanza con Roma è un valore aggiunto. Sulmona deve giocarsi bene questa occasione, soprattutto ora che, purtroppo, molte aree della provincia sono state colpite dal sisma”. (Foto, Rete5)
ANVERSA - Il Presidente ARPO (Associazione Regionale Produttori Ovicaprini) Nunzio Marcelli ha inviato una lettera aperta agli allevatori e all’Assessore alla Sanità in cui sottolinea lo stato drammatico del settore e soprattutto delle aziende montane tradizionali. “E’ paradossale”, sostiene Marcelli, “che proprio in Abruzzo, la Regione che fa della pastorizia il suo simbolo, si applichino pedissequamente regole nate per realtà industriali, costringendo molte aziende a chiudere”. La lettera prende spunto dall’incontro svoltosi giovedì scorso in Regione, su impulso dell’Assessorato all’Agricoltura: un tavolo congiunto con l’Assessorato alla Sanità, le organizzazioni di settore e la componente consiliare, per verificare l’applicazione della normativa e le possibilità di dare una risposta alle istanze degli allevatori. “Ma l’Assessorato alla Sanità non si è nemmeno presentato, tranne per la buona volontà di un Veterinario dell’ASL di Pescara”, commenta amareggiato Marcelli, “mentre addirittura alcune organizzazioni sindacali hanno dichiarato che questi problemi non sarebbero di loro competenza”. Per il Presidente ARPO gli allevatori sono sempre più soli a combattere con una burocrazia cieca, che applica regole inadeguate alle dimensioni di queste aziende, e mette in atto interpretazioni diverse da Comune a Comune: un guazzabuglio in cui gli allevatori sono costretti a passare da un ufficio all’altro, pagando salatissime multe per eventuali errori, con fior di funzionari e dipendenti pagati con soldi pubblici che                  
Con una lettera aperta
Il Presidente dell’ARPO
denuncia lo stato
drammatico del settore
della pastorizia

passano ore tra le scartoffie, senza mai fare un controllo ai prodotti né agli animali. Le proposte dell’ARPO, a costo zero per la Regione, prevedevano l’emanazione di direttive omogenne sul territorio, interventi di sburocratizzazione e applicazione delle normative esistenti sui prodotti tradizionali, che consentono deroghe alle regole pensate per realtà industriali che per aziende montane tradizionali sono impossibili da rispettare e comportano costi altissimi. L’ARPO ha inoltre proposto un progetto per la tracciabilità da realizzare con le risorse disponibili negli Uffici Veterinari, a garanzia di consumatori e produttori. “Ma evidentemente all’Assessorato alla Sanità non interessa”, conclude Marcelli, “e gli allevatori non possono che prendere atto che chi non è voluto intervenire o non ha capito l'importanza degli argomenti, oppure dobbiamo pensare che stia al gioco di chi trae notevole interesse nel mistificare le origini del prodotto”. Intanto sempre più aziende sono costrette a chiudere, mentre i pascoli sono occupati da mercanti di bestiame dell'Alta Italia per ottenere sostegni agricoli che non hanno altro effetto se non quello di alterare le condizioni di mercato a
tutto svantaggio di chi pratica veramente un'attività pastorale tradizionale estensiva. L’ARPO punta il dito contro un’applicazione pedissequa e di fatto vessatoria della normativa: piccole aziende di montagna che per ridurre i costi e garantire la tracciabilità scelgano di macellare direttamente pochi capi sono costrette a far intervenire costose ditte specializzate per gli scarti, considerati rifiuti speciali, mentre è evidente che tali quantitativi non pongono un problema di inquinamento né di sicurezza, come dimostrano anche le normative sull'attività venatoria (che permettono lo svuotamento in natura della selvaggina). “E il risultato qual è?” commenta Marcelli; “che i mattatoi sono sempre meno, e la tracciabilità è sempre più una chimera: ma anche questo evidentemente non interessa”. “Una cosa si è capita” conclude Marcelli, “che per gli allevatori vale il detto della processione in cui c’è chi canta con bella gratifica, e chi porta la Croce. Siano però consapevoli”, ammonisce Marcelli, “che se sempre più aziende sono costrette a chiudere, diventerà difficile giustificare l'esistenza stessa di diversi uffici e funzionari che attualmente si occupano soprattutto di rendere la vita degli allevatori sempre più difficile”. Ma l’ARPO non molla:  continuiamo a credere che una strada sia possibile: chiediamo pertanto un incontro prima possibile all’Assessore alla Sanità, per illustrargli direttamente le problematiche del settore e le nostre proposte.

I GIOVANI BEVONO E IL SINDACO SI UBRIACA   di Jacopo Lupi 
E’ notte ormai, nel centro storico di una stanca Sulmona, ma no è una notte come le altre. E’ la prima notte sotto l’influsso che impone i nuovi orari di chiusura a tutti i locali: una mannaia spietata decisa senza nessun tipo di concertazione tra le parti, che si infrange su una città che già da tempo stava morendo senza, necessariamente, che il sindaco si impegnasse in prima persona ad ucciderla definitivamente. A dispetto della florida Pescara, a due passi da noi, dove i giovani possono divertirsi e socializzare fino a tarda notte, e delle “metropoli” Pratola e Raiano dove gli orari di chiusura sono molto vicini a quelli della costa, Sulmona e il suo sindaco hanno voluto distinguersi attuando un colpo basso ad un economia che stava rifiorendo proprio grazie alla scioltezza con cui si stavano concedendo le
licenze e all’incentivo all’imprenditorialità soprattutto giovanile. Un provvedimento davvero poco intelligente dal punto di vista amministrativo proprio perché non va assolutamente a risolvere i problemi per cui è nato, anzi, aggrava ancor di più l’economie delle attività colpite.
Grazie Sindaco, per non capire che chiudendo i locali prima, di certo non si convincono i poveri giovani “ubriaconi” a  tornare a casa ma semplicemente a farli spostare nei paesi limitrofi portando soldi e prosperità altrove.
Grazie Sindaco, per non capire che chiudendo i locali non si risolvono problemi quali droga, arresti per stato di ebbrezza e vandalismo, ma li si incentiva proprio perché si toglie al giovane un importante centro di aggregazione.(persino il “buon vecchio” Benito
Mussolini aveva previsto spazi pubblici e aggregativi per i giovani).
Grazie Sindaco, per portare alla rovina decine di attività che riuscivano a stare in piedi grazie al lavoro notturno del fine settimana.
Grazie Sindaco, per fare gli interessi di tutti i cittadini ma mai quelli della fetta più numerosa e produttiva per il futuro: i giovani.
Grazie Sindaco, per usare il becero mezzo delle repressioni pur di non trovare soluzioni più intelligenti e redditizie per tutti, e di non pensare nemmeno minimamente ad aprire un tavolo di dialogo con scuole, famiglie, associazioni giovanili ed esercenti.
Grazie Sindaco, per continuare a fare scelte importanti e decisive per questa Città, ma purtroppo tutte sbagliate.

IL CALCIO NELLA VALLE DEL SAGITTARIO - Seconda categoria

Tornimparte 2002 vs Campo di Fano 2-1
CAMPO DI FANO - Esordio sfortunato per il Campo di Fano, battuto di misura in trasferta dal Tornimparte 2002. La squadra allenata da Nicola D'Ulisse non ha demeritato, ma non  ha concretizzato al meglio le opportunità da rete create. I padroni di casa, al contrario, hanno vinto proprio grazie alla necessaria dose di cinismo. L'incontro è stato giocato sul terreno di Lucoli, che mostrava ancora i segni della recente tendopoli. Gli ospiti hanno iniziato meglio nei primi 10', dopo di che è stato il Tornimparte 2002 a uscire dal guscio e a farsi pericoloso al 15', quando il portiere fanesino Pierluca Giammarco ha sventato con un bell'intervento una conclusione insidiosa. E' stato il preludio al vantaggio locale, giunto al 20', grazie a un calcio di punizione dal limite che è passato attraverso la barriera e si è            
infilato nel sacco. Il Campo di Fano si è scosso, prendendo in mano le redini del gioco, ma trovando la grintosa opposizione degli avversari e rendendosi pericoloso solo al 30', quando un tiro rasoterra di Roberto Di Cesare è uscito di poco. Le due contendenti sono rientrate negli spogliatoi per la pausa con il punteggio di 1-0. Il the caldo ha fatto bene al Campo di Fano, che ha coronato i propri sforzi al 55': servito da una rimessa laterale con le mani, Michele Scarpone si è involato sulla fascia sinistra e ha fornito un perfetto assist a Simone Rosso, che ha confezionato l'1-1. Gli ospiti hanno continuato in avanti, creando un paio di buone opportunità: al 65' un tiro di Di Cesare è finito alto; al 70' Rosso si è presentato a tu per tu con il portiere avversario, che ha però neutralizzato la conclusione del giocatore fanesino. Al 75', su una punizione a centrocampo per il Campo di Fano, il Tornimparte 2002 ha recuperato palla e ha innescato un rapido contropiede, concluso con un cross preciso e dal tiro che è valso il secondo vantaggio locale. Gli ospiti si sono impegnati alla ricerca del pareggio, sfiorato da Scarpone, che ha chiamato in causa il portiere aquilano con un diagonale e poco dopo ha protestato per un calcio di rigore non assegnato dall'arbitro. Dall'85' il Tornimparte 2002 ha proseguito in dieci, causa un doppio cartellino giallo per gioco scorretto. Il Campo di Fano ha imbastito l'ultimo assalto, cingendo d'assedio gli avversari, ma non ne è scaturito nessun pallone utile per un pareggio che, tutto sommato, sarebbe stato giusto. La gara è terminata 2-1.
Federlibertas Bugnara vs Team 604 0-4
BUGNARA - Il debutto della Federlibertas nella stagione 2009/10 è stato amaro: ha perso nettamente in casa contro il Team 604 di San Demetrio ne' Vestini. Di fronte a un discreto numero di spettatori e su un campo in buone condizioni, la gara è cominciata male per i bugnaresi, che al 3' hanno subìto il vantaggio ospite, con il colpo di testa di un uomo lasciato colpevolmente solo sul secondo palo, su cross da calcio d'angolo dalla destra. La Federlibertas ha accusato il colpo e al 5' una disattenzione sulla propria trequarti in fase di impostazione ha permesso a un avanti ospite di calciare in porta al volo: il palo ha mantenuto il risultato sullo 0-1. Lentamente i padroni di casa hanno preso coraggio e hanno tentato la prima conclusione intorno al 15', alta sulla traversa. Il Team 604 però si è fatto trovare ancora pronto al 20', con un'azione fotocopia del vantaggio, con lo stesso giocatore libero                  
sul secondo palo, che questa volta su spiovente da un calcio di punizione ha siglato doppietta e 0-2. La formazione locale ha avuto una reazione di orgoglio, mettendo in campo grinta e costringendo gli avversari nella propria metà campo. Ma al 28' un prolungato controllo del pallone nell'area bugnarese, in fase difensiva, ha spalancato la porta a un attaccante aquilano, che ha portato i suoi sullo 0-3. La reazione della Federlibertas è continuata, culminando nella traversa colpita sottoporta da Luca Leombruno, in mischia seguente a tiro dalla bandierina. Il Team 604 ha badato a controllare il vantaggio con ordine e, prima di andare al riposo, ha impegnato al 38' con un calcio di punizione l'estremo bugnarese Simone Tortis in una parata di piede. Nella ripresa si è visto poco, con gli ospiti paghi del vantaggio e la Federlibertas che forse ha accusato fisicamente un ritardo di preparazione. Al 67' lo 0-4, con la punta aquilana (un'altra doppietta) che in area ha trasformato di testa in gol un preciso lancio dalla trequarti. All'80' la Federlibertas è rimasta in dieci: rosso diretto a Simone Valente per proteste. La formazione di San Demetrio ne' Vestini ha poi avuto un dominio completo, presentandosi al tiro più volte, trovando sempre pronto all'intervento Tortis. L'ultimo acuto della gara è stato però della Federlibertas, all'87', con una potente punizione dai trenta metri di Marco Turchetti, che ha costretto il portiere ospite a respingere in tuffo nell'angolino basso. Risultato finale: 0-4. La squadra di casa ha pagato a caro prezzo le ingenuità della prima mezz'ora di gioco, lasciando comunque intravedere dei potenziali margini di miglioramento. Il Team 604 ha dimostrato una discreta organizzazione generale e un buon tasso tecnico nel reparto offensivo. [a.g.]

Corso per arbitri
La sede locale dell’Aia (Associazione italiana arbitri) organizza a Sulmona un corso gratuito per arbitri.
Le iscrizioni scadono il 31 ottobre.