Il tempo... ieri
E’ tornato il sereno e il sole

la giornata di ieri è stata bella con il sole fin dal suo sorgere. Il grado di calore ha raggiunto più di venti gradi, permettendo di uscire all’aperto. Anche la temperatura minima è risalita.
Temperature: massima, 23,05° C; minima attuale, 14,00° C (ore 23,30).
Scorcio di Anversa
 
Il vicepresidente regionale, De Matteis, a Sulmona
Per NUOVE strategie di sviluppo economico
per la città e per il territorio del Centro Abruzzo
La grave crisi che ha investito la citta' di Sulmona e il territorio del Centro Abruzzo, resa ancora piu' difficile a seguito del terremoto del 6 aprile scorso, e' stata al centro di un incontro che si e' avuto oggi a Sulmona ed al quale ha partecipato anche il vicepresidente vicario del Consiglio regionale d'Abruzzo, Giorgio De Matteis. Sono intervenuti anche il sindaco di Sulmona, Fabio Federico, e molti consiglieri comunali. Nel corso della riunione e' emersa che la decisione assunta all'unanimita' dal Consiglio regionale, prima della pausa estiva, sul riconoscimento dello stato di crisi di questo territorio ''e' un punto di riferimento preciso dal quale partire - ha detto De Matteis - definendo una strategia precisa attorno alla quale le istituzioni locali e regionali, unitamente alle forze politiche, debbono lavorare per tradurre con atti concreti una politica ad hoc per questo territorio''. Ma quale politica'? All'interrogativo De Matteis ha risposto che ''gli strumenti a disposizione sono diversi e tutti appetibili, a cominciare dai fondi Cipe stanziati per le attivita' produttive, per passare poi ai fondi Fas, all'interno dei quali e' forse possibile recuperare il contratto di quartiere, per
finire con i Por''. De Matteis ha accennato anche ai finanziamenti Anas per la viabilita', all'interno dei quali il territorio del Centro Abruzzo puo' trovare le giuste attenzioni. Il vice presidente del Consiglio regionale ha tuttavia ammonito sulla opportunita' di fare squadra. "Stiamo vivendo una situazione drammatica - ha stigmatizzato - che impone la definizione di nuove regole e soprattutto di rapporti istituzionali diversi. Questo territorio potra' risollevarsi se riuscira' a dialogare e a cooperare con la Regione attraverso le sue diverse articolazioni e, proprio per questo, mi rendo disponbilie a lavorare a fianco del Comune e dei suoi amministratori perche' il diritto a riprendere il processo di sviluppo di questa parte importante del territorio abruzzese possa trovare non solo ascolto ma la giusta attenzione nei luoghi decisionali della politica e delle istituzioni abruzzesi''. Apprezzamenti per le parole di De Matteis sono stati espressi dal sindaco Federico e dall'Assise comunale: ''Quella di oggi e' una bella pagina scritta per la politica sulmonese che intende muoversi con decisione per recuperare il tempo perduto''.(Asca)
 
CERVO UCCISO
da bracconieri
NEL PARCO
NAZIONALE D'ABRUZZO

Un esemplare di cervo maschio e' stato ritrovato morto in localita' "Valle dei tartari" nel comune di Alfedena, nel Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. A dare l'allarme sono stati alcuni ricercatori del dipartimento di Biologia dell'animale e dell'Uomo dell'Universita' La Sapienza di Roma, che si trovavano sul posto per alcuni rilievi scientifici. La carcassa era mancante della testa e del quarto anteriore destro, parti asportate dai bracconieri per
rivenderle nel circuito degli imbalsamatori e al mercato nero della carne di selvaggina. Gli agenti del Corpo forestale dello Stato e le guardie del Pnalm, coordinati dal comandante del Coordinamento territoriale per l'ambiente Luciano Sammarone, hanno acquisito elementi tali da far ricondurre la morte dell'animale per mano umana. Le parti asportate, secondo una prima ricognizione visiva, sono quelle che dovevano presentare il foro in entrata della pallottola, e visto che l'animale ha perso pochissimo sangue, si presuppone che il colpo lo abbia raggiunto a uno degli organi vitali, dato che anche questi sono stati rimossi dal corpo del cervo. La Procura della Repubblica di Sulmona ha aperto una fascicolo a carico di ignoti, disponendo il sequestro di alcune parti dell'animale ritrovato. Le indagini sono condotte congiuntamente dal Corpo forestale dello Stato e dalle Guardie del Parco. (Agi)
 
LUNEDI’ PROSSIMO RIAPRONO LE SCUOLE A SCANNO
Si torna al nuovo edificio ma con turni pomeridiani
BUON ANNO SCOLASTICO A TUTTI I RAGAZZI!
SCANNO - Con l’abbattimento della scala d’emergenza gli scolari di Scanno rientrano nell’edificio dove sono riuniti i due ordini di scuola: primaria e secondaria di primo grado. La scala, costruita dopo la legge sulla sicurezza, è stata abbattuta, con ordinanza sindacale, perché ritenuta pericolante, in seguito al distacco di qualche centimetro dal corpo primitivo. E’ stata ritenuta tale da alcuni tecnici della Protezione Civile, intervenuti per le verifiche strutturali, dopo il terremoto del 6 Aprile scorso, e di conseguenza ne hanno decretato l’abbattimento, nonostante che la relazione dell’ingegnere progettista sostenesse il contrario, perché la scala, secondo questi, poteva essere messa in sicurezza con semplici opere di consolidamento. Non essendoci più la scala d’emergenza, con l’aumento della popolazione scolastica, non è più possibile fare tutti
insieme scuola, perché la scala interna, in caso di pericolo, è abilitata per un numero massimo di cento persone. E a Scanno alunni e personale scolastico superano abbondantemente questa cifra. Quindi, lunedì si torna a scuola, ma i due ordini dovranno alternarsi ogni quindici giorni per il turno di mattina e quello pomeridiano (esemplificando: la mattina i ragazzi della scuola elementare e il pomeriggio quelli della medie, e viceversa ogni quindici giorni). Tutto questo in attesa di una nuova scala di emergenza. Ad abbattere si fa presto, ma a ricostruire...? I turni fanno saltare il normale orario, la mensa scolastica, e tutte le attività pomeridiane, previste nel modulo del tempo prolungato. Alla scuola media di Scanno sono iscritti anche i ragazzi di Villalago. Buon anno scolastico, ragazzi!
 
Presentato il libro a fumetti, S. Eustachio-La forza della Fede”
Gli autori sono i fratelli Di Vitto di Scanno
SCANNO - “Sant’Eustachio, la forza della fede”, l’ultima opera a fumetti dei fratelli Di Vitto di Scanno, è stata presentata ieri alle ore 18,00 nella chiesa madre dagli autori, dal parroco, dal sindaco, dal dr. Marco Notarmuzi e a conclusione dal Vescovo, mons. Spina. Il libro, già presentato a Mentorella, dove avvenne la conversione di sant’Eustachio, sarà presentato nei prossimi giorni a Tocco da Casauria e a Campo di Giove, che hanno il Santo come Patrono. Monti altri ancora sono i luoghi dove il Santo è venerato, in Italia e all’estero: interessanti sono le basiliche di Roma e Parigi a lui dedicate. Nel libro a fumetti, oltre alla vita e al martirio di sant’Eustachio, sono riportati i paesi e la storia legati al culto. La lettura, in particolar modo adatta ai ragazzi, è facilitata dall’immagine e dal colore e si rende accattivante anche per gli adulti che già ne conoscono la storia. All’inizio della presentazione don Carmelo ha fatto riferimento alla cultura locale, alle chiese, alla statua del 1715, commissionata a Brittoli per 50 ducati d’oro. Il dr. Notarmuzi, oltre ai dati storici, ha letto passi del suo libro, “Eustachio e Tecanera”, che parlano della festa del Santo, facendola rivivere con i vigori del passato al suono delle
campane e della banda e al fragore degli spari. Il Vescovo, a conclusione, ha messo in evidenza il significato della Fede riferita a questo Santo, che anche in occasioni come queste vede riunita una comunità.
 

LETTERA AL DIRETTORE   di Ezio Pelino

Sig Direttore,
La mafia non c’è più… il premier ci rassicura come fossimo bambini. La crisi non c’è, è solo psicologica, tutti i perdenti posto saranno tutelati, la crescita della nostra produzione è la più veloce d’Europa. Stiamo sconfiggendo definitivamente la mafia. E’ di questi giorni la pubblicazione del dossier dell’associazione “Libera”. Una doccia fredda. La mafia si espande, avanza verso nord. Persino l’Abruzzo, il roccioso Abruzzo, l’isola felice che conosceva finora solo qualche raro delitto passionale è “ divenuta crocevia del riciclaggio e del reinvestimento dei proventi illeciti, terra di ecomafie che sversano rifiuti tossici nelle lande disabitate della regione”. Se già  “Gomorra” denunciava l’approvvigionamento di cemento mafioso   dei cantieri edili della regione, ora le organizzazioni criminali  vi si stanno installando, a cominciare dalla costa e dalle zone interne. E si contendono il territorio con le mafie straniere, soprattutto cinesi ed albanesi. Fanno affari con la prostituzione e le estorsioni, mettono le mani sugli appalti, costruiscono basi operative per latitanti e trafficanti di droga. Salgono  le scale dei Palazzi del potere per sedurre con la corruzione. Come insegnano gli ultimi scandali politici abruzzesi.

 
 
SALUTI
DA BUGNARA


Cordiali saluti
a tutti
i Bugnaresi
“fuori sede”
 
 
sabato 19 Settembre 2009 
s. Gennaro vescovo