''Sempre piu' spesso raccolgo lo sfogo straziante ed il disagio delle numerose persone che hanno perso familiari nel terribile sisma. In moltissimi casi, oltre al gravissimo vuoto affettivo, si riscontrano conseguenze pesanti sull'economia familiare, soprattutto quando a perdere la vita e' stato un capofamiglia o un figlio che aveva a carico persone anziane o comunque un portatore di secondo reddito. Soggetti spesso gia' socialmente deboli che oggi sono rimasti soli a fronteggiare nuove privazioni economiche, in una situazione di gia' grave sofferenza emotiva. Non sono poche le segnalazioni che ricevo e sono storie drammatiche sconosciute alle cronache ed alle autorita', sopportate con grande pudore e dignita'''. Lo afferma la presidente della Provincia dell'Aquila, Stefania Pezzopane, che aggiunge: ''Per loro mi faccio portavoce

presso il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, affinche' si studi un modo per tutelare e sostenere con provvedimenti speciali queste categorie, che sia un sostegno al reddito o una corsia preferenziale nelle graduatorie per il”lavoro''. 'Ad oggi infatti - fa notare la Pezzopane - esiste un fondo di sostegno per chi perde un familiare sul lavoro, in guerra e in altri situazioni particolari, ma non in caso di catastrofi naturali''. ''Colgo inoltre l'occasione della presenza nel fine settimana all'Aquila del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano - conclude la Pezzopane - per appellarmi alla sua sensibilita' umana ed istituzionale affinche' sostenga, con il suo interessamento, questa parte di popolazione che paga piu' di altri la violenza del sisma. Queste famiglie non possono essere lasciate sole dallo Stato''.

 

La Fondazione Edoardo Tiboni, per celebrare il centenario del grande scrittore, sceneggiatore e giornalista Ennio Flaiano, ha organizzato una serie di mostre, convegni, iniziative. Una di queste è l’organizzazione di corsi teatrali per varie fasce di età e con vari obiettivi. Il corso indirizzato ai bambini a partire dai 3 anni, avrà finalità prettamente pedagogica ed educativa e verterà a stimolare il linguaggio e la socializzazione dei bambini. Per i ragazzi in fase preadolescenziale ed adolescenziale (a partire dagli 11 anni), il corso cercherà di trasmettere un messaggio linguistico di apertura nei confronti del mondo adulto, che spesso è visto come un ambiente ostile e nemico. Infine c’è il corso dedicato agli adulti ed è strutturato a vari livelli: base, intermedio e avanzato, in funzione delle esperienze teatrali avute. I corsi si terrano presso il Mediamuseum in Piazza Alessandrini a Pescara. Inoltre saranno organizzati laboratori di cinema per scuole medie inferiori e superiori che, attraverso percorsi tematici e visite guidate alla mediateca del Mediamuseum, avranno l’obiettivo di far riscoprire e comprendere appieno le

ricchezze del Mediamuseum . Il programma per il centenario della nascita di Flaiano si presenta molto ricco: innanzitutto sarà organizzato un importante Convegno il 5-6 marzo 2010, che non sarà la solita riunione di eruditi, ma vorrà essere uno strumento per aggiornare l’eredità lasciataci della sua genialità trasversale. Infatti il convegno ospiterà una serie di personaggi illustri (registi, attori) che hanno lavorato con lui e forniranno una serie di testimonianze che metteranno in luce la sua indipendenza e originalità. Sarà organizzata una Mostra sulla vita e sulle opere di Flaiano, nella quale saranno divulgati scritti inediti. Per questo motivo la Fondazione sta prendendo contatti con il Fondo manoscritti dell'Universita' di Pavia e con il Fondo Flaiano Luganese della Biblioteca cantonale di Lugano, proprio per dare all’evento un respiro internazionale. “L’obiettivo fondamentale di questi eventi – sostiene Edoardo Tiboni, Presidente della Fondazione – è svegliare, rinnovare, potenziare l’interesse nei confronti di Flaiano, senza scadere nella vuota retorica celebratoria”. (Pagine Abruzzo)

 

SULMONA - Oggi, 5 settembre, alle ore 18,00, sarà presentato a Palazzo dell’Annunziata a Sulmona la nuova edizione del libro “E si divisero il pane che non c’era”, arricchita di  storie e di approfondimenti sulla lotta partigiana. Per l’occasione, mi piace ricordare come nacque. Ero in ufficio. Entrò un vecchio, dai capelli bianchi, alto e dritto nella persona. Si presentò. Era inglese. Era andato in altre scuole, ma non era stato nemmeno ricevuto. Parlava di tempi andati. Della guerra e dei campi di concentramento. I suoi ricordi non interessavano nessuno, erano fastidiosi e inattuali. E c’era altro da fare. Lo accolsi, lo presentai ai professori e agli studenti. Era una miniera di ricordi. Era stato prigioniero di guerra in Italia ed era tornato perché aveva fondato a Londra un’associazione di ex prigionieri. Aveva un antico debito da saldare. Cercava i parenti di quegli italiani che li avevano nascosti e sfamati quando con la “grande evasione”, dopo la caduta  del regime  fascista, vagavano  nelle campagne, minacciati di cattura e da una taglia dei tedeschi. Voleva pagare un debito donando borse di studio. Ci lasciò dei libri inglesi. Li traducemmo. Conoscemmo tante odissee di dolore e di morte. Ma anche tante storie di generosità, di coraggio, di altruismo. Raccogliemmo testimonianze di anziani,

scoprimmo personaggi dimenticati. Tanti. Uomini e donne. Una eccelleva. Iride Imperoli. E’ morta pochi anni fa. Aveva fatto cose straordinarie. Era  in rapporto con il Vaticano, collaborava con Mons O’Flaherty, che teneva le fila della resistenza umanitaria a favore di fuggiaschi alleati, di ebrei, di antifascisti, divenuto un mito - la primula rossa del Vaticano - dopo l’interpretazione di Gregory Peck nel film “The Scarlet and Black”. Insieme agli studenti, ricostruimmo avvenimenti, raccogliemmo un’antologia di racconti e di testimonianze di quel girone d’inferno che era diventata la nostra contrada. Nacque così il libro “E si divisero il pane che non c’era”. Era il 1995. Le tremila copie sono andate subito esaurite. Il Presidente Ciampi, allora renitente alla leva di Salò e fuggiasco a Scanno, è stato vicino alla scuola in questa esperienza e in quella successiva de “Il sentiero della libertà”, donandoci il suo diario inedito della traversata della Maiella nel marzo del’44 e partecipando all’inaugurazione della I marcia nel maggio del 2001. Così Ciampi parla del libro: ”Per quanto mi riguarda  personalmente, la lettura mi ha rinnovato alla memoria pagine indimenticabili dell’inverno 1943-44, in cui ho potuto sperimentare la grande generosità della popolazione abruzzese”. Ezio Pelino