Il tempo... ieri
tempo BELLO
MA con cinque
gradi in meno

La calura ieri si è attenuata. La temperatura è scesa di cinque gradi, rispetto ai 32° dell’altro giorno. E’ stata una giornata bella.
Temperature: massima, 27,06° C; minima attuale, 16,05 C (ore 23,30).
Anversa - Piazza Madonna delle Grazie
 
IL WASHINGTON POST CELEBRA
I PRODOTTI DELLA VALLE DEL SAGITTARIO
Presenti nei migliori ristoranti di New York
ANVERSA - In cerca di un consiglio su cosa mettere in tavola? A giudicare da quel che scrive uno dei più grandi giornali d’Oltreoceano, non bisogna andare troppo lontano per trovare i prodotti migliori. Il quotidiano della capitale americana ha pubblicato una recensione lusinghiera sui prodotti della Valle del Sagittario, sbarcati negli USA grazie all’intraprendenza della famiglia Marcelli, che ne cura l’export da circa un anno. Ricotta affumicata al ginepro, Pecorino classico, Ricotta scorza nera, Brigantaccio, Muffato, Gregoriano, Ricotte maritate,e poi ancora mieli, composte, zafferano, olio e altro ancora sono oggi disponibili sulle tavole più raffinate della East Coast. Arrivati da poco, i prodotti della Valle del Sagittario vantano già referenze eccezionali nei menu’ di alcuni dei più noti ristoranti di New York: Babbo, già “miglior nuovo ristorante” alla sua apertura nel 1998 e oggi punto di riferimento per i gourmet della Grande Mela; l’elegante Bar Boulud a Broadway; i grandi spazi di Del Posto, uno dei soli cinque ristoranti di New York  a meritare due stelle Michelin; e Locanda Verde, il popolarissimo ristorante di proprietà della star italo-americana Robert De Niro. Menu’ diversi, approcci diversi, un unico punto in comune: l’attenzione ai dettagli, la fissazione per la qualità di ogni singolo ingrediente. Ed è proprio questo che gli chef internazionali di New York hanno trovato nei formaggi e nei prodotti della Valle del Sagittario. Sapori che non si possono trovare in nessun altro prodotto, se non in quelle perle di autenticità che vengono lavorate sapientemente ed artigianalmente nella nostra Valle. Nemo propheta in patria, come disse Gesu’ agli Apostoli: mentre voli esclusivi portano le eccellenze della Valle del Sagittario sulle tavole dei migliori ristoranti di New York, le istituzioni locali ignorano o fingono di ignorare queste attività che fanno grande il nome d’Abruzzo nel mondo, e che trovano molte difficoltà a causa di una burocrazia ipertrofica e di regole costruite a misura delle grandi realtà industriali, oltre che di una concorrenza spietata che si appropria delle loro denominazioni senza che vi sia alcun limite né controllo a tutela dei consumatori. Nunzio Marcelli, partner della Marcelli Formaggi che esporta i prodotti di Parco Produce negli Stati Uniti, commenta con l’ironia di chi ha combattuto per decenni e
continua a combattere per la tutela delle attività tradizionali abruzzesi : “Vorremmo poter dire ai tanti che ci telefonano o ci contattano tramite il nostro sito che i nostri prodotti sono disponibili negli Autogrill o nei supermercati abruzzesi; invece dobbiamo dirgli che se vogliono gustare una ricotta affumicata al ginepro o un pecorino abruzzese non solo di nome ma davvero prodotto da pecore nate e vissute sui nostri pascoli, la cosa più semplice è fare una puntata a New York”. La frecciata è diretta alle istituzioni regionali, che non si sono attivate per difendere i prodotti locali e la loro origine, e non hanno accolto la proposta di introdurre l’obbligo di riservare una percentuale espositiva ai prodotti abruzzesi nei supermercati. “Così i nostri concittadini si trovano sui banchi del supermercato pecorini <abruzzesi> che hanno visto l’Abruzzo solo in cartolina, mentre il meglio della nostra produzione non può che emigrare oltre l’Atlantico, come del resto già avveniva in passato e come avviene ancora oggi con la fuga dei cervelli: sempre a causa della miopia di chi ci amministra e dovrebbe tutelare le nostre eccellenze”.  Forse gli interessi della grande distribuzione trovano un ascolto maggiore da parte di politici e responsabili, rispetto a quelli di queste produzioni di nicchia.
 
RECITAL DI POESIE dedicato a Nunzia Chiocchio
Con poesie dialettali e in italiano e con canti
COCULLO - Il 21 agosto si è svolta a Cocullo una serata dedicata a Nunzia Chiocchio, con recite di poesie dialettali ed in italiano, e con canti. I poeti che hanno partecipato erano suoi amici: con lei avevano amato esibirsi nei vari “certamina” organizzati specie durante l’estate per intrattenere l’uditorio e divertirlo. Anche in questa occasione essi hanno recitato poesie ed hanno ricordato con forti accenti la sua figura e la sua ricca vena poetica. Questi sono i poeti che hanno partecipato all’incontro (accanto sono riportati i titoli delle poesie che essi hanno declamato): Antonangeli Elisabetta, di Molina (“Jù lume a petruoglie”), Ciaccio Adolfo, di Pescara (“Nunzia vive nel cuore”), Di Janni Enea, di Villalago (“Le terramute”), Di Vito Gino, di Castrovalva (“Che ce vole”), Ricci Evandro, di Secinaro (“Suóne de campane”), Santini Raffaele, di Bugnara (“Passa la vita” e “Suspire”), Nicolini Cesare, di Pescara (“’Na voce prime jurne”). Le poesie sono state intercalate da canti musicati con brani della stessa Nunzia, canti che un piccolo coro di bimbi in costume cocullese ha eseguito sotto la direzione di Silvia Silvestri, alla quale va il merito di aver saputo realizzare questa manifestazione e di avere in poco tempo saputo “accordare” le voci di: Arianna Mascioli, Domenico Mascioli, Martina Marinilli, Pierpaolo Risio, Maria Rita Zinatelli. La “ninna nanna” e “Pretafitta”, “Glie paiese addó sò nate”, composte su parole di Nunzia rispettivamente da Bruno Silvestri e da Paolo Di Benedetto, hanno suscitato momenti di forte emozione ed hanno caratterizzato i passaggi più significativi della serata. Nella presentazione Silvia ha ricordato con accenti commossi persone scomparse recentemente. Alcuni bambini del coro si sono anche esibiti con loro versi in dialetto cocullese: Maria Rita ha recitato “La sèrpa d’ patreme”, Arianna ha recitato “La famiglia mé” e infine Pierpaolo “Le piane d’Triseglie”. A conclusione il Sindaco Nicola Risio ha preso la parola auspicando la ripetizione del certamen negli anni prossimi ed ha accennato con un ricordo affettuoso ad alcune creazioni della cara Nunzia. Un grazie sentito va: a Cinzia Prosperini Mascioli, per avere ospitato nella sua palestra i bambini nel corso delle prove, alla Pro Loco per la disponibilità dimostrata, al giovane assessore Sandro Chiocchio per l’impegno profuso. Riportiamo qui di seguito la presentazione, letta da Silvia Silvestri e che aveva dato il via alla serata.
«In questa serata vogliamo ricordare Nunzia. La sua passione per il dialetto era tanto forte che amava trascorrere il tempo concessole dalle quotidiane faccende dedicandolo alla lettura di quegli autori che più si confacevano alla sua sensibilità. Amava leggere Di Giacomo, Totò, De Filippo, quasi che la nostra storica appartenenza allo Stato Borbonico avesse guidato le sue scelte, senza però farle trascurare i richiami dei poeti di altre regioni, anzi; soprattutto amava Trilussa, attirata dai racconti e dagli
aneddoti di chi aveva ricalcato i sentieri dei nostri avi che nell’Agro Romano avevano stagionalmente trasferito la forza delle braccia, sentendosi anche loro un po’ emigranti, come quelli che se ne andavano lontano, oltreoceano, a segnare con la loro fatica luoghi sconosciuti e misteriosi, dai quali, spesso, non sarebbero più tornati. A questi dedicò i suoi versi nella poesia “L’emigrande”, versi che appaiono più veri perché ci fanno vivere momenti emozionanti quando essi, i concittadini, tornando a S.Domenico o d’estate per riassaporare momenti di vita paesana certo con un affanno ed una pena soffusi nel velo di un passato che ha attutito i colpi del maglio del doloroso distacco, ricevono l’abbraccio con il calore del ricordo lievitato dalle immagini d’un’infanzia finita nel dedalo delle rimembranze. Ma, in particolare, coglieva i moti più vari dell’animo nell’arguzia e anche nella malinconia della Poesia del grande abruzzese Modesto Della Porta … E amava le canzoni, quelle che cantano il nostro Adriatico, “che verde è come i pascoli dei monti”, quelle canzoni che ricordano le “vene di cristalle” dell’acqua fresca delle fontanelle, o le fanciulle gaie come “la figlia de Caitanelle”. Fu tentata di seguire questa strada e trovò chi le musicò i versi: persone, come lei, sensibili al bello, alla natura, ai palpiti del cuore; ora risuonano nella nostra memoria le note, mitigate dalla dolcezza della voce che nell’ottavario intonò la sua “ninna nanna”. Amava anche, e quanto?!, i canti alpini, quelli che si tingono dei colori del cielo e di montagne così diverse dai suoi cari Appennini. Ma amava soprattutto il suo paesello, a cui avrebbe voluto dedicare un ricordo concreto della sua minuziosa attenzione, suggerita dalla osservazione nostalgica dei felici ricordi giovanili e di quelli dell’infanzia, ancor più segnati dal vivo rimpianto. E per il nostro Santo, “Sante Duminiche nuóstre”, aveva una particolare e profonda devozione che si manifestava in commossa partecipazione all’ascolto del canto struggente dei pellegrini in partenza; diceva: “senti qualcosa scavarti dentro”, qualcosa che “lascia nel cuore una profonda tristezza, un amaro rimpianto” mentre li guardi nei loro occhi colmi di lacrime. Quello che lei ha tradotto nella splendida, nitida bellezza d’una lingua italiana ch’è musica, vorremmo che continuasse ad essere per noi il messaggio che ora abbracciamo spiritualmente per quella gioia e per quella misurata passione che ci ha trasmesso attraverso il suo modo di interpretare la natura, gli uomini e le cose che ci hanno reso i giorni più ricchi di emozioni e densi di significato, il significato che traspare come una nota allusiva alla condizione di noi che combattiamo come le sue foglie, contro le tempeste e le avversità della vita. Era spesso, il suo, un messaggio velato che oggi è per noi denso di risposte e ci rischiara i giorni con la certezza che lei è ancora qui fra noi mentre il manto della sera avvolge le case del suo amato paesello».
 

LETTERA AL DIRETTORE

Egregio Direttore,
ho avuto modo di leggere sul suo gazzettino un articolo relativo al depliant di promozione turistica su Scanno. Mi corre l’obbligo di informarla che il depliant è stato realizzato a cura e spese dei soci dell’ASCOT, con il contributo economico della Banca di Credito Cooperativo di Roma, della Cassa di Risparmio di L’Aquila e della società SACMIF. La AG Service Point ha invece curato per noi la realizzazione grafica e la prima distribuzione di circa 5.000 depliant, nel weekend del 25 e 26 luglio us, in alcuni punti vendita sportivi di Roma. Abbiamo inoltre già previsto una ulteriore distribuzione di depliant in due weekend di dicembre. A tutti gli ospiti delle nostre strutture ricettive che si presenteranno con il depliant verrà consegnato un utile gadget per ricordare il loro soggiorno a Scanno. Ribadendo la mia completa disponibilità a fornirle qualsiasi informazione sulle nostre attività la saluto cordialmente, Domenico Notarmuzi, Presidente ASCOT - Associazione Scanno
Operatori Tutti

 
Mese
di Agosto
SCANNO - E’ sul blog di “Vivere Scanno” il numero di Agosto de “Il Quadrifoglio”, organo del gruppo consiliare di minoranza “Vivere Scanno”. Riporta nelle sue pagine l’attività consiliare del gruppo nel suo primo anno di attività amministrativa. “Il gruppo lavora - come si legge ne “Il Quadrifoglio” - per comunicare ai cittadini quello che
l’amministrazione fa male o non fa. (...) La comunicazione è indispensabile per sensibilizzare i cittadini alla partecipazione e alla cooperazione”.

 

NECROLOGIO

SULMONA - La notte scorsa si è spento Alfonso De Deo, 82 anni, dopo lunga malattia che si era aggravata nel gennaio scorso, quando è stato visto in città l'ultima volta. De Deo, per lunghi anni medico nel penitenziario sulmonese di Badia, è stato sindaco di Sulmona, tra il 1982 e il 1983. Proveniente dalle file della Fuci e poi assumendo anche la responsabilità territoriale dei Medici cattolici, è stato per decenni esponente di spicco della Democrazia Cristiana sulmonese. Ha ricoperto per quaranta anni il ruolo di presidente del Comitato sulmonese della Croce Rossa Italiana, facendosi promotore di numerose iniziative di solidarietà. Negli anni Settanta fu presidente della Società Sportiva Sulmona calcio. E' stato dal 1990 al 1998 Rettore dell'Arciconfraternita della SS.Trinità di Sulmona. De Deo ha coltivato anche la passione per gli studi sulla medicina penitenziaria e la sanità, sul mondo del disagio, sulla terza età. L'anno scorso ebbe la nomina a Garante per i diritti dei detenuti, avvalendosi della sua lunga e proficua esperienza vissuta nel mondo penitenziario. I funerali si svolgeranno domani, 25 agosto, alle ore 15, nella Cattedrale di S.Panfilo, celebrati dal vescovo Angelo Spina.

 

NECROLOGIO

VILLALAGO - Si svolgeranno oggi, alle ore 15,00, nella chiesa parrocchiale di Villalago, i funerali di Piera Grossi, vedova Buccini, di anni 87, deceduta nella RSA “san Domenico”, dov’era ricoverata. Sentite condoglianze al figlio Marco, alla nuora, ai nipoti e a tutti i suoi parenti.

 
 
martedi’ 25 Agosto 2009 
s. Giulio ed Ermete martiri