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Il tempo... ieri
E’ TEMPO
D’ESTATE!
E’ PROPRIO COSI’! Le giornate sono decisivamente estive. Le correnti africane hanno portato sole e
caldo al disopra della media del mese di Giugno. Sono queste le giornate più lunghe e il bel tempo invita ad andare al lago a prendere il sole.
Temperature: massima, 27,05° C; minima 18,05° C (ore 23,30).
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Gole del Sagittario
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Fumo il Labrador villalaghese di Antonio Gatta
PRIMO NELLA CATEGORIA “LIBERA MASCHIO”
E ANCORA PRIMO COME “MIGLIOR MASCHIO”
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Ciao Roberto, vedo che sei partito di nuovo. Questa volta al tuo ritorno non ti farò trovare il racconto di una delle mie gite in montagna, ma qualcosa di tutt’altra natura. Mentre tu eri in Francia, io viaggiavo con il mio Cane Labrador
Retriever chiamato Fumo, verso l’Esposizione Internazionale Canina di Viterbo il 2 giugno 2009. Un’ altra mia passione è proprio l’allevamento di questa splendida razza che giorno dopo giorno continua a darmi
soddisfazioni. In modo particolare e non posso negarlo, con il mio primo
esemplare “Fumo”. Con lui nel corso degl’ultimi due anni, ho vinto diverse esposizioni a livello Nazionale ed
Internazionale. Ogni volta mi devo o meglio Fumo si deve confrontare con cani
che provengono da allevamenti molto prestigiosi e che hanno molto più esperienza. Cani che vengono selezionati in modo molto accurato, studiando
pedigree su pedigree per avere il meglio. Questa volta però, la soddisfazione è stata veramente tanta. Quando mi sono svegliato alle cinque di mattino, il
tempo era grigio e pioveva. Non volevo partire, perché l’esposizione si sarebbe svolta all’aperto e non mi andava di passare l’intera giornata sotto la pioggia, ma ormai non avevo più sonno e ho deciso di partire insieme al mio amico Mario con cui dividiamo la
stessa passione per i Labrador. Arrivati a Viterbo il tempo era peggiorato.
Abbiamo iniziato a scaricare le gabbie ed i nostri cani Fumo ed Axel. Gli altri
espositori più esperti erano già sul posto ed avevano sistemato i loro cani nei posti migliori intorno al ring.
Ci siamo dovuti arrangiare sotto l’acqua, coprendo le gabbie con un cartone. Ci guardavano tutti un po’ strano, ma noi rispondavamo : siamo Abruzzesi terremotati e ci sappiamo
arrangiare! Il giudice di ring inizia con la categoria “Libera Maschi”, dove avevo iscritto Fumo. Osserva uno ad uno i cani con molta cura, guardando
bene che i denti siamo perfetti, che la coda abbia l’attacatura giusta, la forma della testa, la lunghezza della orecchie e la loro
attaccatura. Osserva se le gambe abbiano la giusta forma ed inclinazione, per
poi passare alla fase del movimento. Ci fa girare in circolo per ben due volte
con passo veloce per osservare l’andatura e la posizione della coda e la testa. Nel ring c’erano cani bellissimi. I Labrador possono essere soltanto di tre colori, o tutti
neri, o tutti gialli oppure tutti marrone. Non possono avere macchie. Nel ring
c’erano esemplari di tutti e tre i colori dei Labrador, ma Fumo si vedeva che
aveva qualcosa di più. Ai miei occhi lui è sempre il più bello, ma questa volta non era soltanto una mia impressione. Il giudice è andato per primo verso un concorrente. Il mio cuore si è fermato pensando: ha vinto lui, invece gli detto; “Grazie, lei è terzo”. Poi si è rivolto
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verso un altro dicendo lei è secondo. Quando è partito dall’altra parte del ring ed è venuto direttamente verso di me, mi uscivano le lacrime dagli occhi. Appena ha
pronunciato la frase: “Congratulazioni, lei è primo”, gli ho stretto la mano ringraziandolo, per poi stringere quella degli
avversari e finalmente mi sono liberato alzando Fumo (che pesa 40 kilogrammi)
al cielo. La gara non era finita in quanto mi dovevo scontrare con il vincitore
della categoria intermedia maschi. Il giudice non aveva dubbi, e ci ha
assegnato anche questo premio chiamato “Miglior Maschio”. Il miglior maschio si scontra poi con la miglior femmina. Non vi sto a
raccontare come è andata a finire, avevo soltanto voglia di tornare a Villalago per strompazzare
per il paese come se avessi vinto lo scudetto. Ora se Fumo dovesse vincere
anche un raduno di razza, diventerà Campione Italiano. Certo, per chi non ha il cane, tutto quello scritto qui su
non ha significato, ma per chi ha la possibiltà di passare del tempo con questi animali avrà capito. Non so quanti di voi abbia avuto il piacere di guardare lo sguardo del
Labardor. I suoi occhi castani scuro, la dolcezza della sua espressione lascia
incantati. Questa è una razza che ama stare con i bambini, adora giocare soprattutto in acqua e non
sarà mai aggressivo ne verso persone ne verso altri animali. Sono grandi ma buoni .
La loro bocca la usano soltanto per mangiare perché sono dei veri ghiottoni. Potrei stare qui per ore e scrivere un infinità di parole su questi cani, ma per ora mi godo questa vittoria con la promessa
(sempre se fa può far piacere) di scrivere ancora di questo argomento. Saluti e ben tornato!
Antonio Gatta
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Alcune considerazioni sull’inaugurazione della bandiere blu
E sui due giorni di ecologia ambientale al Lago di Scanno
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SCANNO - Sono uno Scannese, che assiduamente tutti i giorni, si fa di corsa Scanno
Villalago e ritorno, percorrendo circa 16,17, km. Passando lungo la strada
provinciale 82 “Circumlacuale, incontro spesso il nostro Sindaco e signora. Ogni qualvolta che
arrivo all'altezza della spiaggetta di Ciccotti Tonino, territorio di
Villalago, dove da molti anni c'è un tratto di strada a una corsia sola, provocata da uno smottamento franoso, mi
chiedo cosa pensino quei turisti che tornano assiduamente sulle nostre rive e
vedono sia quel tratto di strada ancora in quella situazione, sia la pista
ciclabile che pian piano sta scivolando verso il lago, sia i tronchi degli
alberi squarciati o dal vento o per la non curanza, adagiati secchi e stravecchi sempre alla stessa posizione,
impedendo in qualche punto il deflusso delle acque, sia le buste di plastica,
in alcuni casi, ancora con residui di cibo. Per non parlare delle erbacce che
lungo tutto il perimetro del lago impediscono l'accesso alle rive e addirittura
in alcuni punti, tra alberi, cespugli (ROCCHIE) di spine, il lago non si vede
nemmeno. Dovrebbero, invece, con la cura necessaria, essere come prati inglesi,
pieni di fiori, panchine dove sedersi e gustarsi il panorama. Secondo voi, che
opinione, quali conclusioni possano dare i turisti nel vedere tutto questo
degrado, quest’abbandono totale di questa meraviglia che la natura ci ha donato. Proseguendo,
si notano case e ville, costruite su terreni a suo tempo venduti a prezzi
stracciati, senza considerare la difesa delle rive, per incrementare l’afflusso turistico. Proseguendo ancora si arriva al territorio di Scanno, prima
della chiesetta del lago, vi è uno scenario apocalittico, (MA DOV’ E’ FINITA LA RIVALUTAZIONE DELLE RIVE DEL LAGO?) mi pare di stare a SCIANCAI,
depositi di barche fradice e mal tenute, allevamenti di pollami e conigli, che
emanano un odore, che diventa insopportabile quando le temperature si alzano.
Cavalli, pecore che circolano liberamente per strada, sporcando di escrementi
mal odoranti. Ben vengano le giornate ecologiche, ma non basta ritirare qualche
gomma e oggetti vari, che sicuramente la piena del fiume trasporta nel bacino o
che qualche scellerato lascia,
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forse per mancanza di bidoni per l’immondizia. Bisogna che i comuni di Scanno e Villalago insieme trovino il modo
di valorizzare questo incantevole paradiso che la natura ci ha donato. Occorre
curarlo per creare non solo le condizioni di balneazione, ma anche e
soprattutto fare in modo che chiunque decida di trascorrere le vacanze da noi,
abbia la compiacenza di rispettare i nostri luoghi che la natura ci ha dato. L’assegnazione della bandiera blu’ non deve essere motivo di farla sventolare ai quattro venti e di fare cerimonie
con personaggi noti che vengono soltanto a prendersi meriti senza poi vedere la
vera realtà territoriale. Scanno ha avuto un periodo di grande siccità e le rive del lago l’anno scorso si sono ritirate ad un punto mai visto, solo allora bisognava
approfittarne per fare degli interventi consistenti. COME DICE IL PROVERBIO:
VERNICE MIA DILETTA, COPRI TUTTI I MIEI DIFETTI. IL LAGO E’ RISALITO QUINDI... Tornando alla giornata ecologica, OGGI 16/06/2009 quella
poca immondizia ritirata dalle rive del lago e ancora poggiata ai bordi della
strada. Ma chi la deve ritirare? Non vorrei che si sia pensato di pulire il
lago per imbrattare le strade!
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SecondO postO
per Hayley Zanussi
ai 25 mt dorso
LA NOSTRA Hayley Zanussi, la piccola-grande nuotatrice di origine villalaghese, ci ha dato ancora la
grande soddisfazione di notificare i suoi successi. Ai campionati italiani di
nuoto che sino sono svolti a Gubbio il 12 - 13 e 14 giugno 2009, Hayley ha
conquistato il secondo posto ai 25 mt dorso. Brava! Siamo fieri di questa
bambina, che miete successi in tutte le gare di nuoto, sia nello stile libero
che nel dorso. Per la sua categoria è davvero un portento. Ultimamente ha conquistato un secondo posto ai 25 mt dorso
e un terzo posto ai 50 mt. stile libero ai campionati regionali primaverili che
si sono svolti a Civitavecchia. In bocca al lupo per le prossime gare!
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VIAGGIO
SENTIMENTALE
A PARIGI
Il Panthéon
dei Francesi
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IL PANTHEON - Scendiamo con il metrò ai giardini di Lussemburgo, uno dei più belli e vasti di Parigi. Siamo nel cuore del quartiere latino, dove pulsa la
vita universitaria della Sorbona, con studenti che riempiono di allegria bar e
bistrot. Saliamo in cima al colle di Sainte Geneviève, dove è situato il Panthéon dei Francesi, che custodisce i resti mortali dei personaggi illustri. Fu
dapprima esclusivamente una chiesa, fatta costruire dal re Luigi XV, come voto
per essersi ripreso da una grave malattia. Venne realizzata in stile
neoclassico dall'architetto Soufflot. Quando scoppiò la Rivoluzione Francese, il governo rivoluzionario la commutò da santuario a mausoleo per le personalità più importanti della Francia. Nel 1821 Luigi XVIII destinò la costruzione al culto di Sainte Geneviève, ma poi nel 1830 venne definitivamente trasformata in un immenso tempio
laico. Sul frontone triangolare è posta l'iscrizione: "Ai grandi uomini, la patria riconoscente". Il Panthéon è su due livelli: la parte superiore, adibita a “Tempio della Patria”; la parte inferiore a necropoli dei grandi uomini. Vi sono sepolte 27
personalità. Visitiamo prima la parte superiore, a forma di Croce greca, illuminata da
immensi finestroni laterali. Ci
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attrae subito la parte centrale dove sotto la grande cupola oscilla il pendolo
di Foucault, qui posto in ricordo del famoso esperimento avvenuto proprio in
questa sede. Alla parete di destra leggiamo il nome di Saint-Euxpery, l’autore de “Le petit prince”, sepolto tra i grandi di Francia. Poi scendiamo alla necropoli. Ci accoglie una luce opaca,
flebile, come se non volesse turbare il sonno dei grandi letterati, quali
Victor Hugo, Emile Zola, e dei grandi illuministi, come Diderot, Voltaire,
Rousseau. Mentre sostiamo davanti alla statua di Voltaire, mi tornano in mente
le parole di Luigi XVIII, rivolte a coloro che volevano togliere la sua salma,
perché la ritenevano intollerabile in una chiesa: "Il est bien assez puni d'avoir à entendre la messe tous les jours.". E quindi la punizione per l’anticlericale Voltaire era quella di ascoltare messa tutti i giorni. Grande
commozione per Victor Hugo e Rousseau. Poi terminiamo la visita risalendo al
piano superiore. Un ultimo sguardo alla grande palla che oscilla e poi di nuovo
fuori dove gli studenti sono a manifestare e a urlare la loro rabbia, da veri
francesi rivoluzionari.
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