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Il tempo... ieri
Un bel caldo
asciutto
di montagna
Ancora una giornata calda, piacevole e invitante. E’ stato un caldo asciutto, ventilato dalla brezza di Valle. Il termometro ha
segnato un grado in più rispetto alla giornata di ieri .
Temperature: massima 26,5° C; minima 16,5° C (ore 23,00).
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I colori della Primavera del Lago di Scanno
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Per i quarant’anni dalla morte di mons. Rotolo di Scanno
Un progetto culturale per tenerne viva la memoria
A cura del Presidente dell’Accademia dei Gelati
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SCANNO - Mons. Salvatore Rotolo,vescovo salesiano, è morto nel 1969 a Roma. Da allora sono trascorsi quarant’anni. Per ricordare questo avvenimento il presidente dell’Accademia dei Gelati di Scanno, prof. Roberto Accivile, ha intenzione di
promuovere un progetto culturale per commemorare la figura dell’illustre prelato, di origine scannese. La data della sua morte è quella del 20 Ottobre. Per cominciare a “smuovere le acque”, il prof. Accivile ha preparato e mandato in rete un bel filmato su mons.
Rotolo, con immagini della sua presenza a Scanno, insieme con la sua gente
nelle particolari ricorrenze religiose. Il filmato ha come titolo: “Identità e appartenenza”. E’ un commosso omaggio ad un illustre scannese, ad un grande salesiano di don
Bosco che seppe vivere la sua missione da umile servitore della Chiesa. Il
prof. Accivile vuole che Scanno lo ricordi con un convegno di studi e con una
solenne celebrazione liturgica nella Basilica di S. Maria Ausiliatrice dove è sepolto il suo corpo. Nel settembre del 2004 venne presentato a Scanno il
libro, Mons. Salvatore Rotolo, un mite eroico pastore, scritto dal sacerdote
salesiano, don Paolo Iafolla. Per vedere il filmato:
http://www.youtube.com/watch?v=rgdV62L_K2E.
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SESTA GRAN FONDO DEGLI STAZZI Domenica 24 Maggio
SCANNO - Oggi alle ore 14 partenza Gara “BabyrampiScanno”, poi alle ore 16 presso l’Hotel Miramonti ci sarà il convegno dal titolo “Sport e Salute”. Domani, domenica 24 maggio, la manifestazione si svolgerà con il seguente orario: ore 7,30 Briefing tecnico Gran Fondo degli Stazzi, ore
10,00 Partenza Gara Gran Fondo degli Stazzi, ore 12,30 Pasta Party (Palazzetto
dello Sport di Scanno).
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LETTERA AL DIRETTORE di Ezio Pelino
Sig Direttore,
Berlusconi lo conosciamo. Ciò che è agghiacciante è vedere la grande platea della Confindustria, il meileur degli imprenditori
italiani, applaudire all’unisono ad una delle più plebee battute del Cavaliere quando, ritenendo di essere “piacione” e galante, attribuisce alla Mercegaglia doti di velina. Quell’applauso, meglio di un poderoso saggio sull’antropologia dei nostri industriali, ci ha denudato l’anima, il sentire e la cultura degli uomini che reggono le sorti della nostra economia. E’ desolante prenderne atto, ma sono della stessa pasta del Cavaliere. Ci consola che quella presidente, che avrebbe dovuto sorridere compiaciuta, come gli uomini
che rappresenta, del presunto complimento, ha manifestato, invece, il suo sdegno. Ha rivendicato orgogliosamente il suo ruolo di donna competente e
seria e la sua distanza dalle veline e dal loro mondo. Il nostro cabarettista è incorso in un’altra gaffe. Ha offeso, credendo di adulare.
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SULMONA CHIEDE DI ENTRARE A FAR PARTE
DELLA PROVINCIA DI PESCARA
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La città di Sulmona è ormai da troppi anni isolata nella sua valle vivendo all'ombra del capoluogo di
Regione e senza una vera e propria vocazione. Privata per anni, di tutto quello
che poteva essere utile ad uno sviluppo economico e quindi demografico e
sociale, da una politica “corrotta ed egoista” dettata proprio da quel capoluogo di provincia-regione che tanto ha fatto per
se negli ultimi decenni e nulla per il nostro territorio che si è rivelato utile solo come “riserva naturale” di preferenze elettorali. Gli eventi drammatici dello scorso aprile e la loro
susseguente gestione hanno ulteriormente evidenziato e aggravato la subalternità della nostra zona agli interessi del capoluogo. I nostri rappresentati politici
hanno dimostrato, al riguardo, l’incapacità di rappresentarci e di tutelarci. Sulmona, già da tempo classificata come realtà di “serie C” all’interno della Provincia dell’Aquila, non è stata riconosciuta sufficientemente danneggiata dal terremoto ma
paradossalmente non è adeguata ad ospitare, anche momentaneamente, siti amministrativi provinciali e
regionali.Tutto ciò evidenzia, ancora una volta, la scarsissima stima di cui Sulmona gode all’interno della nostra provincia e la loro volontà di metterla da parte sia per gli aiuti economici di cui beneficeranno i Comuni
individuati nel cosiddetto cratere sia per quanto
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riguarda una momentanea delocalizzazione della “macchina amministrativa”. Oltre a tutto questo, Sulmona e il resto della Provincia, sarà costretta a subire anche le difficoltà connesse alla scarsa operatività degli uffici e degli enti istituzionali che da adesso e per i prossimi lunghi
anni saranno quasi paralizzati. Inoltre: La città principe della nostra provincia non esiste più. La sua presunta centralità non esiste più. La ricostruzione post – sismica sarà concentrata nel capoluogo o nel cratere e sarà effettuata ad uso e consumo degli stessi che hanno costruito la precedente area
cittadina. Buona parte di tutte le risorse ordinarie destinate al nostro
territorio (scuole, strade, turismo, cultura e altro) saranno con ogni
probabilità destinate alle azioni di ricostruzione nella zona dell’Aquilano. Noi cittadini sulmonesi, che per anni abbiamo prestato il nostro
lavoro (migliaia di pendolari) e speso il sacrificio delle nostre giovani menti
(migliaia di studenti) ad un'economia che è cresciuta grazie al nostro apporto umano e pecuniario, siamo qui a renderci
conto che è ora ormai di fare una scelta. Versando da anni la nostra città in un momento di particolare crisi economica (disoccupazione al 30%, crisi
economica e sociale) e di identità culturale e morale, nasce allora l'obbligo di pensare come cittadini anche al
nostro futuro.
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SCEGLIAMO IL NOSTRO DESTINO... La proposta che intendiamo presentare è questa: Un Referendum per l'adesione alla Provincia di Pescara. Perchè: 1)Maggiore efficienza delle Istituzioni,almeno per i prossimi 15 anni.
2)Scelta di un'area di riferimento complementare alla Valle Peligna. 3)Distacco
da una realtà ingrata come quella dell'attuale capoluogo di Regione 4)Possibilità di rappresentare la terza città per numero di abitanti,dopo Pescara e Montesilvano. 5)Possibilità di diventare il CENTRO STORICO della Provincia di Pescara. 6)Possibilità di assorbire parte del nucleo industriale della Provincia di Pescara.
7)Possibilità di riequilibrio tra aree interne e la costa. 8) Possibilità di avviare nuova politica territoriale in grado di legare l’economia dell’intera Valle Peligna a un’area che rappresenta, e che lo sarà ancor di più nel prossimo futuro, il fulcro economico politico e sociale dell’intera Regione Abruzzo. siamo solidali, moralmente e materialmente, con i
cittadini aquilani che tanto hanno sofferto e tanto soffriranno ancora, per
quanto accaduto, ma non saremo mai solidali con quella classe politica e
dirigenziale che a Sulmona ha sempre e solo tolto e continua a farlo! Le
adesioni al comitato possono essere inviate all'indirizzo mail:
sulmona.provincia.pe@virgilio.it (
IL COMITATO) |
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RISPOSTA ALLA LETTERA APERTA AI CITTADINI
DI MAURIZIO SCELLI a cura di Jacopo Lupi
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Qualche mattina fa, andando a prendere il mio solito caffè in un bar del centro e sfogliando i vari quotidiani, mi sono imbattuto in un
foglio di carta, per molti passato inosservato, come un volantino di qualche
sagra di paese, e la mia espressione di allegria si è tramutata in profonda tristezza. Con mio grande stupore non era un messaggio
promozionale bensì una lettera aperta ai cittadini dell’ex commissario della Croce Rossa, nonché parlamentare Maurizio Scelli, che ha voluto rispondere, a mio avviso nel
peggior modo possibile, alle accuse mosse dai suoi avversari politici e dai
cittadini di Sulmona che hanno malvisto la sua inettitudine anche in occasione
del terremoto. Ho voluto così inserire la risposta di un mio caro amico, Americo Rosatone, che più di tutti ha incarnato la propria rabbia e quella di tutte i Sulmonesi che si
sono sentiti accusati da Scelli di essere degli sciacalli, quando invece quello
che, i cittadini delle zone meno colpite chiedevano, era soltanto di far valere
i propri diritti. Una frase della lettera di Scelli ha, più di tutte, incarnato il suo pensiero e generato il risentimento di tutti: “(…) analogamente mi batterò affinché un solo euro non venga sottratto a tutti coloro, quali i cittadini dell’Aquila e dei paesi “realmente” colpiti, che hanno perso familiari, amici, case, uffici, luoghi di lavoro e
forse la speranza di tornare a vivere in maniera normale(..)”. Legittimo dire una cosa del genere ma noi -non terremotati-, caro concittadino
Scelli, chiediamo solo delle risposte e degli aiuti per quelle case inagibili,
per quelle attività commerciali chiuse e per tutte le conseguenze che il terremoto anche qui ha
portato, senza togliere e chiedere nulla a quelle persone che hanno sofferto e
soffrono più di noi. Inserisco ora la risposta del mio amico
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Americo Rosatone:
“Cari sulmonesi, vergognatevi! Cari cittadini della valle peligna, vergognatevi!
Cari cittadini dell'alto sangro, vergognatevi!
Egoisticamente mentre facevate i conti dei danni sia strutturali che economici,
ovviamente in maniera ridotta in confronto a quelli aquilani, c'erano delle
persone che portavano conforto ai parenti dei defunti, alle persone che hanno
perso la casa e a quelli che hanno perso la propria attività... Dobbiamo ringraziare persone come Scelli che alla pari di Madre Teresa ha
portato sollievo ai terremotati.... No no no....Vorrei dire a persone come
Scelli che la cosa non mi sta bene e non permetterò a lui e a nessuno di insinuare che noi "non terremotati" stiamo speculando su
questa tragedia. Era solo doveroso da parte sua e di chi è stato votato da noi, rassicurare e battersi per far si che chiunque avesse
avuto conseguenze derivante dal terremoto potesse in maniera non speculativa
chiedere degli interventi. Ma certo il Signor Scelli non ha perso nulla del suo
redditto ma solo qualche ora con i "lebbrosi" Il terremoto in valle peligna e
alto sangro ha comportato dei danni sia strutturali che commerciali evidenti ma
in maniera ridotta nei confronti del territorio aquilano e di conseguenza ci
aspettavamo interventi mirati e non speculativi... non abbiamo mica chiesto un
milione di euro per ogni abitante della nostra zona. La superficialità del scelli è vergognosa e la sua lettera aperta ancor di più... Ma io come tanti altri peligni e sangrini dichiariamo al signor scelli che
ce la faremo con o senza decreto e che non provi più ad intaccare la dignità di persone che lavorano sodo ogni giorno pur senza avere uno stipendio da
parlamentare...”.
(Americo Rosatone)
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SALUTI
DA SCANNO
Cordiali saluti
a tutti gli Scannesi
“fuori sede”
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