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Il tempo... ieri
bel tempo al mattino E Nuvole
POMERIDIANE
IL SOLE CI HA ACCOMPAGNATI per tutta la mattinata. Poi nel pomeriggio ha lasciato il posto alle nuvole, che
si sono diradate nelle ore serali. Queste sono state le condizioni del tempo
nell’Alta Valle, mentre nella Bassa il sole è stato sempre presente.
Temperature in aumento: massima 22,5° C; minima 17° C (ore 23,00).
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«Uno spot per salvare il turismo»
l’Abruzzo va promosso in tv e alla radio
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Ancora disperse le 17 pecore sparite da un ovile di Anversa
I lupi sono stati avvistati anche a Villalago
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I lupi sono tornati nella Valle del Sagittario. Lo dicono i pastori di Anversa che ogni giorno
avvertono la loro presenza, mentre pascolano nella zona. Lo dicono anche alcuni
di Villalago che li hanno visti seguire un branco di cervi con al seguito
alcuni cerbiatti. Lo testimonia il fatto che 17 pecore sono date per disperse.
Di esse non è stata trovata ancora nessuna traccia e si ipotizza un’incursione notturna da parte di un branco di lupi. A difenderle non c’erano i cani pastori abruzzesi, perché le pecore erano in un recinto nella zona dei laghetti di Anversa, selezionate
per il progetto “Vesti l’Ambiente”, condotto dall’Università di Teramo. Sono pecore sopravvissane dell’azienda “La Porta dei Parchi” la cui lana è particolarmente pregiata. A Villalago c’è una zona vicino al paese dove si raduna un branco abbastanza nutrito di cervi
con i loro cerbiatti. E’ qui che i lupi sono stati avvistati.
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Al Direttore
del Gazzettino della Valle del Sagittario
Gentile Direttore,
da qualche giorno echeggia nel pianeta dei blogsfera un diario di rete dal titolo confidenziale "BRINDA CON PAPI" (foto e link
http://brindaconpapi.blogspot.com/ ). E' uno dei tanti eventi mediatici che
esplodono nel mondo della "democrazia digitale". Di norma per noi italiani
questi fenomeni, tipici del "mondo web", sono vicende d'importazione, il caso
in esame è di matrice nostrana. Il motivo da cui prende origine è il book fotografico realizzato per la festa dei diciotto anni dalla studentessa
napoletana Noemi Letizia e la discussa presenza al party del Presidente del Consiglio Berlusconi. Criticato
leader politico e disinvolto imprenditore, conosciuto per la spigliata
familiarità che ostenta con il mondo e i poteri massmediatici, causa del noto e mai risolto
conflitto d'interesse. Per caustica casualità il blog "BRINDA CON PAPI" fornisce un "assist" alla trasparenza
dell'informazione libera e democratica e si rivela un boomerang contro le
insidie e la volontà di chi vorrebbe l'omologazione dei mezzi di comunicazione e il deplorevole
appiattimento del rapporto realtà/finzione.
Luigi Fuiano
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Zona franca per la politica di Asterix
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Sono stato invitato per domani mattina, domenica, a partecipare ad una manifestazione pubblica che
si svolgerà presso la Comunità Montana peligna (finalmente!!) per parlare di post-terremoto e delle iniziative
da sviluppare per sostenere l’allargamento del decreto 39/09 ai paesi fuori dal cratere, quindi anche Sulmona
e il Centro Abruzzo, per estendere anche a loro i benefici governativi. Non so
se ci andrò. Percepisco nel dibattito politico che si sta portando avanti da queste parti
molto qualunquismo, molta disinformazione e tanta voglia di stare sempre dalla
propria parte politica che troppo spesso non significa stare dalla parte della
gente e della propria città.
Stamani sono stato un po’ in giro. Non mi capitava da settimane da quando cioè questa vicenda del terremoto mi ha tenuto bloccato per ragioni di lavoro
ininterrottamente a L’Aquila. Molti amici mi hanno chiesto notizie, informazioni, descrizioni su ciò che è rimasto di quella straordinaria città e della sua gente che ha commosso il mondo intero per i danni subiti dal sisma.
Chi il terremoto se lo è fatto raccontare o lo ha vissuto attraverso le immagini televisive, non sempre
complete, non potrà immaginare mai la dimensione del fenomeno. E quando nei ragionamenti si
accomuna la tragedia dell’Aquila al diritto di Sulmona ad avvalersi di alcune opportunità governative invocando forme schiocche di campanilismo, di logiche vecchie e superate allora non si puo’ andare da nessuna parte.
Il terremoto del 6 aprile scorso che ha prodotto a L’ Aquila paura, lutti, distruzioni, crolli di edifici pubblici e privati mentre a Sulmona
solo paura non puo’ essere valutato alla stessa maniera. Alcune cifre: nell’aquilano 300 morti, 1500 feriti e 60 mila sfollati. Migliaia e migliaia di alloggi
inagibili. A Sulmona qualche decine di sfollati, alcuni alloggi inagibili e
niente piu’. Non ci sono stati, per fortuna, crolli, feriti o morti. Già questa condizione dovrebbe spingere a valutazioni piu’ obiettive. Ed è chiaro che allora il primo decreto, quello tanto contestato, non puo’ essere stiracchiato a piacimento anche perché taluni benefici per la ricostruzione possono essere estesi anche ai comuni non
ricompresi nel dl 39/09 La protezione civile si è dato un criterio rigoroso ma preciso. Ma in queste ore si sentono anche altre
obiezioni. Questo territorio è in agonia, le imprese in ginocchio, l’occupazione soffre e il terremoto puo’ rappresentare un’occasione ghiotta per rimettere in moto qualcosa. Osservazione giusta ma fuori
luogo. Il terremoto puo’, e deve, aiutare chi ne ha bisogno ed è stato danneggiato dal sisma ma non puo’ essere la soluzione a problemi antichi che appartengono all’inefficienza e ai ritardi della politica. Confondere le due cose significa non
tener conto della realtà e significa occultare obiettivi politici diversi e poco chiari.
Poi c’è la storia decreto che va modificato. Sulla necessità di cambiarlo sembrano essere ormai d’accordo tutti, forze politiche di maggioranza e di opposizione e perfino il
Governo. Giovedi’ al Senato inizierà l’esame degli emendamenti presentati (circa 600). Non ho notizie precise di
iniziative che possono interessare Sulmona .Ce ne sono alcuni generici che parlano di allargare i confini dei comuni terremotati. Mi è stato anticipato un’iniziativa parlamentare dell’Udc per queste zone. Per il resto non ho al momento elementi di valutazione.
Infine ci sono le considerazioni politiche. Questa vicenda del terremoto cade
nel pieno di una doppia campagna elettorale e molte forze politiche cercano di
sfruttare la vicenda terremoto per proprio tornaconto. A molti, a sinistra, non
è piaciuto l’attivismo del Governo e del Presidente Berlusconi che è venuto in Abruzzo una decina di volte, ha tenuto un Consiglio dei Ministri
proprio a L’Aquila annunciando di voler spostare in Abruzzo anche il G8. Il Pd che non ha
brillato per molte settimane negli ultimi giorni è la formazione piu’ attiva a sostenere che le cose vanno cambiate. D’accordo. Ma il Pd non si è accorto che nel frattempo è nato tra le macerie un partito trasversale denominato ‘zona franca politica’. In questa vicenda di grandi difficoltà gli aquilani hanno costruito nel segno della solidarietà umana anche una politica. Per affrontare il dopo terremoto non intendono
parlare di partiti ma svolgere una funzione politica che li porta a stare
insieme bianchi, rossi e neri ovvero centro destra e centro sinistra e a
lavorare per la gente che soffre e soprattutto per la loro città. Finora ci stanno riuscendo assai bene. La mia impressione è che lo stesso metodo andrebbe costruito anche dalle parti nostre. I mesi che
verranno non incoraggiano nessuno a continuare come prima. Non c’è piu’ spazio, né ragione. E se i sulmonesi non cominceranno a ragionare secondo questa logica, a
fare squadra, non si andrà da nessuna parte. O.. no? Buona domenica a tutti.
Asterix (La domenica del villaggio 10 mag.09)
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