Il tempo che fa
cielo velato
con sporadiche
schiarite E piogge
al pomeriggio

Una GIORNATA non proprio bella. Il sole è apparso sporadicamente, giocando a nascondino con le nuvole, spinte dal vento che ha soffiato tutta la mattinata. Poi nel tardo pomeriggio è arrivata la consueta pioggia.
Temperatura: massima 18,5° C; minima 8,5° C (ore 23,00).
 
OGGI PAPA BENEDETTO XVI IN VISITA AI TERREMOTATI
Prima a Onna poi all’Aquila alla Basilica di Collemaggio e a Coppito
A distanza di circa tre anni, Benedetto XVI torna questa mattina in Abruzzo per incontrare e confortare gli sfollati del terremoto. Prima Onna, poi la Basilica di Collemaggio e la Casa dello studente ed infine la Caserma della Guardia di Finanza di Coppito. Una visita di circa quattro ore durante la quale raggiungera' i luoghi simbolo di questa tragedia che ha fino ad ora provocato 297 morti e oltre 65mila sfollati. Il Papa intorno alle ore 9,30 arrivera' in elicottero ad Onna, la piccola frazione del Comune dell'Aquila, rasa al suolo dal sisma del 6 aprile scorso.  E' previsto un rapido sopralluogo nella strada principale di questo piccolo paese e poi un breve incontro con gli sfollati nella chiesa che e' stata allestita vicino dall'ingresso della tendopoli. Successivamente il Papa raggiungera' in auto L'Aquila e la Basilicata di Collemaggio, danneggiata dal sisma. Davanti alla Porta Santa, dove verra' collocata l'urna con le spoglie di Celestino V, lascera' un pallio pontificio. Sulla ''papamobile', accompagnato dal vescovo dell’Aquila, mons. Giuseppe Molinari, raggiungera' in via XX Settembre la Casa dello Studente. Ultima tappa della visita è la Caserma della Guardia di Finanza di Coppito, quartiere generale della macchina che coordina i soccorsi. Sul palco allestito nella piazza d'Armi, dove sono stati celebrati i funerali di Stato delle vittime, verra' intronizzata la statua della Madonna di Roio, Nostra Signore della Croce, davanti alla quale il Papa deporra' una rosa d'oro. Verra' esposto anche il grande crocifisso salvato dalla chiesa delle Anime Sante. Qui e' previsto un breve saluto
del Pontefice. Visita ufficiale ma con il protocollo ridotto al minimo. Strettissime le misure di sicurezza con 350 poliziotti impegnati. (F. Asca)
 
Le associazioni Cotas e Ascot degli operatori turistici di Scanno
hanno richiesto Lo stato di calamità naturale
Per le conseguenze socio-economiche dovute al sisma
SCANNO -  Questa la lettera inviata dai presidenti delle associazioni Cotas e Ascot al Sindaco di Scanno con all’oggetto: conseguenze socio-economiche collegate al sisma del 06/04/2009. “Egregio Sindaco - scrivono i presidenti di dette associazion - la ricaduta in negativo degli eventi legati al sisma ha causato una riduzione vicino al 100% delle presenze turistiche che normalmente sostenevano l’economia del nostro Paese. Consci delle difficoltà come Operatori Economici, nell’intento di difendere al meglio la competitività e sopravvivenza delle nostre imprese Le chiediamo:
- la richiesta di stato di calamità naturale presso gli Enti di competenza;
- l’aggancio ad ogni altra iniziativa di sostegno sulle conseguenze indirette collegate all’evento del sisma quali: sospensione delle rate mutuo e rinegoziazione dei tempi e dei tassi; sospensione dei pagamenti dei tributi e contributi.
Preso atto che il nostro Comune non rientra nell’elenco emanato dalla Protezione Civile riguardante i danni materiali prodotti dal sisma e tenuto conto dell’appartenenza del nostro Comune alla Valle Peligna, area pesantemente coinvolta in un fenomeno mediatico negativo, con la presente stiamo a ribadire che soltanto
la richiesta di inserimento nell’ambito delle aree interessate dallo stato di calamità naturale può garantirci un’ancora di salvezza essendo la nostra economia legata direttamente e indirettamente al turismo. Le scriventi associazioni in rappresentanza di tutti gli Operatori di Scanno nel merito di quanto specificato hanno già avviato contatto e richieste di incontro con Operatori con l’area dell’Alto Sangro e con Istituti Bancari presenti nel nostro territorio, hanno altresì interessato quale Organo Territoriale sovra comunale la Comunità Montana Peligma ed altre Istituzioni” . Firmato, per la COTAS, il presidente, Maria Ines Marone; per l’ASCOT, Il presidente, Domenico Notarmuzi.
La stessa lettera è stata inviata anche al presidente della Comunità Montana Peligna.
Maria Ines Marone e Domenico Notarmuzi hanno richiesto ai direttori generali della Banca di Credito Cooperativo di Roma e alla Carispaq un incontro per affrontare soluzioni a sostegno degli Operatori che hanno esposizioni con detti Istituti. Giovedì scorso i presidenti delle associazioni turistiche di Scanno si sono riuniti a Pescasseroli, insieme con gli altri comuni della zona, per decidere sulle iniziative per fronteggiare la crisi.
 
Rinviate le elezioni amministrative
nella provincia dell’Aquila
Coninvolte Anversa.
Bugnara e Introdacqua

L'articolo 6 del decreto legge sull'Abruzzo, approvato dal Consiglio dei Ministri, rinvia le elezioni amministrative
nei soli territori della provincia de L’Aquila. La tornata elettorale si svolgerà in una data compresa tra il 1° novembre e il 15 dicembre 2009. Si rinvia così il rinnovo del presidente della provincia, del consiglio provinciale, dei sindaci e dei consigli comunali della provincia dell’Aquila e il mandato dei relativi organi viene prorogato fino allo svolgimento delle elezioni. Nel rinvio sono coinvolte anche i paesi della nostra Valle: Anversa, Bugnara e Introdacqua, che a Giugno dovevano rinnovare i rispettivi Consigli Comunali.
 

LETTERA AL DIRETTORE

ll.ma Direzione
si trasmette, per la diffusione, il Quadrifoglio di aprile Bis dedicato alla sicurezza. Si coglie l'occasione per fare gli auguri per il ventennio del giornale della Valle del Sagittario. Riteniamo doveroso fare i nostri complimenti per come viene svolto un compito così delicato come quello dell'informazione, garantendo sempre e comunque uno spazio per comunicare le diverse opinioni. Caratteristica questa che riteniamo il cuore di una corretta vita democratica. Ancora grazie per lo spazio che ci offrite e sincere congratulazioni. COORDINAMENTO VIVERE SCANNO

 
Gli operatori economici di Scanno a lezione sulla sicurezza
DEI LAVORATORI NEGLI ESERCIZI PUBBLICI
SCANNO - Sono circa 40 gli operatori economici di Scanno a lezione sulla sicurezza dei lavoratori, dettata dal decreto legislativo n. 81 del 9.4.2008. Le lezioni si tengono presso l’Albergo Miramonti, per l’inagibilità della Mediateca, a causa del recente terremoto. L’organizzazione è affidata alla COTAS (l’associazione degli operatori turistici di Scanno), presidente Maria Ines Marone, che aveva richiesto che il corso si svolgesse in loco. Le lezioni, previste in sedici ore, sono tenute dal prof. Tonio Di Nisio e dilazionate in più giorni. Si è discusso, e si seguiterà nel prossimo incontro, degli obblighi del datore di lavoro, di quelli dei lavoratori, della valutazione dei rischi e in modo particolare del servizio di prevenzione e protezione all'interno dell’azienda o della unità produttiva, correlate all'individuazione dei fattori di rischio, alla loro valutazione e all'individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro.
 

LETTERA AL DIRETTORE    di Ezio Pelino

Sig Direttore,
il sindaco di Parigi ha dichiarato  che «non si può garantire che le relazioni che c'erano con Veltroni restino tali mentre Roma è amministrata da responsabili politici che fanno il saluto fascista entrando in Campidoglio». La dichiarazione ha scatenato l’ indignazione di  Alemanno e di tutta la destra. Ma è giustificato tanto clamore? Se è falso che  Alemanno abbia fatto il saluto romano, è vero che lo abbiano fatto alcuni  suoi fans, e non fu un bello spettacolo. Ma saluto o no,   la sostanza è un’altra. Lo ricordiamo, in polemica con Fini, dichiarare: “il fascismo non è il male assoluto e io non me la sento di condannarlo”. Se ora si è convertito sulla via di Damasco, come tanti altri improvvisamente,  sulla scia della conversione di Berlusconi nei confronti del 25 aprile, non può che farci  piacere. Ma, ce lo dica.

 
Editoriale di Mario Setta
Giano, le facce della politica
Giano era il dio bifronte, la cui effigie contrassegnava le monete di Roma repubblicana, prima dell’avvento dell’Impero. Due facce della politica:  formale  e informale, istituzionale e reale. Un simbolo, assunto come titolo in un’opera di un grande politologo come Maurice Duverger. Nel caso “Berlusconi”, la figura di Giano presenta non due, ma una pluralità di facce. Più vicina alla descrizione pirandelliana di “Uno, nessuno, centomila”, che non alla concezione hegeliana della dialettica degli opposti.  Resta un fatto incontrovertibile: Berlusconi è il capo del governo della Repubblica Italiana, che ci ha abituati a vederlo indossare una varietà di simboli. L’ultimo, col fazzoletto tricolore della Brigata Maiella. Il 25 aprile, a Onna, al centro dell’Abruzzo terremotato. Su tutti i giornali, Berlusconi campeggia in una fotografia accanto ad un vero patriota della Brigata Maiella, Ennio Pantaleo. È stato il più giovane patriota della Brigata, un ragazzino di soli quattordici anni, che arrivò a dichiarare il falso sull’età per farsi arruolare. Era con un gruppo di centinaia di Sulmonesi, Pratolani, Peligni, giunti, spesso a piedi, fino a Recanati,  per combattere a fianco degli Alleati. Fu l’espressione più bella di quella pagina storica poco conosciuta dell’Abruzzo che contribuì a liberare l’Italia, dalle Marche a Bologna, ad Asiago. Ennio ha raccontato: «Gli abitanti di Recanati erano tutti ai lati delle strade per assistere alla nostra partenza. Vidi arrivare mia madre da lontano, tutta vestita di nero per il lutto di mio padre, bagnata e scalza perché le si erano rotte le scarpe. Ci abbracciammo e piangemmo. L’emozione ci stringeva con un groppo la gola e ci impediva di parlare.
Qualcuno dei presenti, pensando che mia madre si stesse recando o tornasse dalla vicina Loreto esclamò: “Chissà che grazia grande deve aver ricevuto quella signora per andare scalza!... ”Rivedere mia madre fu una cosa bellissima. La scena di lei, bagnata, con le scarpe rotte in mano, non la dimenticherò mai. Appena in grado di parlare, mi disse: “Sono venuta per riportarti indietro, non posso rischiare di perdere anche te”. Le risposi che non doveva insistere, che non doveva rovinare tutto. […] Intanto arrivò l’ordine di partire. Salutai mia madre. Piangemmo di nuovo mentre le promettevo che sarei tornato vivo. L’autocolonna della brigata partì. Non sapevo dove fosse diretta. Alla prima sosta, un partigiano mi disse che saremmo andati in Toscana.» (cfr. “E si divisero il pane che non c’era”, p. 214).
Con quel foulard tricolore della  Brigata Maiella, Berlusconi ha lanciato un segnale più forte delle sue parole. Anche se belle, calcolate, accolte con soddisfazione dalla stragrande maggioranza degli Italiani. Parole non facilmente “rimangiabili”, come spesso è accaduto dalla bocca del Presidente. Perché parole che parlano di storia italiana, incidono sulla storia italiana, contribuiscono ad una lettura condivisa della storia italiana. “La nuova unità nazionale ieri ha fatto un passo avanti”, ha scritto su “il Corriere della Sera” l’editorialista Massimo Franco. Alcuni anni fa, accompagnandolo a Scanno per una intervista e per raccogliere testimonianze su Ciampi, espresse parole di compiacimento e di ammirazione non solo per la bellezza del luogo, ma anche per la gentilezza e la cordialità della gente.
 
 
Martedì 28 Aprile 2009 
s. Valeria martire