Il tempo che fa
Il sole e il caldo
aprono
la nostra valle
al verde

Una bella giornata di Primavera, con tanto sole e tanto caldo. La nostra Valle si sta aprendo al verde. Ci conduce a giorni migliori, più sereni, con la speranza nel cuore che tutto possa essere presto solo un ricordo di questa tragedia del nostro Abruzzo.
Temperatura: massima 17,5 C; minima 10,5 C (ore 23,00).
 
Potrebbero essere custodite a Isernia
LE SPOGLIE DI PAPA CELESTINO V
In attesa della ricostruzione della Basilica di Collemaggio
Continua a riscuotere consensi l'iniziativa promossa dal quotidiano "Il Tempo Molise" finalizzata ad accogliere ad Isernia, per il tempo necessario, le spoglie di Papa Celestino V custodite nella basilica di Collemaggio all'Aquila. Alla disponibilità espressa dal presidente della Regione, Michele Iorio, si aggiunge quella del sindaco di Isernia, Gabriele Melogli il quale in una lettera al vescovo di L’Aquila scrive: «Gli Isernini oltre al pro fondo dolore provato per la perdita di due concitta dini e per le altre vittime del terremoto in Abruzzo, sono preoccupati per il destino delle spoglie di Ce lestino V. L’apprensione dei fedeli sta crescendo a causa delle continue scosse di assestamento, che potrebbero provocare altri crolli e mettere ulteriormente a rischio i santi resti del Papa isernino. Interpretando il pensiero di tanti devoti, auspico che le spoglie celestiniane possano essere temporaneamente collocate in un posto più si curo e adeguato, in attesa che Santa Maria di Collemaggio venga ri strutturata”, Ieri gli operai del Comune dell'Aquila, aiutati dai vigili del fuoco di Bergamo, hanno recuperato la Bolla della Perdonanza, emessa da papa Celestino V nel 1294. La Bolla era custodita in un forziere nella torre di palazzo Margherita, in parte crollata dopo la prima scossa. Con la Bolla sono stati recuperati anche il bastone d'ulivo, con cui un cardinale apre la Porta Santa di Collemaggio per dare l'inizio all'indulgenza plenaria. Ricordiamo brevemente la vita di Celestino V, al secolo Pietro Angeleri. Nacque nel 1215 e, nonostante la giovane età, nel 1234 divenne sacerdote a Roma, dopo aver trascorso alcuni anni nel monastero benedettino di Santa Maria in Faifoli. Decise
subito di vivere la propria fede in eremitaggio e si rifugiò sul monte Morrone, prendendo il nome di Fra Pietro del Morrone e diventando uno degli eremiti più celebri di tutti i tempi nel paesaggio religioso e spirituale della Majella e dell'intero Abruzzo. Alla fine del 1200, dovette lasciare la serenità del suo eremo, perché fu eletto Papa e prese il nome di Celestino V nella basilica di Collemaggio.La vita sfarzosa della corte papaleo non era fatta per lui, abituato alla serenità dei monti, e il 13 Dicembre dello stesso anno prese l’importante decisione di abbandonare il suo ruolo di papa e ritornare a fare l’eremita presso le montagne del Morrone e della Majella. Colui che fu eletto dopo di lui, Papa Bonifacio VIII, lo fece confinare nella rocca di Fumone, e proprio in quel luogo austero trovò la morte nel mese di maggio di due anni dopo.
 
Hotel Miramonti 17-19 Aprile Convegno Nazionale
“Giornate angiologiche scannesi”
Domenica si terrà una “giornata di prevenzione vascolare”
SCANNO - Si apre domani a Scanno, presso l’Hotel Miramonti, il convegno medico “Giornate angiologiche scannesi”. Nei giorni dal 17 al 19 aprile arriveranno oltre 150 ospiti che parteciperanno alla prima edizione nazionale delle “Giornate angiologiche scannesi” dopo l’edizione regionale dello scorso anno. Anche quest’anno l’ASCOT, l’associazione che riunisce numerosi operatori economici di Scanno curerà la logistica del convegno.
“Dopo il terribile terremoto della scorsa settimana - dichiara il Presidente dell’ASCOT Domenico Notarmuzi - questo convegno segna la ripresa delle attività. Fortunatamente Scanno non ha riportato seri danni dalle scosse succedutesi durante la scorsa settimana, se non qualche crepa nell’intonaco di alcune chiese e edifici del centro storico. Possiamo quindi confermare la disponibilità delle nostre strutture ricettive - continua il Presidente - a ospitare questo evento, permettendo ai nostri imprenditori turistici di sanare almeno parzialmente il danno economico patito in un week-end di Pasqua che, anche a causa di una cattiva informazione, ha visto numerose disdette da parte dei potenziali turisti. Vorremmo che questo evento - conclude Domenico Notarmuzi - sia anche un segnale della voglia di noi Abruzzesi di voler riprendere a vivere, coscienti di essere in grado di ricostruire ciò che il terremoto ha distrutto.”
Nella mattinata di domenica 19 aprile, in chiusura del convegno si terrà una “giornata di prevenzione vascolare” durante la quale alcuni medici specialisti saranno a disposizione della popolazione per valutare mediante l’uso di questionari, il “rischio vascolare”. Sarà possibile anche essere sottoposti a una breve visita specialistica grazie alla collaborazione dei volontari della CRI di Scanno che metteranno a disposizione personale e infrastrutture. Per informare di questa iniziativa la popolazione della Valle del
Sagittario e dell’Alto Sangro sono stati affissi numerosi manifesti nei centri limitrofi, purtroppo però per un refuso di stampa nel manifesto non è stato riporto il nome di Scanno. Ricordiamo quindi che l’appuntamento è previsto per il giorno 19 aprile 2009 dalle ore 9 alle ore 12 presso l’Auditorium delle Anime Sante in Scanno.
 
Massimiliano Lavillotti
E’ il nuovo coordinatore del PD di Scanno
SCANNO - Massimiliano Lavillotti è il nuovo segretario politico del Partito Democratico di Scanno. E’ stato eletto con voto quasi unanime dall’Assemblea degli iscritti al termine del congresso del circolo svoltosi sabato 4 aprile c.a. nella Mediateca comunale.
Lavillotti, quarant’anni, impiegato amministrativo di una nota azienda di Sulmona, è stato già vicesindaco del Comune di Scanno dal 1999 al 2003 e consigliere comunale di opposizione dal 2003 al 2008. Il neo coordinatore del Pd sostituisce Giovanni Mastrogiovanni, avvocato, che per sopraggiunti impegni professionali ha rimesso il mandato dopo più di un anno dalla sua nomina.
«La ripresa di una forte iniziativa politica del partito è alla base del mandato che mi è stato affidato - afferma Lavillotti -  poiché se da un lato il Pd continuerà nell’opportuna azione di sostegno all’Amministrazione comunale dall’altro dovrà presto assumere una propria fisionomia ed autonomia gestionale».
Lavillotti, che ha già riunito gli iscritti per una riflessione sulla bozza del bilancio di previsione 2008/2009 del Comune di Scanno, ha invitato tutti i consiglieri comunali iscritti al Partito alla costituzione del gruppo politico del Pd in seno al Consiglio Comunale.
 
APPELLO PER UN CONCERTO
MUSICALE PER RACCOGLIERE
 FONDI A FAVORE
DEI TERREMOTATI

Franz Di Cioccio, leader e cantante della Premiata Forneria Marconi, abruzzese di Pratola Peligna, ha lanciato un appello a tutti i cantanti per partecipare a un concerto di raccolta fondi da destinare alle famiglie più colpite dal terremoto. "Sono ferito e addolorato per la tragedia che ha colpito al cuore il capoluogo abruzzese e tutti i paesi intorno - dice Di Cioccio -. Ho visto piazze e borghi, dove ho passato momenti di gioia, trasformarsi in luoghi di disperazione. So che la tenacia che sento nello spirito della mia terra ha solo bisogno di essere accompagnata da un gesto di solidarietà, che faccia sentire alla popolazione che non è sola con la sua disperazione. Aiutatemi ad aiutarli". Gli artisti che vorranno aderire all'iniziativa Concerto per L'Abruzzo possono inviare una mail a Info@diedi.com. (Fonte Rete5)
 
Lettera aperta all’on. Michele Santoro   di Jacopo Lupi

Onorevole Michele Santoro,
sono da sempre un estimatore della sua trasmissione e del giornalismo pungente e diretto del signor Marco Travaglio, nonché una persona con un forte e radicato pensiero politico che si avvicina molto al suo e che sta vivendo gli effetti del terremoto, essendo solo a qualche decina di chilometri dalle zone colpite.
Le scrivo questa lettera aperta per mostrarLe, aimè, tutto il mio disappunto e la mia rabbia per le angoscianti affermazioni durante la sua trasmissione. D’accordo con lei quando, invece di impostare una trasmissione televisiva sulla solita polemica della prevedibilità dei terremoti, ha voluto soffermarsi sul problema edilizio. Lei e la sua squadra di giornalisti avevate l’occasione di poter distruggere a parole l’operato del governo sollevando a spada tratta il decreto del 2004 che prevedeva costruzioni antisismiche e che è sempre stato rinviato; avevate la possibilità di fare inchieste sulla preparazione della nostra Protezione Civile, nei mesi addietro, visto che lei, come ha sottolineato in trasmissione, era a conoscenza dello sciame sismico e poteva ergersi, come sempre ha fatto, a paladino di un sistema Italiano che non funziona; invece no, sotto il paravento della libertà di informazione ha allestito una trasmissione provocatrice, politicizzata ed è scaduto anche lei nella strumentalizzazione di una tragedia immane che, le ripeto, vivo davanti i miei occhi. I morti non La hanno fermata, il meraviglioso e commovente impegno di volontari, di vigili del fuoco, della Protezione civile, di genitori che scavavano a mani nude non La hanno commossa. No. Lei è andato diretto, senza pesare le parole che utilizzava, dritto alla sua tesi: attaccare la Protezione civile, gli amministratori locali, il ponte sullo stretto, Berlusconi, il governo. Parlare di questi argomenti nel giusto momento storico avrebbe fatto di lei un grande giornalista, parlare di questo a pochi giorni da una catastrofe umana fa di lei nient’altro che un provocatore politicizzato che fa, come molti suoi simili, propaganda politica mascherata d’informazione. Dalla sua trasmissione è venuto fuori un giornalismo basso, che non le fa onore: intervistando una signora che si lamentava per un ritardo di un paio d’ore nei soccorsi; un signore che aveva freddo; una bottiglia d’acqua consegnata in ritardo; lo sfogo di un medico chiaramente provato. Poca roba e lo sa anche Lei. Non mi sembra un grande scoop trovare quattro o cinque persone che hanno qualche lamentela da fare contro la Protezione civile in mezzo a 27mila sfollati; e non credo che non abbiate trovato nessuno che ringraziava la prontezza dei soccorritori. Nemmeno quel padre che grazie al sacrificio e al sudore dei vigili del fuoco ha riabbracciato la figlia dopo 42 ore?
Di fronte a questa tragedia Lei si è sentito solo in dovere di continuare a seminare zizzania, parlare di speculazione e furbetti, mentre noi, avevamo ancora i nostri morti sotto le macerie. Lei, paladino della libertà di informazione ha solo dimostrato di non essere molto diverso dai giornalisti di potere che si assiepano ovunque. Cordialmente, Jacopo Lupi – Sulmona, provincia de L’Aquila

Archiviata in Punti di Svista di Jacopo Lupi
 
 
Giovedi’ 16 Aprile 2009 
s. Lamberto di Saragozza martire