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Il tempo che fa
variabile
ma non troppo
Cielo velato per tutta la mattinata. Nel primo pomeriggio ci sono state delle schiarite che
hanno portato il sole, che ha riscaldato l’aria, alquanto fredda.
Temperatura: massima 11,8 C; minima 5,6 C (ore 23,00).
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AL VIA LA RICOGNIZIONE DEI DANNI DEL TERREMOTO
Effettuati 1467 sopralluoghi nelle aree colpite
Gli edifici agibili sono 771, pari al 53%
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ll capo della Protezione Civile, Bertolaso, in visita a Sulmona
Per rassicurare su ingiustificati allarmismi
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LETTERA AL DIRETTORE
Siamo un po’ preoccupati per tutti i paesi della Valle che non sono menzionati nei reportage
dei media. Ci potete dare, a noi che siamo un po’ lontani, notizie più dettagliate sulla situazione di Cocullo. Grazie. Loreta Palomba
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I paesi della nostra Valle non hanno subito dal terremoto crolli di case, nè vittime. La paura è stata ed è tuttora indescrivibile, tanto che c’è ancora chi dorme in macchina o in dormitori di fortuna. Lo sciame sismico in
atto lo viviamo con grande trepidazione. Non ci sono, comunque, abitazioni
dichiarate inagibili. Solo alcune chiese, ma soprattutto per questioni di
sicurezza collettiva, sono state chiuse, in attesa di verifiche da parte dei
Tecnici dei Vigili del Fuoco. Per quanto riguarda Cocullo, restano inibite al
pubblico la chiesa della Madonna delle Grazie e quella di san Domenico. La
prima presenta lievi crepe con caduta di intonaci, mentre la seconda ha delle
lesioni alla cupola e al campanile. Solo alcune case hanno denunciato lesioni,
ma di modesta entità. Al Sindaco è stata fatta la richiesta di far allestire una tendopoli, dove passare la notte,
in attesa che si allontani lo sciame sismico. La vita in questi
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giorni scorre regolarmente con le abituali attività. E non solo a Cocullo, ma in tutta la nostra Valle.
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Se sente ‘nu cant… di Claudio Nardocci
Claudio Nardocci, presidente dell' UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco d'Italia),
nonchè presidente della Pro Loco di Ladispoli, dopo aver fatto visita la mattina di Pasqua a L'Aquila, dove ha portato l'aiuto e la solidarietà di tutte le Pro Loco d' Italia, ha scritto la seguente riflessione estesa poi a
tutte le Pro Loco.
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da “La domenica del villaggio”
Una Pasqua diversa
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Avevamo pensato di riservare a questa domenica di Pasqua riflessioni diverse nel nostro colloquio settimanale
con i lettori di questa rubrica. Però questa domenica non è come le altre e nel nostro piccolo villaggio la gente non è piu’ la stessa. Quello che è successo con il terremoto ciascuno di noi lo porterà per sempre nella sua vita, breve o lunga che sia ancora, chiuso dentro, magari
soffocato, cercando di capirne il senso. Per ragioni del mio lavoro sono stato
impegnato in questi giorni senza tregua a L’Aquila una città stupenda dove in tanti anni ho costruito una rete di amici, colleghi,
conoscenti ma anche una città stupenda che somiglia molto alla mia città, Sulmona, per la sua sensibilità umana e culturale, per la spontaneità, per la dignità della sua gente. Tutti hanno potuto seguire attraverso le immagini il dramma di
una comunità intera, di una regione e di un Paese che si è unito in una meravigliosa gara di solidarietà senza precedenti. Sono quasi trecento i morti. Alcuni li conoscevo, qualche
altro li ho riconosciuto. Molti di questi erano giovani e bambini. Quelli morti
nella Casa dello studente ha dell’incredibile. Qualcuno è riuscito a scampare a morte sicura. Di storie ne conosciamo tantissime. Una
collega di Vasto, ad esempio, che doveva lavorare a L’Aquila il lunedì mattino di buon ora aveva deciso di non far rientro a casa per il fine
settimana per essere puntuale in servizio. La domenica mattina sono stato
costretto, ora posso dire per fortuna, ad inviarla a Pescara dove doveva
lavorare di pomeriggio e anche di lunedì. La sua casa dove alloggiava a L’Aquila è stata rasa al suolo e lei non riesce a crederci. Tante, tantissime storie che
ho fissato nella mia mente in questi giorni. Nell’Ospedale da campo attrezzato vicino al ‘S.Salvatore’ ho incontrato il direttore sanitario del centro. Un medico ospedaliero di
Macerata che fa anche volontariato in queste occasioni. Mi ha fatto visitare
una struttura messa in piedi in poche ore,attrezzata per ogni esigenza, dai
singoli reparti specialistici ad una sala operatoria. Davvero un sistema che
onora tutti noi italiani,troppo spesso brontoloni e pronti a contestare tutto e
tutti. Invece no: loro vanno apprezzati e incoraggiati come tutte le squadre di
soccorso, di volontari, di donne, vigili del fuoco e altri corpi militari.
Questa è un’altra Italia assai diversa da quella della politica con la quale siamo abituati
a convivere. Ma anche la politica questa volta è stata unita e solidale. Ha dato un bell’esempio di compostezza e di efficienza. Per ora. Le più alte cariche dello Stato dal Presidente della Repubblica, al Capo del Governo,
ai Presidenti delle Camere ai singoli Ministri sono arrivati tutti in Abruzzo.
Berlusconi è stato a l’Aquila tutti i giorni. Arriverà anche oggi per celebrare la Pasqua con i terremotati nelle tendopoli. Mi ha
fatto una grande impressione il Premier. Pratico, determinato, efficiente come
non mai. Presso la Scuola della Guardia di Finanza le sue conferenze stampa
sempre state bevi ed essenziali per fornire dati ed elementi certi. Il Governo
ha avviato una serie di interventi immediati, altri ancora ne sta mettendo in
cantiere. Abbiamo fondate ragioni di credergli. In questa ore non ci piacciono
le polemiche strumentali e di parte. Non è il caso. Noi crediamo in un’azione solidale e a vasto raggio. Non ci piacciono nemmeno le esternazioni
continue del nostro sindaco di Sulmona che già, in occasione del caso-Giuliani, ha fatto rimediare alla città una brutta figura sui media nazionali. Ora continua ad insistere dopo le
dichiarazioni di Moretti. Noi preferiamo essere impauriti da queste
dichiarazioni che non da quelle del terremoto vero. Il sindaco invece continua
a non capirle queste cose e continua ad esprimere giudizi che devono essere
solo suoi e non dei sulmonesi. Così come non ci piacciono giudizi affrettati sulle responsabilità. Ci piace invece la riflessione dell’arcivescovo di Chieti - Vasto Bruno Forte, che ha scritto ‘’ Verrà il tempo in cui le responsabilità umane nella tragedia dovranno essere accertate e perseguite, come è giusto che sia affinché non si ripeta più che qualcuno muoia perché altri hanno lucrato sugli appalti, costruendo con materiale scandente o senza
adeguate misure di prevenzione antisismica. Viene - ed è già ora - il tempo in cui ogni approfittatore della sciagura altrui dovrà essere fermato e reso inoffensivo. L’attuale, però, è soprattutto il momento della prossimità, dello stare accanto vigile e generoso: e questo lo possiamo fare tutti,
visitando gli sfollati nelle strutture di accoglienza, portando loro i piccoli
aiuti che servono alla vita quotidiana, contribuendo ciascuno col suo
sacrificio alle raccolte in atto per l’immediato e per il futuro. L’ora di una carità fattiva, intelligente, organizzata, coordinata dagli indispensabili centri
operativi’’. Cosa aggiungere. Buona Pasqua a tutti soprattutto a coloro che in questi
giorni soffrono nelle famiglie, nelle tendopoli, negli ospedali, nei centri di
accoglienza. (gi.ru)
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