Il tempo che fa
decisamente
brutto con
piogge e freddo

Cielo velato e venti forti durante tutta la domenica di Pasqua. Ieri il tempo è peggiorato con piogge continue e freddo più intenso.
Temperatura: massima 11,5 C; minima 4,6 C (ore 23,00).
 
Una Pasqua amara con tanta tristezza
Il Lago di Scanno quest’anno non ha visto allegre comitive
VILLALAGO - Non sono state né’ la pioggia,né il freddo ad allontanare i turisti dai nostri paesi. Lo sappiamo tutti che è stata la paura del terremoto. Le prenotazioni degli alberghi sono crollate subito dopo la notizia di quello che era successo nella provincia dell’Aquila, e le continue scosse sismiche hanno fatto il resto. Pochi i nostri compaesani che sono tornati in paese per le vacanze pasquali. Ieri, lunedì, ancora peggio. Questo è il giorno dedicato alle uscite fuori porta. Le “allegre comitive” non sono arrivate, come gli altri anni. Il continuo via vai di macchine non c’è stato, né le lunghe code del ritorno. Anche il giorno di Pasqua a Villalago la santa Messa è stata celebrata in Piazza. Tutto si è svolto nella tristezza. I visi non avevano sorriso, né la Piazza, dopo la messa, ha mostrato l’allegria del giorno di festa.
 
Oggi nessuno ha una casa di buona manifattura
di Daniele Tarullo
Oggi, nessuno ha più una casa sicura. Il disastro provocato dal recente terremoto de L’Aquila e della sua provincia sta lì a dimostrarlo: edifici e monumenti tirati su in epoche a bassa incidenza di usura non sono crollati o hanno resistito meglio all’urto dell’onda sismica. Quelli via via costruiti in periodi in cui il maggior profitto del costruttore era ed è la legge dominante a scapito della sicurezza del fabbricato, e di chi lo abita, si sono letteralmente sbriciolati. Questa, a parer mio è la chiave di lettura del disastro. Che i terremoti  si possano prevedere è tutto da dimostrare, anche se certi segnali non si devono trascurare. Ma anche non lo fossero stati come potervi porre rimedio? Con l’evacuazione preventiva di una intera provincia o regione? E in quale momento, eventualmente, operarla? Alla prima, alla seconda o alla decima segnalazione sismografica? E quante volte uno sciame non è stato altro che un assestamento tellurico che ha disinnescato il boato più grosso, senza provocare danni? Cosa avrebbero detto gli eventuali evacuati se, costretti dalla necessità cautelativa, avessero dovuto abbandonare le case e, con esse, lavoro, cure sanitarie, studi, ETC, nel caso, poi, non si fosse verificato alcun disastro?  E quante polemiche, a fronte di una vana evacuazione,  avrebbe sollevato una qualsiasi opposizione ad un qualsiasi governo, nel triste e macabro gioco dello sciacallaggio politico, per un inutile procurato allarme con tutti i disagi derivati? Probabilmente né più né meno di quelli a cui assistiamo, benché di segno rovesciato, in questi giorni dove l’esercizio più praticato è quello di scaricare addosso alle amministrazione a regime la responsabilità di non aver colto i segnali di allarme e di non aver provveduto. Ma provveduto a cosa?Il discorso - come andava fatto a monte. Che l’Abruzzo sia una regione ad altissimo rischio di terremoto è un fatto noto da secoli, direi: da sempre. Non bisognava aspettare l’ultimo evento per mettere in atto una sana edilizia che avesse come prima istanza la massima garanzia di sicurezza dei suoi residenti.
Mi ha molto colpito, l’intervista a uno dei pochi cittadini de L’Aquila la cui abitazione è rimasta non solo in piedi ma addirittura illesa. Non si è trattato di un fatto miracoloso: il cittadino ha spiegato che, pur eseguendo i lavori in economia, ha preteso dal progettista e dall’ingegnere che ha seguito la costruzione della sua casa il pieno rispetto dei protocolli di sicurezza antisismica,anzi caricando le travi portanti, con quantitativo di ferro in più. Questa, a parer mio, è la sola ed unica prevenzione che era doveroso adottare. E non per un singolo edificio. E non per lo scrupolo personale di un singolo cittadino: era la semplice norma di sicurezza da adottare sempre. Una norma che uno stato aveva il dovere d’imporre queste regole e di farle rispettare rigorosamente per tutte le nuove costruzioni. Che un ospedale  dico un ospedale  costruito appena dieci anni fa, invece, sia venuto giù come un castello di carte, la dice molto più lunga dell’infinita  analisi a cui i media si stanno dedicando da lunedì notte, dire che costruire un edificio secondo regola d’arte, voglio dire a completa  garanzia di tenuta antisismica, costa solo il 2% in più sottolineo il 2%, NON il 10 o il 50 per cento in più  di uno costruito senza le stesse osservanza delle norme di sicurezza. Ma il 2% risparmiato su ogni abitazione, su decine, centinaia migliaia di edifici tirati su senza rispetto della norma, significa milioni di euro che entrano GRATIS in tasca ad un costruttore senza scrupoli. In questa ottica, è proprio quel 2% per cento in più, molto spesso pagato secondo progetto dall’acquirente ma non speso in materiale utile all’impresa da parte del costruttore, equivale esattamente al reato dell’usura. Un reato che, oltre al danno materiale dei beni persi, è costato, anche stavolta, la vita a centinaia di persone… E non è che uno dei delitti  che la storia delle società è costretta a registrare per l’infamia dell’usura. Colgo questa occasione,saltando per dare un saluto a tutti quelli che in questo momento di grande dolore hanno perso tutto.
 
L'Abruzzo risorgerà
 
Quest'anno gli auguri di Pasqua sono intrisi di malinconia pensando ai fratelli Abruzzesi terremotati. Ma anche di forte speranza perché l'Abruzzo risorgerà. Nec resica recedit, neanche spezzata recede! Siamo forti e gentili. Coraggio, Abruzzo. riparti dai tuoi avi, come il nostro valoroso Guerriero di Capestrano. Ai tanti amici che ci chiedono, da ogni parte del mondo, cosa fare per dare una mano suggeriamo di " adottare " un pezzo del territorio. Adottare un pezzo del territorio Aquilano vuol dire tante cose: dal privilegiare e preferire il prodotto che viene fabbricato da quelle parti, a garantire una corsia preferenziale al sub fornitore che opera in quelle zone, a quello di accorciare i pagamenti ai sub fornitori, a preferire quelle zone per acquistare un automezzo piuttosto che un mobile di casa e/o anche il semplice acquisto di una
settimana di vacanza da fare al mare. La forma di adozione è molto più forte ed efficace della semplice donazione di denaro. Perché incide, come una straordinaria iniezione energizzante, al cuore del sistema dando fiducia e speranza ad un popolo che vuole ripartire. Il capoluogo di Regione è bloccato. Fermo. Paralizzato all'improvviso. Vi è la necessità impellente di far ripartire pezzi di economia, di artigianato, di commercio. Comunichiamo un codice IBAN per tutti coloro che vogliono fare una donazione in denaro: IT 07 W 06040 40801 000000155763 intestato a Comitato Regionale Giovani Imprenditori Confindustria Abruzzo causale " fondi solidarietà terremoto L'Aquila". E' gratificante " restituire " alla propria comunità parte di quello che abbiamo ricevuto. E' questo il momento di restituire. Anche noi "abbiamo scoperto", come il facoltoso uomo d'affari americano, che il lenzuolo che ci avvolgerà, un giorno, non ha le tasche. Pingue Group
 
Terremoto in Abruzzo
Solidarietà

Ringrazio quanti, commossi, mi hanno telefonato, scritto e parlato della devastante calamità verificatasi nel territorio abruzzese, con particolare riferimento agli amici residenti nella città de L’Aquila e Provincia. La precarietà che intere comunità si trovano a sopportare sarà una dura prova di carattere, di sacrificio e di volontà che gli abruzzesi sapranno superare. La vicinanza di tutti incoraggia e da
forza a quanti coinvolti direttamente e toccati dal terremoto h. 3.32 e seguito. Il dolore di tante famiglie per il numero alto di vittime, perdita di cari, case e cose. I numerosi senza tetto e le immaginabili conseguenze. Nella mobilitazione generale anche la FIAF partecipa. Le indicazioni sono sui siti web: www.fiaf-net.it/index2.html www.aternumfotoamatori.it Individualmente o collettivamente, diamo slancio alla nostra convinta solidarietà e libera partecipazione. Grazie e con affetto. Bruno Colalongo DELEGATO REGIONALE FIAF ABRUZZO Federazione Italiana Associazioni Fotografiche
 

LETTERA AL DIRETTORE

Ho letto con grande piacere che il gruppo giovani di Villalago ha promosso una raccolta di indumenti e generi alimentari per i terremotati d'Abruzzo. Io sono di Villalago ma, risiedendo a L'Aquila con la mia famiglia ormai da vent'anni, mi sento anch'io aquilano ed e' per questo che intendo ringraziare immensamente tutti i miei compaesani che si stanno dando da fare per aiutare i miei concittadini. Grazie di cuore! Roberto Di Ianni

 
 
Martedi' 14 Aprile 2009 
s. Valeriano martire