L’Aquila e i paesi del suo circondario piangono i loro morti. Lo fanno con molta rassegnazione e compostezza. Niente urla o imprecazioni ma solo preghiere. Un pensiero di profondo dolore a Giustino Parisse, vicecaporedattore del giornale il Centro, che sotto le macerie, nel borgo di Onna, ha perduto i suoi due giovani figli. Non ci sono parole per questa tragedia familiare. Il dolore va tenuto nel proprio cuore, per farlo decantare piano piano, in memoria

di chi non c’è più. L’Aquila troverà la forza per risorgere, perché la sua gente è temprata dai venti freddi del Gran Sasso. Sono persone fiere, coraggiose, e lo stanno dimostrando in questo frangente, in cui la natura ha scatenato un terremoto di forti dimensioni. Il boato che ci ha svegliato la notte di lunedì 5 ha seminato morte e distruzione, ma non potrà mai inaridire lo spirito fiero degli Aquilani.

 

Le scosse di terremoto sono continue. Ieri, martedì, ce ne sono state due di forte intensità. La prima alle ore 11,30 e la seconda, ancora più terribile, alle ore 19,40. A Villalago e a Scanno la gente si è riunita negli spazi aperti, dopo le ore 15, in seguito a messaggi telefonici che raccomandavano di stare fuori casa, lasciando aperte porte e finestre, perché presto sarebbe arrivata una forte scossa di terremoto. Molti hanno seguito il consiglio. Scesa la sera sono tornati in casa, dove poi veramente è arrivata

la forte scossa. Per fortuna i nostri paesi non hanno avuto altri danni, se non quelli di piccole lesioni ad alcuni fabbricati verificatesi il giorno prima. I messaggi portavano la firma della Protezione Civile. A sconfessarli sono stati propi i tecnici della Protezione Civile che hanno spiegato che le scosse di terremoto non sono prevedibili e che quei messaggi erano inviati da delinquenti intenzionati ad entrare indisturbati nelle case per effettuare dei furti.

 

SCANNO - La commissione dell’Ente Mostra dell’Artigianato Artistico Abruzzese di Guardiagrele, ha scelto ed incaricato l’orafo Francesco Rotolo di realizzare la medaglia gioiello che verrà donata ai vincitori delle diverse discipline praticate nell’ambito della XVI edizione dei “Giochi del Mediterraneo”, in programma a Pescara dal 26 giugno al 5 luglio 2009. L’Ente Mostra, inerente a questo evento, ha bandito un concorso di idee rivolto ad alunni degli Istituti d’Arte di Avezzano, Chieti, L’Aquila, Castelli, Lanciano, Penne, Sulmona per la progettazione

grafica di un gioiello. Il concorso, conclusosi il 19 dicembre 2008, è stato vinto da una studentessa di Castelli. In questa fase del progetto Francesco Rotolo è stato designato, insieme ad altre professionalità del settore oreficeria, a concretizzare in oro l’idea grafica. E’ un riconoscimento prestigioso e meritato per il maestro orafo che si è adoperato alacremente e continua a percorrere un itinerario caratterizzato da un costante e fervido impegno per creazioni sempre più artistiche e innovative

 

L'Abruzzo risorgerA' Da alcuni giorni abbiamo un unico pensiero: le genti di L'Aquila e dintorni che stanno soffrendo per il violento terremoto. A loro va il nostro unico pensiero. Ai tanti amici che ci chiedono, da ogni parte del mondo, cosa fare per dare una mano suggeriamo di donare beni di prima necessità: utilizzare esclusivamente i centri accreditati come ad esempio la Protezione Civile e la Croce Rossa di Sulmona Via Sardi tel. 0864.253150. Servono, prevalentemente, acqua, pasta, latte, biscotti, succhi di frutta, pelati, pane. Nei negozi Pingue abbiamo organizzato una raccolta viveri in collaborazione con la Croce Rossa di Sulmona che ringraziamo. Comunichiamo, altresì, un codice IBAN per tutti coloro che vogliono fare

una donazione in denaro: IT 07 W 06040 40801 000000155763 intestato a Comitato Regionale Giovani Imprenditori Confindustria Abruzzo causale " fondi solidarietà terremoto L'Aquila". Non riusciamo ad essere concentrati nel ns. lavoro. Continuiamo a pensare ai nostri amici feriti e sfollati, ai nostri colleghi che hanno negozi, uffici, fabbriche chiuse, alle loro famiglie, ai loro dipendenti; continuiamo a chiamarli, a dargli coraggio, a solidarizzare, ad operare ed organizzare qualcosa a favore delle genti d'Abruzzo - forti e gentili - che stanno soffrendo. Anche perché "abbiamo scoperto", come ha dichiarato ad una incredula giornalista un facoltoso uomo d'affari noto per le ingenti somme di danaro dedicate alla beneficenza, che lui aveva capito che il lenzuolo che lo avvolgerà, un giorno, non ha le tasche. (News Pingue)