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Il tempo che fa
UN BEL SOLE
DI PRIMAVERA
IN UN PAESAGGIO
INVERNALE
Durante la notte una nevicata da 25 cm e poi al mattino un bel sole in un cielo limpido. Questo è Marzo, il mese più instabile e “pazzerello” che ci sia. La neve si è fermata al di sopra dei 700 metri, mentre al di sotto, pioggia e vento. Il
caldo della giornata ha contribuito a dimezzare il manfo nevoso.
Le temperature: massima 10,3°C; minima -0,5°C (ore 23,00).
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Firmato il protocollo d’intesa nella sala consiliare "2 Giugno"
“L'AQUILA - ROMA PROVINCE SORELLE”
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L'ABRUZZO SARA' PRESENTE CON 100 AZIENDE
alla 43esima edizione del Vinitaly
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Nella chiesetta
del Lago di Scanno
ricordata la festa dell’Annunciata
SCANNO - La chiesa ricorda il 25 marzo l’Annunciazione. La chiesa della Madonna del Lago, nota già nel 700 come Madonna di Scanno, è dedicata alla Santissima Annunziata. La piccola statua lignea della Vergine
venne trafugata nel 1979, maq l’antica venerazione per la Madonnina non è venuta meno. Così anche ieri pomeriggio alle ore 15,00 è stata celebrata una messa nel Santuario del Lago dai parroci di Scanno e
Villalago a cui hanno assistito gli Scannesi, pervenuti in gran parte a piedi,
approfittando della bella giornata di sole, dopo l’ulteriore nevicata di ieri notte.
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Comunicazione telematica del conguaglio fiscale mod. 730
Scade il 31 marzo l’adesione dei sostituti di imposta
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LETTERA AL DIRETTORE di Ezio Pelino
Sig Direttore,
si dice che con il federalismo fiscale si potranno ridurre le tasse perchè di ciascuna di esse gli amministratori dovranno dare la motivazione e giustificare l’ entità. Finalmente vigerà un legame diretto fra spesa e prelievo. Insomma, si spenderà meno e bene. Sono, per chi ha memoria, le stesse promesse che si fecero un
quarantennio fa quando si approvarono le autonomie regionali. In molti ci credettero. Ma il risultato lo sappiamo tutti: un aumento
vertiginoso della spesa pubblica e dello spreco. Basti pensare agli 81.536
dipendenti, ai 6.295 dirigenti, ai 1.129 consiglieri regionali.
Perché con il federalismo dovrebbe andare meglio?
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Da “La Domenica del Villaggio” di Asterix
Sulmona è anche questa
Si dice che le fortune di un popolo, piccolo o grande che sia, le fanno spesso i suoi governanti. In
altre occasioni sono la qualità delle scelte che mettono in piedi a presentare l’immagine vincente ( o perdente) delle realtà che rappresentano. E cosi’ nel malinconico andamento della politica cittadina ci è capitato di leggere in questi giorni un fatto un po’ curioso, un po’ bizzarro, su come vanno le cose dalle nostre parti.
Qualche anno addietro la Regione decise di istituire il Centro di Alta
formazione, una struttura che, nelle intenzioni dei proponenti, doveva svolgere
una funzione di alto profilo nella ricerca e anche nella proposta di quelle
politiche un po’ diverse capaci di attrarre investimenti e determinare nuova occupazione. Fu una
bella intuizione dell’allora ex Governatore Pace che in questa maniera mostrava attenzione nei
confronti del Centro Abruzzo, considerato il ventre molle dell’intero sistema economico abruzzese. Di questo Centro, di cui si conosce assai
poco a Sulmona, nessuno ne ricordava piu’ l’esistenza, né gli obiettivi perseguiti o da perseguire.
Del problema si è tornato a parlare in questi giorni a causa del rinnovo di alcuni componenti il
Cosiglio di Amministrazione che si è arricchito di due nuove indicazioni espressioni di parte politica nel rispetto
del piu’ becero manuale Cancelli. Si tratta di due persone assai dignitose, per carità, che conosciamo personalmente e di cui nutriamo stima. Ma non si puo’ giustificare il metodo portato avanti perchè se le scelte non fanno la differenza che senso ha attuarle? Se la politica
finora non è riuscita a fare di meglio per la città perchè non lasciamo che strutture come il Centro di Alta formazione, l’Universiapportino, attraverso le energie migliori per garantire quel valore
aggiunto sul piano culturale e scientifico capaci di garantire a Sulmona quel
salto di qualità di cui ha bisogno?
Alla città non servono portaborse oppure omini di partito a cui garantire qualcosa. No
alla città servono talenti, giovani professionisti di valore che sono apprezzati altrove.
Per ragioni del mio lavoro spesso in giro ne incontro tanti. A Milano, ad
esempio, una ragazza di Sulmona(32 anni) al Politecnico rappresenta un’eccellenza per la formazione e le scienze manageriali. Me la son trovata di
fronte a spiegare ad una serie di manager alcuni sistemi innovativi che si
intendono attuare nella gestione delle risorse umane . Oppure a Roma dove all’Università ho trovato un giovane avvocato di Sulmona ( 33-34 anni) che teneva lezioni in
un’Aula con oltre centocinquanta studenti. A Parigi giorni addietro ho trovato un
giovane di Bugnara, 30 anni, laureato in scienza della comunicazione, che sta
portando avanti uno stages di specializzazione all’interno di una delle migliori università francesi. Ma ce ne sono anche altri( a Bologna,Pisa,Reggio Calabria oppure a
Madrid,Londra,Bruxelles).Ci sono insomma energie di valore che se messe al
servizio di queste strutture qualche contributo, se non altro per le esperienze
che vivono, forse riescono a fornirlo.
Queste energie dovrebbe puntare a recuperare, ad esempio, l’Amministrazione comunale chiamando a raccolta questi giovani e impegnandoli a
dare un contributo di idee per la propria città. Ce ne sono tanti in giro, molto di piu’ di quanto si possa immaginare. Sono ragazzi con le palle e con la testa, che si
sono conquistati spazi con gli studi e con la ricerca. Difficilmente li
incontri a piazza XX settembre a perdere tempo oppure li trovi a fare
anticamera in qualche segreteria politica. Sono ragazzi che non li vedrai mai
avanzare ad un politico una richiesta di una consulenza o di un progetto, di un
posto in un cda. No, loro sono stati educati al sacrificio e alla lotta per
conquistarsi, anche lontano di casa, uno spazio e una prospettiva diversa. Ed
allora, questa la nostra idea, dovrebbe essere la politica o le istituzioni a
cercarli ed avvicinarli alla città e ai suoi problemi, sognando magari di tenerli insieme attraverso un sodalizio
che dovrebbe avere il solo scopo di farli incontrare per avanzare proposte
innovative e strategiche. Una sorta di Comitato tecnico scientifico ’Amici della città di Sulmona’ che alcune volte l’anno possa riunirsi, gratuitamente, incontrarsi ed elaborare idee e progetti che
poi qualcuno dovrebbe sostenere e tradurre in atti concreti.
Il salto di qualità della politica si misura attraverso questi comportamenti. Per anni si è fatto ricorso a studi, progetti ,rapporti che si sono tramutati in quintali di
carta straccio. Il Censis veniva chiamato dalla Comunità Montana e dal Comune, poi sono arrivati altri Comitati ( pagati sempre
profumatamente) che dicevano le stesse cose. Mai un’idea diversa, fresca, capace di fare la differenza. Pantalone ha sempre pagato
vecchi tromboni e mestieranti da strapazzo. I risultati sono quelli che abbiamo
sotto gli occhi. Ma chi decideva su come spendere anche i soldi delle nostre
tasse è apparso sempre miope e non si è mai accorto dei nostri giovani talenti. Sulmona è anche questa. (Asterix)
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