Il tempo che fa
tempo variabile
con sole, nuvole,
vento, pioggia
e neve

Giornata all’insegna dell’instabilità e della variabilità. Sole per buona parte del mattino, poi sono arrivate le nuvole e si è sollevato un forte vento. In serata ha cominciato a piovere con impetuose folate di vento. Alla pioggia si è sostituita la neve. Abbiamo avuto di tutto e di più!
Le temperature: massima 10,3°C; minima -0,5°C (ore 23,00).
 
L’Ora della Terra del WWF è stato presentato lunedì mattina a Pescara, durante una conferenza stampa presso il Caffè Letterario, da Camilla Crisante, Presidente del WWF Abruzzo, e Dante Caserta, Consigliere nazionale del WWF Italia. Moltissime città hanno già aderito. Tutto inizierà alle 7.45, ora italiana, di sabato 28 marzo: dall’altro capo del mondo le prime a spegnersi saranno le Chatham Islands, un piccolo arcipelago al largo delle coste neozelandesi, il luogo più lontano dall’Italia poiché distano circa 19.250 chilometri da Roma. Dalla Nuova Zelanda in poi sarà un susseguirsi di spegnimenti spettacolari con Sydney, Pechino, Tokyo, Bangkok, Nuova Delhi, Mumbai, passando per Roma, Parigi, Atene, Madrid, Budapest,
Copenaghen e finire a ovest con Rio de Janeiro, New York, San Francisco. Chiuderà la maratona Las Vegas. Si spegneranno la Tour Eiffel e la Cattedrale di Notre Dame a Parigi, la Biblioteca di Alessandria, Piccadilly Circus a Londra, lo Stadio del Millennium a Cardiff, l’Acropoli di Atene, il Museo Guggenheim di Bilbao, la Porta di Alcalà a Madrid, il Cristo Redentore a Rio de Janeiro, il Table Mountain a Città del Capo, l’Opera House di Sidney, il Taipei 101 cinese, le Cascate del Niagara, l’Università di Mosca, l’Obelisco a Buenos Aires, il Golden Gate di San Francisco, l’Empire State Building ed il Palazzo delle Nazioni Unite a New York, e tanti altri.
 
Rilanciato l’allarme del Corpo Forestale dello Stato sull’elevato rischio valanghe in Abruzzo
Facendo seguito al comunicato stampa del Corpo Forestale dello Stato- servizio Meteomont - si ribadisce che permane alto il rischio valanghe in Abruzzo a causa delle significative precipitazioni di carattere nevoso che hanno interessato la regione nelle 48 ore, come in loc. Passo Lanciano - Lettomanoppello- Pe- ove sono stati registrati 92 cm di neve fresca; della forte attività eolica che ha ridistribuito il manto nevoso creando grandi accumuli e cornici e del sensibile rialzo termico.
Il grado del pericolo rimane “Marcato 3” in generale alle medie-alte quote, ma passa a “Forte 4” della scala europea del rischio, su singoli pendii ripidi, nei canaloni e negli impluvi ove, il manto nevoso non è ancora ben consolidato con gli strati sottostanti e sui versanti particolarmente esposti ad irraggiamento solare. (consulta www.meteomont.org)
Proprio in data odierna il Corpo Forestale dello Stato ha intensificato l’attività di sensibilizzazione e di monitoraggio per prevenire gli eventi valanghivi, invitando gli impiantisti ed i Comuni a svolgere un’accurata valutazione del rischio latente e delle situazioni di pericolo legati alle valanghe ed un campagna di informazione rivolta ai fruitori della montagna.
Sempre in data odierna il Corpo Forestale dello Stato è impegnato assieme al CNSAS ed altri corpi di polizia,
nell’attività di ricerca e soccorso in valanga, in loc. Il Cucchiaio di Monte Pratello- Rivisondoli- Aq-, ricadente nel comprensorio sciistico di Roccaraso, per una valanga a lastroni di superficie di grandi dimensioni: 150 m di fronte per una fratture di 1.5 m, distaccatasi da una quota di circa 2000 m, che ha coinvolto una persona, tratta in salvo, e sono in corso accurate ricerche per escludere il coinvolgimento di altri sciatori da parte del personale del servizio Meteomont del Corpo Forestale in concorso con le altre strutture di Protezione Civile.
Si sconsigliano pertanto le attività sci-alpinistiche ed escursionistiche fuori pista per le prossime 48 ore, a causa dello scarso consolidamento del manto nevoso con gli strati sottostanti e della presenza di grossi accumuli e cornici che possono perdere di stabilità anche con debole sovraccarico. Si raccomanda di portare sempre al seguito il dispositivo ARVA, sempre acceso ed in trasmissione, pala e sonda e di prendere visione giornalmente del Bollettino Nazionale per le attività escursionistiche, al di fuori delle piste battute, Settore GRANDI MASSICCI APPENNINICI E APPENNINO ABRUZZESE consultabile sul sito www.meteomont.org tenuto a cura del Corpo Forestale dello Stato per avere aggiornate informazioni circa le condizioni nivologiche e sul rischio valanghe.
 
L'Aquila e Roma
"Province Sorelle"

Oggi, 25 Marzo, è previsto  alle ore 16,30 presso la sala consiliare “2 giugno” l’incontro tra la presidente Stefania Pezzopane e il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti. L’incontro getterà le basi per la reciproca collaborazione delle due province nei settori dell’elettronica, dell’ICT, delle tecnologie spaziali, la cooperazione nel campo della tutela ambientale, della cultura e dell’arte Saranno adottate misure comuni per rafforzare i collegamenti viari e ferroviari e si cercherà
anche di rinvigorire i legami tra le realtà universitarie e scientifiche. Sarà data anche rilevanza allo sviluppo e alla promozione dell’offerta turistica, in particolar modo ai beni artistico-culturali, naturali ed ambientali delle due Province.
“Con la Provincia di Roma i legami sono già forti- ha dichiarato la presidente Pezzopane- La vicinanza geografica ha favorito intensi rapporti di scambio e di collaborazione, in numerosi settori. Per questi motivi le due Province hanno ravvisato la necessità di rafforzare ulteriormente tali legami attraverso la sottoscrizione di un importante Accordo di Cooperazione, nella convinzione che insieme, i due territori possano rafforzarsi reciprocamente e rinsaldare le numerose complementarietà”.
 
LA GRANDE HAYLEY ZANUSSI
AL IX MEMORIAL "FABIO GORI" ROMA
 
LA GRANDE HAYLEY, la bionda nuotatrice di origini villalaghesi, classe 2001, è ancora sul podio dei vincitori, dopo qualche giorno dalle sue ultime vittorie. Il giorno 15 marzo scorso a Roma al IX Memoriale "Fabio Gori", pur garreggiando con ragazze più grandi, si è classificata al secondo posto ai 25 mt Dorso, mentre nella staffetta 4 x 25 stile delfino, dopo aver battuto il suo record personale, ha portato la sua batteria alla conquista del secondo posto, dopo gli Under 11, battendo gli Under 9. Grande soddisfazione da parte del suo tim e in modo particolare del suo allenatore, Cristian. Complimenti alla piccola grande Hayley.
 

Calcio Terza Categoria
Recupero Barrea vs Hope 2000

Oggi alle ore 15,00 si disputerà il recupero della Terza Categoria girone C-Aq Barrea vs PGS Hope 2000, incontro in calendario il 4 gennaio scorso, per l'ultima giornata di andata, ma rinviato a suo tempo per neve. E' questa ormai una classica sfida, battezzata "derby dei laghi", che si rinnova per il terzo anno. I precedenti fuori casa sono negativi per la Hope 2000, che ha sempre perso a Barrea. Attualmente i barreani sopravanzano di dieci punti in classifica la squadra dell'Alta Valle, ma questa ha due gare in più da recuperare. La partita di ritorno è in programma tra meno di un mese, il 19 aprile, al campo comunale di Villalago.

 
L’Editoriale di Ezio Pelino
Ronde di oggi, squadrismo di ieri
Se le ronde di oggi fanno andare con il pensiero allo squadrismo fascista, bisogna subito dire che non sono la stessa cosa. Un aspetto in comune tuttavia lo hanno. Ambedue hanno comportato e comportano un trasferimento a privati cittadini di competenze, quali la tutela dell’ordine pubblico, che dovrebbero essere esclusive dello stato. Una migliore conoscenza di quel fenomeno tristissimo della storia d’Italia, con i tempi che corrono, può, forse, servire a guardarci da possibili degenerazioni. L’Abruzzo non fu, come solitamente si ritiene, un’isola felice. Nel corso del 1922, nell’intera regione, come in tutt’Italia, si scatenò una serie crescente di violenze da parte dei fascisti. Accoltellamenti, uccisioni, occupazione a mano armata di paesi, attacchi alle camere del lavoro, attentati ai tralicci. Ma la ferocia peggiore si manifestò a Sulmona dove non ci si limitò ad uccidere, ma si infierì sulla vittima, fino a rimuovere, d’ordine del podestà, la lapide dalla tomba, a profanare la  tomba stessa e disperdere il corpo, sottraendolo alla pietà della moglie e dei figli, violando quella sacralità dei morti conosciuta dai tempi più arcaici. Una storia ormai caduta nel più totale oblio in città e di cui resta una scarna documentazione. Francesco Pantaleo era un sarto di 33 anni, sposato, con figli, un onesto lavoratore. Aveva un solo torto, era socialista. Il 2 agosto del 1922, sull’imbrunire, dopo una passeggiata in campagna con gli amici, passava vicino alla “Fontana del Vecchio”, dove sostava un gruppo di fascisti in camicia nera. Li guidava un giovane barone, Domenico Tabassi, già noto per la sua rissosità e violenza. Pendeva, infatti, nei suoi confronti un processo per reati, si legge nella sentenza del 4 agosto 1923, “di lesioni e sparo d’arma in luogo abitato” e di “porto d’arma senza licenza”, consumati in stato di “ubriachezza volontaria” durante una partita a carte in un caffè cittadino, per i quali verrà condannato in prima istanza a sei mesi e giorni tre di reclusione, condonati in mesi tre e poi amnistiati dal regime fascista. Il settimanale “La riscossa d’Abruzzo”, del 20 maggio ’22, precisa che sparò due colpi di revolver, “uno contro l’avversario col quale era venuto a diverbio, ed  uno contro un carabiniere che si era avvicinato per compiere il suo dovere”, e denuncia il trattamento compiacente  delle autorità: ”Non era munito di porto d’arma, né l’arma era stata denunciata. Dopo venti ore dall’arresto è stato scarcerato!” Riferisce Gisfrido Venzo su “Abruzzo nuovo”, del 1-15 agosto 1966, che secondo un testimone oculare da lui intervistato, il pretesto per l’aggressione a Pantaleo sarebbe stata una banale cravatta a farfalla portata dalla vittima. Il barone brandendo un pugnale gli si scagliava contro e glielo conficcava nel fianco. Grondando sangue la vittima si avvia verso l’ospedale, allora presso il palazzo dell’Annunziata. Vi muore qualche ora dopo. “La riscossa d’Abruzzo”, del 12
agosto ’22, nel dare notizia di uno sciopero, lamenta che ”l’unico incidente è stato l’assassinio del sarto Francesco Pantaleo, ex combattente e socialista, pugnalato dal fascista Domenico Tabassi fu Annibale. Il fascista che è stato tante volte protetto dalla P.S. è latitante. Al povero ucciso furono persino proibiti i funerali, e la  pubblica opinione ne è rimasta indignatissima”. I carabinieri, infatti, invece di acciuffare l’assassino, si presentarono in ospedale per arrestare la vittima, mentre soldati e carabinieri pattugliavano in assetto di guerra il rione dove Pantaleo abitava. Ma la persecuzione post mortem era solo all’inizio. Con le tenebre si doveva rappresentare una scena barbarica. Verso le due di notte, racconta ancora Venzo, una squadraccia fascista, minacciando il guardiano dell’obitorio, si impadroniva della salma e la trasportava al cimitero al canto di inni turpi e osceni. Divenuto tacitamente martire dell’antifascismo, cominciarono a comparire sulla sua tomba mazzi di garofani rossi, che i fascisti, ormai al potere, si affrettavano a togliere e buttare. Si arrivò al punto che undici anni dopo, il 24 marzo 1933, il podestà, Guido Bellei, unanimemente considerato il più illuminato degli amministratori del ventennio, emanò una vergognosa ordinanza. Prendendo a pretesto la mancata richiesta di autorizzazione, faceva rimuovere la lapide dalla tomba, sostenendo che non poteva più “tollerarsi un simile sconcio”  che “suonava offesa ai fascisti”. Un puro pretesto, perché l’epigrafe accennava alla  morte per ”mano assassina”, senza altre specificazioni. Ma la persecuzione nei confronti dei resti del sarto socialista non era ancora finita. Durante la guerra  la salma fu trafugata. E non si è mai saputo dove sia stata gettata. Scomparsa. Un mistero. I parenti non riescono ancora a rimarginare quell’antica ferita, quell’infamia indicibile. Solo una piccola consolazione. Il Municipio,  nell’aprile del 1945, provvide  a dedicare a Francesco Pantaleo la via già denominata Posta Vecchia, con una comune cerimonia che dedicava altre strade ai grandi dell’antifascismo, da Tresca a Gramsci, Matteotti, Don Minzoni, Roosevelt, e a tanti altri, rivoluzionando la toponomastica cittadina. Il barone assassino non ha passato in galera nemmeno un giorno. Amnistiato, con sentenza del 27 dicembre 1922 della Corte d’Appello de L’Aquila, per avere commesso il reato di omicidio “per un fine nazionale immediato e mediato e non già per motivi esclusivamente personali”. Ma, fu un vero omicidio? A giudizio della Corte, la morte “non sarebbe sopravvenuta senza il concorso di condizioni preesistenti ignote ad esso Tabassi”. Durante il regime ebbe un impiego al Comune di Sulmona, che conservò nonostante la Commissione di epurazione. Processato di nuovo nel 1947, condannato, fu nuovamente amnistiato.
 
 
Mercoledi’ 25 marzo 2009 
Annunciazione del Signore