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Il tempo che fa
ATTENUAZIONE
DELLE PRECIPITAZIONI
E’ NEVICATO ANCORA fino alle prime ore del mattino, poi il cielo è andato pian piano rasserenandosi. Nonostante l’uscita del sole il freddo è rimasto gelido con correnti polari.
Le temperature: massima -0,5°C; minima - 8,5°C (ore 23,30)
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Per richiamare l'attenzione sui trasporti nel nostro territorio
La Provincia ha promosso il "treno day"
Lunedi' 23 febbraio sul treno L’Aquila-Sulmona delle 11.41
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Comunicato stampa del Circolo PDL di Scanno
“INGIUSTIFICATI GLI ATTACCHI AL DIRIGENTE SCOLASTICO”
“Sarebbe bastato un po’ di buon senso”
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Turismo e ciminiere di Ezio Pelino
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La Valle Peligna, con i suoi borghi più belli d’Italia, collocata al centro di tre parchi, a soli una trentina di chilometri da
Roccaraso e Pescocostanzo, non ha mai conosciuto una strategia politica che ne
valorizzasse l’invidiabile collocazione naturale, la storia e la cultura. Basti dire che mentre
altrove si celebra, persino con discusso clamore, la Perdonanza, qui al papa
del “gran rifiuto”, eremita per cinquant’anni sul nostro Morrone, si dedica un vicolo insignificante, e l’area sacra al paganesimo e al cristianesimo, del tempio di Ercole Curino e l’eremo celestiniano, giace negletta e abbandonata. Ma, nonostante l’assenza della politica, questa contrada del centro Abruzzo, compresa nella omonima
comunità montana, ha conosciuto un apprezzabile e promettente sviluppo turistico.
Grazie, soprattutto, all’iniziativa privata. Uno sviluppo avviato e proseguito in sordina, senza clamore,
tanto che pochi se ne sono accorti, anche fra i politici. Uno degli indicatori
più significativi è la ricettività. E’ aumentata notevolmente. Gli antichi alberghi sono stati ristrutturati, ne sono
nati di nuovi, se ne contano 31. Ma, soprattutto, si sono diffuse forme più moderne di ospitalità extralberghiera che soddisfano le esigenze di un turismo giovane e sportivo: 70 strutture ricettive fra b&b, agriturismi, country house, country relais, alberghi diffusi, ostelli,
miniappartamenti. Una disponibilità complessiva di 750 camere e di 1.600 posti letto, senza contare i campeggi (Fonte: Comune Sulmona). Dal rilevamento
relativo al 2001, le presenze nel comprensorio peligno sono state 906.163 (Fonte: Cresa). Una cifra notevole, ma superata dagli sviluppi degli ultimi
anni. Una conferma della costante crescita del flusso turistico si riscontra nel numero
dei “passaggi” turistici. Dal registro dell’ufficio comunale del turismo di Sulmona, che viene firmato da una piccola parte dei visitatori, da quelli cioè che si recano per informazioni nella stessa agenzia (peraltro ne esiste anche
un’altra, regionale) si riscontra una forte progressione nel periodo in esame. Se
nel 1997 i “passaggi” erano 15.000, nel 2006 sono 27.000, nel 2007 diventano 28.000 e nel 2008,
nonostante la crisi, 29.000. Un particolare ancora più interessante riguarda gli stranieri, soprattutto tedeschi e inglesi, ma anche
francesi e belgi. Se nel lungo periodo 1997-2008 sono triplicati, passando dai 3.000 del 1997 ai
9.000 del 2008, negli ultimi due anni sono quasi raddoppiati: dai 5.000 del
2006 ai 9.000 del 2008. Molto ha influito in proposito l’attivazione di nuove rotte da e per l’aeroporto di Pescara come pure le corse low cost della Ryanair. Parallelamente
all’ospitalità alberghiera è molto cresciuto il numero di ristoranti, trattorie, pizzerie, agriturismi, e si
è affinata in molti esercizi la qualità, fino a toccare l’eccellenza. Se ne contano 98, di cui 33 solo a Sulmona. Una svolta epocale, se
si pensa che qualche decennio fa in città si contavano due o tre ristoranti, numerose erano invece le rustiche cantine “Vino e cucina”, oggi scomparse. Un altro fenomeno del tutto nuovo per noi è quello che può essere definito la “toscanizzazione” del nostro territorio. Fino a ieri tantissimi stranieri, soprattutto inglesi,
incantati dalla bellezza e dal fascino della Toscana, vi compravano ville, cascinali, rustici e vi si trasferivano per
le vacanze o definitivamente. Ebbene, questo privilegio ora tocca all’ Abruzzo, alla Valle Peligna; evidentemente la “turisticità” della nostra terra non è minore. Due agenzie immobiliari internazionali gestiscono questo processo. Gli
acquirenti sono inglesi e irlandesi, ma anche francesi, australiani, canadesi,
statunitensi. Nel quinquennio 2003-2007 – l’unico periodo di cui si hanno dati telematici - sono state acquistate nella
nostra valle 196 case (Fonte: Agenzia delle Entrate). Dalle 13 case vendute nel
2003 si è passati alle 34 del 2007, una progressione rapida e costante. Fanno la parte
del leone Sulmona con 63 vendite e Pratola Peligna con 61, seguono Bugnara e
Introdacqua con 16, Pacentro con 13, Raiano con 9, e a seguire Roccacasale,
Corfinio, Pettorano, Cansano, Anversa, Prezza. Se si considera che mediamente
per una casa da acquistare, ristrutturare e arredare non si investono meno di
100.000 euro, si può calcolare che sono “piovuti” nella valle Peligna, nel quinquennio in esame, almeno 19 milioni di euro di denaro fresco che ha dato lavoro e incrementato i consumi. Inoltre, i nostri ospiti, con i loro famigliari e
amici, risiedendo temporaneamente o permanentemente, continuano ad alimentare
la nostra economia. Nella prospettiva decennale, le abitazioni vendute e
ristrutturate potrebbero diventare 600 e i nuovi abitanti, tutti benestanti,
potrebbero diventare migliaia, quanto un paese.
Quanti sono gli operatori nel settore del turismo? Non sono reperibili dati
ufficiali, ma la gestione delle 101 strutture alberghiere ed extra alberghiere
e dei 98 punti di ristorazione comporta molte centinaia, se non migliaia, di
posti di lavoro fra titolari e personale. Scriveva, nel 2001, il Cresa che
quello di Sulmona era un “sistema urbano interconnesso con la rete del sistema dei centri minori e
particolarmente vocato alla funzione di raccordo e supporto alle attività turistiche più articolate e multisettoriali.” E nel riconoscere al territorio “suscettibilità di sviluppo non ancora espresse che si delineano con un elevato grado di
potenzialità”, prevedeva quel processo di sviluppo che ora è in corso e che occorre accelerare e potenziare. L’introduzione nella Valle Peligna di industrie inquinanti darebbe un colpo
mortale alla sua vocazione turistica. I politici sappiano che le due cose non stanno insieme. Aut aut: o il turismo o le industrie inquinanti.
Se scelgono queste, credendo di guadagnare posti di lavoro, mettano in conto
quelli che si perderanno. Saranno molti di più. I primi a fuggire saranno gli stranieri. Dice un giovane imprenditore immobiliare del settore: ”Chi fugge dalle ciminiere non le vuole fuori la casa delle vacanze”. Si è calcolato che la sola megacentrale del gas intossica l’atmosfera di CO, come 8.000 auto che scorrazzano in un anno nella valle per
25.000 Km, e di Nox come 86.000 auto. In una piccola valle soffocata dalle montagne.
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Fernando Gatta
Nominato Coordinatore
dei Circoli della Liberta'
dell'Alto Sangro
Valle Peligna
Valle del Sagittario
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VILLALAGO - Fernando Gatta, consigliere comunale di Villalago, è stato nominato Coordinatore dei Circoli della Liberta' dell'Alto Sangro, Valle
Peligna e Valle del Sagittario. A comunicarlo è stato il presidente regionale dei Circoli, Filippo Sichetti. “Gatta ha il compito di supervisionare l'attività dei Circoli di quei territori – spiega Sicchetti - e di stimolarne lo sviluppo. La sua nomina segue le vicende
che hanno coinvolto alcuni esponenti dei Circoli nella città di Sulmona e sarà utile a superarne le tensioni venutesi a generare”. Fernando Gatta avrà anche il compito di coordinare tutti i circoli della Libertà per le prossime elezioni europee e amministrative.
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Il Centro Anziani di Scanno
ha rinviato
i festeggiamenti
del Carnevale
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SCANNO - Ieri, come era in programma, la festa di carnevale degli anziani, prevista
durante il pomeriggio presso l’Albergo Belvedere, non ha avuto luogo. Le strade innevate, la temperatura
rigida, lo stato influenzale di alcuni partecipanti, in considerazione anche
della non giovane età, hanno determinato un rinvio di tale festeggiamento a data da destinarsi.
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