Il tempo che fa
CIELO CON NUVOLE
A PECORELLE

Giornata con tempo variabile. Nuvole a pecorelle, che poi in serata sono divenute dei veri cumuli, tanto da piovere, anche se per alcuni minuti. Le temperature si sono abbassate ulteriormente sulla spinta di correnti fredde.
Le temperature: massima 8,5°C; minima  -1,5°C (ore 23,30)
 
Oggi 11 Febbraio 2009
Alle ore 15.30, presso la RSA “S. Domenico” di Villalago, sarà celebrata dal Vescovo della Diocesi di Sulmona la S. Messa di ringraziamento e si terrà una semplice cerimonia pubblica, con buffet finale. Alla festa parteciperanno le autorità comunali di Anversa e di Villalago.
AUGURI NONNO ETTORE!
 
Dal 28 Febbraio al 15 Marzo
“L’IMAGO IRREALE”
Mostra di ceramica artistica

ANVERSA - Il 28 Febbraio, alle ore 17, presso il palazzo della Provincia a Sulmona, ci sarà l’inaugurazione della mostra di ceramica artistica, “L’Imago Irreale”. L’evento è stato realizzato dall’Associazione Culturale ARTINOUT con il patrocinio della Comunità Terapeutica “Il Castello” e della Provincia dell’Aquila Assessorato alle politiche Sociali. ARTINOUT nasce con il desiderio di sperimentare le potenzialità di ogni essere umano, lasciare affiorare attraverso le mani l'individualità e permettere l'espressione artistica come valore e come diritto personale e di gruppo. La creta è un materiale ideale per simboleggiare
un cammino e una trasformazione, stimola il coinvolgimento
fisico, psichico e cognitivo. Nei lavori presentati in questa mostra si vuole associare oltre all’azione e all’emozione, tipica del lavoro manipolativo con la creta, anche la parola scritta, intesa come veicolo che facilita e definisce l’immagine. Le immagini spesso sono più immediate della parola per trsmettere emozioni di difficile traduzione.
Le parole però, che rappresentano la nostra parte
più razionale ci aiutano ad elaborarne i concetti.
Mettere in relazione immagini e parole è come mettere
in comunicazione il proprio mondo interno con il mondo esterno.
 
Il balletto delle responsabilità intorno al letto di Eluana
E’ GIUNTO ALLA FINE
di Daniele Tarullo
Trovo deplorevole il balletto che da mesi avviene intorno al letto di un moribondo da parte di cattolici e laici per affermare le proprie ideologie. Senza alcuna pietà, senza nessuna misericordia, per il caso umano di Eluana Englaro. Abbiamo assistito e stiamo assistendo a iniziative e a interventi inauditi per impedire che una sentenza definitiva della Magistratura, che autorizza i medici a staccare gli speciali macchinari che tengono artificialmente in vita la Englaro, venga applicata. C’è stato un ricorso del Parlamento respinto per manifesta incompetenza dalla Corte Costituzionale. C’è stata una minacciosa direttiva del ministro del Welfare Sacconi alla clinica di Udine che in un primo tempo aveva accettato di accogliere la Englaro e che in seguito, intimidita, si è tirata indietro. Ci sono stati picchetti di "movimenti per la vita" che hanno cercato di impedire la partenza dell’ambulanza che portava la Englaro alla clinica "La Quiete" di Udine (ma come si permettono? Dov’era la polizia?). Adesso il ministro Sacconi, col rinforzo dell’assessore alla Sanità del Friuli Venezia Giulia, cerca di aggirare l’ostacolo sostenendo che "La Quiete" non è attrezzata per interventi di questo genere. E il governo sta preparando in tutta fretta un decreto che blocchi per sessanta giorni l’avvio delle procedure che dovrebbero porre fine al calvario di Eluana Englaro. Il premier Silvio Berlusconi, sempre pronto a cavalcare ogni demagogia e ogni emotività popolare, l’ha detto a chiare lettere: "Stiamo lavorando per intervenire". E Umberto Bossi gli ha risposto che il governo "non può decidere della vita e della morte". Un decreto del genere è inammissibile perché, superando la sentenza della Cassazione, si porrebbe come quarto grado di giudizio. Il giudizio del governo. Saremmo in pieno Stato autoritario, per non dir peggio, tanto varrebbe far decidere direttamente da Berlusconi o dai suoi ministri ogni altra causa, civile e penale.Tutto questo mentre associazioni
come "genitori per la vita" o consimili, sbandierano i loro figli handicappati (come se si trattasse della stessa cosa) e fanno un’indegna gazzarra davanti alla clinica "La Quiete" senza nessun rispetto per Eluana morente, per suo padre, per la decenza. Ognuno di noi ha diritto a una morte naturale il che significa che la vita non può e non deve essere accorciata artificialmente da terzi, perché questa sarebbe eutanasia, che nel nostro Paese, secondo me, giustamente, non è ammessa. Parliamo di interventi di terzi, perché in una società laica la vita non appartiene né allo Stato, né alla Chiesa, né a Dio, ma solo a chi ne porta il fardello e che ne può disporre come vuole. Ma il diritto a una morte naturale significa anche che la vita non può e non deve essere allungata artificialmente. Perché questo è "accanimento terapeutico". È il caso di Eluana Englaro. Dire che esiste un obbligo di dare cibo e acqua al malato, perché questo non è un intervento medico e quindi non rientra nell’"accanimento terapeutico", è l’escamotage usato da chi vuole tenere a tutti i costi in vita una persona che, se si fosse lasciato fare alla natura il suo corso, darebbe morta da tempo. Perché Eluana non viene alimentata e dissetata in modo naturale, ma attraverso speciali macchinari della medicina tecnologica. Quando una persona viene alimentata e dissetata inserendo un tubo nello stomaco e un sondino nel naso questo non è solo un intervento medico, è un intervento chirurgico. E anche la sua storia che togliendo a Eluana la si manderebbe incontro a indicibili sofferenze è contraria alla verità. Questi malati non sentono più lo stimolo della sete. Tanto è vero che ai malati terminali, negli ultimissimi giorni si toglie l’idratazione proprio per consentir loro di assopirsi dolcemente. Lo Stato moderno, che tutto vuole controllare, che tutto vuole regolamentare, in una sorta di ossessione, ci ha tolto molti diritti. Ci lasci almeno quello di morire in santa pace. Ciao Eluana.
 
In risposta
alla società SacfIM

Carissima redazione della "Valle del Sagittario" avendo scritto alla redazione de "La piazza on line" e riscontrando che il diritto di replica e/o la libertà di parola, di cui tanto si parla, non e' stato rispettato, chiedo a voi di pubblicare per intero la mia risposta alle accuse sollevate nei mie confronti dalla Società SACFIM. RingraziandoVi per l'opportunità, negatami dalla Piazza Online, invio i migliori saluti, Davide Ricotta

Spett.le Sacmif, in risposta alla Vs del 5/01/09 pubblicata sul giornale online della Piazza con la presente vi significo quanto in appresso: 1) il mio articolo era regolarmente firmato ed è stata solo una scelta editoriale del direttore della piazza di non pubblicare il mio nome (circostanza questa che potrà essere confermata dallo stesso direttore); 2) Si fa riferimento alla bellissima inaugurazione fatta dove si paventa sciate gratis circostanza questa non vera visto che come Voi dovreste                  
sapere la seggiovia quadriposto era chiusa e quindi non utilizzabile; 3) la mia mail non era rivolta a fare polemica anzi a spronare la gestione degli impianti ad offrire un servizio sempre migliore agli utenti sia Scannesi che Turisti al fine di rilanciare il nostro paese come stazione di soggiorno più bella del centro italia. Purtroppo però anche questa volta prendo atto dell'incapacità di guardare oltre mentre siconferma ancora una volta l'abilità di fare brutte figure.
Noto che come al solito omettete molto e rispondete solo a poche parole della mia inserzione avete colto l'occasione solo per parlare del mio uso improprio (a vostro dire!) della parola "INCOMPETENZA" e non per scusarvi della vostra inadempienza. Da ultimo mi preme sottolineare come quando si pubblicizza su in sito internet e/o altra forma di pubblicità una cosa (in questo caso skypass ad ore o mezza giornata) qualora questa non fosse mantenuta si tratta di semplice raggiro e/o inganno. Chiudo sottolineando che non faccio parte del solito partito delle critiche ma rincresce ancora una volta vedere come Scanno faccia la solita brutta figura con i turisti che per la prima volta si affacciano nei nostri splendidi luoghi. Davide Ricotta
 
Solo casette di legno per il ricovero degli attrezzi
TUTTO QUI L’ABUSIVISMO EDILIZIO A BUGNARA
BUGNARA - La relazione degli abusi edilizi, documentata da foto, inviata dalle Guardie Forestali al Comune di Bugnara, riguarda 18 casette agricole, costruite in località Valle, in aperta campagna. Sono per lo più ricoveri per gli attrezzi agricoli, ma anche per cavalli, piccioni, ed altri animali. Molte di queste sono di legno. Alcune sono state costruite in murature. I legittimi proprietari sostengono che queste costruzioni hanno un regolare permesso, rilasciato dal Comune di Bugnara in base ad una delibera regionale che consente di realizzare piccole strutture, se si ha a
disposizione un lotto minimo di 3 mila metri quadrati. Il Sindaco, Domenico Taglieri, non colpevolizza i piccoli agricoltori o allevatori di animali che hanno costruito queste casette, ma sostiene che l’ufficio tecnico avvierà i dovuti controlli. Se la costruzione è conforme alle vigenti normative urbanistiche non va demolita. In caso contrario, se viene scoperto l’abuso si andrà incontro a denuncia penale. Molte di quelle casette risultano regolarmente iscritte nei registri dell’Agenzia del territorio - ex Catasto.
 
 

ERRATA CORRIGE

Rispett.mo Professore, nel leggere la notizia sul caso OMNIA pubblicata sul sito da Lei curato ho avuto modo di constatare che il manifestino è stato riportato a firma di - Fernando Ciancarelli - che nulla ha a  che fare con la questione. Sono certo che si è trattato di un semplice errore e  per questo Le chiedo gentilmente di voler rettificare la notizia. Colgo l'occasione per porgerLe rispettosi saluti. Fernando Gatta

“Quandoque dormitat Homerus” - Ho provveduto subito alla correzione.

 
 
mercoledi’ 11 FEBBRAIO 2009 
Beata Vergine Maria di Lourdes