Il tempo che fa
DOPO UNA GIORNATA
DI SOLE E’ TORNATO
IL CATTIVO TEMPO

E’ arrivato Febbraio
Sabato è stata una bella giornata di sole, neppure tanto freddo. Ieri, invece, son tornate le nuvole e il freddo. Nella notte un velo di neve ha ricoperto i paesi dell’Alta Valle. La neve si è sciolta subito nelle prime ore del mattino. Le temperatur di ieri: massima 6,5°C; minima -1°C (ore 23,30)
 
Una giornata sui campi da sci
A PASSO GODI DI SCANNO
PASSO GODI - Sabato scorso nella nostra Valle c’è stato il sole per tutta la giornata. Questo ha permesso a molti di recarsi sulle piste da sci, scengliendo quelle più confacenti alle proprie abilità sciistiche. Noi siamo andati a Passo Godi, perché si può raggiungere direttamente in macchina. C’era molta gente. Abbiamo fatto fatica a parcheggiare, perché non abbiamo trovato nessuno che regolasse il traffico e ponesse un ordine al parcheggio, ma poi siamo riusciti a trovare un posto lungo la strada. Passo Godi è una stazione sciistica con numerosi impianti fra cui quattro sciovie, nove piste da sci di vari livelli di difficoltà,  tre anelli da fondo, un parco divertimenti con tappeto mobile e una pista per gommoni da neve.Ci sono campi scuola con maestri professionisti e si può affittare tutto l’occorrente per sciare. Il divertimento è assicurato a tutti. La stazione sciistica di Passo Godi è frequentata soprattutto da Molisani e Campani. E’ un posto ideale per famiglie. Le strutture ricettive sono dotate di ogni conforts e servizi di ristorazione, con pietanze locali. Esse consentono una sosta gradevole e un soggiorno rilassante. In definitiva non ha nulla da invidiare a stazioni sciistiche più blasonate. Tramontato il sole, molti sono andati via e anche noi abbiamo lasciato le piste da sci, per tornarci quanto prima.
 
Una catena di duecento persone a proteggere
LA CASERMA BATTISTI DALLA SUA CHIUSURA
Una catena umana di circa duecento persone, fra amministratori, politici, rappresentanti di associazioni varie e semplici cittadini, sabato mattina ha cinto le mura della Caserma Battisti in un lungo e simbolico abbraccio per proteggere il presidio e dire no al suo smantellamento. Al termine “dell’abbraccio ideale”, i politici hanno firmato un documento, contenete alcune proposte di riutilizzo della struttura, stilato dal Comitato “No alla chiusura della Battisti”, che ha organizzato la manifestazione di sabato e la petizione con le diecimila firme in tre mesi.
Il documento sarà consegnato al ministro della difesa Ignazio La Russa per chiedere la revoca del provvedimento di chiusura. Tra le personalità presenti: mons. Angelo Spina,l’on. Paola Pelino, il presidente della Provincia dell’Aquila, Stefania Pezzopane, l’ass, provinciale Teresa Nannarone il presidente della Comunità Montana Peligna, Antonio Carrara, i sindaci di Sulmona, Bugnara, Vittorito, Introdacqua, Scanno, Pratola, Raiano, Cansano, Goriano Sicoli, Corfinio e Rocca Pia. (Foto e fonte, TV5)
 

LETTERA AL DIRETTORE

SU “LA GUERRA PAROLAIA” A SCANNO

Caro Roberto,
da qualche tempo, quelle rare volte che vorrei intervenire su Scanno, mi viene quasi naturale di pensare di farlo tramite le tue pagine di Internet. Ma poi mi trattengo. Lo vorrei fare attraverso “www.valledelsagittario.it” perché anch’io mi sono sempre sentito «di tutti i paesi della valle» in quanto poco abbiamo e mi dico spesso: “quel poco che abbiamo proviamo a metterlo insieme”. Una volta avevo in mente un programma che avrebbe dovuto distribuire alcune manifestazioni: a Scanno, musica, letteratura, cinema (a Scanno c’era un cinema, l’aia di S. Angelo con la sua scena naturale come Ravello); a Villalago, sport (il “lago Lucido” ha le dimensioni di uno stadio olimpico, ad attrezzarlo serve poco); ad Anversa, teatro (D’Annunzio insegna e propone). Ma poi ho pensato che Villalago avrebbe voluto la musica, Anversa avrebbe forse preteso un po’ di sport e Scanno non avrebbe voluto rinunciare a nulla, se non addirittura prendersi tutto.
La “guerra parolaia” di questi giorni non mi meraviglia più di tanto, come fa con te, né mi fa dispiacere. In fondo è l’espressione di quanto la sana politica nazionale attecchisca anche nei piccoli centri, che in questo modo non appaiono più tanto isolati. Non sono il dileggio, l’offesa diretta e personale, l’ingiuria e l’oltraggio il linguaggio della politica? Non stiamo vivendo la stagione dei comici? Oggi le linee politiche vengono tracciate dai comici: i comici sono gli opinion leader, i comici sono i decision maker, oggi i comici stanno in Parlamento!
L’economia politica insegna che per conoscere le realtà microeconomiche occorre rifarsi alle conoscenze macroeconomiche. Se la vita politica nazionale è così, perché la vita politica dei piccoli paesi deve essere diversa? Deve tenere il passo! Il problema è un altro: è il senso del ridicolo. In parlamento a Roma, come nelle piccole amministrazioni municipali, si è perso il senso del ridicolo, ma non l’hanno perso i cittadini. Non bisogna dimenticare che gli Italiani non hanno mai sbagliato a votare, ed ora hanno imparato anche a farti capire che dopo diciotto mesi ti possono mandare a casa. Intanto, tu politico, continua a trasformare l’avversario in nemico, continua ad insultarlo, continua a far ridere gli elettori, perché tanto, poi, l’elettore sa come farti capire chi l’ha fatto ridere di più. Con stima e simpatia,  Roberto Accivile

 

LETTERA AL DIRETTORE

Salve Roberto,
ho letto le tue particolari riflessioni, pubblicate sabato scorso. Sono fiero che un Villalaghese si senta in parte anche di Scanno, a prescindere dai suoi legami  familiari.
Caro Roberto, con molto piacere leggo il tuo giornale. Stimo il modo con cui vengono gestite le notizie, scartando quelle di poca correttezza e credibilità. Ritengo il tuo giornale al di fuori della politica ed è per questo che di tanto in tanto ho il piacere di inviarti alcune email e articoli da pubblicare.
Cordiale saluti, Daniele Tarullo

 
Apertura dell’anno giudiziario in Abruzzo,
IN FORTE AUMENTO
I REATI DI DROGA

I reati di droga sono in forte aumento complessivo, essendo passati da 1430 a 2089. Lo ha detto l'Avvocato Generale presso la Corte d'Appello dell'Aquila, Brizio Montinaro. Dalla relazione si evince che l'aumento c'e' stato soprattutto a Pescara (602), L'Aquila (351), Avezzano (141) e ad opera dei minori (87). Questo reato e' costante a Vasto (127). E' invece lievemente diminuito a Teramo (da 533 a 456), ma i numeri in tale territorio - ha detto Montinaro - permangono tali e di grande allarme anche per
le qualita' notevolissime dei sequestri. E', invece, in riduzione a Sulmona (da 24 a 6). Come si vede - ha osservato l'Avvocato Generale - l'allarme piu' elevato viene dalla costa adriatica (Pescara, Teramo, Vasto), ma il fenomeno si va espandendo sempre piu' a L'Aquila ed Avezzano. Particolarmente grave e' questa tipologia di reato a Pescara, il cui Procuratore sottolinea che quello della droga 'e' il piu' preoccupante fenomeno criminale del circondario...agevolato dalla posizione geografica di Pescara...e dalla smisurata disponibilita' di denaro da parte dei Rom che acquistano grossi quantitativi'. Di poco meno grave e' la situazione a Teramo mentre significativamente negativo e' il forte incremento dei reati di droga commessi dai minori, che evidentemente si stanno trasformando da semplici assuntori a spacciatori. (AGI)
 
Il calcio nella Valle del Sagittario
FEDERLIBERTAS Bugnara vs Vestina Pro Loco 1-0
Lettese vs Campo di Fano 2-2
Hope 2000 vs Collarmele 2-6
Introdacqua turno di riposo
BUGNARA - La Federlibertas ha dimostrato la propria solidità nelle gare interne, nelle quali ha conquistato venti dei ventiquattro punti totalizzati fin qui, e ha battuto di misura la Vestina Pro Loco di San Demetrio, guadagnando tre punti molto utili. La partita non è stata bella sotto il profilo spettacolare, anche se combattuta. I padroni di casa hanno cominciato subito in avanti, alla ricerca del vantaggio, che è giunto al 20', per merito di Massimo Caramante, che ha sfruttato l'errore di un difensore avversario, si è presentato a tu per tu con il portiere e lo ha superato con un elegante pallonetto. La Federlibertas non ha sofferto la debole reazione della Vestina, ben controllata, anzi ha avuto nel prosieguo del primo tempo due opportunità per il raddoppio, ma non le ha sfruttate e le due contendenti sono andate al riposo con il vantaggio locale. Nella ripresa la formazione ospite ha dimostrato maggiore impegno, per tentare la via del pareggio, ma non ha creato pericoli nei pressi della porta di casa. I bugnaresi hanno invece giocato in difesa, innescando qualche contropiede, ma badando principalmente ad amministrare l'incontro e a condurre in porto l'importante vittoria. Senza troppe emozioni, la gara è terminata 1-0.

CAMPO DI FANO - Il Campo di Fano ha ottenuto un punto d'oro nella lotta per evitare i play-out, considerati i risultati positivi delle principali avversarie, fornendo una prestazione maiuscola sul difficile campo della Lettese. I fanesini hanno cominciato alla grande, giocando all'attacco e mettendo in difficoltà i padroni di casa. Dopo 3' Francesco De Sanctis ha colpito la traversa. Al 10' il vantaggio ospite, con Michele Scarpone, pronto a calciare in diagonale, sugli sviluppi di una propria azione. Al 12', ancora Scarpone ha sfiorato il 2-0, sfruttando il liscio di un difensore, ma il suo tiro è stato deviato dal portiere sul palo. La squadra lettese ha quindi avanzato il baricentro, ma senza creare palle-gol e patendo le puntuali ripartenze degli ospiti. Al 37' il pareggio locale, con un calcio di punizione dalla sinistra, che si è infilato nel sette opposto. Il Campo di Fano, prima dello scadere, ha
avuto due buone opportunità con De Sanctis e Scarpone. Il primo tempo si è concluso sull'1-1. Nei secondi 45' la Lettese ha attaccato con costanza. La difesa fanesina ha retto bene, ma al 55' ha subito la rete della momentanea rimonta, scaturita dal rapido inserimento di un attaccante di casa. Al 73' la compagine di mister D'Ulisse ha pareggiato: De Sanctis si è procurato un calcio di rigore, che forse non c'era, trasformato dallo stesso giocatore spiazzando il portiere. All'80' anche la Lettese ha ottenuto un penalty, altrettanto dubbio, ma è stato super Pierluca Giammarco, che ha bloccato il pallone in presa bassa. I lettesi sono rimasti in dieci, causa doppia ammonizione, e il Campo di Fano, in tre occasioni, ha sfiorato il colpo grosso. Il triplice fischio ha decretato il 2-2 e la fine di una partita divertente.

SCANNO-VILLALAGO - La Hope 2000 ha perso per la quarta volta nelle quattro gare disputate nel girone di ritorno, sul proprio campo, contro il Collarmele. Nonostante le tante assenze e gli infortuni nel corso del match (unica nota nota lieta in questo argomento è il rientro di Cristian Spacone, che ha scontato la lunga squalifica), la compagine dell'Alta Valle è rimasta in gara fino all'inizio della ripresa, per poi crollare sotto i colpi degli avversari. Pronti via e al 1' il Collarmele si è portato in vantaggio. Al 5' Enrico Caranfa ha pareggiato, recuperando un pallone in posizione avanzata e, appena entrato in area di rigore, spiazzando l'estremo difensore marsicano. Al 15' gli ospiti sono andati sull'1-2. Al 20', ancora Caranfa (decimo gol in campionato), ha siglato il pari, con un gran pallonetto dalla trequarti. Lo stesso Caranfa ha avuto la palla buona per portare i suoi in vantaggio, ma non l'ha sfruttata. Al 30' il Collarmele ha fatto 2-3. La gara è rimasta vibrante fino al termine della prima frazione di gioco, nella quale la Hope ha più volte messo in difficoltà gli avversari. Nella ripresa, ri-pronti via e al 46' i marsicani hanno raggiunto il 2-4, punteggio che di fatto ha demoralizzato la giovane truppa scanno-villalaghese. Al 70' il risultato era di 2-6 e non è più cambiato fino al termine.
 
 
LUNEDI’ 2 FEBBRAIO 2009 
La candelora