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Il tempo che fa
TEMPO variabile
con nuvole e piogge
La mattinata è stata all’insegna del tempo variabile. Le nuvole si sono alternate a sprazzi di sole. Nel
pomeriggio, invece, è iniziato a piovere. La pioggia è caduta senza tregua per tutto il resto della giornata. Nella tarda serata, al
di sopra degli 800 metri, ha lasciato il posto alla neve.
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Il vescovo della Diocesi di Sulmona ha acceso
la grande “fanoglia” cittadina
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VILLALAGO - Ieri, 22 gennaio, Villalago ha onorato il suo Patrono, san Domenico, per
ricordare il giorno della sua morte. Nella mattinata è stata completata la grande “Fanoglia” in piazza da parte di alcuni cittadini, fra cui Franco Mancini, Marco e
Domenico Galante, Francesco Grossi, che vi provvedono tutti gli anni. Nel
pomeriggio, alle ore 16,30 è intervenuto il vescovo della Diocesi per la celabrazione della messa. Nell’omelia, mons. Spina ha posto in rilievo la figura di san Domenico, il quale
spesso si ritirava dal clamore esterno non per abbandonare il mondo, ma per
contemplare nel silenzio tutte le cose che vi appartengono. Ha posto l’accento sulle tradizioni e la festa che dev’essere intesa come comunione di fratelli. C’è stato un afflusso di fedeli al bacio della reliquia del Sacro Dente, a cui è seguita, alle ore 18,00, l’accensione della Fanoglia, da parte dello stesso vescovo. La pioggia non ha
impedito alla gente di assistervi e fare festa intorno al grande falò, salutato dai fuochi artificiali. La Pro Loco ha offerto le tradizionali
ciambelle e bevande varie. Quella della Piazza è chiamata cittadina, perché coinvolge tutto il paese. Anticamente erano i taglialegna che lasciavano in
piazza, ognuno per la propria parte, un carico di legna. Il giorno della festa
i più esperti provvedevano ad innalzare il falò, che veniva acceso con la stessa ritualità di oggi. Il fuoco ardeva fino a notte inoltrata, lasciando poi un gran cumulo
di bracia, che veniva presa dalle donne per il loro focolare. In alcuni
vicinati sono state riaccese le fanoglie rionali per trascorrere un’altra serata in allegra convivialità. Nei due giorni di festa si è rinnovata una bella e grande tradizione, che vede la partecipazione anche dei
giovanissimi.
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LETTERA AL DIRETTORE
Sig Direttore,
un nuovo caso Reggiani a Roma. Una donna aggredita e violentata alla fermata
dell’autobus buia e incustodita. Sulla sicurezza, Alemanno in città, Berlusconi a livello nazionale, hanno battuto la grancassa elettorale, insieme
all’emigrazione clandestina, all’Alitalia e alla monnezza. Se la monnezza è stata eliminata in città ma non in periferia e nelle campagne, per il resto un fiasco totale.
Pantelleria sta scoppiando. I clandestini ora arrivano anche d’ inverno. Sono quasi raddoppiati rispetto al 2006, triplicati rispetto al 2007,
nonostante il generoso tributo di cinque miliardi alla Libia. L’Alitalia è stata svenduta. Ma non da Prodi, da Berlusconi. Con trecento milioni Air France
se l’è portata a casa, pulita dai debiti e alleggerita dai dipendenti in esubero
accollati allo Stato, libera dalla concorrenza di Air One inglobata nella nuova
compagnia. Per non parlare del resto di niente per i piccoli azionisti. E la
sicurezza? Dopo quasi un anno l’Italia è meno impaurita e meno insicura solo perché tace la fabbrica mediatica dell’insicurezza. Ma la Lega di Torino non ci sta e dichiara: ”La criminalità pare crescere senza più alcun freno”.
Ezio Pelino
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