Il tempo che fa
variabile
ma non troppo

Dopo DIECI giorni di assenza è tornato a splendere finalmente il sole. Ha fatto la sua comparsa al suo sorgere, ma a metà giornata le nuvole hanno avuto la meglio, riuscendo a nascondere i suoi raggi. In serata il cielo ha fatto mostra di tante stelle. Le temperature sono state ancora al disopra dello zero, anche se di qualche grado
 
L’Arpa ha tagliato
Alcune corse della linea
SCANNO-SULMONA-ROMA

SCANNO - Il vicepresidente dell’Arpa e presidente di Paolibus, Nicola Sposetti, ha deciso di tagliare due corse per Roma e i collegamenti con Scanno, non tenendo conto di una deliberazione del Consiglio Regionale, di un
appello del sindaco di Sulmona e dell’Assessore Tirabassi, e di altri sindaci del territorio, ignorando anche una petizione con 2500 firme. I tagli andranno in vigore dal 1 Febbraio prossimo. Secondo, Francesco Di Nisio, presidente della Federcopa, la federazione dei pendolari del centro Abruzzo, l’Arpa ha inferto un colpo mortale alla Valle Peligna, isolandola dalla capitale e mettendo in ginocchio centinaia di pendolari e studenti che ogni giorno raggiungono Roma.
L’appello è ora rivolto al presidente della Regione, Gianni Chiodi, perché congeli questi tagli.
 
Ad Introdacqua domani sera vigilia di Sant’Antonio Abate
sarà accesa una “Fracchia” dalla fondazione D’Angelo
INTRODACQUA - In occasione della festa di Sant'Antonio Abate è tradizione in Abruzzo accedere i fuochi in onore del Santo anacoreta. Anche ad Introdacqua si realizzano e si accendono da secoli "fuochi sacri", occasione per stare insieme, mangiare, bere, cantare e fare amicizia. Quest'anno, ormai è il quinto anno, oltre ai tradizionali fuochi di Sant’Antonio sarà accesa anche una "Fracchia", costruita per l'occasione da Massimo Tardio, psichiatra trasferitosi alcuni anni fa da San Marco in Lamis (FG) nel paesino abruzzese. La fracchia costruita ad Introdacqua per Sant’Antonio è del diametro di poco meno di un metro, è lunga oltre tre metri e pesa un paio di quintali. Sarà accesa alle 21,00 in Via Leopoldo Susi (la Vie de L’Are). La fracchia è una cornucopia di legna sistemata con maestria tramandata da secoli nella tradizione garganica che montata su un carrello viene trascinata per illuminare e riscaldare. La processione delle Fracchie, come noto, si ripete ininterrottamente a San Marco in Lamis da secoli la sera del Venerdì Santo, per accompagnare la Madonna dell'Addolorata nella ricerca del divino figlio morto. Cimentarsi nella costruzione della fracchia per i sammarchesi è rivivere lo spirito del mitico Prometeo che riesce a dominare il fuoco e portarlo agli uomini per illuminare, riscaldare, cuocere e illuminare. La Fracchia è una torcia di legna trascinata su un carrello ed è simile al “torcione” che si costruisce a Collelongo la sera della  
vigilia della festa di Sant’Antonio che però rimane fermo infisso nel terreno.
Massimo Tardio, psichiatra e presidente della Fondazione Pascal D'Angelo, che si interessa di migrazione e di tradizioni popolari, ha dichiarato: "La fracchia sammarchese è stata costruita ad Introdacqua per mantenere un legame con la mia tradizione e la mia valle garganica.” Fondazione Pascal D’Angelo
 
SCANNO - SABATO 17 GENNAIO ORE 11,00
 
LETTERE AL DIRETTORE

Sig Direttore,
facciamo pure gli auguri ad Andreotti per i suoi novant’anni, ma smettiamola di considerarlo un padre della patria.  Fra i tanti articoli celebrativi, un solo giornale ha riportato la sentenza definitiva che lo  scagiona, per prescrizione, dai reati  di associazione mafiosa. Vi si leggono accuse gravissime che    pochi conoscono: “ La Corte ritiene che un’autentica, stabile e amichevole disponibilità dell’imputato verso  i mafiosi si sia protratta  fino alla primavera  del 1980…”, amichevoli relazioni che “hanno determinato il solerte attivarsi dei mafiosi per soddisfare, ricorrendo ai loro metodi, talora anche cruenti, possibili esigenze dell’imputato o di amici del medesimo…”. C’è da rabbrividire: anche omicidi nel nome del senatore della Repubblica. In queste mani è stata per decenni la cosa pubblica e nessuno dei giornalisti di regime osa chiedergli conto di quella vergognosa  accusa. Vengono le vertigini , poi,   se si pensa che  è stato onorato con la nomina di senatore  a vita e che è ritenuto il più prestigioso interlocutore della Santa Sede. Ezio Pelino
Caro Roberto
In Abruzzo vi è un numero notevole di scrittori, molti di essi scrivono su temi di carattere  regionali. In ogni buona libreria esiste una sezione di Abruzzesistica, ma spesso i libri pubblicati in una delle nostre città sono sconosciuti nell'altre. Per questo mi sento di chiedere ai  lettori  di questo giornale di indicare  i titoli pubblicati melle loro città.
Io mi permetto  di iniziare  presentandovi un libricino da L'Aquila. Il titolo è : Breve storia dell'Aquila, ed è curato dal professor Redi ed edito da Pacini editori di Ospedaletti (Fi). Il volumetto, sono appena 175 pagine. è composto da 12 brevi saggi. Autori, oltre al Redi, sono altri tre  professori dell'Universita dell'Aquila (M.R.Berardi, U. Dante e S.Mantini). Si tratta, come scritto in quarta di copertina, di "una breve storia che ha lo scopo di cogliere in pochi, forti tratti lo spirito della città, di rivisitare il passato alla luce del presente per comprendere i caratteri originali".
E un libro che si legge di getto ed offre informazioni ai curiosi, ma anche agli studiosi. Ha un ulteriore merito  costa solo  euro 9.80. Saluti amicali,
Felice Gentile
 
Drammatica la situazione degli incidenti
sulle strade Del territorio abruzzesE
Continua ad essere grave il bilancio degli incidenti stradali in territorio abruzzese. Sebbene si sia verificata una flessione il dato è, infatti, ancora allarmante. Sono stati 4.253 gli incidenti stradali in tutta la regione nel corso del 2007 contro i 4.655 dell'anno precedente ma resta sempre alto il numero delle persone coinvolte che hanno perso la vita (119) e sono rimaste ferite (6.382). In particolare, delle persone che hanno perso la vita il numero più alto riguarda i conducenti maschi (72), che rappresentano pure il numero più alto nell'ammontare dei feriti (3.118). Per quanto riguarda le strade urbane luogo di incidenti stradali si osserva che il maggior numero di incidenti è avvenuto in corrispondenza degli incroci (731) e in prossimità di intersezioni segnalate (604), mentre più basso è il numero di incidenti avvenuti vicino le intersezioni non segnalate (134), quelle segnalate con semaforo o vigile (124) e nelle rotatorie (84), mentre sono stati soltanto due quelli in corrispondenza dei passaggi a livello. Gli incidenti avvenuti su strade extra-urbane riguardano ancora una volta soprattutto gli incroci (189) e le
intersezioni segnalate (172), mentre sono in numero inferiore quelli in prossimità delle intersezioni segnalate con semaforo o vigile (37), delle rotatorie (19) e delle intersezioni non segnalate (13), mentre soltanto uno è stato l'incidente avvenuto in corrispondenza di un passaggio a livello. Dei 3.322 incidenti avvenuti tra veicoli in marcia, la fetta maggiore è consistita in scontri frontali-laterali (1.716), seguita da tamponamenti (727), scontri laterali (433), scontri frontali (337) e che ha riguardato veicoli in fermata o arresto (109). Per quanto riguarda i veicoli coinvolti, la maggior parte degli scontri è avvenuto tra due veicoli (2.850), seguiti da quelli a veicoli isolati (931), tra tre veicoli (438), tra quattro-cinque veicoli (28) e tra 6-12 veicoli (6). Questo quanto emerge da un'indagine Istat i cui dati per l'Abruzzo sono stati elaborati dall'agenzia giornalistica Dalla A alla V che ha inoltre tenuto conto della disaggregazione dei dati a livello provinciale. Nel confronto con l'anno 2006 si evince che la flessione nel numero di incidenti stradali ha riguardato tutte e quattro le province ed ancora una volta alla città pescarese il triste primato. Dall'analisi è infatti emerso che è stata la provincia di Pescara a far registrare il numero più alto di incidenti con 1.168 casi (contro i 1366 del 2006) in cui hanno perso la vita 19 persone e ne sono rimaste ferite 1.671, seguita da Chieti con 1.154 (contro i 1.235 del 2006) in cui hanno perso la vita 46 persone e ne sono rimaste ferite 1.840, Teramo con 1.017 (contro i 1.361 del 2006) in cui hanno perso la vita 32 persone e ne sono rimaste ferite 1.440, e L'Aquila con 914 (contro i 1.015 dell'anno precedente) in cui hanno perso la vita 22 persone e ne sono rimaste ferite 1.431. A livello nazionale, ogni giorno si verificano mediamente 633 incidenti stradali, che provocano la morte di 14 persone e il ferimento di altre 893. Nel complesso, nell'anno 2007 sono stati rilevati 230.871 incidenti stradali che hanno causato il decesso di 5.131 persone, mentre 325.850 sono quelle che hanno subito lesioni di diversa gravità. Rispetto al 2006, si riscontra una diminuzione del numero degli incidenti (-3,0%) e dei feriti (-2,1%) e un calo più consistente del numero dei morti (-9,5%). (PagineAbruzzo)
 
 
venerdi’ 16 Gennaio 2009 
s. Marcello I papa