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Il tempo che fa
variabile
con temperature
in risalita
LE TEMPERATURE sono risalite sensibilmente sopra lo zero. Nelle ore pomeridiane e serali è scesa una leggera pioggerellina. In alta quota, invece, ha nevicato. Il freddo
dei giorni scorsi ha lasciato il posto a temperature più accetabili.
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E’ INIZIATA LA MANIFESTAZIONE “NEVE AZZURRA 09”
L'appuntamento politico sulle nevi di Roccaraso
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Un incarico di collaborazione esterna col Parco Nazionale d’Abruzzo
AL SEGRETARIO GENERALE DELL’AIW (ASS. ITALIANA WILDERNESS)
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L’ENIGMA DI UNA STRANA FIGURA APPARSA IN UNA FOTO
Scattata nella chiesetta dell’eremo di san Domenico
Chiediamo aiuto ai nostri lettori (vedere articolo 30 Dicembre) per capire l’immagine apparsa sulla
parete di fondo della cappella dell’eremo di san Domenico. “Cosa è successo? Come mai è apparsa
questa figura multiforme e inquietante? Colpa dell’obiettivo parzialmente appannato? Un soffio d’alito?
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Caro Direttore, quando sono arrivato a Villalago per una breve vacanza tra la fine dell’anno 2008 e l’inizio dell’anno 2009, sono stato interpellato da più persone che mi chiedevano cosa ne pensassi della strana figura materializzatasi
davanti all’obbiettivo fotografico di una turista napoletana, dentro la chiesa dell’Eremo di San Domenico Abate a Prato Cardoso di Villalago. Sono caduto dalle
nuvole, perché non sapevo nulla dell’accaduto e, passati i giorni di festa, mi sono documentato anche perché si erano diffuse voci ed ipotesi fastidiose ed incontrollate. Infatti, ho preso
visione di tutte le foto che la gentile turista aveva fornito al Comune di
Villalago ed è subito emerso che, al momento in cui sono state scattate, dentro l’Eremo oltre alla fotografa c’erano almeno un uomo adulto ed un bimbo di pochi anni. Tra le foto ce n’è una con un’altra nuvoletta ritratta, avente naturalmente un’altra forma rispetto a quella oggetto dell’esame. Inoltre, altre tre foto scattate dentro la grotta del Santo appaiono
palesemente annebbiate dall’umidità dell’alito di chi le ha realizzate. Sono, quindi, andato all’Eremo per pregare il nostro San Domenico Abate. Nell’occasione, ho realizzato un piccolo esperimento facendo qualche foto dove è stata fatta quella misteriosa, mentre una persona al mio fianco alitava con
forza. Il risultato lo puoi vedere nella foto allegata. La temperatura dentro
la chiesa, in quel momento, era prossima allo zero. In conclusione, nessun
maleficio, nessun incantesimo (ipotesi superstiziose che non portano pieno
rispetto al luogo dove è stata scattata la foto), l’enigmatica figura altro non è che l’umidità dell’alito dell’uomo adulto che accompagnava la fotografa, che evidentemente si trovava al
fianco di lei, respirava e parlava. Quanto alla forma casuale, curiosa ma
assolutamente non inquietante che la nuvoletta ha assunto, ogni interpretazione
è libera e legittima. Parzialmente, con molta immaginazione, può sembrare una testa ed un tronco corporeo. Per me somiglia molto ad un Minotauro
che impenna sulle zampe posteriori, ma rimane sempre e solo una piccola
nuvoletta di vapore.
Enrico Domenico Grossi
Caro Enrico, l’autrice della foto (mi tocca precisarlo per non incorrere in altri rimproveri)
non è napoletana, ma di Amalfi. Le voci “fastidiose” - come le definisci tu - che si sono rincorse a Villalago sull’ipotesi della foto in questione non vanno certamente imputate a questo sito, che
nel nostro paese è visitato solo da alcune
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persone. Se come ipotesi (con tutto il rispetto per il luogo sacro) abbiamo
affacciato anche quelle di un maleficio o di un incantesimo, oltre che per un “grido” giornalistico, l’abbiamo fatto anche perché siamo convinti che il “maligno” agisce ovunque. Non a caso l’eremo è stato continuamente visitato da ladri e da delinquenti che diedero perfino
fuoco alle travi di legno, su cui, secondo la tradizione, il Santo riposava.
Le tue ipotesi sulla foto, verificate dall’esperimento... ma lasciamo ancora ogni valutazione ai nostri lettori.
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Gruppo Donatori Scanno-Alto Sagittario
Sez. Antonio Di Rienzo
SCANNO - Sabato 10 Gennaio 2009, alle ore 15,30, in via Silla, nei pressi della
piazzetta di San Giovanni, ci sarà la cerimonia di inaugurazione della sede dell'Associazione, che porta il nome
di “Antonio Di Rienzo”. Giovanni Celletti è il Presidente dell’associazione donatori di Scanno-Alto Sagittario, che si è costituita ufficialmente lo scorso Novembre con un convegno sull’importanza della donazione del sangue nel nostro territorio.
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