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Il tempo che fa
Cielo variabile
Freddo ma non troppo
IL 2008 se ne sta andando con un cielo ancora grigio e con nuvole basse. Ieri mattina c’è stata una breve apertura, ma poi il cielo è tornato a chiudersi. Nelle ore serali il freddo è stato più pungente del solito. La neve si è ritirata dalle strade, ma le montagne sono abbastanza innevate. Le previsioni
di fine d’anno sono per un ulteriore miglioramento.
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Si E’ svolto con diverse scene il Presepe vivente
Nella vecchia piazza del centro storico di Scanno
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SCANNO - E’ tornato il presepe vivente nel centro storico, dopo l’astensione dello scorso anno. Alle ore 18,00, tutte le scene erano pronte per il
pubblico che affluiva dalla Strada Silla verso la Piazza Vecchia. Un sobrio,
semplice e suggestivo presepe, concentrato in una scenografia che si poteva
cogliere nel suo insieme, dalla prima scena, all’imbocco della stradina sopraelevata alla piazza che racchiudeva le case del
nucleo di sant’Eustacchio, fino alla grotta della Natività, situata al limite della piazza, prima della Via Tanturri. Una decina di
quadri, con rappresentazioni di pastori, di mestieri maschili e scene delle
arti femminili, con ragazze in costume al lavoro del tombolo e donne che
filavano la lana. C’erano i Re Magi, verso la capanna, alcuni cavalli con cavalieri, provenienti dal
quartiere di sant’Eustachio. La Madonna, impersonata da Tina Spacone, non indossava quest’anno il costume scannese, bensì un manto celeste. A raffigurare san Giuseppe era Roberto Nassi, mentre il
bambino nella culla era il piccolo Simone Carfagnini.
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Dal Canada il numero natalizio
“COCULLESI IN TRASFERTA”
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“Cocullesi in Trasferta” è un notiziario, redatto e distribuito nella regione canadese dell’Ontario da Fausto Chiocchio e Franco Caiazzo a tutti i loro compaesani “fuori sede”. E’ un legame prezioso per tenere unita la comunità cocullese in Canada. Il giornalino riporta notizie dall’amata Cocullo e la cronaca degli avvenimenti più importanti della comunità, residente nella regione dell’Ontario. Questo numero apre con una lettera del Sindaco, Nicola Risio, che
rivolge un saluto ai suoi compaesani all’estero, augurando loro un felice Natale ed un proficuo Anno Nuovo. Nella stessa
lettera li informa dei lavori eseguiti nella chiesa di san Domenico e in quella
della Madonna delle Grazie, nonché di quelli in corso. Il notiziario racconta poi con tante foto la bella festa
del primo giovedì di Maggio. Chiude con le lettere arrivate in redazione, con un bel collage
fotografico dei portoni di Cocullo di Loreto De Felice e con la ricostruzione
di alcuni alberi genealogici, a cura di Vanna Chiocchio. Sono 20 pagine che
rendono viva la comunità cocullese in Canada. Ai residenti a Cocullo viene inviato tramite internet,
Nella foto: Antonio Zinatelli con Fausto Chiocchio, durante la festa di san
Domenico del 2008.
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LETTERA AL DIRETTORE
Egregio direttore del Gazzettino del Sagittario, Roberto Grossi,
seguo il suo giornale, in particolare le pungenti lettere del preside Pelino,
persona da me molto stimata, conosciuto nel periodo in cui mio figlio
frequentava il liceo scientifico di Sulmona.
Oggi leggendo il suo giornale ho trovato l’articolo di un certo non ben identificato “Pasquino”; non voglio entrare in merito alle affermazioni scritte, più o meno vere (per me piuttosto false), d’altronde ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero (sulla Maiella molti uomini morirono
per riscattare l’onore italiano dall’infamia nazi-fascista e perché noi fossimo liberi di esprimerci liberamente). Ciò non toglie che gli scritti non si possano nascondere dietro l’anonimato (in riferimento a questo può leggere la mia lettera, “la politica scannese”, pubblicata su La Piazza); un giornale non pubblica gli scritti non firmati,
anzi li cestina. Mi ha molto meravigliato che un uomo della sua levatura
culturale, educatore di molte generazioni di giovani, si sia prestato a questa
esternazione. Reputo il suo collegarsi ai vari Pasquini della Roma dei papi un
po’ come nascondersi dietro la cruna di un ago. Le Istituzioni di questi paesi sono
sommerse da molteplici e vili lettere anonime; con la sua pubblicazione ha
fatto cassa di risonanza per il futuro ed ha incoraggiato il basso
pettegolezzo, che già dilaga abbastanza in questi paesi.
Colgo l’occasione di augurarle un felice anno nuovo. Distinti saluti
Il marinaio d’acqua dolce (Idamo Rossi)
P. c. La Piazza di Scanno.
Caro Idamo,
finalmente è arrivata la tua e-mail! Ti confesso che l'aspettavo con trepidazione sin dalla
mia prima pubblicazione del volantino di Pasquino. Tu hai il "vezzo" di
redarguire tutti e di sentenziare su ogni avvenimento. Nulla di male! Come
scrivi tu: «Sulla Maiella molti uomini morirono (...) perché noi fossimo liberi di esprimerci liberamente». E questo lo fai sul giornale on line, "La piazza di Scanno", a "pie'
sospinto", senza che altri abbiano a risentirsi, proprio perché rispettano la tua libertà d'espressione. Ti rassicuro: «non guardo la realtà dal forellino di un ago, ma la osservo da un'ampia finestra e, quando occorre,
so anche scendere in strada». Che un giornale non pubblica scritti anonimi, è una tua idea, Il Gazzettino, invece, lo fa, ma non per incoraggiare - come
scrivi tu - "il basso pettegolezzo", ma per dare voce a chi esprime, in
qualsiasi registro linguistico, idee, opinioni, critiche e quanto appartiene al
pensiero umano. I nomi in filosofia sono "purissimi accidenti" e per questo non
ho mai ritenuto vili gli anonimi. Se i volantini di Pasquino, fossero firmati,
specificando nome e cognome, cosa cambierebbe nella sostanza? In questo modo si
conoscerebbe solo l’identità della persona per eventuali ritorsioni, e nulla più.
Caro Idamo, quel tipo di anonimato non incoraggia nessun pettegolezzo. Sono
convinto, invece, che il far finta che nulla sia successo sia il vero pericolo.
Pasquino ha dalla sua parte un buon numero di persone, che condividono le sue
critiche e la sua ironia dissacrante. Riflettiamo solo su questo e non
demonizziamo nessuno. Chi ne ha facoltà argini il possibile dilagare di "anonimi", non con il silenzio e il disprezzo,
ma con una politica più vicina ai giovani (che sono nello stadio della loro vita più a rischio) e alle esigenze della gente. Solo in questo modo, si zittisce il
dissenso, e non certamente con la tua lettera di "ammaestramento" e di
rimprovero nei miei confronti.
Contraccambio di cuore gli auguri di Buon Anno. Roberto Grossi
PS - Hai inviato la tua e-mail per conoscenza a "La Piazza di Scanno". Spero che
tu non l'abbia fatto per timore che io la "cestinassi". Permettimi, però, per correttezza, di seguire il tuo esempio.
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LETTERA AL DIRETTORE
Caro Roberto,
Vorrei fare una domanda sia a Felice Gentile, che propugna un consumo selettivo
etico ed ecologico, che a Daniele Tarullo, che auspica un ritorno agli antichi
valori famigliari: ma alle famiglie che non arrivano a comprare il cibo per
mangiare a fine mese (erano il 5% delle famiglie italiane a fine 2007 secondo
l' ISTAT: una su 20) e a quelle che non arrivano a coprire le spese generali a
fine mese (il 15% a fine 2007,una su 6-7 ), chi glieli da i soldi per spendere
ecologicamente? Forse devono usare i 40 EURO che il governo del sig.r
Berlusconi elargisce ai "poveri" con tanta generosita', mentre sta spendendo
360 Milioni di EURO per preparare le infrastrutture per la riunione del G8 alla
Maddalena nel luglio 2009 ?
Buon anno a tutti, anche a coloro che non possono spendere in modo etico ed
ecologico perche' non hanno soldi...
Ciao, Oscar Pace
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L’ENIGMA DI UNA STRANA FIGURA APPARSA IN UNA FOTO
Scattata nella chiesetta dell’eremo di san Domenico
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VILLALAGO - Nell’articolo di martedi 30 Dicembre (lo si può rileggere cliccando la pagina del sommario) abbiamo chiesto aiuto ai nostri
lettori per capire l’immagine apparsa sulla parete di fondo della cappella dell’eremo di san Domenico. Queste le domande: “Cosa è successo? Come mai è apparsa questa figura multiforme e inquietante? Colpa dell’obiettivo parzialmente appannato? Un maleficio? un incantesimo? Quali auspici
trarre da questo effetto ottico?” Il primo a risponderci è stato Norby di Scanno, esperto di fotografia e grande fotografo lui stesso. La
sua riposta è stata la foto che pubblichiamo di lato, accludendo questa laconica didascalia: “Fumo da sigaretta”. La fotografa, però, non ci ha detto che è entrata in chiesa fumando. Aspettiamo altri interventi.
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FELICE ANNO NUOVO
Riprenderemo la pubblicazione il 3 Gennaio 2009. Auguri a tutti
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