Il tempo che fa
VARIABILE
MA NON TROPPO

Nella nostra Valle la giornata di ieri, giovedì 20 Novembre, ha visto un’alternanza di sole e nuvole. La mattina è stata quasi tutta all’insegna del cielo sereno. Già dal primo pomeriggio, però, sono arrivate le nuvole, che hanno coperto il sole. Il vento freddo ha soffiato per tutte le ore antimeridiane. Appena cessato il cielo si è ingrigito per poi tornare stellato nelle ore notturne. Le previsioni metereologiche annunciano aria più fredda e l’arrivo della neve.
 
Associazione di volontariato Ce.R.S.
LE PATOLOGIE
DELL’APPARATO
RESPIRATORIO
Primo Congresso a Scanno
Presso l’Hotel Miramonti

SCANNO - Inizia oggi alle ore 10,00, presso l’Hotel Miramonti, il 1° Congresso sulle patologie dell’apparato respiratorio, arganizzato dall’associazione Ce.R.S. (Centro Ricerche Studi), che svolge attività di volontariato e di ricerca in campo sanitario, sociale e ambientale, e promuove convegni e congressi su temi inerenti alle finalità dell’associazione. Il presidente del congresso è il dottor Salvatore D’Antonio, originario di Scanno. Questa mattina, dopo la cerimonia inaugurale, si entrerà nel vivo con le relazioni in programma. Quattro le sessioni di oggi con argomenti medici del tutto attuali e di grande rilevanza sociale. I lavori termineranno alle ore 20,30. Domani, 22 Novembre, l’inizio è fissato per le ore 9,00 e si andrà avanti fino alle ore 20,00 con altre quattro sessioni. «Il Congresso - come ha dichiarato il dr. D’Antonio - vuole essere un momento di confronto tra specialisti, ma soprattutto vuol cogliere le osservazioni, i suggerimenti e tutti gli spunti di riflessione per
migliorare il rapporto tra medici e pazienti». La partecipazione è riservata a medici pneumologi, geriatri e internisti.
 
ALLA SCOPERTA
DI ABUSI EDILIZI
ANCHE A SCANNO
E VILLALAGO

Ottanta casi di abusivismo edilizio sono stati segnalati dal Corpo Forestale dello Stato alla
Procura di Sulmona. Le costruzioni sono state individuate dopo controlli nei Comuni di Pacentro, Scanno, Villalago e Pettorano sul Gizio(L'Aquila). Si tratta di case e cascinali rurali, realizzati a ridosso dei fiumi e in zone a rischio inondazione realizzati abusivamente da agricoltori in violazione della legge Galasso, che non consente di costruire entro 150 m dai corsi d'acqua. (Ansa)
 
DOPO LA richiesta DEL VICESINDACO DI SULMONA
I SINDACI DI ROCCARASO E CASTEL DI SANGRO
D’ACCORDO SULLA SEDE DISTACCATA A SULMONA
DELL’istituto ALBERGHIERO DI ROCCARASO
SULMONA - ll vicesindaco Palmiero Susi alcuni giorni fa ha scritto all'istituto alberghiero di Roccaraso la seguente lettera.
«Sono numerose decine gli studenti sulmonesi che frequentano altri istituti professionali, fuori provincia o fuori regione, non tanto e non solo per scelta quanto piuttosto per necessità; una situazione che di fatto costringe le rispettive famiglie ad accollarsi notevoli spese di trasporto e soggiorno fuori sede. Al fine di venire incontro alle esigenze più volte segnale dai nostri concittadini, questa Amministrazione Comunale ritiene opportuno prospettare alla S.V. la creazione di una sezione distaccata dell’IPSSAR di Roccaraso, istituto con il quale le Amministrazioni locali intrattengono proficui rapporti, nella città di Sulmona. Tale decisione, ove, come è nei nostri auspici, dovesse essere accolta, determinerebbe una serie di positive conseguenze tanto per l’IPSSAR di Roccaraso, che incrementerebbe le iscrizioni con numerosi studenti di Sulmona e del circondario; quanto naturalmente per la stessa offerta formativa scolastica e professionale della nostra città. Soprattutto in un ambito che può essere naturalmente collegato alla vocazione turistico-culturale del nostro territorio, nel quale si avverte forte l’esigenza, più volte prospettata dagli stessi operatori del settore, di disponibilità di personale qualificato nei settori alberghiero e della ristorazione, oggi in
fortissima espansione. Né può essere parimenti sottaciuto che Sulmona ospita il Consorzio per il Polo Universitario, all’interno del quale è attivo, nell’ambito della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi dell’Aquila, un Corso di laurea in Economia e Gestione dei servizi turistici. Ciò rende di tutta evidenza il fatto che la creazione di un polo formativo ispirato al comune denominatore del “turismo”, inteso nelle sue innumerevoli accezioni, potrebbe determinare un positivo risvolto verso tutti i soggetti artefici di tale progetto, rispetto al quale l’Amministrazione Comunale di Sulmona assicura fin d’ora il massimo sostegno, con il dichiarato obiettivo di rendere la Valle Peligna e l’Alto Sangro, in definitiva l’intero Centro Abruzzo, un comprensorio con una specificità (scolastica, culturale, professionale) non rintracciabile in altra parte dell’Abruzzo e in altre regioni del centro-meridione. In considerazione delle ragioni sopra esposte, si ribadisce pertanto l’auspicio di un pronta e convinta adesione, da parte del Vostro Istituto, alla proposta di creazione di una sezione decentrata dell’IPSSAR Roccaraso nella città di Sulmona».
La suddetta richiesta ha avuto l’accoglienza dei sindaci di Roccaraso, Armando Cipriani, e di Castel di Sangro, Umberto Murolo, La richiesta verrà portata sul tavolo della direzione scolastica regionale. Il progetto potrebbe essere avviato già dal prossimo anno.
 

La Camera di Commercio ha reso note le date di inizio e fine dei saldi invernali ed estivi, per l’anno 2009. Si parte con i saldi invernali da sabato 10 gennaio, a martedì 10 marzo 2009 per poi ripartire con gli estivi da sabato 11 luglio a martedì 8 settembre 2009. La camera di commercio segnala, in una nota, che, per la procedura adottata, si è avvalsa delle nuove disposizioni regionali che hanno ampliato il periodo delle vendite di fine stagione da 45 a 60 giorni e stabilito l’individuazione delle date di apertura e chiusura, attraverso una Conferenza di Servizi alla quale hanno partecipato, oltre all’Ente Camerale, le Organizzazioni di categoria dei Commercianti, le Associazioni dei Consumatori Provinciali e l’ANCI regionale.

 
Editoriale di Felice Gentile
LA CRISI ECONOMICA
Sono stato tra i primi a parlare della bolla speculativa sui mercati finanziari. Questo è stato possibile non perché io abbia capacità di prevegenza, ma per il fatto di aver fatto diverse buone letture di economisti liberal americani e francesi. Ora che la bolla è scoppiata, sono fallite banche e imprese di assicurazione, si comincia a discutere della possibilità che la crisi finanziaria abbia riflessi sulla economia reale. Gli Americani temano ,che caduta Wall stret , possa cadere anche Main stret.
La crisi economica, come dice il prof. Martini, è una sola. La speculazione finanziaria è nata dal ricorso dell’aziende e, soprattutto, delle famiglie al debito. Si può fisiologicamente indebitarsi per un investimento immobiliare o per l’acquisto di beni durevoli, invece l’indebitamento diventa patologico se utilizzato per l’acquisto di beni di consumo. E questa ipotesi è avvenuta per tante persone, in Italia ed anche in altri Paesi occidentali, per tante persone che non sapevano come soddisfare i bisogni della “quarta settimana”.
La crisi sarà lunga ed avrà riflessi assai negativi sull’imprese ed ancora più evidenti saranno i suoi effetti sulle famiglie. La domanda che si pongono un po’ tutti è questa: Come se ne viene fuori?
Vi sono due scuole di pensiero. La prima sostiene che è necessario aumentare il reddito nazionale. Il reddito aumenta incrementando la produzione di beni e servizi. La produzione si ottiene per mezzo una miscela dei fattori: Capitale, lavoro e terra. Colui che utilizza i fattori della produzione è l’imprenditore. Nell’economie moderne nella produzione entra talvolta un altro attore: lo Stato, il quale diventa a volte imprenditore, a volta solo prestatore di capitale ed altre volte semplicemente come acquirente di beni e servizi prodotti da privati.
Ora sembra impensabile, in specialmente per quanto riguarda l’Italia,che lo Stato possa tornare ad agire da imprenditore. Lo Stato potrebbe produrre solo beni strategici od innovativi. D’altronde nell’ultima crisi economica a carattere mondiali ( la crisi del 29) la produzione globale aumentò perché gli Stati richieserò l’incremento di materiale bellico. In questo momento gli Stati occidentali hanno concesso crediti all’aziende in difficoltà ( IL governo americano ha costituito un fondo di $ 7OO milioni per ilsalvataggio di alcune banche, il governo italiano ha promesso un analogo intervento senza, peraltro, quantificarlo).
La seconda scuola di pensiero ritiene che il reddito debba essere restribuito in modo migliore. IL reddito nazionale prodotto va restribuito tra i diversi fattori della produzione. Al Capitale vanno gli interessi, alla Terra spetta la rendita, i
Lavoratori percepiscono il salario; l’imprenditore viene remunerato con il profitto.
Se la remunerazione dei fattori della produzione è ineguale o addirittura iniqua l’intervento dello Stato
diventa necessario. Una azione equilibratrice dello Stato ha un valore sociale, ma, secondo alcuni, in un periodo di recessione potrebbe portare ad un incremento della produzione.
In effetti se consideriamo l’equazione: reddito = consumo + risparmio come quella che regola la vita economica, in questo momento l’equazione per molte persone si riduce a : reddito = consumo.
Ora per le persone meno abbienti l’aumento di reddito non cambia l’equazione ed quindi per esse vi un uguale aumento del consumo e quindi un incremento della domanda di beni e servizi e quindi alla ripresa economica.
Tutti gli economisti liberal del secolo scorso successori del Keynes ed ancora quelli viventi da Sorss fino al premio Nobel per l’economia del 2008 l’americano Kugram, fondano le loro teorie sulle diseguaglianze economiche ( che nel mondo globalizzato diventano diseguaglianze tra popoli ) e offrono ricette per il loro superamento.
Lo Stato ha disposizione molteplici manovre per ridistribuire il Reddito nazionale: Sono manovre di carattere economico: per esempio aumentare le pensioni. Possono essere di carattere fiscali. Per esempio ridurre l’imposta sui salari e stipendi. O ancora può produrre più servizi sociali. Per esempio fare più scuole o anche solamente strutturarle meglio in quei luoghi ove vi sono bambini i età scolare, fornire più servizi medici a domicilio o almeno concedere un bonus per baby sitter e badanti, Costruire più case popolari, ma solamente dove vi è un reale disagio abitativo.
Gli effetti di queste manovre sarebbero diversi, e se concorrono più o meno velocemente ad alleviare le condizioni delle persone meno abbienti ( L’aumento della pensione o la riduzione di una imposta danno immediatamente un sollievo a pensionati e salariati, la costruzione di una scuola materna pubblica ha un effetto sul reddito d future giovane coppie ) , hanno ripercussioni più lente sulla ripresa economica di una Nazione.
Quindi lo STATO ha l’opportunità di entrare nella produzione di beni e servizi, ma lo deve fare solo in manieria surrogatoria rispetto all’impresa privata, per esempio produrre un farmaco raro o prestare un servizio innovativo, mentre è suo compito precipuo quello di ridistribuire in modo più corretto possibili tra i diversi cittadini.
 
 
venerdi’ 21 novembre 2008 
Presentazione della Beata Vergine Maria