A conclusione delle indagini “Valle del Sagittario”
O ARCHIVIAZIONE O RINVIO A GIUDIZIO
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VILLALAGO - La Procura di Sulmona nei giorni scorsi ha ultimato l’inchiesta, denominata “Valle del Sagittario”, sul Centro Sportivo Polivalente di Villalago, situato in località Prato. Il 10 Giugno del 2006 i carabinieri della stazione di Scanno sottoposero
a sequestro giudiziario gli impianti sportivi. Dopo un anno di indagini venne
scoperto che il nuovo impianto aveva sì tutte le certificazioni (stato di avanzamento, di fine lavoro, di collaudo), ma
in realtà i lavori non erano stati mai terminati, nè eseguiti secondo quanto previsto dal progetto. Infatti questo prevedeva un
campo di calcio, illuminazione, spogliatoi, palestra polivalente e sala stampa,
due campi da tennis, campo di calcetto, parcheggi e strada di accesso. Oggi
sono visibili solo un campo di calcio, uno spogliatoio e una palestra, lasciati
da cinque anni nel totale abbandono, perché mai l’impianto è entrato in funzione. A proporre la costruzione di un complesso sportivo fu,
circa dodici anni fa, l’architetto Bruno Merlin, che si adoperò anche per ottenere il mutuo di un milione e 389 mila euro da parte del credito
sportivo. La società cooperativa Omnia di Pescara si premurò di realizzare il progetto. In quest’impresa il Comune diede alla cooperativa Omnia il diritto di superficie per 25
anni, su un’area di 43.688 mq. e si costituì fideiussore di detta cooperativa per quanto riguardava i finanziamenti. Il
Comune a fronte di queste concessioni, allo scadere dei 25 anni, doveva
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divenire proprietario di tutto il complesso sportivo. Le perizie vennero
richieste dopo l’avvio dell’operazione “Valle del Sagittario” che ha portato alle indagini per truffa aggravata per il conseguimento di
erogazioni pubbliche, falsità ideologica e abuso di ufficio a danno del Coni. Dopo l’espletamento delle indagine si aspetta ora la decisione del giudice: l’archiviazione o il rinvio a giudizio delle persone indagate. Intanto il Comune
di Villalago sta pagando al Credito Sportivo le rate del progetto, quale
fideiussore della società “Omnia”.
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CONTINUANO I DISAGI
ALL’UFFICIO POSTALE
DI VILLALAGO
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VILLALAGO - Andare all’ufficio di Villalago per il disprigo delle varie operazioni postali, da alcuni
mesi è divenuto un grande problema. Per un semplice conto corrente bisogna pregare la
Buona Sorte. I pensionati, per riscuotere la pensione, debbono sostare ore e
ore. Perché tutto questo? L’impiegato, che è anche il sindaco del paese, dà la colpa al conputer, che non riesce a collegarsi al sistema operativo delle
Poste. La linea si interrompe in continuazione e per tornare a connettersi
occorrono tempi lunghissimi, per l’epoca in cui viviamo, in cui internet ha connessioni in tempo reale. Il disagio è soprattutto degli anziani, che sono costretti ad un’attesa snervante e spesso debbono tornare il giorno dopo. La lamentela è generale. Si è in attesa che la direzione delle poste prenda provvedimenti.
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Le elezioni e la sfiducia
degli abruzzesi
di Ezio Pelino
Gli abruzzesi sono sfiduciati. Come e più di tutti gli italiani. Alla crisi finanziaria ed economica, alla disoccupazione crescente si aggiunge lo squallido spettacolo della politica
regionale. Difficile rianimare speranze appena tradite. L’amministrazione Del Turco, che aveva stravinto le elezioni è finita nel modo più ignominioso. L’ultimo atto di una politica dissennata che inizia con il gasparismo, miscela
propulsiva di clientelismo e di sprechi, fra i quali quello di un ospedale per ogni campanile, che continua con la impunita Tangentopoli del
governo Salini, con il lungo regno di Del Colle, fino alla gestione dell’avventuroso team Domenici-Masciarelli-Trozzi sotto il governatore Pace. Scrive Piero Giampietro nel suo documentatissimo libro fresco di stampa, “Malabruzzo”:” […] il mare della Sanità, ingrossato a forza da ospedali campanile a causa del gasparismo, diventa un
affluente per le case di cura private. Iniziano i rimborsi a piè di lista: esiste una convenzione, ma se la casa di cura va oltre le cifre
pattuite, la regione rimborsa ugualmente.” Il cittadino è venuto maturando, e non poteva essere diversamente, la convinzione che si sia andato costruendo, nel tempo, “un sistema di corruzione e tangenti fondato da un intreccio perverso tra politica, cliniche private e banche. Milioni e milioni di rimborsi
gonfiati e leggi vantaggiose”. Il disavanzo della Sanità è fuori controllo, sembra che abbia raggiunto i 294 milioni di euro, ma manca la certificazione ufficiale. Le aziende sanitarie locali hanno superato un miliardo di debiti, ma c’è chi sostiene che siano due miliardi e oltre. Si paventano nuove tasse oltre a quelle già onerose in vigore sull’Irpef di tutti noi: “una pressione fiscale superiore a quella imposta in altre regioni” denuncia allarmata la Confesercenti. Ma la sfiducia non nasce solo dalla Sanità. E’ tutta la spesa regionale che è fuori controllo, sotto il segno dello scialo, del privilegio, dello spreco. La
Regione spende duecento milioni annui, quasi quattrocento miliardi di lire, per
un casta popolosa e lautamente pagata, fatta di consiglieri regionali e di amministratori degli enti
strumentali e delle società partecipate. Una spesa insostenibile. I politici hanno promesso riforme
virtuose. Non per le loro indennità, le più alte d’Europa, né per quelle degli amministratori, ma per ridurre il numero degli enti e dei
membri dei consigli. Era il 5 dicembre 2006, quando Il Consiglio Regionale in
seduta straordinaria prese il solenne impegno. Dopo due anni non se n’è fatto niente. Inutilmente il giornalista Stella e tanti altri hanno denunciato i privilegi della casta, ma
l’argomento è già passato di attualità nella smemoratezza dei tempi. Sono ottantasei, diconsi 86, gli enti regionali,
le società partecipate, i comitati, le commissioni, i consorzi, le consulte, le aziende, i
collegi sindacali, i sindaci revisori dei conti. Un esercito di presidenti, vicepresidenti, direttori, consulenti, tecnici, periti, legali: 3500. Occorrono 250 sedi per ospitarli. Una oligarchia di funzionari di partito e di
faccendieri gestisce posti di potere, controlla clientele e carriere, clona
enti, non per servire la collettività ma per dare sistemazione a famigliari e amici. Meritocrazia, competenza e onestà poche o nulle. Un commissario straordinario guadagna 6.456 euro, solo due-trecento euro meno di Sarkozy e di Zapatero, il presidente di società partecipata 5.253, più dello Zar Putin che ne percepisce solo 4250, mentre 4.041,15 euro vanno al presidente di enti strumentali e 3.172,14 ai consiglieri. Per non parlare dei presidenti regionali di giunta e di consiglio che percepiscono 13.531 euro fra indennità e diaria, e dei consiglieri regionali con compensi di 10.274 euro. Pagati così per portare la Regione alla bancarotta. Ma il privilegio più inconcepibile e assurdo è la pensione dopo un solo mandato quando il cittadino deve faticare una vita. Da
un minimo di 3.000 euro dopo un mandato fino a 6000 dopo tre mandati e così via a crescere, con diritto alla reversibilità per la famiglia e alla buona uscita.
La politica è una cosa troppo seria per lasciarla in mano ai partiti. Le spese e i debiti
della politica costituiscono un pozzo senza fondo. Il sistema è malato e affonda le sue radici lontano nel tempo. Nessuno dei due schieramenti
ha brillato per buona amministrazione. Ad ogni elezione, come in un rito, ci promettono il buon
governo. Se li si critica, ti accusano di qualunquismo. Ci vorrebbero solo far
tacere. Ma non serve continuare a lamentarci. L’unica arma che ci resta è il referendum sui costi della politica. Il gruppo di Pio Rapagnà si sta muovendo. La raccolta delle firme già iniziata è stata sospesa a causa delle elezioni. Riprenderà quanto prima. C’è da sperare che questa volta i cittadini non facciano mancare il numero necessario delle 25.000 firme.
Sarebbe il primo referendum di ambito regionale di tutta la storia della Repubblica italiana. Potrebbe finalmente sopprimere una serie di enti
inutili, riformarne altri, abolire gli sprechi e i costi impropri della
politica. Con il vantaggio di abbassare le tariffe dei servizi pubblici e le tasse
regionali, eliminare i ticket compensativi dei debiti accumulati, liberare capitali da investire nei settori produttivi per il rilancio dell’economia. Solo il popolo che si riprende il suo potere tramite un referendum può dare attuazione a quel proponimento del 5 dicembre 2006 del Consiglio
regionale, i cui buoni propositi conoscono solitamente la via dell’inferno.
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L’ENEL E’ arrivata
a Scanno per il sopralluogo
ALLA SEGGIOVIA
SCANNO - I timori dei giorni scorsi sono stati definitamenti fugati con l’arrivo a Scanno di due funzionari dell’ufficio Enel di Sulmona. Si temeva che non ci fossero più i tempi per l’allacciamento della corrente elettrica per far funzionare gli impianti scioviari
di Colle Rotondo, nonostante che la domanda fosse stata inoltrata il 28 Luglio
scorso. L’Enel ha promesso tempi brevi. Se l’impegno verrà mantenuto sarà possibile entro il mese di Novembre provvedere alla manutenzione e fornire di
elettricità i due rifugi. La data di apertura degli impianti è stata fissata al 7 Dicembre prossimo.
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NEL 2008 I PASSEGGERI
AUMENTATI DEL 12%
Nell’aeroporto d’Abruzzo
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E' del 12% il trend di crescita del traffico passeggeri dell'aeroporto d'Abruzzo rispetto al
bilancio 2007. Si tirano le somme e anche un sospiro di sollievo a giudicare
dal consuntivo di fine anno: 362.900 sono le presenze registrate nel 2008
contro le 323.885 unita' attestate nel gennaio-ottobre 2007. "Sono in corso
trattative per ulterori destinazioni, anche intercontinentali - ha annunciato
il presidente Vittorio Di Carlo, al timone della Saga da giugno 2008 - la new
entry d'eccezione e' rappresentata dal Nord-Africa. Entro la meta' del mese
saremo in grado di comunicare le nuove rotte anche con il Nord-Europa e sul
fronte nazionale". Trainante la presenza ormai consolidata della Ryanair con le
rotte per Londra e Francoforte, rispettivamente con 80.163 (+ 8%) e 78.542
(+1%) passeggeri rispetto ai 73.892 e 77.719 del periodo 2007. Fortemente
incisivo il picco del +30% rappresentato dal collegamento con Barcellona, con
le sue 34.842 unita' che staccano le 26.819 del corrispondente periodo 2007.
Soddisfacenti gli esiti anche sul versante nazionale, in cui fa buona mostra di
se' il Pescara-Malpensa che vanta un incremento eloquente: +101% e' il trend di
conferma di un volo rinvigorito nel flusso passeggeri (18.696 nel 2008 contro i
9.298 del 2007) considerata la crescente richiesta di natura prettamente
commerciale. Un volano dell'economia si configura lo scalo pescarese che, per
essere all'altezza della situazione, sta "rivedendo la sua veste": il nuovo
masterplan prevede un ampliamento degli spazi, 600 metri quadrati in piu' per
l'aerostazione, 200 metri di prolungamento della pista per consentire lo scalo
anche ai colossi dell'aviazione, il passaggio da 3 a 5 gates e da 6 a 9
piazzole di sosta per gli aerei. (AGI)
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Raccolte 500 firme contro
la discarica di Noce Mattei
SULMONA - i residenti delle frazioni pedemontane di Marane palazzo, Marane case, Marane
nuove, Villaggio San Giuseppe e della Costa del Gallo hanno raccolto 500 firme
per dire no alla discarica di Noce Mattei. «La presenza della discarica ci costringe a vivere in un ambiente malsano:
dobbiamo essere risarciti». Una richiesta che si giustifica perchè il Cogesa ogni anno versa nella casse comunali circa 400mila euro. «Chiediamo al Comune», affermano i firmatari della petizione, «che questi soldi siano reinvestiti nei luoghi a diretto contatto con la
discarica». Chiedono inoltre un percorso alternativo per i mezzi pesanti, che trasportano
i rifiuti e una pista ciclabile per il centro Città.
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CONDOGLIANZE
TORONTO (Ca) - Addolorati per la morte prematura del caro Andrea, vogliamo, tramite
questo sito, far sentire la nostra vicinanza alla famiglia Iafolla di
Villalago, esprimendo le nostre più sentite condoglianze.
Dai cugini, Giovanni e Paola Grossi
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