Si è svolta un’assemblea pubblica a Introdacqua
per la centrale ELETTRICA a Biomasse
Che dovrà essere costruita nel comune di Bugnara
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INTRODACQUA - Il sindaco, avv. Giuseppe Giammarco, ha tenuto un’assemblea pubblica in cui ha informato i suoi concittadini sulla centrale a
biomasse che dovrebbe essere costruita nel Comune di Bugnara. L’iniziativa si è resa necessaria, secondo il sindaco, in quanto la centrale, che dovrebbe essere
costruita sul territorio limitrofo a quello di Introdacqua, potrebbe causare
tutti i problemi messi in evidenza dagli ambientalisti e quindi è giusto che i cittadini ne fossero a conoscenza. Dall’assemblea è arrivato un netto no alla centrale. La questione sarà portata, con un preciso ordine del giorno, in Consiglio comunale in modo che le
decisioni vengano dall’organo preposto al governo del paese. Il no dei cittadini di Introdacqua fa eco
al no dei 600 cittadini di Bugnara che hanno firmato una petizione al sindaco
Domenico Taglieri perché revochi la delibera che ha dato facoltà alla società Seci-energia di studiare il territorio dove dovrebbe essere costruita la
centrale. L’impianto da 20 o 25 megawatt, secondo il progetto, sarà alimentato con biomassa reperibile quanto più possibile in loco (in un raggio di 70 chilometri). L’opposizione al progetto nasce dalla paura che la centrale potrebbe ricorrere al
combustibile da rifiuto nel caso che non riuscisse a reperire la legna
necessaria per la combustione (settecento tonnellate
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all’anno), che trasformerebbe di fatto l’impianto in una sorta di inceneritore, con tutte le conseguenze inquinanti,
legate all’emissione in atmosfera di diossina e nanopolveri.
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LETTERA AL DIRETTORE
Caro Direttore,
credevo di non avere nemmeno i venticinque lettori che si attribuiva autoironicamente Manzoni, invece, ho il piacere di vedere che c’è chi mi legge, e con interesse, se scrive per contestarmi. Bene. Il confronto, il dialogo sono ricerca della verità. Ma il Sig Oscar Pace comincia male sollevando sospetti sul suo interlocutore: “sarebbe opportuna sapere da chi viene la predica”. Il Sig. Pace proclama alta e forte la sua fede e non lo sfiora il dubbio che
la sua come tutte le fedi è storicamente e geograficamente determinata. Gli italiani sono cattolici, gli
inglesi anglicani, i russi ortodossi, gli egiziani musulmani, gli indiani
buddisti e induisti e così via. Chi di costoro possiede la verità? Nella presunzione di averla in esclusiva si sono fatte fra loro guerre di
religione e si continuano a farle. Il grande filosofo Kant ci invita a seguire
la parte più nobile di noi, quella che ci distingue dagli animali: “Sapere aude: abbi il coraggio di servirti della tua intelligenza”, manifesto dell’illuminismo.
La fede del mio interlocutore è onnivora, crede al florilegio di favole bibliche (a Sansone con i suoi
prodigiosi capelli e la sua micidiale mandibola di asina, a Giona e il pesce,
all’eliocentrismo di Giosuè, ecc.), che ho segnalato nella mia lettera contestata, come anche che il suono
delle trombe possa far crollare le potenti mura di una città (Gerico). Ma questo è niente. Nel suo cieco abbraccio fideistico unisce cristianesimo e paganesimo. Crede persino nei miti classici come quello
di Giasone e del vello d’oro, l’antenato del sacro Graal. Con queste premesse potrebbe credere nell’elitropia, la pietra che rendeva invisibili, come Calandrino, ma male gliene
incolse. Ma se Caladrino era un ingenuo, Tertulliano era un filosofo. Fu il
primo a teorizzare che l’assurdo è prova di verità: ”Credo quia absurdum”. Mi piace citare Epicuro che esprime la forma più alta di religiosità: “Non è irreligioso chi rinnega gli dei del volgo, ma chi le opinioni del volgo applica
agli dei”. Voleva dire che Dio è al di sopra di ogni umana attribuzione, al di là di ogni determinazione.
Ezio Pelino
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NECROLOGIO
VILLALAGO - Si sono svolti ieri, alle ore 15,00, i funerali di ANTONIETTA IAFOLLA, vedova SCIORE, di anni 98, deceduta presso la RSA di Villalago dov’era ricoverata. Antonietta era l’ultima delle 13 “nonne di Villalago”, del calendario sulle novantenni del 2000, redatto dalla nostra associazione.
Le nostre più sentite condoglianze alla figlia Nina, al genero Egidio, alla nipote Gabriella
e a tutti i suoi parenti.
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