“Ottobre piovono libri: I luoghi della lettura”
Il Comune di Sulmona ha aderito per il secondo anno all’iniziativa
Il Comune di Sulmona ha aderito per il secondo anno all’iniziativa “Ottobre piovono libri: i luoghi della lettura” promossa dal Ministero per i Beni e le attività Culturali, insieme con la conferenza delle Regioni e delle province Autonome, l’Unione delle Province d’Italia, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, l’Arcus S.p.A e l’Istituto del Libro. “E’ nostra intenzione -ha tenuto a sottolineare l’Assessore alla Cultura, dott. Lorenzo Fusco- valorizzare la Biblioteca Comunale Ovidio e la sua stupenda Sala Lignea, promuovendo iniziative di alto spessore culturale oppure, come in questo caso, partecipando a eventi di carattere nazionale di assoluto, quale deve essere considerato appunto ‘Ottobre piovono libri’ ”. Il progetto “Lettori e libri alla corte di Bacco, Venere e Mercurio”, inserito nell’ambito della rassegna IL LEGGIO, portata avanti dalla Biblioteca Comunale da oltre dieci anni, partendo da problematiche attuali si prefigge di proiettare il lettore nel mondo degli dei che Ovidio cantò nelle sue opere. Un modo per ricordare il poeta sulmonese che
nell’ 8 d.C. fu colpito dal provvedimento di “relegatio” emanato dall’imperatore Augusto e fu costretto a trascorrere gli ultimi dieci anni della sua vita a Tomi in Romania, lontano dalla moglie, dagli amici e dal fasto di Roma. L’ultimo appuntamento del ciclo “ovidiano” proporrà ai lettori un thriller che coinvolge il poeta sulmonese: flash back tra passato e presente, tra Sulmona e Tomi, tra letture di testi ovidiani e musiche rumene. Gli incontri in programma cercheranno di coinvolgere i lettori con ogni mezzo: dai vini raffinati e cibi gustosi ai prodotti di bellezza, dalle melodie di un organo alle suggestioni dei pittori più famosi, il tutto abilmente collegato alle provate capacità oratorie di scrittori, giornalisti e relatori di pregio. Non mancherà, nel corso della prima serata, il dovuto tributo all’imprenditore Gianni Masciarelli che, con la moglie Marina, aveva ideato il volume”Nelle vigne dell’uomo” per promuovere l’Abruzzo come terra feconda di viti, al pari di altre Regioni che hanno saputo per tempo reclamizzare il proprio territorio.(Fonte, Rete5)
 
Scritte offensive contro il consigliere comunale Eraldo Biasetti
UN IGNOBILE GESTO CHE VA CONDANNATO
COCULLO - Il consigliere comunale di minoranza, Cav. Eraldo Biasetti, è stato oggetto di scritte ignobili, da parte di un anonimo autore. A Biasetti va tutta la nostra solidarietà. Non pensavamo proprio che in un paese di grande religiosità e civiltà, come Cocullo, potessero accadere simili fatti. La dialettica politica in consiglio comunale si fonda soprattutto sul rispetto dei ruoli e delle proprie idee e queste vanno sempre rispettate, anche se non condivise. Lo stesso dispetto, fatto al consigliere, di mettere la colla nella toppa della serratura di casa, è puerile e non è degno di persone mature e rispettabili. Eraldo questa volta ci ha riso sopra, però avverte l’ignoto scrittore che, se ciò dovesse ripetersi, egli si “troverà una querela addosso che gli farà pagare ogni malefatta”.
 
Le scorribande di Gemma e dei suoi cuccioli
e dei numerosi giovani che le corrono dietro per filmarla
SCANNO - L’orsa Gemma è di nuovo a Scanno. Dopo alcuni giorni di assenza è tornata con i suoi cuccioli a far visita ai pollai del paese. Il fatto preoccupante è che sono sempre di più coloro che cercano di scovare la “famigliola” per ulteriori filmati, da inviare poi sui vari siti di internet. Al primo grido: “all’orso, all’orso”, si formano caroselli di macchine che ricorrono Gemma e i suoi orsacchiotti fino a quando essi non scompaiono del tutto. Un centinaio di cittadini di Scanno ha inoltrato una petizione al presidente del Pnalm perché si prendessero decisioni sicure per scongiurare eventuali aggressioni nei confronti della popolazione e per salvaguardare gli stessi pollai. Il presidente ha risposto ad uno dei firmatari della petizione. Il contenuto della lettera è il seguente. « L’ente Parco è impegnato concretamente - scrive il Presidente Giuseppe Rossi - nella salvaguardia dell’orso bruno marsicano, questo splendido e unico animale che i nostri antenati ci hanno consegnato, ed è perfettamente cosciente che una reale e duratura salvaguardia non può che passsare anche dallla mitigazione dei potenziali conflitti tra l’orso e l’uomo. Bisogna dire onestamente che rispetto ad una popolazione di parecchie decine di esemplari,
sono pochi gli orsi “problematici”, ma è altrettanto vero che un solo orso confidente può creare parecchi problemi. Purtroppo Gemma ha imparato a frequentare alcuni centri abitati e non è facioe farle cambiare abitudini. Credo che il Parco, assistito da altri soggetti, in primis il CFS, abbia già fatto molto. La gran parte dei pollai di Scanno sono protetti, i danni vengono indennizzati con una certa celerità, guardiaparco e forestali sono impegnati in attività di monitoraggio e di ricerca sull’orso.
Rispetto al problema Gemma questo però non basta: dobbiamo mettere in campo ogni sforzo per dotare l’animale di radiocollare e poterlo seguire nei suoi spostamenti, in modo da poter prevenire le sue scorribande. Questa è la strategia principale che intendiamo adottare: non crediamo francamente che sia possibile realizzare il grande recinto che voi proponete, se non altro per i costi e le necessità di manutenzione che richiederebbe...». Il Presidente chiude la sua lettera dando la sua piena disponibilità per un incontro con la popolazione di Scanno.
 

Editoriale 
QUALE SCUOLA?    di Mario Setta
 
La  storia della scuola procede con la storia del pensiero. Per questo le prime scuole  sono nate come elaborazione di pensiero. L’alternativa  non è tra scuola pubblica e scuola privata, tra scuola confessionale e scuola laica, tra scuola di destra e scuola di sinistra. Il vero banco di prova per una scuola senza aggettivi è quello di essere finestra sul mondo. Sono ancora attuali le parole  del poeta indiano Tagore: “La scuola mi appariva come una prigione dello spirito, buona solo a produrre pappagalli ammaestrati”. Una scuola che voglia essere tale (skolé significa “divertimento, piacere dello spirito”,  l’otium latino)  deve spalancare al mondo porte e finestre: scuola aperta o scuola chiusa è il dilemma. E’ l’idea di Popper, il filosofo della “società aperta”.
In un discorso che tenne cinquanta anni fa,  il 13 ottobre 1958,  in qualità di presidente della Aristotelian Society,  espose la dialettica tra due modelli di scuola: quella di Talete e quella di Pitagora.  
La scuola di Talete era una scuola aperta, una scuola di libertà. Talete, infatti,  incoraggiava la critica nei suoi confronti, tanto che gli allievi potevano liberamente sostenere  idee diverse dalle sue. “Talete – scrive Popper – fondò la nuova tradizione di libertà, basata su un nuovo rapporto fra maestro e allievo e creare in tal modo un nuovo tipo di scuola, del tutto differente da quella pitagorica”.
Nella scuola di Pitagora, infatti, prevaleva l’insegnamento fondato sull’autorità indiscussa del maestro, venerato come un dio, discendente da Apollo, dotato di poteri taumaturgici. A lui si alludeva come all’ “Autós efe” (Ipse dixit) e chi pensava diversamente veniva dichiarato eretico, espulso. Perfino assassinato, come pare sia accaduto a Ippaso di Metaponto che, divulgando la scoperta degli incommensurabili (√2), minava tutta l’impalcatura dell’arché di Pitagora. Il pregio della scuola pitagorica era la conservazione  della dottrina del maestro, mediante uno spirito di gruppo  molto accentuato, tanto che il pitagorismo era diventato uno stile di vita.
Oggi, c’è una “scuola” che ha sostituito la vera Scuola: è la televisione. Una scuola 24ore/su 24. Scuola a tempo pieno,  totalizzante e totalitaria. La concezione di vita e del mondo (weltanschauung) non è più esclusiva della vecchia Scuola o della Chiesa: è monopolio del nuovo “pater familias”, l’onnipresente televisore. Tanto che il “maestro unico” della ministro Gelmini, appare più come una trovata per ridurre numero e ruolo degli insegnanti, mentre altrove (in Germania), da circa un secolo alla “grundschule” (elementari),  i maestri (con obbligo di laurea) sono sempre stati parecchi in ogni classe. Per questo nel famoso saggio “Cattiva maestra televisione”, Karl Popper, sottolineando come la televisione sia diventata  “Dio che parla”, mette in guardia da nuove forme di totalitarismo: “Credo che un nuovo Hitler avrebbe, con la televisione, un potere infinito”. La scuola non è  una pianta che si pota con l’accetta,  ma un fiore che si cura con perizia e con amore. Un’operazione delicata  che, per fortuna,  crea  sempre attenzione, dibattito, polemica. Non solo in Italia, ma anche altrove, come ora in Francia con il libro di François Bégaudeau, “La classe” (Einaudi), trasposto nel film che ha vinto la Palma d’oro a Cannes. Non sempre e non facilmente (come risulta dal libro di Bégaudeau) la Scuola riesce a riparare i danni, sempre più gravi,  della deformazione civico/culturale d’una gioventù allo sbando, ma ci prova. Come àncora di salvezza.
 

NECROLOGIO

VILLALAGO - Ieri mattina è venuta a mancare all’affetto dei suoi cari, nell’ospedale di Sulmona, la professoressa Anna Vittoria Grossi in D’Antonio di anni 66. Oggi pomeriggio, alle ore 15,00, avranno luogo i funerale nella chiesa parrocchiale di Villalago. Per volontà di Anna e della sua famiglia chi lo vorrà potrà effettuare un’offerta all’Associazione italiana per la ricerca sul cancro, sul cc 307272, via Corridoni, 7, 20122 Milano. Sentite condoglianze al marito Ruggiero, alla figlia Antonella, al genero Domenico, ai suoi nipotini e a tutti i suoi parenti.
 
 
giovedi’ 2 Ottobre 2008 
ss. Angeli Custodi