Proiettato nella chiesa parrocchiale
il VIDEOFILM sulla CERIMONIA DEL 12 AGOSTO
PER LA TARGA A RICORDO DEL PAPA GIOVANNI PAOLO II
SCANNO - Alla presenza del vescovo della Diocesi, mons. Angelo Spina, è stato proiettato ieri sera nella chiesa parrocchiale il videofilm sull’inaugurazione da parte del Cardinale Comastri dell’epigrafe a ricordo della venuta a Scanno del Papa, Paolo Giovanni II. “Una targa in montagna a ricordo del soggiorno di Giovanni Paolo II a Scanno” è intitolato il dvd realizzato da Domenico Di Vitto, con il commento e voce narrante di mons. Spina. Tantissima gente, presente in chiesa, ha potuto rivivere i momenti di festa per l’arrivo del Cardinale e le emozioni provate a Ferrojo davanti a quell’epigrafe che ricorda un grande Papa, che tanto amava la montagna. Un grande evento fatto di persone, di immagini, di suoni, di panorami stupendi delle nostre montagne.
 
FESTA DI SAN EUSTACHIO
PATRONO DI SCANNO
20 e 21 Settembre

SCANNO - Si svolgeranno a Scanno nei giorni 20 e 21 settembre i tradizionali festeggiamenti in onore di sant’Eustachio martire, Protettore del paese. La festa chiude l’estate e in passato segnava l’inizio della transumanza. I pastori si preparavano per andare con le greggi nel Tavoliere pugliese. Le tradizioni legate a questa festività sono per la maggior parte legate alla “Spartenza” a quel rito di abbandono degli affetti familiari. Oggi la festa assume altri significati. Il paese, comunque segue la tradizione di parare la chiesa con drappi rossi e di illuminare il paese con gli antichi archi tricolori con l’immagine del Santo al centro. Il programma religioso prevede il giorno 21 la solenne processione di mezzogiorno con la statua del Santo per le vie del paese. Il programma musicale è a cura del Gran concerto bandistico di Noci (Ba).
 
AD ANVERSA PRESI DAI CARABINIERI I DUE LADRI
CHE avevano RAPINATO LE POSTE DI CANTONE
ANVERSA - Presi dai carabinieri i due ladri che ieri avevano rapinato l’ufficio postale a Cantone di Sulmona. La rapina è avvenuta verso le ore 13,00, mentre all'interno dell’ufficio postale si trovavano alcuni dipendenti. Un uomo armato di coltello con il volto coperto ha intimato la consegna del denaro. Appena in possesso si e' dileguato insieme alla complice a bordo di una Volkswagen Lupo. E’ scattato subito l’allarme da parte dei carabinieri per intercettare l’auto. Nei pressi di
Anversa verso le 13,30 alla vista di una pattuglia dei carabinieri hanno tentato l'inversione di marcia. Le forze dell’ordine li hanno subito fermati e condotti in carcere. Gli autori della rapina sono Ivo Guarino, 36 anni di Castellamare di Stabia (Napoli) e Isabella Gentile, 27 anni di Castel di Sangro, entrambi con precedenti. L’ammontare del furto è di tremila e 300 euro.
 
Settore edilizio, scoperti evasori totali dalle Entrate di Teramo
Notificati avvisi di accertamento per quasi 3 milioni e mezzo di euro
Scoperta a Teramo un’evasione fiscale di circa 3,5 milioni di euro nel settore dell’edilizia, dei servizi di consulenza alle società edili nonché di intermediazione e disbrigo pratiche. Il locale Ufficio dell’Agenzia delle Entrate ha notificato a diverse imprese avvisi di accertamento per gli anni dal 2002 al 2004, per un recupero di materia imponibile pari a 3 milioni e 432 mila euro, tra Irpef, Iva e Irap. Nella rete del fisco sono cadute alcune imprese che intrattenevano fitti rapporti commerciali con importanti società operanti nel settore delle costruzioni immobiliari. Un risultato questo ottenuto grazie a una vasta operazione di verifica nei confronti di diverse società edili che commissionavano attività di consulenza ai soggetti accertati, operazione che ha fatto emergere una intensa attività commerciale, tale da insospettire i funzionari dell’ufficio di Teramo.
Da un’attenta analisi della documentazione contabile acquisita e dall’incrocio dei dati con altre verifiche in corso nei confronti di altre società edili, le stesse imprese sono risultate essere tra le principali fornitrici di moltissime società del settore, anche fuori dai confini regionali. I soggetti controllati anche se riuscivano a conseguire un considerevole giro d’affari, stimato appunto dagli ispettori del fisco in oltre 3 milioni e 400 mila euro nei tre anni accertati, non si erano però mai preoccupati di presentare le dichiarazioni dei redditi, dell’Iva e dell’Irap e risultavano inesistenti al fisco. Successivi e più penetranti controlli nei confronti di questi soggetti hanno confermato lo stato di “evasori totali”. L’Ufficio ha provveduto ad inoltrare la denuncia all’autorità giudiziaria per le implicazioni di carattere penale.  (Comunicato Stampa Agenzia Entrate)
 
“Analisi della percezione del senso di insicurezza dei cittadini nei piccoli comuni”
Il problema della sicurezza, nel nostro Paese, nonostante il suo procedere sopra le righe e le enfasi che di volta in volta accompagnano dibattiti e discorsi, è reale. Ma a che cosa è associato il tema sicurezza da parte dei cittadini? Quali sono i fattori che determinano l’insorgere del senso di insicurezza negli italiani, e, in primis, nei residenti dei piccoli comuni? E soprattutto, quali sono gli effetti e le ripercussioni che la percezione di insicurezza provoca nelle abitudini dei cittadini? Dai dati della ricerca, distribuita nel corso dell’VIII Conferenza Nazionale dei Piccoli Comuni a Mogliano Veneto, emerge che i cittadini hanno una visione a tutto campo della sicurezza; in aggiunta alla tutela della vita e dei beni, richiedono libertà e tranquillità individuale, tutela della salute e della capacità produttiva, pace sociale e qualità dell’ambiente. Il documento, oltre ad analizzare le determinanti sociali del senso di precarietà e delle paure manifestate dagli abitanti delle comunità di minori
dimensioni, elabora alcune ipotesi sulle conseguenze che tale percezione negativa ha sia sulla quotidianità che sull’approccio e sulla pianificazione del futuro da parte dei cittadini. Lo studio offre un excursus delle azioni messe in atto dagli amministratori locali per migliorare - e quindi diminuire - la percezione di pericolosità avvertita dalla popolazione, effettuando un confronto tra le iniziative promosse al’interno dei piccoli centri e quelle attuate nelle grandi città e analizzando il livello di adeguatezza degli interventi effettuati e le agende locali delle priorità. L’indagine rileva, poi, le esigenze, in termini di poteri e autonomie sollevate dai sindaci italiani in tema di tutela dell’ordine e garanzia dei cittadini, registra le richieste della popolazione alle amministrazioni e mette a fuoco le differenze degli interventi tra nord e sud del Paese. (Stefano Caranfa)
 
Comunicato del Presidente dei giovani industriali
siamo per riaffermare il primato della
politica, di una politica sana e di qualità
I reiterati e violenti attacchi che i partiti abruzzesi continuano a ricevere, purtroppo anche da parte di prestigiosi esponenti della tradizione politica regionale e le proposte che affiorano dal dibattito politico regionale, compresa quella di non ricandidare tutti i consiglieri regionali uscenti, rischia di sortire l’effetto contrario e di penalizzare ulteriormente il tessuto sociale e civile della società abruzzese. Corriamo il rischio che le piccole oligarchie che gestiscono in modo autoreferenziale il sistema dei partiti, si chiudano ulteriormente a riccio e, in un sistema elettorale perfetto, il confronto tra 2/3 coalizioni mediocri sancirà sempre un vincitore. Che, purtroppo per noi, rimane mediocre. Senza dimenticare che in politica, purtroppo e stranamente, spesso qualcuno vince anche quando la sua coalizione perde. Noi, nonostante il ruolo dei partiti sia abbastanza indifendibile, siamo per riaffermare il primato della politica, di una politica sana e di qualità. Crediamo sia compito delle forze produttive, sindacali, culturali e vitali della società promuovere e favorire – con grande senso di responsabilità verso le istituzioni - un processo di ammodernamento della regione che passa necessariamente attraverso un inequivocabile cambiamento, senza fare del facile qualunquismo o sparare indiscriminatamente su tutto e tutti.
La nostra funzione è quella di stimolare e pungolare il legislatore con proposte innovative, idee forti, promuovere progetti creativi   ed essere, altresì, inflessibili nel denunciare, nel far rispettare agli amministratori gli impegni presi con la comunità. Restando, sempre, nei confronti del potere politico, con la schiena dritta. Quella che noi imprenditori, che viviamo di libero mercato, abbiamo tutti i giorni solcando i grandi mari della competizione planetaria. E’ un ingrediente indispensabile per ricostruire l’Abruzzo senza dimenticare le varie responsabilità. Ma, quanto la Polis in Abruzzo, riesce ad essere davvero autonoma dal potere politico?
Del resto è difficile pensare che le responsabilità siano esclusivamente dei partiti. E’ arcinota la connivenza di qualche sigla datoriale, professionale, sindacale, culturale   con il sistema di potere regionale.
Questo collateralismo in diversi casi si è servito della politica per raggiungere obiettivi personalistici rallentando, di fatto, la competitività e l’ammodernamento della regione. Come non ricordare il professionismo che si annida dentro le rappresentanze sindacali e datoriali, le lunghe presidenze di qualche associazione di categoria in mano ad imprenditori bramosi particolarmente di appalti pubblici
? E le presidenze delle camere di commercio, e relative società collegate, per diversi lustri sempre con lo stesso nominativo, sindacalisti famelici di incarichi in commissioni, consigli d’amministrazioni e comitati vari, le pseudo consulenze ai dirigenti di partito, gli incarichi ai blasonati professionisti e cattedratici, i cospicui   contributi pubblici dati ad associazioni culturali amiche? Per avviare la ricostruzione morale e materiale della Polis abruzzese, abbiamo bisogno di un impegno straordinario di tutte le forze vive, che vada oltre, molto oltre, il proprio orticello ed agire pensando al sistema paese e non lasciare che siano i partiti a gestire, in maniera solitaria ed incondizionata, il futuro della regione. C’è bisogno di un continuo confronto, di condivisione di alcune idee forti, di un patto tra tutti gli attori, senza dare delega in bianco ad alcuno, che individui come obiettivo centrale l’ammodernamento e la competitività della regione. Di una regione di appena unmilionetrecentomila abitanti che, come chiesto a gran voce dalle tante sigle del mondo giovanile in occasione del progetto Koinè a Sulmona, deve essere governata come un unicum, appunto una città/regione che metta da parte i deleteri campanilismi e valorizzi i virtuosi localismi di cui la regione è gravida. Questo per noi è già un programma di governo. Ma i partiti ci devono mettere in condizione di essere difesi, supportati ed accreditati nella Polis da ricostruire. Come? Ad esempio non organizzando finte primarie, mettendo una volte per tutte fine alla perpetuazione della casta, riducendo drasticamente gli ingenti compensi, bandendo la duplicazione degli incarichi, la incompetenza di taluni amministratori, la sovrapposizione tra incarico istituzionale e partitico, la rotazione e la temporaneità degli incarichi negli enti, aprendosi realmente alla società, dando spazio ai tanti talenti ed eccellenze. Alla meritocrazia. E’ necessario ed indifferibile che, anche i partiti, mettano al primissimo posto la legalità, la questione morale, la trasparenza ed il rispetto delle regole. Ma questo non per non darla vinta ai soliti qualunquisti. Soprattutto per non far perdere il paese ed allontanarlo dal rischio concreto di sudamericanizzazione. Sappia, la politica, che sono lontani ormai gli anni ottanta caratterizzati dal collateralismo. La nostra libertà economica e culturale, unitamente allo stato d’animo particolarmente esacerbato e alla grande dose di coraggio, non ci consente più di tollerare comportamenti ambigui e politiche che alimentano il “competition divide” che abbiamo nei confronti di altre comunità internazionali più dinamiche. (Fabio Spinosa Pingue Presidente)
 
 
venerdi’ 19 settembre 2008 
s. Gennaro vescovo