Ecoland Art
Le sculture dell’effimero
PRIMA E DOPO
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VILLALAGO - Dal 23 luglio al 1 Agosto scorso quaranta artisti, provenienti da 13 diverse
nazioni del mondo hanno stazionato in tutto questo periodo nella Valle del
Sagittario accolti ed ospitati dai sei Comuni “per tentare una sfida: quella di realizzare il museo floreale aperto più esteso del mondo, lungo tutti gli argini del fiume Sagittario da Bugnara sino a
Scanno, abbellendo e ripulendo le sponde del fiume”. Questo è stato il tono del comunicato stampa del Sindaco di Bugnara. Il gruppo degli
artisti arrivato a San Domenico (il nostro punto di osservazione) in una
settimana di lavoro ha realizzato con materiali di risulta le sculture, le cui
immagini sono riportate nelle foto in alto. Oggi quelle sculture sono nella
situazione mostrata nelle foto qui a lato. I sei Comuni hanno speso una bella
somma di euro, con un risultato deludente. Per quanto riguarda Villalago non c’è stato nessun coinvolgimento dei cittadini e solo qualcuno ha avuto il piacere
di assistere alla creatività degli artisti di “land art”. Il progetto, intrapreso dall’unione dei sei Comuni, era stato propagandato come unico in Abruzzo e con
finalità a vocazione turistica. Del “Museo dell’effimero”, tra qualche mese non resterà nulla. Si spera soltanto che i giovani artisti, tornati nei loro Paesi di
origine, sappiano fare “pubblicità” alla nostra Valle. Occorreva, secondo noi, da parte dei Comuni organizzatori
(qualcuno l’avrà anche fatto) un impegno diverso per non far disperdere nel “nulla” l’iniziativa, che nelle intenzioni, era ricca di ottimi significati.
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CASO DEL TURCO
L’ INCIDENTE PROBATORIO
RINVIATO A Oggi
Dopo una serie di schermaglie procedurali che hanno caratterizzato l'avvio dell'incidente
probatorio, il gip Maria Michela Di Fine ha deciso di rinviare l'udienza a
questa mattina alle ore 9.30. Il giudice dovra' pronunciarsi sulle varie
eccezioni sollevate dal pool dei legali degli indagati, tra cui la ricusazione
per incompatibilita', la nullita' dei provvedimenti ammissivi dell'incidente
probatorio e l'incompetenza territoriale. (AGI)
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LETTERA AL DIRETTORE
Sig Direttore,
sulle nostre belle strade dell’Abruzzo interno è rischioso avventurasi il fine settimana, specie se in bicicletta. Se ne sono
appropriate le moto. Sciami di motociclette impazzite che con il loro rombo
assordante rompono il silenzio dei luoghi, sfrecciano come saette fregandosene
di ogni limite di velocità, sorpassano spericolatamente, tagliano le curve, ti sfiorano. Devi essere
pronto a sentirli sopraggiungere. Per difenderti. Devi scomparire,
smaterializzarti, buttarti tutto sulla destra. Spesso qualcuno ci rimette la
vita o ci rimane invalido. Dentro di te li maledici e pensi ai carabinieri, alla
polizia stradale che non ci sono mai, anche se i raduni si ripetono
abitualmente – vengono da tutta la regione - e loro dovrebbero saperlo.
Sanzioni a questi banditi della strada? Nemmeno per sogno. Verranno premiati.
Incredibile, ma vero, la Provincia dell’Aquila ha deciso di salvaguardare non i ciclisti e gli automobilisti corretti
chiedendo l’opportuna vigilanza delle forze dell’ordine, ma i trasgressori. Le strade più frequentate da costoro – la “Subequana”, la “Lago Campotosto”, la “Sannite” - saranno protette da guard rail speciali, forniti di appositi dispositivi di
polietilene capaci di attutire e assorbire l’energia d’urto. Questi percorsi diventeranno delle piste protette per i motociclisti folli che saranno incentivati ad essere ancora più veloci e spericolati. Lo chiamano progetto ”Strada sicura. Rallenta il paesaggio”, quando darà più sicurezza ai motociclisti e più insicurezza ai ciclisti. E pensare che in altri Paesi si favorisce sempre più il turismo ecologico, con piste ciclabili e altre provvidenze. Che significa,
poi, quel “Rallenta il paesaggio” quando lo si velocizza, dovrebbero spiegarcelo gli impareggiabili immaginifici
della Provincia.
Ezio Pelino
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LA CORTE DEI CONTI HA DICHIARATO REGOLARI
I CONTI DEL COMUNE DI SCANNO RELATIVI AGLI ANNI 1998-2003 SINDACO EUSTACHIO
GENTILE
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IL SINDACO DI SULMONA FAVOREVOLE
al termovalorizzatore
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