Mostra del merletto al castello dell’Aquila
“VELI DA SOGNO”
Assenti i preziosi merletti delle donne di Scanno
Dal 1 al 31 Agosto scorso il Castello Cinquecentesco dell’Aquila ha ospitato una mostra di merletti antichi e moderni “Veli da Sogno”, curata dall’associazione “Le mani d’oro”. Erano in mostra lavori del tombolo aquilano. Sono entrata per visitarla e ho firmato sul registro dei visitatori. Una signora, mentre lavorava al tombolo, mi ha chiesto la provenienza. Da Scanno, ho risposto. Allora, con rammarico, indicandomi i numerosi abiti da sposa esposti, ha affermato di aver richiesto al Comune di Scanno, già dal mese di aprile, un costume nuziale e dei lavori eseguiti al tombolo. Le erano stati forniti due nominativi, che lei aveva contattato, ma queste persone le avevano risposto di non disporre né di merletti, né di costumi. Ho avvertito afflizione e disappunto! Nel nostro Comune è depositato del materiale sul tombolo e vari tipi di merletti antichi e moderni, donati in occasione delle due mostre nell’auditorium ex Anime Sante del 2006 e del 2007. Non si doveva perdere un’ocasione simile! In quella mostra c’erano abiti fatti venire persino da Cantù. E noi, in Abruzzo, ci siamo autoesclusi! Evidentemente, dal Comune non sono state indicate le persone giuste per soddisfare la richiesta di essere presenti a questa interessante mostra. Anche un privato, se coinvolto, metterebbe a disposizione tutto quello che possiede della tradizione scannese per mostrarlo con affetto e orgoglio. Un’occasione perduta per l’abito da sposa scannese, che poteva far bella mostra di sé ed essere ammirato dai tantissimi visitatori, provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero. M. Antonietta Mancini
 
I fatti del settembre 1943
LA FUGA DEL RE
E LA LIBERAZIONE
DI MUSSOLINI
di Felice Gentile

Il 2 settembre del 1943 (sono ormai passati 65 anni) il plenipotenziario del Governo italiano, presieduto da Badoglio, generale Castellano firmò a Cassibile in Sicilia l’armistizio con i rappresentanti delle forze militari anglo americane. In conseguenza di tale atto l’Abruzzo fu teatro di due importanti avvenimenti. Il primo fu la fuga del Re e del Presidente del Consiglio dei Ministri da Roma. Il secondo fu la liberazione di Mussolini dall’albergo di Campo Imperatore sul Gran Sasso aquilano.
La notte tra  l’8 e il 9 settembre il Capo dello Stato con la sua famiglia e il Capo del Governo con al seguito una corte di dignitari e servitori lasciarono la Capitale. Attraversarono la nostra Regione da ovest ad est  lungo la  strada Tiburtina –Valeria e scesero in  riva all’Adriatico. Sostarono per la notte al Castello di Crecchio e poi, al mattin seguente,  Badoglio  s’imbarcò sulla corvetta Baionetta  al porto di Pescara, mentre la famiglia reale partì da Ortona.
Mussolini fu portato sul Gran Sasso il 27 agosto (proprio quando cominciarono i primi bombardamenti anglo-americani). La prigione  nell’albergo di Campo Imperatore dovette essere considerata più sicura di quella  dell’isola di Ponza nel mar Tirreno. Dopo solo quindici giorni  il luogo di detenzione di Mussolini fu individuato ed attaccato. In effetti il 12 settembre  il Duce fu liberato.
L’attacco al Gran Sasso  avvenne  dal cielo con idrovolanti leggeri  ed un aero Cicogna e  via terra con
370  saldati autotrasportati. La colonna tedesca percorse per lungo tratto  lo stesso percorso  del corteo regio attraversando la Marsica e la  Valle Subequana  fino a raggiungere Popoli e da qui risalire verso L’Aquila  e quindi raggiungere Campo Imperatore. La liberazione  di  Mussolini fu ottenuta senza colpo ferire (gli unici feriti furono  i paracadutisti di un idrovolante per un’errata manovra di atterraggio)  in quanto i Regi carabinieri comandati dal
Ten. Fraiola e dal questore Gueli non opposero alcuna resistenza. Le due operazioni, condotte da persone ormai in guerra tra di loro, si svolsero a distanza di pochi chilometri e di pochi giorni con esito a dir poco soddisfacente. Consideriamo che entrambe le operazioni bisognavano  di un indispensabile organizzazione e quindi  anche di tempo, quindi non possiamo pensare che il Governo italiano non sapesse della volontà dei Tedeschi di voler liberare Mussolini, né che il Comando tedesco  non conoscesse l’intenzione di casa Savoia di mettersi in salvo. Dobbiamo credere, e per questo abbiamo il conforto del prof. Walter Cavaliere, che vi sia stata una Combine.  ovvero il Re  e Badoglio  salvi  al Sud e Mussolini libero in Germania. Se così non fosse stato  la fuga del  Re avrebbe avuto  ostacoli dall’esercito tedesco che occupava la nostra Regione, mentre i carabinieri, da sempre fedeli all’Istituzioni, avrebbero  cercato di difendere la loro posizione.
Ed ancora ci domandiamo se non vi fosse stato un patto perché l’esercito italiano avrebbe dovuto presidiare Tivoli  costringendo le truppe auto trasportate tedesche ad una deviazione verso la Ciociaria: la deviazione permetteva il ritardo  dell’operazione tedesca (che Hitler voleva immediatamente) e quindi evitava l’incontro tra il corteo reale  e la colonna autotrasportata tedesca.
 
NOTIZIE AMMINISTRATIVE DAL COMUNE DI VILLALAGO
Il Sindaco le ha notificato ai cittadini con un manifestino pubblico
Lavori di manutenzione della Piazza e messa in sicurezza delle scuole
VILLALAGO - Con un manifestino pubblico il sindaco di Villalago ha informato i suoi concittafini del programma a medio termine dell’amministrazione comunale. Nel manifestino si legge quanto segue.
«1 - Nell’ambito del programma del piano straordinario per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, la regione Abruzzo ha ricompreso per il finanziamento l’edificio delle scuole d’infanzia e primaria di Villalago per l’importo di € 68.599. A seguito di gara pubblica il Comune di Villalago ha aggiudicato i lavori all’impresa Lombardozzi Marcello di Sora che ha effettuato un ribasso d’asta del 20,26%. il progetto redatto dall’ing. Petrella di Pratola Peligna, prevede la realizzazione di una cordolatura in cemento armato e la sostituzione del canale di gronda. 2 - Nell’ambito del Programma Operativo per le città e i sistemi insediativi per la riqualificazione dei tessuti urbani” (POU), la regione Abruzzo ha ammesso a finanziamento di € 80.000 la richiesta di intervento del Comune di Villalago, relativa ai lavori di manutenzione straordinaria con pavimentazione di Piazza Celestino Lupi. 3 - E’ stato sottoscritto un atto aggiuntivo tra la soc. Conscoop di Forlì e il Comune di Villalago, relativo alla concessione
del pubblico servizio di distribuzione del gas. In virtù di tale atto la Conscoop sosterrà nuovi investimenti nella realizzazione della rete di distribuzione nella S.P. 82 Circumlacuale sino al Park Hote».
 
UNA STATUA
A MADRE TERESA
DI CALCUTTA

Sulmona - Venerdì prossimo 5 settembre, alle ore 18,00, sarà inaugurata la statua in memoria di Madre Teresa di Calcutta, cittadina onoraria di Sulmona. Il monumento sarà collocato nell’area adiacente la sede della Croce Rossa Italiana e della Farmacia comunale, in Via Sardi a Sulmona. La statua, eseguita dall’artista sulmonese Umberto Malvestuto, è stata realizzata con
il contributo del comune di Sulmona, della Diocesi di Valva e Sulmona e della cittadinanza, attraverso le varie associazioni culturali (Insieme per il Centro Abruzzo, Movimento per la vita, CRI Comitato femminile, Inner Wheel, Cofinium Onlus ed altre). Alla cerimonia di inaugurazione interverranno le varie autorità locali, civili e religiose. Dopo la benedizione dell’opera, a corollario della manifestazione, saranno eseguiti alcuni brani sacri a cura del Coro Polifonico “Statule” di Goriano Sicoli e dell’artista albanese Lindita Hisku. (Fonte, Rete5)
 
L’AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE
E’ PER LA SMILITARIZZAZIONE DI MONTE SAN COSIMO
SULMONA -  La Giunta Provinciale, su proposta dell’assessore Michele Fina, ha votato alla unanimità di sottoporre all’approvazione del Consiglio Provinciale la smilitarizzazione del deposito militare di Monte San Cosimo e la sua riconversione a Centro della Protezione Civile, in quanto l’area è dotata di strutture e infrastrutture di vario genere. La delibera della Giunta Provinciale va a rafforzare l’azione del comitati di cittadini e lle delibere in tal senso di 16 consigli comunali e della Comunità monatana Peligna, A sottolineare l’importanza della delibera sono stati gli assessori provinciali Michele Fina e Teresa Nannarone, promotori dell’iniziativa.
 «In questo modo» ha detto Fina «abbiamo voluto accogliere una esigenza emersa dal territorio che ha avanzato una richiesta di riconversione che va sostenuta. Per conseguire questo obiettivo, però, sono necessari l’impegno e la partecipazione di tutte le amministrazioni». La Nannarone ha sottolineato l’attenzione, da parte della Provincia, su monte San Cosimo e l’impegno ad inoltrare la richiesta di smilitarizzazione alla Regione affinché apra il confronto con il Governo. Quella della smilitarizzazione di San Cosimo è un’aspirazione antica di tutti i Comuni della Comunità Montana Peligna.
 

LETTERA AL DIRETTORE
da Boston (USA)

Ciao Roberto, 
l’Ernestina  che  ti ha scritto non è quella di Calgary, ma di Boston negli Stati Uniti d’America. Io sono la figlia di Elodia. Di nuovo ti ringrazio per le notizie paesane. Tanti cari saluti a tua madre e tua sorella Franca. Ciao, Ernestina Grossi.

Cara Ernestina, ti chiedo scusa per l’errore. Quando ho ricevuto la tua mail ho pensato subito a Calgary, una città che ho visitato e dove vive una Ernestina Grossi, che ho rivisto l’anno dopo a Villalago. L’errore è comprensibile perché nella tua email non è indicata la provenienza. Di nuovo ti chiedo perdono e ti saluto caramente, perché so che tua madre era legata alla mia e che tu eri amica di mia sorella Franca. Ciao, Roberto
 
 
giovedi’ 4 settembre 2008 
s. Rosalia vergine