Scanno 25 settembre 2008

Carissimo figlio,

Sante Stacche ha repassate j'arche. manco questo è più vero.

è passato tanto tempo dalla mia ultima lettera ma scriverti prima voleva dire farte sapè sole cufecchie.
I fatti che succedono qui alla piazza sono sempre gli stessi: qua zita (poche), quacche precessone (...) ; tante chiecchiere (troppe), le solite cose insomma. Veramente a pensarci bene qualche cosa di diverso ogni tanto succede.

Qualche giorno fa ho visto una cerimonia strana, Non era né una messa né un comizio, né uno di quei rumori che chiamano spettacoli musicali. Tutta la piazza era piena, (piena mo',ma chisti seme), Ci stavano tanti carabinieri in
divisa e i bambini che hanno cantato, no le canzoni de Scanno,l'inno hanno cantato. Hanno fatto l'appennesella a un signore che dice che quella canzone è importante assai. Quel signore è venuto a farsi dir grazie per un regalo che ci
avrebbe fatto:la variante di Anversa e noi gli abbiamo fatto la serenata.
Quello che era più importante per lui, glielo abbiamo regalato tanto tempo fa. MA NOI NON LO SAPEVAMO.

Un'altra cosa diversa l'ho vista durante il mese di agosto. Devo dire che da quando sto qua ,le processioni le ho viste tutte. Quel giorno è stata tutta strana:prima sono partiti con le macchine, poi dopo un bel po'quando son tornati, so chelete dall'asilo e sono entrati alla chiesa. Subito non avevo capito,ma prestenne la recchia..,
Sono andati ad scoprire un cippo ricordo sopra le nostre montagne dove qualche anno fa, forse più volte,il Papa quello che è morto,è venuto godere le bellezze della nostra terra.
A Isidoro che si azzardò a dirlo ce deciomme: bivi chiù puoche. Che il papa fosse venuto non lo sapevamo e forse non sapevamo nemmeno di avere queste bellezze. Quante chez ze nen sapeme!!
La lapede l'abbiamo messa quest' anno,la data sulla lapide l'anno scorso.

Parlando di lapidi. Un'altra cosa diversa è successa: proprio qua vicino a me è venuto a godere la morte dei giusti il Parente,tu sai già la notizia l'avrai letta anche su L a Foce.

A proposito de La Foce,sembra quasi che le vogliano togliere la voce. Succede infatti che ai suoi giornalisti sia stato vietato di riprendere con la telecamera la seduta del Consiglio Comunale. Dice che il regolamento non lo permette,
A me sembra che ce stevane solo a fa' nu piacere facenne sapè chele che dicine a ju Cumune.
Se poi il regolamento non lo permette,cagneme ju regolamento.
Certo se per parlare si deve per forza rispettare il regolamento, qua va a finire che a parlare sarà permesso a pochi e qualcuno potrebbe ritirare fuori i cartelli: Qui non si parla Politica.
Vedi succedono cose strane,fino a che si parla in piazza nessuno dice niente,se poi qualcuno comincia a scrivere qualcosa ce cumenzane a scuccià. Dice: ma quello scrive anonimo! Scusate signori, La Foce ce mette tutta la faccia sua,non parla fa solo sentire quello che dicono gli altri in Consiglio Comunale e la si fa stare zitta; Figuratevi cosa gli farebbero a un qualsiasi pasqualucce che ce mettesse a parlà! Però,però a pajiacce ce stienne le sierpe.
È cambiata l'amministrazione ma non è cambiata l'aria. Se fai parte del gruppo sei buono, altrimenti non solo sei malamente ma ti fanno sentire un nemico. L'aria si è fatta troppa pesante ed è arrivato il momento di accorgersene. Dice che chi fa ju sindache è sindaco di tutti, per ora non è proprio così. NON va bene. Chi ha sale lo usasse. Carissimo figlio nel salutarti mi accorgo che forse quello che ti faccio sapere ti può sembrare troppo brutto, spero nella prossima lettera di poterti dire che oggi mi sono sbagliata relativamente all' aria che tira.

Un saluto                                                                                tua mamma Concetta


(Volutamente sono stati riportati gli errori tipografici. ndr)