Anversa - Nell’ambito del progetto sull’agricoltura sostenibile, nell’oasi WWF “Gole del Sagittario” è scattata l’operazione “MELA ricordo così!”, per la tutela e riscoperta dei sapori delle antiche varietà di mele e pere, in via di estinzione, perché ormai non si coltivano più e quelle poche piante rimaste sono nell’abbandono. Ad

Anversa si coltivavano cinque varietà di mele e due di pere. Dalla direttrice dell’oasi, Filomena Ricci, e dai suoi collaboratori sono state distribuito agli agricoltori che hanno risposto al bando le prime 75 piante di meli e peri che sono state coltivate nel Giardino Botanico della Riserva, dopo che gli operatori dell’oasi avevano intervistato

decine di anziani agricoltori e visitato i loro campi e orti al fine di individuare le varietà tradizionali. Queste piante sono state distribuite a 25 agricoltori in una piccola festa assieme agli abitanti del paese. Per la tutela delle produzioni agricole dalla fauna selvatica gli agricoltori sono stati dotati di mezzi incruenti.

 

 

ANVERSA - Stupisce che non sia saltato agli occhi di tutti il paradosso di organizzare una manifestazione della Protezione Civile proprio ad Anversa degli Abruzzi, il paese dove la strozzatura della viabilità che attraversa il centro ha creato più di un problema proprio ai soccorsi negli anni scorsi, soprattutto in estate quando il traffico turistico è più intenso.lunedì 2 giugno un pulman tedesco lasciato in balie delle onde si incastrava nelle curve causando  oltre al blocco stradale anche lo scoppio di vetri che miracolosamente non hanno coinvolto persone.Come inizio di stagione per la valle del Sagittario con turisti esteri non è il massimo. Siamo lieti di avere avuto ospite il Presidnete della Regione, che ha potuto così rendersi conto di persona – visto che parte della manifestazione si è svolta proprio sopra la galleria della Variante - della drammaticità di avere (in un paese di 400 abitanti) un’opera da 12 milioni di euro, di cui si parla da 20 anni, ora ormai pronta ma non ancora fruibile a causa di svarioni progettuali di cui  sembra che purtroppo nessuno pagherà lo scotto (tranne i cittadini contribuenti, naturalmente). Le massime autorità reginoali giustamente hanno partecipato proprio qui ad una dimostrazione della Protezione Civile, dato che se ci fosse un’emergenza la strettoia di Anversa sarebbe sicuramente uno dei punti più delicati di tutta la viabilità della valle. E mentre si continuano ad organizzare riunioni che immaginano nuove variazioni progettuali (non sono bastati evidentemente 20 anni per concepire due svincoli), l’amministrazione comunale di Anversa

continua a fare orecchie da mercante sulla vicenda dei semafori, pagati dalla collettività, installati e mai resi operativi. Ciononostante l’amministrazione ha deciso nuovamente di utilizzare fondi residui, che erano stati erogati dalla Regione per interventi di miglioramento dell’accesso al Paese e che sono stati spesi per altri interventi anziché per gli svincoli, per ulteriori opere all’ingresso del Paese: un’altra scelta a nostro parere scellerata, della quale abbiamo informato urgentemente tutte le autorità. E io pago, direbbe Toto’: e qualcuno, oltre ai cittadini, dovrebbe forse pagare per questa incredibile situazione, oppure il concetto di responsabilità resterà una parola vuota. C’è davvero da sperare che le dimostrazioni della Protezione civile restino sempre tali, perché nel malaugurato caso di un’emergenza vera sarebbe nuovamente la collettività, che già ha sborsato 12 milioni di euro inutilmente, a pagare il prezzo della mancata  apertura della Variante, così come estate dopo estate subisce il traffico e il relativo inquinamento. Come consiglieri di Uniti per Anversa facenti parte dell'Amministrazione comunale ci scusiamo con gli ospiti e gli intervenuti alla manifastazione della nostra mancata presenza, dovuta non ad un pregiudizio ma solo perchè come componente politica non siamo stati coinvolti dai responsabili della Giunta ed abbiamo quindi ritenuto nell'interesse del paese che una nostra presenza non gradita ad una parte dei rappresentanti comunali avrebbe potuto condizionare la manifestazione: questione di stile.

 

CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI VILLALAGO

VILLALAGO - Il Consiglio Comunale è convocato per  lunedì 9 Giugno 2008, alle ore 21,00, con il seguente Ordine del giorno: 1) Richiesta Regione Abruzzo autorizzazione mutamento destinazione terrreno soggetto usi civici loc. Lago Pio /fg. 19 part. 981) L.R. n. 25/88; 2) Approvazione Bilancio Previsione esercizio 2008 - Relazione Previsionale e Programmatica - Bilancio Pluriennale 2008-2010.

 

CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI SCANNO

SCANNO - Il Consiglio Comunale è convocato per Martedì 10 Giugno 2008, alle ore 21,00, con il seguente Ordine del giorno: 1) Determinazioni aliquote ICI 2008; 2) Approvazione schema di Bilancio Previsione esercizio 2008 - Relazione Previsionale e Programmatica - Bilancio Pluriennale 2008-2010.

 

 

 

 

Nella sala conferenze  del Castello mediceo-Piccolomini a Capestrano si è svolto un Seminario organizzato dall’ARSSA sul ruolo che l’allevamento tradizionale è in grado di  svolgere per  la tutela del territorio e per la riduzione del rischio  incendi. L’allevamento tradizionale vede così riconosciuto il suo ruolo ambientale di tutela del territorio e conservazione del paesaggio. Un concetto che negli ultimi anni sembrava essere stato accantonato e che invece riemerge per la constatazione delle conseguenze non sempre positive di alcune scelte che hanno marginalizzato questa attività. La forte diminuzione, in termini sia di capi allevati che di addetti,  che ha subito il  settore nel corso degli ultimi anni  ha avuto conseguenze in termini di riduzione della biodiversità ed esposizione del territorio al rischio di incendi e di altri rischi naturali. Al Seminario che si è aperto con   il contributo dei rappresentanti di Istituzioni Francesi e Spagnole hanno

partecipato le massime autorità dei tre  Parchi Nazionali abruzzesi, del Corpo Forestale dello  Forestale e dell’ Servizio Foreste e Demanio civico della regione Abruzzo, oltre alla relazione scientifica dell’Università di Firenze. A conferma dell’interesse e dell’attualità dei temi trattati nel corso del Seminario è stata registrata  una nutrita rappresentanza di allevatori regionali, Tutti i convenuti hanno unanimemente riconosciuto al pastoralismo la funzione di presidio del territorio, ipotizzando una serie di procedure da concordare con gli Enti locali e le Istituzioni delegate alla gestione del territorio affinchè i servizi ambientali che le aziende zootecniche tradizionali sono in grado di fornire  siano  riconosciuti, normati e remunerati. Un valore aggiunto e una risorsa per tutte i territori dell’Appennino abruzzese che risentono di notevoli squilibri economici e demografici, zone minacciate da abbandono e a rischio di spopolamento.