Allegato al BILANCIO 2008
Consiglio in 2ª convocazione del 03 giugno 2008

Esaminato il bilancio del corrente anno ho rilevato una serie di dubbi su alcuni punti formali ed altri che ritengo si devono considerare sostanziali.
Riferendomi a quello che disse il Sindaco in chiusura del Consiglio del 9 aprile c.a. e cioè: - che dopo aver risolto il problema dell’affitto dei locali Bar-Alimentari avrebbe voluto metter mano agli affitti dei terreni, a qualche contratto trentennale e tanti altri e vedere anche lo stato dei pagamenti.
Nel capitolo entrate affitto terreni (da privati) risulta un versamento di Euro 75.00. Non risulta più nulla di previste entrate e alla mia domanda se in passato sono stati effettuati i pagamenti da parte degli altri affittuari la risposta è stata negativa.
Personalmente, dai documenti esistenti, ricostruito l’asta dei terreni EX-ECA del 1955, sono passato ad esaminare l’asta tenutasi nel settembre 1996 sotto la presidenza del Sindaco Nicola Risio con la ricostruzione dei vari lotti, di quelli assegnati e quelli andati deserti.
Il risultato ha chiarito lo stato di fatto ma non quello di diritto: perché, pur essendo scritto chiaramente nel documento d’asta, al punto (6) “Il Verbale di aggiudicazione terrà valore di contratto ai sensi dell’art. 80 del citato Regolamento 23.5.1924, n. 327; ed al successivo punto (7) chiariva: I canoni di appalto saranno riscossi mediante ruolo reso esigibile presso l’esattore di Cocullo. E prosegue con i vari lotti gli assegnatari e gli importi annui da pagare.
I ruoli non sono stati mai predisposti ed i pagamenti di conseguenza non eseguiti e il Comune non ha incassato quello che contrattualmente gli era dovuto.
Il contratto trentennale che in verità è risultato ventinovennale con data di contratto 23 agosto 1986 stipulato tra il Comune e Risio Antonio obbliga l’affittuario a compiere dei miglioramenti scontando questi oneri sul canone di affitto, lo stato di fatto rispetta il dettato contrattuale.
Dal settembre 1996, in cui si tenne l’asta pubblica, la situazione non venne più presa in considerazione anche dopo la scadenza del sessennio di durata contrattuale. Cosa deduco da tutto ciò, che l’Amministrazione non ha agito con la diligenza del buon padre di famiglia non procedendo a far pagare il dovuto prima né ad espletare la nuova asta per la gestione oculata dei terreni EX-ECA. Nel 2001 scadeva il sessennio e pertanto si doveva ripetere l’asta, considerando anche il fatto che il passaggio dell’Autostrada aveva cambiato lo stato dei luoghi. Né sono mai stati fatti i ruoli.
Non ci fu asta pubblica ma trovo invece un contratto di affitto decennale in data 11 aprile 2001 a valere dal 20 aprile 2001 e scadenza 20 aprile 2011. Per il rispetto della legge n° 267 del 18 agosto 2000 il Sindaco, Nicola Risio non poteva stipulare contratti nella sua qualità di Amministratore L. n° 267/ 18/8/2000 Art. 107 né ancor più poteva stipulare quel contratto essendo stato pubblicato il DPR n° 47 del 09/03/2001 pubblicato sulla G.U. n° 58 del 10/03/2001 decreto di indizione dei comizi elettorali quindi nel periodo in cui il Consiglio segue l’ordinaria amministrazione e può adottare atti urgenti ed inderogabili. L’affitto dei terreni non aveva né urgenza né improrogabilità.
Ribadisco senza fare l’asta pubblica ma contratto diretto con persona fisica che impegna ben Ha 15 are 22 centiare 02 per l’importo annuo di £ 354.450 oggi pari a Euro 183.06. Questo importo l’anno 2007 non è stato versato e per l’anno 2008 non è stato previsto in contabilità per i precedenti anni è da verificare se i versamenti sono stati fatti. Non conosco lo stato degli anni precedenti. Preciso che le somme come da contratto devono essere corrisposte anticipatamente entro il 20 aprile di ogni anno. Qui nasce anche un dubbio: come si sono formati i più che 15 ettari affittati dato che con l’asta del settembre 1996 erano stati assegnati Ha 27 are 73 centiare 12. Invece della moltiplicazione dei pani e dei pesci nel nostro caso c’è stata la moltiplicazione dei terreni.
Altra voce che manca nelle previsioni di entrata sono 20.000 Euro per una casa ristrutturata al Casale e la cui pratica per la riscossione è stata già inviata alla Società Equitalia per la riscossione del credito.
Altra voce poco comprensibile è: acquisti e spese a carico del Comune per l’importo di Euro 110.102,96 in questa voce rientrano le spese per la cooperativa “il Faro”.
Non vi è dettaglio compositivo. Nel Consiglio precedente del 30 maggio riferendomi alla spesa sostenuta per la Cooperativa IL FARO per l’anno 2007, evidenziato dalle fatture ricevute, la maggioranza ha detto che non tutto l’importo è quello del fatturato, ci sono altre spese. Chiedo: quali sono queste spese e se l’importo totale torna dentro l’economia del costo beneficio. Non mi è stato risposto con la linearità delle cose fatte nel giusto e a me sembra che la spesa è eccessiva e quindi mancante della ragione economica fondamentale che nel nostro caso si può dire costo=beneficio.
Eccessiva sembra la spesa di 12.000 Euro per il centro multimediale.
È da chiedersi anche come sono gestiti i 26.000 Euro di assistenza e gite.
Nell’insieme ritengo che il Bilancio deve essere composto, da parte dell’amministrazione, con una migliore leggibilità perché si amministrano soldi pubblici. E noi chiediamo chiarezza.
Per le ragioni sopra esposte il sottoscritto vota contro l’approvazione di questo bilancio
Il consigliere  
Eraldo Biasetti