SULMONA - Disagi e proteste degli utenti ieri mattina nell'ospedale di Sulmona dove, per il terzo giorno consecutivo, non è stato possibile prenotare e quindi fare le analisi a causa di uno sciopero indetto dal personale del Centro Unico di Prenotazione (Cup), assunto con contratti atipici, per chiedere la stabilizzazione. Davanti all'ufficio un biglietto in cui si annuncia uno sciopero ad oltranza del personale

della cooperativa che gestisce il servizio senza nessuna spiegazione circa i motivi. I dirigenti Asl, di fronte alle reiterate proteste degli utenti, hanno detto che loro nella vicenda non c'entravano nulla. In mattinata sono intervenuti anche i carabinieri per controllare quello che stava succedendo dopo aver verificato la situazione i militari hanno provveduto a stilare un rapporto. Proprio ieri mattina,

inoltre, è stata ufficializzata la sostituzione ad interim del direttore sanitario facente funzione Tonio De Biase, con il direttore sanitario della Asl Avezzano-Sulmona, Valente. Di Biase era presente durante la visita del Ministro della Salute Livia Turco quando le mamme dei pazienti di pediatria protestarono contro i dirigenti dell'ospedale per la presenza di scarafaggi nelle corsie.(ANSA).

 

SULMONA - Con la stipula di un atto pubblico di compravendita, l'impresa abruzzese Gea spa, società operante nel settore dell'elettronica, ha rilevato dal Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Sulmona un opificio industriale dismesso (ex Borsini), da utilizzare per l'avvio di attività di produzione elettronica entro l'anno 2009, con conseguente assunzione di personale dedicato nei prossimi anni. Lo ha reso noto l'Assessore alle Attvità Produttive, spiegando che l'iniziativa è stata resa possibile nell'ambito degli accordi

tra Regione Abruzzo e Ministero dello Sviluppo Economico, per l'utilizzo delle risorse nazionali destinate alle imprese che intendono investire in aree da deindustrializzare. Il Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Sulmona, che disponeva dell'immobile, lo aveva in precedenza ristrutturato per una successiva messa a disposizione, gettando quindi le premesse per una prima iniziativa del genere nell'area. La Gea spa, tramite la presentazione di un progetto industriale avanzato e il relativo accesso ai fondi in

dotazione,  ha rilevato la struttura, da anni non utilizzata, con la volontà di investire strategicamente nel proprio territorio. L'Assessore alle Attività Produttive, che ha svolto un ruolo attivo per favorire il buon esito dell'operazione ha così commentato: "si è conclusa un'importante operazione che contribuisce al rilancio economico-produttivo nell'area della Valle Peligna, con significativi riflessi anche a livello occupazionale". (REGFLASH)

 

 

 

 

SCANNO - Giovedì 10 Aprile, alle ore 17,00, verrà presentato presso l’auditorium delle Anime Sante, il libro di Antonio Silla (riprodotto in copie anastatiche) “La Pastorizia Difesa”, con il sottotitolo: “Ora si fa una breve analisi sopra alcuni progetti intorna alla riforma della Regia Dogana di Foggia”, di cui il Silla era deputato generale. Alla presentazione interverranno: Walter Capezzali, presidente della Deputazione Abruzzese di Storia Patria; Roberto Marotta, Presidente della fondazione Carispaq; Fabrizio Politi, Preside della facoltà di Economia dell’Università

dell’Aquila; Adriana Gandolfi, Demo-Antropologa; Giulio Rolando, direttore della rivista “Il Cerchio”; Francesco del Fattore, Museo della Lana. Coordina gli interventi, Italia Gualtieri. Antonio Silla nacque a Scanno nel 1737. A Napoli compì gli studi giuridici. Fu allievo di Giambattista Vico. Dopo la laurea in Giurisprudenza si dedicò con passione agli studi storici e politici. Tra le sue opere ricordiamo: Sul diritto di punire, ossia in risposta al trattato dei delitti e delle pene di Cesare Beccaria. Morì a Foggia nel 1790, all’età di 52 anni.

 

Accertamenti a Sulmona della Guardia di Finanza SUI FONDI DEL TERREMOTO DEL 1984 SULMONA - La Guardia di Finanza di Sulmona ha proceduto all'acquisizione documentale, in merito

all'attivita' amministrativa del comune di Sulmona, circal'erogazione dei fondi destinati alla ricostruzione del terremoto del 1984 che danneggio' 80 abitazioni di residenti. L'ammontare totale delle erogazioni, in tre tranche, con la prima di 840 mila euro risalente al giugno 2006, e' stato di circa 2,5 milioni di euro. Il lavoro delle fiamme gialle sarebbe teso ad accertare i criteri per la stesura della graduatoria per l'accesso ai fondi, in relazione ai documenti forniti dai richiedenti. (AGI)

 

«E’ giunto il momento di fare chiarezza. Dopo anni ed anni di lavoro precario, ci troviamo sempre più spesso ad essere oggetto di polemiche sollevate sulle testate giornalistiche regionali e sulle pagine on line di siti internet che fanno informazione. Se fino ad ora abbiamo ritenuto opportuno lasciar cadere l’argomento, crediamo che sia giunto il momento di fare qualche precisazione. C’è chi ci inserisce all’interno di una casta di privilegiati: certo abbiamo un lavoro, sia pur precario, e a fine mese percepiamo uno stipendio, ma se questo basta a renderci dei privilegiati allora i lavoratori di tutto il mondo dovrebbero ritenersi tali. C’è chi ci include invece  tra i “parenti dei funzionari  regionali”, senza fare alcun tipo di distinguo, a discapito dei “figli di nessuno”. E comunque a riguardo sta già indagando la magistratura. E c’è ancora chi, nella più totale  ed assoluta ignoranza ci accomuna ai portaborse politici. Il problema dei  portaborse, figure di nomina politica, che quindi non hanno superato alcuna selezione pubblica esiste, è grave,  ma non ci riguarda in prima persona, anche se la seguiamo con la massima attenzione, onde evitare che vengano operati abusi contro quelle persone che possiedono effettivamente i titoli necessari ad aspirare alla tanto agognata stabilizzazione

Tra i 260 collaboratori c’è chi, come noi, ha affrontato e  superato 2, o in alcuni casi 3 selezioni pubbliche per titoli ed esami, ufficialmente pubblicate sul BURA regionale (http://concorsi. regione. abruzzo .it/ esperiti/index.htm) e i cui verbali sono consultabili presso gli uffici della Regione Abruzzo. Al momento dell’assunzione avevamo requisiti specifici per coprire determinate figure professionali, abbiamo superato selezioni pubbliche e ad oggi, a circa 7 anni di distanza, abbiamo acquisto professionalità nei settori per i quali siamo stati chiamati a lavorare. A livello nazionale da qualche tempo, si parla di porre fine al precariato, di stabilizzazione di chi ha una contratto a tempo determinato  e dei co.co.co. La Regione Abruzzo si sta muovendo in questa direzione, senza nessun aggravio della spesa pubblica, in quanto da più di sette anni  siamo inseriti del bilancio annuale. Non abbiamo diritto di aspirare alla tanto agognata stabilizzazione? Non è giunto per noi il momento di avere qualche certezza in più riguardo il nostro futuro? Prima di fare polemica gratuita e di divulgare false notizie sull’argomento sarebbe preferibile documentarsi meglio sulle nostre condizioni, tenendo in considerazione che tali polemiche nuocciono a tante persone che in maniera corretta e legittima aspirano alla propria stabilizzazione».