Alcune note su "Il tavolo dell'unione"


"Il Tavolo per l’Unione, al servizio del Paese, auspica la più ampia partecipazione possibile della società civile (la gente comune, le forze sociali, i giovani, le donne, gli imprenditori)  in modo da costruire, su un programma di cose concrete da fare, quel clima di fiducia e di unit à di intenti indispensabile  per riportare Scanno ai posti che merita e, siamo certi, con esso tutta la Valle del Sagittario ". Così in un comunicato stampa.
La premessa è ottima. E' quella che avrebbero enunciato tutti gli uomini di buon senso.
E poi la connotazione politica: «Il coordinamento del Tavolo in assoluta trasparenza, da più di un anno, si sta adoperando per far convergere tutte le energie degli schieramenti locali del centrosinistra, simpatizzanti e societ à civile verso un progetto unitario denominato “Unione per Scanno”».
Da questo Tavolo, da quel che ho capito, sono esclusi tutti coloro che non sono n é iscritti ad un partito del centrosinistra, né simpatizzanti di tale connotazione politica.
Peccato! Perché a priori si esclude chi si vuole impegnare per il proprio paese, senza voler stare sotto una bandiera, ma con la determinazione delle proprie idee, libere da ogni condizionamento; di poter andare a destra, a sinistra, in alto, in basso, alla ricerca soltanto del “Bene” per il paese. Ma che ne sarà dopo? Ammesso che la coalizione sia vincente o (facendo i dovuti scongiuri – ma anche per tutte le altre coalizioni) sia perdente!
Io sto con quanto scritto da Giuseppe Mastrogiovanni sull’ultimo numero del Gazzettino.
Occorre “Un accordo trasversale non per il potere, ma per il governo di Scanno”.
Un inciucio? Niente affatto.
Solo senso di responsabilità da parte di tutti, per portare avanti un programma condiviso.