La Provincia dell’Aquila fa propria la proposta dei Sindaci della Comunità Montana Valle Peligna e del Comitato “Cittadini della valle futura” di trasformare il sito militare di Monte San Cosimo in area attrezzata per la protezione civile. È quanto è emerso nell’incontro che la Presidente Stefania Pezzopane e gli assessori Benedetto Di Pietro, Teresa Nannarone e Michele Fina hanno avuto questa mattina con una delegazione di sindaci peligni. All ’incontro erano presenti il presidente della Comunità Montana, Antonio Carrara, i sindaci di Raiano, Corfinio, Pratola Peligna, Prezza e i rappresentanti del

Comitato dei Cittadini, Mario Pizzola e Roberto Santilli. Nelle prossime settimane la Provincia predisporrà una delibera analoga a quella già adottata dai 16 comuni della Valle Peligna (Sulmona, Pratola, Prezza, Raiano, Corfinio, Bugnara, Roccacasale, Vittorito, Introdaqua, Pacentro, Cansano, Campo di Giove, Pettorano sul Gizio, Anversa, Cocullo e Villalago), in cui si chiede la smilitarizzazione del sito e la sua riconversione, anche per dare nuovo impulso economico all ’area di oltre 133 ettari, che attualmente è vincolata a servitù militare. Un peso improduttivo, secondo gli

estensori della proposta, che può essere trasformato in risorsa. La Provincia dell’Aquila ha inoltre condiviso la proposta del comitato dei cittadini, che ha raccolto oltre 3000 firme indirizzate al Ministro della Difesa, di sollecitare la Regione Abruzzo ad aprire nei prossimi mesi un confronto con il governo nazionale, per rinegoziare le servit ù militari. Un progetto andata in porto in Sardegna, dove grazie all’azione della Regione si è giunti alla riconversione del sito della Maddalena.

 

Confindustria Abruzzo evidenzia la grave situazione che in regione caratterizza lo smaltimento dei rifiuti, urbani ed industriali, e chiede che si costituisca uno specifico tavolo tecnico – politico, composto dai rappresentanti istituzionali da una parte e dalle Associazioni di Categoria e dagli operatori del settore dall ’altra, che affronti con la dovuta attenzione la questione e pervenga con urgenza alle soluzioni da adottare. La proposta è stata assunta dal massimo organismo direttivo dell’Organizzazione imprenditoriale, composto dalle rappresentanze di tutte le componenti Territoriali e Settoriali della regione, alla luce della decisione della Regione Abruzzo di farsi carico dello smaltimento di parte dei rifiuti campani. Al riguardo, Confindustria Abruzzo auspica che l’esperienza della Regione Campania sia di monito e

possa contribuire ad indurre le nostre Istituzioni a riflettere sulla opportunità di intervenire sulla materia assumendo urgentemente i provvedimenti richiesti. Confindustria, infatti, non può esimersi dall’esprimere la massima preoccupazione per la situazione che, in assenza di un efficiente sistema di smaltimento dei rifiuti, si sta determinando anche in Abruzzo, perch é: • la nostra Regione si trova nei territori delle province di Teramo e L’Aquila, in condizioni di reale emergenza per quanto riguarda lo smaltimento di rifiuti urbani; • sussiste una situazione di totale impossibilità e difficoltà di smaltimento della quasi totalità di rifiuti industriali, che costringe le nostre imprese a dover esportare i propri rifiuti in altre regioni con aggravi di costi, finanziari ed amministrativi, notevolissimi. (Il Presidente CONFINDUSTRIA ABRUZZO)

 

CAMPO DI FANO - Seconda sconfitta interna per la squadra d mister Venanzio Ciampa, di misura contro la Vestina. Il primo tempo, terminato 0-0, è stato brutto, senza occasioni importanti, con le due contendenti che si sono affidate a lanci lunghi per scavalcare il centrocampo. Nella ripresa, al 57' il vantaggio ospite, con la ribattuta vincente di un attaccante della Vestina dopo un tiro respinto dalla traversa. Il Campo di Fano ha provato a reagire, ma l'assenza del bomber Francesco De Sanctis si è notata nella scarsa pericolosità delle giocate offensive. E' stato l'inatteso 0-2 a scuotere finalmente la squadra di casa, ma il portiere ospite in due circostanze è stato bravo a mantenere il doppio vantaggio dei suoi. Nel recupero Angelo Marinucci, su rigore, ha reso un po' meno brutta la sconfitta: 1-2.

BUGNARA - Nelle ultime sette gare di campionato la Federlibertas ha collezionato sei sconfitte e una vittoria, subendo ventiquattro reti e realizzandone sei. I numeri parlano chiaro: per salvarsi, occorre puntare a evitare l'ultimo posto e sperare nei play-out. Certo contro il Coppito Calcio la compagine di mister Marcantonio partiva sfavorita, anche se nel primo tempo, conclusosi a reti bianche, la squadra di Bugnara ha lottato bene, manovrando pi ù degli avversari. Nella seconda frazione di gioco al 60' gli aquilani sono andati in vantaggio, con il centravanti che ha trasformato in gol un rinvio della propria difesa. La Federlibertas si è buttata in avanti alla ricerca del prezioso pareggio, ma senza fortuna. Anzi, allo scadere, il Coppito Calcio in contropiede ha siglato lo 0-2 finale.

SCANNO-VILLALAGO - E' stata una bella domenica per i ragazzi allenati da Silverio Paletta, grazie alla sonora vittoria ai danni dello United Cerchio. I marsicani sono scesi in campo con una formazione spregiudicata, alla ricerca dei tre punti, ma la Hope 2000 si è fatta trovare pronta, giocando bene e sbagliando quasi niente. Da segnalare le azioni corali con palla a terra messe in mostra dalla squadra dell'Alta Valle, che sono valse nel primo tempo il punteggio di 3-0, con reti di Enrico Caranfa, Mimmo Spacone e Roberto Mancini. Nella ripresa lo United ha reagito, segnando il 3-1. Ma la Hope si è dimostrata intenzionata a fare suo il match e ancora Mancini e Caranfa hanno portato il punteggio sul 5-1, firmando cos ì una doppietta a testa. Nei minuti finali gli ospiti hanno realizzato il loro secondo gol, per il 5-2 definitivo.

 

Un Po’ di Storia - L'etimologia della parola Carnevale è tuttora molto discussa: potrebbe derivare da Carna -aval o da carnevale (un invito a non mangiare carne), o ancora, da Carnalia (feste romane in onore di Saturno), oppure da carne-levamen o dall'espressione medievale carnem-laxare (cio è fare digiuno, astinenza). Di sicuro le origini di questa festa sono religiose. Apprendiamo, dalle testimonianze storiche, che le maschere erano utilizzate dall'uomo fin dal Paleolitico, quando gli stregoni, durante riti magici e propiziatori, indossavano costumi adornati di piume e sonagli e assumevano aspetti terrificanti grazie a maschere dipinte, nell'intento di scacciare gli spiriti maligni. Ma è soprattutto nel mondo romano, dove si svolgevano feste in onore degli dei, che possiamo ritrovare le origini del nostro Carnevale. Nell'antica Roma i festeggiamenti in onore di Bacco, detti Baccanali, si svolgevano lungo le strade della citt à e prevedevano già l'uso di maschere, tra fiumi di vino e manifestazioni danzanti. Famosa era, anche, la festa di Cerere e Proserpina, che si svolgeva di notte, in cui giovani e vecchi, nobili e plebei si univano nel ritmo

dei festeggiamenti. In marzo e in dicembre era la volta dei Saturnali, le feste sacre a Saturno, padre degli dei, che si svolgevano nell'arco di circa sette giorni durante i quali gli schiavi diventavano padroni e viceversa, dove il "Re della Festa", eletto dal popolo, organizzava i giochi nelle piazze, e dove negli spettacoli i gladiatori intrattenevano il pubblico. Secondo Livio, queste feste iniziarono all'epoca della costruzione del tempio di Saturno (263 a.C.). Negli anni i Saturnali divennero sempre pi ù importanti, all'origine infatti duravano solo tre giorni, poi sette finché, in epoca imperiale, furono portati a quindici. Ai Saturnali si unirono le Opalia, in onore della dea Ope moglie di Saturno, e le Sigillaria, in onore di Giano e Strenia. Infine, in ricordo della lupa che allatt ò Romolo e Remo, non possiamo non ricordare i Lupercali che erano considerate feste della fecondit à. Il Carnevale nell’età moderna ha inizio il 17 Gennaio e ha termine il martedì grasso, giorno che precede il mercoledì delle Ceneri, quando ha inizio la Quaresima. (Fonte: ilpaesedeibambinichesorridono)

 

SCANNO - Domenica 3 Febbraio si sono svolte a Scanno le votazioni sezionali per eleggere il Coordinatore cittadino del Partito Democratico di Scanno, costituitosi il 14 Ottobre scorso. E ’ stato eletto a maggioranza l’avv. Giovanni Mastrogiovanni, consigliere comunale di minoranza. E’ giovane e non appartiene alle vecchie nomenclature dei partiti della sinistra scannese. Nelle sedute dei consigli comunali ha sempre dimostrato di essere una persona

politicamente preparata, di avere equilibrio e senso di responsabilità nel votare le proposte consiliari. La sua elezione non era scontata, perché le varie “correnti” del nuovo partito non hanno trovato subito l’accordo. Gli facciamo i nostri auguri, anche perché ne avrà bisogno, in previsione del rinnovo del consiglio comunale del suo paese, quando si tratter à di preparare il programma e la lista per le elezioni amministrative.

 

 

Due cognati contro il commisario prefettizio SULMONA - Su “Il Centro” dell’ 1 febbraio u.s., due cognati si sono scagliati contro il commissario prefettizio di Sulmona. I cognati sono l ’ex sindaco Franco La Civita e Aldo Ronci. Il primo, invece di fare una parola di meno per  l’esito disastroso della sua amministrazione, che non ha mantenuto nemmeno una delle promesse fatte e che si è chiusa ignominiosamente con le dimissioni e il commissariamento, critica il bilancio preventivo del commissario. Dice che è insufficiente lo stanziamento per gli investimenti. Gli tiene bordone Aldo Ronci dall ’alto della sua dottrina economica. Ma le obiezioni si ritorcono a danno dell’ex-sindaco. Il commissario redige il preventivo sulla base delle disponibilità

finanziarie. Il sindaco uscente ha lasciato le casse vuote. Gli stanziamenti per investimenti nascono dai fondi regionali e statali sulla base di progetti convincenti,  capaci  di guadagnarsi i necessari finanziamenti. Nulla di questo ha lasciato in eredità La Civita, impegnato nella rissa perpetua con i suoi  assessori e consiglieri e per assenza di autentica  progettualità.  Non era il commissario, al governo della città per l’ordinaria amministrazione e da pochi mesi, che poteva elaborare  progetti del genere. Hanno torto, e per giunta dimostrano  cattivo gusto nel fare  squadra fra parenti per calunniare un pubblico funzionario che fa onestamente il suo lavoro senza latrocini e arricchimenti, che non si è servito  di disastrosi city manager a oltre 100 mila euro al mese,  che a fine corsa citano il Comune per danni, pretendendo addirittura 500 mila euro. (Maria Antonieta Mancinelli - Sulmona, 3/02/08)