I problemi attinenti all’adeguamento della variante di Anversa vanno risolti, non ingigantiti.  E’ esattamente in questa direzione che la Provincia si è mossa ieri, nel corso del summit con Regione, ANAS e Comune. Trovo pertanto del tutto singolare che il sindaco Di Cesare dipinga la Provincia dell ’Aquila come un ente insensibile ai problemi o peggio voglia addebitarci la parte del bastion contrario. Abbiamo sollevato delle osservazioni tecniche al progetto, per renderlo pi ù sicuro possibile. Non siamo stati certo noi

ad aver chiesto la costruzione di parcheggi sopra una galleria e collegati ad una strada senza sbocchi, con pendenze da alpinisti. Se vogliamo porre rimedio a queste problematiche, siamo pronti e disponibili a sederci nuovamente attorno ad un tavolo, come abbiamo sempre fatto, per chiarire tutti i nodi spinosi rimasti sospesi. Non siamo per ò disposti a far passare la Provincia dell’Aquila come un ente che resta a guardare. (Pio Alleva Assessore alla Viabilità della Provincia dell’Aquila)

 

Circa 110 uomini impiegati, di cui 35 stagionali, 60 mezzi a spinta, tutti di proprietà dall’Amministrazione provinciale e 20 automezzi affittati da ditte private. Queste alcune cifre snocciolate dall ’Assessore provinciale alla viabilità, Pio Alleva, che ha fatto il punto della situazione sulle risorse impegnate, per fronteggiare questa prima ondata di maltempo. In totale per il piano neve, l ’Amministrazione provinciale investirà quest’anno circa due milioni di euro, per 1.888 chilometri di strade. Cinquecentomila euro sono serviti all ’acquisto di 50mila quintali di salgemma. La somme restante servirà all’acquisto del carburante e alle spese per il

personale, compreso il pagamento degli straordinari. “Il personale ha lavorato ininterrottamente per liberare le strade di nostra pertinenza. L ’Alto Sangro, la Valle Peligna, Campotosto e Castel del Monte sono state le zone dove si sono registrate le criticit à maggiori – ha commentato l’assessore Alleva- Intenso è stato lo sforzo per tenere aperta la S.P. 9 Marsicana, che a causa della momentanea chiusura della Tiburtina, è l’unica strada di collegamento tra valle Subequana e Sulmona”. L’assessore Alleva e la presidente Pezzopane hanno voluto ringraziare tutto il personale della Provincia impegnato in questo sforzo, per l ’ottimo lavoro svolto e il prezioso contributo. (C. S.)

 

“E’ davvero imbarazzante l’atteggiamento dell’Assessore regionale ai Trasporti, Tommaso Ginoble. Da mesi si è chiuso in un silenzio inspiegabile sul futuro del servizio di trasporto su gomma Roma-Sulmona-Scanno, effettuato dalla societa ’ Schiappa, e questo ci preoccupa non poco perché le decisioni a tavolino sono quelle che poi puntualmente calpestano i diritti dei cittadini e favoriscono invece piccoli interessi ’’. Lo denuncia il portavoce del Comitato dei pendolari del Centro Abruzzo, Francesco Di Nisio, che chiede a Ginoble e all ’Arpa di uscire allo scoperto e di spiegare finalmente che fine faranno i collegamenti di autobus tra il Centro Abruzzo e Roma. ‘’A Ginoble abbiamo

consegnato duemila firme di cittadini che quotidianamente fruiscono del servizio, c ’è stata una precisa presa di posizione nell’Assemblea Regionale di undici consiglieri e della Commissione Attività Produttive, tanti Comuni del Centro Abruzzo hanno votato ordine del giorno a sostegno della vertenza – ha aggiunto Di Nisio – ma da Ginoble non è arrivata una sola parola per tranquillizzare le centinaia di lavoratori e studenti che fruiscono del servizio. Al cospetto registriamo invece che hanno ripreso a circolare voci e illazioni che parlano di tagli alle corse e di nuovi assetti societari ’’. Di Nisio ha però annunciato che la battaglia dei pendolari non si fermerà qui. ‘’Se Ginoble continua

ad ignorarci  - ha minacciato Di Nisio – siamo pronti a rivolgerci anche alle altre Istituzioni del paese e a mettere in campo iniziative clamorose di protesta ’’. Il Comitato dei pendolari ha intanto chiesto un incontro al Commissario Prefettizio del Comune di Sulmona, Luciana Crisi, invitandola a mediare con la Regione Abruzzo. ‘’All’Arpa e a Ginoble – ha concluso Di Nisio – chiediamo che al tavolo che deciderà il futuro di questo servizio ci sia anche una rappresentanza dei pendolari. Vogliamo guardare in faccia chi vuole isolare il Centro Abruzzo e favorire invece altre zone della Regione ’’. (Comitato dei Pendolari del Centro Abruzzo)

 

 

Il prossimo giovedì 20 dicembre 2007 si concluderanno le manifestazioni dell’anno dedicato al folclorista e archeologo Antonio De Nino. Nel corso dell’anno si sono avute iniziative per ricordare l’illustre sulmonese, sia a Pratola, il suo paese natio, sia a Raiano e nella stessa Sulmona. Lo spettacolo “Favolosamente Antonio De Nino”, ideato dall’Associazione Harmonia Novissima, concluderà le manifestazioni. Si svolgerà, alle ore 21,00, nella Sala

Lignea della Biblioteca Ovidio, in Piazza Salvatore Tommasi. Lo spettacolo è fatto di musica e prosa. I brani, tratti delle favole più suggestive delle tradizioni popolari abruzzesi, saranno lette da Martina Di Genova, mentre il soprano è Emanuela Marulli, accompagnata al pianoforte da Sabrina Cardone, canterà le romanze di Francesco Paolo Tosti, tratte dalla raccolta di canti e romanze popolari abruzzesi.

 

 

Con l’incidente alle acciaierie ThyssenKrupp di Torino in cui hanno perso la vita ben cinque operai le cosiddette “morti bianche” sono tornate a fare notizia. Anche il nostro territorio, nell’ultima settimana, ha visto morire un edile, Antonio Innocenti, precipitato dall’impalcatura mentre era al lavoro in un cantiere. Gli incidenti mortali nei posti di lavoro sono quotidiani e la maggior parte delle volte sono “invisibili” perché non passano all’attenzione dei grandi media. Per questo abbiamo proposto, dalle colonne del quotidiano Liberazione dello scorso 11 novembre, un gesto forse inutile, forse provocatorio, ma molto simbolico: l ’organizzazione di funerali di Stato per ogni lavoratore morto sul posto di lavoro, proprio come accade per i militari morti nelle missioni di pace/guerra, per restituire loro dignit à. Sì perché

dal 2003 al 2006 sono morti ben 5252 lavoratori (più della guerra in Iraq!) e nel solo 2007, ad oggi, contiamo già più di mille caduti. Sul lavoro non si muore per una tragica fatalità, si muore perché qualcuno non rispetta le regole. Oggi il mercato neoliberista, in tutti i settori, mira esclusivamente al profitto a scapito della sicurezza e della dignit à delle lavoratrici e dei lavoratori. Occorre quindi riportare al centro i diritti di quanti, quotidianamente, portano avanti effettivamente la produzione e l ’economia del nostro Paese e cioè tutti i lavoratori, e condannare i veri responsabili di questo stillicidio. Noi Giovani Comunisti/e sentiamo un legame con quegli operai che urlavano la propria rabbia nel corteo di Torino di luned ì 10 e per questo motivo venerdì scorso abbiamo tenuto azioni dimostrative in tutti i territori davanti le sedi di

Confindustria chiedendo contemporaneamente al Governo precisi e più netti impegni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro perché siamo convinti che di lavoro si vive e non si deve morire. Per quanto riguarda la nostra realt à locale comunichiamo che venerdì 21 dicembre alle ore 17.30 presso il circolo di Rifondazione Comunista / Giovani Comunist* di via Corfinio 80 a Sulmona proietteremo il film “PAUL, MICK E GLI ALTRI” di Ken Loach, un film che, partendo dalla realtà lavorativa inglese, ci spingerà a riflettere sulla poca sicurezza sui posti di lavoro presente nel nostro Paese. Sar à anche un’occasione per confrontarci e rendere omaggio ai mille lavoratori morti nel 2007. Ovviamente l ’ingresso è gratuito e tutta la cittadinanza è invitata a partecipare. (R. Verrocchi coord. dei Giovani Comunisti/e)