Le inutili polemiche sul volume
“ANVERSA – HISTORIA E MONUMENTA”
Sull’ultimo numero del Gazzettino della Valle del Sagittario ben quattro pagine sono state dedicate ad interventi critici sul libro di recente pubblicato dal Comune di Anversa degli Abruzzi e curato dal prof. Giuseppe Grossi, il quale in altra nota espone il suo qualificato punto di vista in merito.
Da parte dell’Amministrazione Comunale, committente e quindi responsabile dell’iniziativa, nonostante lo stupore e la sorpresa per la gran parte dei rilievi formulati, si sarebbe preferito evitare repliche per non alimentare ulteriori sterili quanto inutili polemiche.
Ma dopo alcune sconcertanti e maliziose strumentalizzazioni che ne sono seguite, si rende doveroso e necessario questo intervento per riportare nei binari di verit à e correttezza i termini della questione, senza peraltro alcuna intenzione di voler entrare nel merito specifico delle svariate “obiezioni” espresse.
Va ricordato, ovviamente, che chiunque ne abbia titolo e competenza può sempre liberamente esprimere il proprio dissenso e fornire un personale contributo anche critico ma, in questo caso, se prima ci si fosse adeguatamente documentati in merito, si sarebbero evitate alcune interpretazioni fuorvianti e considerazioni poco pertinenti.
La vicenda della pubblicazione della Storia di Anversa ha origine diversi anni addietro, ovvero quando l ’Amministrazione Comunale ritenne utile e doveroso destinare a tale scopo l’investimento di risorse economiche per dotare finalmente il paese ed i suoi abitanti di un prima organica pubblicazione storica, attraverso un progetto culturale di qualit à e spessore.
L’intendimento iniziale era quello di finanziare la stampa del ricchissimo e prezioso materiale raccolto dall ’infaticabile Cesare Ventresca, che animato da grandissima passione ed ammirevole volont à aveva dedicato lunghi anni a studi e ricerche approfondite, a laboriose indagini, a verifiche accurate su tutto ci ò che riguardava le origini di Anversa, le sue evoluzioni storiche e sociali, le testimonianze artistiche, le documentazioni letterarie.
Lasciò purtroppo incompiuto questo ammirevole lavoro ed i suoi familiari intrapresero l ’opera di assemblare ed ordinare la gran mole di documenti raccolti ma, nonostante la reciproca disponibilit à ed interesse per l’idea di realizzarne la pubblicazione a cura del Comune, insorsero insuperabili impedimenti che non ne consentirono la concretizzazione.
Dopo varie riflessioni ed approfondimenti venne conferito l’incarico al prof. Giuseppe Grossi, un vero esperto in materia, il quale aveva proposto un piano dell ’opera interessante e convincente.
Iniziò quindi un lungo percorso caratterizzato da lungaggini burocratiche, difficoltà tecniche, complicazioni amministrative, imprevisti di ogni genere…
Comunque, con la produzione delle prime bozze, vi fu la consapevolezza che l’opera non avrebbe assolutamente potuto coprire l’intero arco della storia di Anversa e Castrovalva.
Venne quindi stabilito di dare uno spazio maggiore alle epoche meno note, rinunciando purtroppo agli approfondimenti dei periodi pi ù vicini ai giorni nostri.
In quello stesso frangente fu anche presa la decisione di non riportare citazioni di scrittori e personaggi contemporanei, sia per l ’oggettiva impossibilità di operare i dovuti riscontri, sia per il timore di qualche involontaria ed ingiusta omissione.
Per la verità vi era l’ipotesi di pubblicare nel volume il materiale inedito di Costanza Sabatini, studentessa anversana tragicamente scomparsa alcuni anni fa, la quale stava completando la sua tesi di laurea in Architettura dedicata alle Chiese di Anversa.
Fu con vero rammarico che si dovette rinunciare anche all’inserimento del suo pregevole ma, purtroppo, incompleto lavoro, frutto di accurate ricerche ed indagini presso gli archivi pubblici.
Non ha alcun senso quindi recriminare sullo “oscuramento” di taluni periodi storici o delle “voci locali” ignorate, dato che la struttura dell’opera non avrebbe potuto, in nessun caso, essere né completa né totalmente esaustiva.
Pertanto, l’articolo del come sempre dotto e appassionato, ma poco realistico, compaesano Aldo Di Cesare parte da un presupposto insussistente per il libro in questione poich é, nel taglio e nei contenuti del lavoro, non vi era alcuna concreta possibilità di riportare le meritorie esperienze dei numerosi anversani che negli ultimi decenni si sono indubbiamente distinti in campo letterario, artistico e culturale.
Nulla vieta altresì che tale ricchezza umana e professionale possa essere adeguatamente contemplata in una specifica futura pubblicazione e ben venga quindi chiunque ne abbia la volont à e il coraggio di farsene carico.
Circa le considerazioni espresse dal direttore del Gazzettino Roberto Grossi, sono largamente condivisibili quelle inerenti la carenza degli indici e delle bibliografie ma, avendo anch ’egli interpretato in maniera impropria le finalità e le caratteristiche del lavoro laddove lamenta il “mancato apporto” degli studiosi anversani, vanno fermamente rigettate le gravi ed ingiustificabili accuse che sia stato addirittura “disprezzato” chi con amore ricostruisce la storia del paese.
Stupisce inoltre che il direttore affermi che il libro “non ha niente di nuovo” e che abbia pienamente “sposato” la reprimenda del prof. Fulvio D’Amore, senza peraltro avvertire l’esigenza di verificare i fatti esposti interpellando contestualmente “l’altra campana”.
Sorprendono non poco alcune affermazioni del prof. D’Amore, il quale evidentemente non riesce ad abbinare alle grandi doti di studioso e ricercatore (pienamente riscontrabili nei capitoli da lui curati nel volume) altrettanta obiettivit à circa i veri rapporti intercorsi con l’Amministrazione.
Infatti, nella sua acrimoniosa “autodifesa”, ne ha fornito una ricostruzione lacunosa ed imprecisa, sia alludendo a presunte forme di “severa censura” al suo operato, che adombrando persino il mancato invito alla presentazione del volume del 18 Agosto, per la quale era stato per tempo informato tanto che si riteneva scontato un suo spontaneo intervento tecnico-professionale.
Si da atto comunque che abbia preferito glissare sulle proprie spettanze economiche, reiteratamente sollecitate e pienamente soddisfatte molto prima della stampa del volume!
Ben altro spirito e contenuti caratterizzano l’articolo di Stefano Mari e Antonio Genovese, i quali hanno evidenziato alcune imprecisioni ed inesattezze contenute nel libro.
I documentati riferimenti e le precise indicazioni riportate forniscono senz’altro un utile contributo alla comprensione della storia di Anversa e del territorio.
D’altra parte sarebbe stato impensabile che un’opera così ricca ed articolata potesse risultare esente da errori ed inesattezze, ma l’impianto generale conserva appieno un fascino ed un valore certamente considerevoli.
E proprio in occasione della presentazione del volume, il prof. Francesco Sabatini, presidente della prestigiosa Accademia della Crusca, volle sottolineare il grande pregio del lavoro svolto, attribuendo all ’opera il rango di prezioso patrimonio storico e culturale.
A onor del vero, dopo la pubblicazione del volume, sono pervenute in Municipio numerose altre testimonianze di apprezzamento e consenso anche da illustri storici, eminenti studiosi ed appassionati di cultura locale: chiunque volesse pu ò prenderne visione.
Ma la soddisfazione maggiore è rappresentata dall’interesse e dal consenso dei semplici cittadini, che con orgoglio e piacere hanno avuto modo di leggere o semplicemente sfogliare l ’opera.
Tutto ciò evidenzia la vera portata qualificante dell’iniziativa promossa dall’Amministrazione Comunale del nostro piccolo paese, che è riuscita con intraprendenza e lungimiranza a programmare e realizzare la produzione di un volume di cos ì ampio respiro, destinato principalmente a tutte le famiglie residenti o originarie.
Attraverso questo libro vi è quindi la volontà di testimoniare alle generazioni future i valori morali ed il senso di appartenenza che ha qualificato per secoli il nostro territorio.
Questo patrimonio comune va difeso e valorizzato, aldilà di ogni polemica, perché rappresenta la  vera identità morale, civile ed umana di Anversa.
La nostra speranza è che il volume “Anversa – Historia et Monumenta” costituisca il primo passo di un percorso virtuoso che porti alla pubblicazione in futuro di altre opere del genere, attraverso le quali sia possibile sviluppare, documentare ed approfondire tutte le molteplici aree di interesse storico, sociale, artistico e culturale che caratterizzano il nostro Paese.

L’Amministrazione Comunale
di Anversa