I FATTI
21.03.1998 Alcuni cittadini (proprietari di terreni agricoli di superficie mq.
9.711, che tra 17.07.98 e il 27.08.99 saranno poi venduti alla Parrocchia
S.Giovanni da Capestrano) ed altri privati (proprietari di terreni agricoli di
superficie mq.12.289) presentano al Comune la seguente osservazione alla
Variante al PRG (adottata il 29.10.1997 con delibera C.C. n.38), firmata anche
dal responsabile della Parrocchia :
I sottoscritti considerato che è necessario costruire nella zona il nuovo Centro Parrocchiale che possa servire
al meglio l
’‘insieme delle frazioni...; considerata la disponibilità alla realizzazione dell’‘opera finanziata anche con i fondi della CEI; considerato che i proprietari si
dichiarano disponibili ad ospitare l
’‘iniziativa, anche attraverso la cessione gratuita al Comune della porzione
necessaria alla realizzazione del nuovo Centro Parrocchiale, a fronte della
destinazione della parte residua ad area edificabile, al fine di soddisfare le
proprie esigenze abitative; considerato che la previsione insediativa nel suo
complesso (Centro Parrocchiale, residenze private) non sembra essere in
contrasto con gli indirizzi di pianificazione della Variante al PRG..;
considerato che la nascita del nuovo Centro Parrocchiale costituirebbe un
fondamentale elemento di riqualificazione della zona; chiedono che i terreni
suindicati siano destinati per la met
à (mq.11.000 - ndr) a “zona per servizi pubblici” e per l’altra metà (mq.11.000 ndr) a “zona di completamento tipo 2”. (Volumetrie realizzabili: Centro parrocchiale: If = 3 mc/mq - mc.33000;
Residenziale: If = 1,6 mc/mq - mc.17600; n
∞ abitanti insediabili = 176. Insomma: Chiesa, attrezzature e villaggio
residenziale)
14.05.1998 Il Consiglio Comunale, con deliberazione n.14, cos” accoglie l’‘osservazione:”Data l’‘alta finalità sociale della proposta ed i suoi presumibili esiti positivi in termini di
riqualificazione urbanistica dell
’area, si ritiene, in linea generale, compatibile con gli obiettivi e le scelte
del PRG...
”.
22.11.2002 La Provincia, con deliberazione CP n.98, rigetta le controdeduzioni comunali
(delibera CC n.28 del 26.10.2001) agli stralci e prescrizioni provinciali
(delibera CP 26.07.2001) ed approva definitivamente la Variante al PRG.
Oltre che meschino nei presupposti e dispendioso per le casse comunali, inutile
si riveler
à il ricorso al TAR (delibera Consiglio Comunale n.5 del 07.04.2003) avverso il
rigetto delle controdeduzioni.
Queste però riguardavano altre zone, non l’‘insediamento in Torrone del “Centro Parrocchiale con zona di completamento”. Esso, discutibile nel merito, in contrasto con la sbandierata volontà di riportare “a monte” l’‘edificabilità, difforme dalle norme di pianificazione urbanistica, fu approvato e confermato
sia dal Comune che dalla Provincia senza alcuna obiezione, nonostante la
denuncia fatta dall
’ASVINT tramite manifesti e volantini.
04.08.2005 A seguito di frazionamento delle particelle interessate (richiesto dal Comune
ed ivi depositato) e di rilascio di certificato comunale di destinazione
urbanistica, con atto notarile i proprietari procedono a permute e cessioni di
porzioni di terreno per la formazione dei rispettivi lotti.
Con tale atto la Parrocchia (acquisendo gratuitamente 6.930 mq) diviene
proprietaria di mq. 16.641 (di cui mq. 11.000 in
“zona per servizi pubblici” per la realizzazione del nuovo Centro Parrocchiale e mq. 5.641 in “zona di completamento” a destinazione residenziale per mc.9.025). Tre privati restano proprietari di
mq. 5.359 in
“zona di completamento” a destinazione residenziale per mc.8.574, con lotti di superficie pari
rispettivamente a mq.1.640 (per mc.2624), mq. 2515 (per mc.4024) e mq.1.204
(per mc.1.926).
Quanto hanno chiesto, tanto hanno ottenuto.
09.02.2006 Il Comune rilascia il Permesso di costruire il Centro Parrocchiale, ora in
corso di realizzazione. Il progetto della Chiesa, presentato in data
18.05.2005,
È stato approvato secondo parametri e art. 41 bis mai prima deliberati né dal Comune né dalla Provincia.
26.10.2006 Il Consiglio Comunale, con deliberazione n.19, inaspettatamente adotta una
Variante specifica riguardante l
’‘area: per gli 11.000 mq a completamento tipo 2 l’‘indice di fabbricabilità fondiaria è ridotto da 1,6 mc/mq a 0,15 mc/mq. La motivazione addotta È che la volumetria residenziale sarebbe stata eccessiva rispetto al Centro
Parrocchiale. Con tale nuovo indice essa diviene: per la Parrocchia mc.846; per
i privati rispettivamente: mc.246; mc.377; mc.180.
11, 22 e 25 gennaio 2007
I proprietari interessati presentano n.3 osservazioni alla Variante specifica.
Quella del vescovo: “formulata a tutela dei legittimi interessi della proprietà interessata fortemente penalizzata dalla nuova previsione rispetto ai diritti
gi
à acquisiti”, rammenta che nell’‘osservazione approvata era chiaramente previsto l‘insediamento residenziale nella metà dell‘area a completamento tipo 2; Lamenta un “danno sostanziale per tutti i soggetti che sulla base della Variante approvata
hanno elaborato i propri programmi
”; il “venir meno, di fatto, di tutte le condizioni di fattibilità del nuovo Centro Parrocchiale e della stessa realizzazione della nuova chiesa”.
Il privato “C” rammenta che “quando, circa 10 anni fa, appoggiò le osservazioni della Curia per creare il comparto, lo fece con un preciso
accordo che prevedeva la cessione gratuita alla Chiesa del 50% della sua
propriet
à a condizione di ottenere dal Comune la possibilità di edificazione nel 50% residuo per soddisfare esigenze abitative”; Sostiene che “riducendo l’indice di fabbricabilità di oltre il 90% si va a negare un diritto acquisito e si azzera praticamente il
valore del terreno
”; Fa presente che la suddivisione in lotti dell’‘area di completamento È stata fatta “in considerazione dell’‘indice di fabbricabilità di 1,6 mc/mq” ; Avverte il ricorso “a vie legali per la tutela dei diritti e per chiedere il risarcimento dei
notevoli danni economici subiti a seguito della Delibera ...
”.
Il privato “F” rammenta “che per legge... il contenuto di tutte le osservazioni...venga letto dinanzi al
Consiglio Comunale...
”; Rileva che “la realizzazione di strada e servizi verrebbe compromessa in quanto il costo di 120.000 euro
costituirebbe una percentuale troppo elevata rispetto all
’‘esiguità dell’‘intervento praticabile”; Lamenta “i danni economici che detta riduzione di edificabilità apporterebbe ... in quanto ha già sostenuto dei costi quali frazionamenti, atti e tassazioni che non potrà pi˘ recuperare”; Ritiene “che questa opera di revisione da parte della Amministrazione unirà il danno alla beffa in quanto, prima si È fatta mettere a disposizione il 50% dell’‘area di proprietà per far in modo da dare inizio alla costruendo chiesa e, una volta iniziate le
opere, si vuole tornare indietro dicendo a questa propriet
à che qualcosa È sfuggito e bisogna porvi rimedio, senza preoccuparsi dei danni prodotti”; Si riserva “di verificare in sede legale la regolarità dell’‘iter seguito dall’‘Amministrazione”.
02.05.2007 Il Consiglio Comunale respinge le tre osservazioni e, sulla base della relazione
di un tecnico incaricato, delibera (n.13/2007) di modificare di nuovo il mai
approvato in origine art. 41 bis. Il tecnico incaricato, confermando
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finalmente l’‘illegittimità già denunciata dall’‘ASVINT nel 1998 e tempestivamente non corretta (perché?...) dall’‘Amministrazione comunale, afferma: “L’‘area interessata non presenta (e non presentava) le caratteristiche richieste dalle norme in vigore in materia di pianifical’‘indice di edificabilità concesso invece sottende”.
Secondo le suddette norme l’‘area, non essendo edificata per almeno 1/8, non può (e non poteva) essere classificata “zona B - completamento” ad intervento diretto, ma “zona C - espansione”, soggetta a lottizzazione.
La riformulazione dell’‘art. 41 bis, adottata con delibera C.C. del 02.05.2007, continua invece a
prevedere l
’‘intervento edilizio diretto.
Nel sub comparto anteriore “Centro Parrocchiale”, di 11000 mq, per i parametri resta invariato il riferimento all’‘art.41 stabilito per la prima volta il 26.10.2006.
Per l’‘altro sub comparto, anch’‘esso di 11.000 mq, è imposta una specie di piano di lottizzazione non dichiarato; ne viene variata
la destinazione d
’‘uso (da residenziale ad extra alberghiero misto); Per gli indici e parametri si
fa riferimento all
’‘art.64 delle NTA (zona residenziale di espansione a fini turistici): con Indice
territoriale ridotto da 0,2 a 0,15 mc/mq; Obbligo di cessione gratuita al
Comune del 50% della superficie territoriale; Altezza massima degli edifici
ml.6; Distanza minima dai confini del comparto ml.25 con conseguente
annullamento di qualsiasi possibilit
à edificatoria nei già formati lotti dei privati (a meno di ulteriori frazionamenti ed atti notarili).
8 e 21 agosto 2007
La Diocesi ed il privato “C” presentano rispettive osservazioni alla riformulazione dell’‘art.41 bis.
Quella del vescovo ribadisce il contenuto dell’‘osservazione presentata nel gennaio 2007 e, per tale Variante specifica, ritiene
necessaria l
’‘approvazione definitiva della Provincia di L’‘Aquila.
Il privato “C” conferma il contenuto di quella inviata nel gennaio 2007; “Ricorda che nel 1998 vennero a casa mia il defunto Don Antonio ed un Assessore
in carica al Comune di Introdacqua, alla presenza di testimoni, per chiedermi
la cessione gratuita di met
à del mio terreno in cambio della variazione di destinazione del resto della
propriet
à. Allora, ai miei dubbi sull’‘accettazione o no della proposta, mi venne pi˘ volte data piena garanzia dall’‘Assessore”; chiede il ripristino dell’‘indice di fabbricabilità di 1,6 mc/mq e spera di “non dover ricorrere a vie legali per la tutela dei miei diritti e per chiedere
il risarcimento dei notevoli danni economici subiti a seguito della Delibera in
oggetto
”.
19.11.2007 Il Consiglio Comunale, con Deliberazione n.27, respinge le due osservazioni ed
adotta definitivamente il riformulato art. 41 bis.
Forse gli interessati adiranno le vie legali per il risarcimento danni che, nel
probabile caso il Comune soccomba, graveranno sulla cittadinanza.
A quando una legge sulla responsabilità personale, nel caso di pur segnalate illegittimità commesse e non tempestivamente corrette da parte di stipendiati dalla
collettivit
à ???
PUERILI GIUSTIFICAZIONI E CONSIDERAZIONI
Nel Consiglio Comunale del 26.10.2006 l’‘attuale “Sindaco” afferma: “l’‘area interessata fu oggetto di un’‘osservazione ... diretta alla costituzione di un centro parrocchiale con
realizzazione di un
’‘area per le attrezzature sportive. L’‘osservazione fu accolta dal Comune e dalla Provincia. L’‘obiettivo era solo quello di creare un centro di aggregazione”.
Perché omette la previsione, richiesta ed accolta, di destinare la metà dell’‘area a “completamento”con destinazione residenziale? L’‘ha letta l’‘osservazione? E se l’‘ha letta perchÈ non dice tutta la verità?
E cos” prosegue: “Nel momento in cui la Chiesa ha presentato il progetto è emersa l’‘esistenza di finalità diverse da quelle di carattere sociale perseguite dal Comune con l’‘accoglimento dell’‘osservazione. L’‘art. 41 bis consente una edificazione eccessiva rispetto alle citate finalità sociali”.
Occorreva arrivare all’‘anno 2005 per conoscere la chiara richiesta accolta nel 1998 di destinazione e
volumetria residenziale nell
’‘altra metà dell’‘area ? Ed ammesso ma non concesso che si siano accorti delle finalità diverse solo alla data di presentazione del progetto della chiesa (maggio 05),
perch
é attendere frazionamenti ed atti notarili (agosto è05), rilasciare Permesso di costruire (febbraio 06) e ridurre la fabbricabilità residenziale solo nell’‘ottobre 2006, con centro parrocchiale in corso di realizzazione?
Nella medesima seduta, un consigliere di maggioranza, ex sindaco, cos” si esprime: “Vorrei sottolineare che l’‘amministrazione, nell’‘accogliere l’‘osservazione, voleva solo perseguire interessi collettivi, che poi sono gli
unici interessi che erano stati rappresentati al Comune; mentre successivamente
sono emersi interessi speculativi. Nessuno di noi poteva immaginare che
un’‘osservazione presentata dalla Curia celasse finalità speculative. Io credo che è assolutamente necessario porre rimedio a qualcosa che è sfuggito...”
Nel Consiglio Comunale del 19.11.2007 il medesimo consigliere afferma: “Sulla cartografia dell’‘osservazione che fu accolta era riportata la scritta CH e per noi ciò significava Chiesa e servizi connessi”.
Considerazioni sulle dichiarazioni del consigliere:
1) Nelle conclusioni e nella sostanza dell’‘osservazione presentata il 21.03.98, Parrocchia e privati chiedevano in modo
chiaro ed inequivocabile di destinare la met
à dell’‘area a “completamento tipo 2” con indice 1,6 mc/mq. Pertanto le finalità speculative dovevano sembrare già evidenti nel 1998. Bastava una semplice lettura dell’‘osservazione accolta!
2) Non veritiera è quindi l’‘affermazione che nessuno poteva immaginare finalità speculative: 1∞) perché la sostanza dell’‘osservazione accolta era ed è chiarissima; 2∞) perché il medesimo consigliere, allora sindaco, dimostrò avversione ad una simile operazione tentata negli anni ‘’80 nel comparto 6 bis “villaggio Gemma”.
3) E’‘ falsa l’‘affermazione che sulla cartografia dell’‘osservazione accolta era riportata la scritta CH (chiesa).
4) In virtù del principio dell’‘autotutela, per porre rimedio all’‘illegittimità commessa dall’‘amministrazione e denunciata dall’‘ASVINT nel medesimo anno 1998, perchÈ far trascorrere otto anni? Perché non farlo prima di provocare danni? Cosa si attendeva?
5) Resta da spiegare quel qualcosa che è sfuggito...
Appunto! Non è nostro compito farlo, né nelle nostre possibilità. Forse l’‘Autorità competente accerterà la veridicità o meno dell’‘immaginabile collettivo ...
Ci aspettavamo che ORSINI, “sindaco” nel 1998 ed ora assessore, fugando perplessità e legittimi dubbi suscitati, chiarisse la vicenda. Neanche a dirlo!
Nel Consiglio del 26.10.2006 cos” recita: “Don Antonio venne in Comune più volte proponendo la realizzazione di un centro parrocchiale...diretto a
recuperare sia giovani che anziani
” (Chi ha bisogno di essere recuperato? Ndr). E così” prosegue:”Accogliemmo l’‘osservazione con soddisfazione... Si disse anche che ai privati che avessero
ceduto i terreni alla Chiesa per poter realizzare il Centro sarebbe stata data
la possibilit
à di
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edificare una sola abitazione”.
Nel Consiglio del 02.05.2007, in merito all’‘edificabilità residenziale, Orsini precisa che “ci fu tanta riflessione se concederla. Dopo di che abbiamo acconsentito a questo
tipo di discorso
”. Ed aggiunge: Don Antonio ci ringraziò e subito dopo presentò l’‘osservazione. Osservazione che è vero siamo stati disattenti a non leggerla, ma il motivo è che dopo diversi incontri, discussioni e conclusioni, noi eravamo convinti che
fosse perfettamente conforme a quanto concordato. Tanto
è vero che in Consiglio comunale noi vedemmo una grossa CH sulla mappa (e,
mostrando una cartografia, dice:
“quà lo riporta parzialmente scuro”). Quindi anche dal punto di vista cartografico noi siamo sempre stati convinti
che in questa zona si dovessero realizzare esclusivamente la Chiesa ed i
servizi annessi. C
’‘è stato un nostro abbaglio in totale buona fede”.
Con argomentazione che fa ricordare il famoso personaggio dal detto “io non c’‘ero...e se c’‘ero dormivo”, critica poi la Provincia per aver approvato “un intervento edilizio tale da creare addirittura villaggi”.
Sull’‘osservazione del vescovo lamenta che in quella accolta nel 1998 non fu
esplicitato che la zona di completamento serviva a co-finanziare la Chiesa.
A parte l’‘ininfluenza della mancata esplicitazione, a cosa gli sarebbe servita se ha
dichiarato che quella osservazione non l
’‘hanno neanche letta?
Nel Consiglio Comunale del 19.11.2007 Orsini conferma l’‘attivismo dell’‘Assessore citato dal privato “C”, ribadisce l’‘accordo verbale intercorso; che “non siamo andati a vedere l’‘osservazione perchÈ gli accordi erano quelli”; che “la scritta CH sulla mappa ci ha convinti della bontà del progetto”; che “siamo stati indotti in errore dalle dichiarazioni rese da Don Antonio e dalla
cartografia che presentava... un CH ... che nascondeva qualcosa di diverso
”; dichiara che l’‘osservazione “è stata presentata negli ultimi giorni utili per poterla presentare e questo
spiega tante cose
”.
Considerazioni sulle sconcertanti dichiarazioni:
1) Innanzitutto È scorretto accusare chi è deceduto e non può difendersi. E poi, pur conoscendo tutti l’‘abilità dei preti, il preteso raggiro non è credibile perchè don Antonio ed i privati, nell’‘osservazione scritta (approvata in Consiglio in data 14.05.1998), avevano
richiesto in modo chiaro ed inequivocabile
“zona di completamento di tipo 2”.
2) La cartografia allegata a tale osservazione comprendeva una semplice
planimetria catastale ed uno stralcio della Variante adottata il 29.10.97. Solo
vari mesi dopo il 14.05.1998 (data di accoglimento dell
’‘osservazione) il tecnico incaricato variò la cartografia adottata riportandovi le osservazioni accolte e la scritta “CH”.
Pertanto E’‘ UNA GRAVE MENZOGNA affermare in Consiglio Comunale che nella cartografia
allegata all
’‘osservazione era riportata la scritta “CH” che li avrebbe indotti in errore. Ed allora: quale cartografia (quella s” ingannevole) “parzialmente scura” ha mostrato l’‘ex sindaco nel Consiglio del 02.05.07 ?
Ed assodato che la cartografia allegata all’‘osservazione non conteneva alcuna scritta CH, cosa potÈ convincere l’‘ex sindaco della “bontà del progetto”? Chi “nasconde qualcosa di diverso”?
3) E’‘ tendenzioso riferire che l’‘osservazione fu presentata negli ultimi giorni utili, perchÈ ci furono ben 53 giorni utili per poterla leggere prima del Consiglio!
E semmai, È l’‘incredibile affermazione di non averla letta a lasciar pensare e forse spiegare “tante cose”!
Insomma, dopo una simile puerile menzogna e capziosità, È credibile la sua dichiarata buona fede? E’‘ credibile che all’‘epoca visionÒ una semplice planimetria con stralcio adottato, dove non c’‘era alcuna post-inventata scritta “CH”, e non lesse l’‘osservazione !?
4) Ed ammesso ma non concesso che non l’‘abbia letta, l’‘omissione rimane un’‘offesa alla sua intelligenza (!) nonchÈ una lampante prova di assenza di serietà amministrativa, data anche l’‘immane contraddizione fra “le diverse discussioni e la tanta riflessione” se concedere l’‘edificabilità privata e l’‘asserire di essersi fidato della parola e di non aver letto l’‘osservazione.
Ma a chi il 2 maggio, dall’‘esiguo pubblico, gli chiedeva soltanto “PerchÈ allora la previsione di zona di completamento?” l’‘agitatosi assessore replicava “quà nessuno ha le mani in pasta”. Se lo dice lui ...!?
Di sicuro, ad “avere le mani in pasta”, non siamo noi dell‘ASVINT che, coerenti sostenitori della valorizzazione delle risorse locali
esistenti finalizzata all
’‘occupazione, notoriamente abbiamo sempre e concretamente avversato ogni tipo di
speculazione (qualcuno di noi fin dal 1973), non imponiamo progettista ed
impresa a privati e lottizzanti, non operiamo discriminazioni ed intimidazioni,
ecc. Noi
“non predichiamo bene e ... razzoliamo male”.
Ad ogni modo, a parte l’‘incredibilità dell‘omessa lettura dell’‘osservazione (fatto comunque gravissimo), l’‘intera vicenda RESTA uno vergognoso esempio di pessima amministrazione, con
probabili danni per la cittadinanza. Bisogna risalire al 1973 per registrarne
uno pi˘ grave. All
’‘epoca si falsificò una fotocopia, ora è una fotocopia a scambiare originali !
Cos” come RESTA il fatto che l’‘assessore ex sindaco Orsini non è credibile.
Nel Consiglio comunale del 26.10.2006 ha affermato: “Quando abbiamo approvato l’‘ultima variante generale del PRG, abbiamo sempre affermato il principio per cui
le previsioni di PRG dovevano soddisfare interessi diretti dei cittadini di
Introdacqua e, in particolare, l
’‘interesse di chi, non avendo una abitazione, voleva edificare sul terreno di
propriet
à”.
E questa È un’‘altra palese menzogna perché delle 32 osservazioni accolte nel 1998 e richiedenti nuova edificabilità (di cui 23 redatte dal medesimo tecnico incaricato), la stragrande maggioranza
fu presentata da proprietari di una o pi˘ abitazioni. E di questi fatti notori
l
’‘assessore non poteva non essere a conoscenza, dato che era “sindaco” da tre anni ed era stato consigliere o assessore nel decennio precedente.
Qualora l’‘ex sindaco Orsini ritenga che quanto sopra descritto non sia veritiero, ci quereli. Altrimenti spieghi, non con parole
evanescenti ma citando fatti credibili, concreti e riscontrabili, l
’‘intera vicenda.
Meglio farebbe a dimettersi per “indegnità di stare in Consiglio comunale”, ovvero per quell’‘accusa - quella s” ingiusta e fuori luogo - rivolta dalla maggioranza nel dicembre 2005 ad un consigliere di opposizione, la
cui onest
à È nota a tutti.
Nell’‘intervista a “Cronaca d’‘Abruzzo” del 20.01.2007, l’‘attuale “sindaco” Giammarco è arrivato a definire “disonesta, vergognosa e deliquenzialmente demagogica” la non condivisa proposta del medesimo consigliere di opposizione di dare, nel
programma Mezzogiorno in famiglia, risalto televisivo alla grave crisi
occupazionale nella Valle Peligna. Gli chiediamo come definisce il su descritto
operato dell
’‘amministrazione comunale sul centro parrocchiale !!!
CITTADINI! VI ABBIAMO ESPOSTO FATTI REALI, OVVIE CONSIDERAZIONI, PROBABILI DANNI
A VOSTRO CARICO, GRAVI MENZOGNE E GRATUITE OFFESE. A VOI LE CONCLUSIONI!
ASVINT - Associazione Sviluppo Introdacqua
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