Sarà un’occasione non solo di incontro e celebrazione della pastorizia abruzzese, ma anche di riflessione sul suo futuro in Europa: quest ’anno proprio cogliendo lo spunto della rassegna di Fonte Macina, che vedrà l’afflusso delle greggi e la premiazione del migliore allevatore, domenica 4 agosto si svolger à un seminario di studio e confronto, sulla base dei risultati emersi da più di un anno di incontri nei diversi Paesi coinvolti nel progetto di cooperazione “Pastomed”, che vede come partner europei Portogallo, Francia, Spagna e Grecia. Le regioni pastorali del Mediterraneo hanno scelto di dare avvio ad un progetto europeo, finanziato grazie al programma Interreg III C, per affrontare modernit à e futuro del pastoralismo. Nessuna occasione migliore del momento di incontro collettivo di Fonte Macina per fare il punto su un ’attività, quella pastorale, che ha caratterizzato la storia e l’economia dei territori mediterranei ed oggi - all’indomani della revisione delle politiche comunitarie -  vuole rilanciare il proprio ruolo e la propria funzione, non solo economica ma anche sociale, culturale ed ambientale. Gli obiettivi del progetto transnazionale sono da una parte l ’approfondimento sull’evoluzione delle attività pastorali nel corso del tempo, attraverso uno scambio di informazioni tra le esperienze in corso, e quindi la diffusione delle informazioni presso i protagonisti, ovvero da una parte gli stessi allevatori ma dall ’altra l’opinione pubblica e i referenti istituzionali (Regioni, Comuni, Province, ma anche Enti Parco, Comunit à Montana, Governi nazionali e infine la stessa Comunità Europea, che ha finanziato il progetto). Il risultato è di offrire un quadro completo della pastorizia post-moderna dei Paesi mediterranei, del suo valore per la collettivit à, e una proposta concreta per migliorare i rapporti tra allevatori e gestori del territorio, e per migliorare l ’efficacia delle politiche comunitarie, nazionali e regionali. Il progetto, che si concluderà con il seminario internazionale di ottobre a Marsiglia, a cui sono state invitate le Autorit à nazionali e regionali, alla presenza della

Direzione Agricoltura della Comunità Europea, ha consentito di realizzare una mappatura del territorio basata su dati geografici, socio-economici, ambientali, in grado di dare un quadro dei contesti regionali in cui operano le attivit à pastorali e del loro ruolo economico, sociale, ambientale,culturale e patrimoniale. Nel seminario di Fonte Macina, le Regioni italiane coinvolte nel progetto – Abruzzo e Sardegna, con la collaborazione inoltre delle Università di Perugia, Teramo e Sassari – daranno un quadro delle realtà con cui si sono confrontate in Europa, con interventi sia degli attori istituzionali e scientifici che degli allevatori coinvolti; sar à presente inoltre l’Assessore Regionale all’agricoltura Marco Verticelli. Un’occasione di riflessione che l’ARSSA (capofila regionale del progetto) ha voluto mettere a disposizione in un momento di incontro e di attenzione come quello della manifestazione di Fonte Macina, perch é la pastorizia non resti una mera manifestazione di folclore a cui guardare una volta all ’anno, ma torni ad essere quel motore della promozione del territorio che è stata per la nostra Regione, così come per le regioni pastorali mediterranee di tutta Europa, nel corso dei secoli. (Maggiori dettagli su Pastomed possono essere consultati sul sito del progetto, all ’indirizzo www.pastomed.org )

 

Parte ufficialmente il percorso per la costituzione del Partito Democratico in Abruzzo. E' stato comunicato a piazza Santi Apostoli infatti l'elenco dei componenti del 'Comitato 14 Ottobre della regione Abruzzo', che avra' il compito di coordinare le attivita' dell'Ulivo in questa fase costituente e di preparare le elezioni primarie, che si terranno appunto il 14 ottobre. E' stato intanto realizzato anche il nuovo portale web www.ulivoabruzzo.it. Nel Comitato 14 Ottobre sono presenti esponenti dei Democratici di sinistra, della Margherita e della societa' civile. Questo l'elenco dei componenti: Stefania Misticoni, Andrea Catena, Camillo La Barba, Giovanni Legnini, Caterina

D'Ortona, Donato Di Matteo, Enrico Paolini, Giuseppina Fasciani, Pamela Roncone, Stefania Pezzopane, Piero Di Stefano, Giovanni Lolli, Oreste Tolone, Nicola Crisci, Franco Di Bonaventura, Emanuela Loretone, Annamaria Di Furla, Marco Verticelli, Antonio Valerio Tiberio, Piera Ruffini, Federica Mariotti, Michele Fina, Giovanni D'Amico, Ezio Di Cristoforo, Maurizio Teodoro, Luciano D'Alfonso, Carmine Ciofani, Marino Roselli, Giorgio D'Ambrosio, Tommaso Ginoble, Giuseppe Di Luca, Gabriella Liberatori, Manola Di Pasquale, Luciano Monticelli, Tommaso Coletti, Antonio Boschetti, Camillo D'Alessandro, Francesco Riccio, Angelo

Bucciarelli, Camillo Di Giuseppe, Massimiliano Perazzetti, Giuseppe Mangolini, Pasquale Piccari, Domenico Trotta, Domenico Di Berardino, Fabrizia Orsini, Lamberto Quarta, Camillo Cesarone, Rossella Travaglini, Giorgio De Luca, Giancarlo Sciarretta, Raffaele Modestini, Emma Zarrolli, Nicola Pisegna Orlando, Pio Alleva, Maria Pallozzi, Antonella Bosco, Lanfranco Tenaglia, Rocco Finocchio, Francesco Mancini, Maria Rosaria La Morgia, Pina Rosato, Paola Barbuscia, Rossella Pedicone, Francesco Cuddemi, Alberto Corraro, Annarita Frullini, Rita Del Campo. (AGI)

 

 

SCANNO - Organizzati dal “Gazzettino della Valle del Sagittario”, presso la terrazza del Caffé Pan dell’Orso, avranno inizio oggi, alle ore 18,00, i Sabati letterari. L’incontro di oggi ha come tema: “I viaggiatori del XIX e XX

secolo a Scanno: Macdonell, Canziani, D’Annunzio. La relazione sarà tenuta dal direttore di questo “Gazzettino. Gli incontri letterari andranno avanti per tutti gli altri sabati del mese di Agosto.

 

 

L’UDC SUI TRASPORTI ARPA - SCHIAPPA In merito all’incontro tenutosi presso gli Uffici della Regione Abruzzo sulla questione delle autolinee Schiappa, al quale hanno preso parte, oltre all ’Assessore Regionale ai Trasporti e ai rappresentanti dell’ARPA, l’Assessore Provinciale Nannarone, le rappresentanze istituzionali dei Comuni di Sulmona e Pratola Peligna, va preliminarmente e fermamente ribadita la imprescindibile esigenza di scongiurare qualsiasi soluzione che si caratterizzi in termini di ridimensionamento delle corse attualmente attive sulla tratta Scanno-Sulmona-Roma. Dalle poche e frammentarie notizie filtrate all’esito della riunione, parrebbe doversi desumere che la Società ARPA e la Regione Abruzzo  non abbiano  ancora definitivamente rinunciato all’ ipotesi di taglio delle corse paventato nelle scorse settimane, fondando tale determinazione su motivazioni connesse all ’esigenza di una più equilibrata e razionale gestione delle risorse economiche. Riguardo a questo aspetto, non si pu ò fare a meno di rilevare (e spiace, francamente, che non sia stato fatto dai rappresenti politici ed istituzionali presenti alla riunione)  che si palesa  sommamente ingiusto e decisamente beffardo che le esigenze di  riequilibrio dei conti economici, da parte di

un’azienda a valenza regionale come l’ARPA , vengano puntualmente  individuate nel ridimensionamento delle  corse di pertinenza della ex Società Schiappa. In altri termini, piacerebbe conoscere quali soluzioni l’ARPA abbia adottato od intenda adottare con riferimento ad altri ambiti territoriali ed altre tratte del territorio regionale. E ’ bene che il Governo Regionale comprenda, una volta per tutte, che il servizio pubblico di trasporto che collega la Valle Peligna alla Capitale è una poche realtà significative sopravvissute alla inesorabile falcidia di questi anni. Lo stesso viene quotidianamente fruito da decine di  lavoratori che vanno  a Roma per ragioni di lavoro, dalla moltitudine di studenti che frequenta  gli Atenei della Capitale e da numerose  persone che, per disparati motivi  (comprese le esigenze di salute), si recano nella Capitale. Inoltre, la tratta in argomento assolve un ’ essenziale funzione turistica, soprattutto nel periodo estivo. Pertanto, ogni ipotesi di ridimensionamento delle  corse che interessano la tratta Scanno-Sulmona-Roma deve essere respinta con convinzione e si rende assolutamente necessario che le rappresentanze istituzionali e le forze politiche locali sappiano adeguatamente  interpretare questa legittima esigenza della popolazione. In questo senso, l’impegno dell’UDC sarà convinto,  pieno ed incondizionato e a tal fine ci attiveremo per chiedere un incontro urgente con l ’Assessore Regionale ai Trasporti. (Responsabili UDC Dott.Raffaele Di Pietro, Dott.Maurizio Proietti)

 

ANVERSA - «Oggi l’Amministrazione e il Sindaco di Anversa - scrive il gruppo consiliare “Uniti per Anversa” -  si preoccupano giustamente della impossibilità di aprire la variante a causa delle luci non ancora funzionanti in galleria: peccato che in passato questa Amministrazione non sia stata altrettanto sollecita. Ci sono semafori ad Anversa installati a spese dei cittadini che non si sono mai accesi. C ’è da sperare che gli allacci per le luci della galleria, che oggi preoccupano tanto il Sindaco, non subiscano la stessa sorte. Resta l ’interrogativo: perché una soluzione tanto semplice e di costo tanto contenuto come quella dei semafori per regolare un traffico congestionato solo per alcune giornate nel periodo di maggiore afflusso turistico, soluzione che pure era stata adottata tanto da far installare le apparecchiature, si è rivelata improvvisamente inadeguata al profilarsi all’orizzonte della possibilità di realizzare invece un’opera imponente come la variante, con un altrettanto imponente costo (e conseguente appalto), e danni ambientali consistenti, in parte sventati grazie all ’opposizione di Uniti per Anversa. Ben altre preoccupazioni dovrebbero turbare il sonno del Sindaco e della Giunta, che non ha saputo impostare negli anni una seria politica di sviluppo, creando solo una serie di attivit à mantenute da soldi pubblici ma incapaci di creare reale ricchezza e prospettive di sviluppo del territorio per chi vuole continuare a vivere e rimanere ad Anversa. N é soprattutto ci si è preoccupati per tempo di dare una risposta a quel che potrà essere l’impatto sulle attività economiche esistenti e future dell’apertura della Variante, per la quale il Sindaco oggi ha tanta urgenza. Quel che accadr à alle attività turistiche, commerciali, artigianali, non sembra turbare troppo i sonni di questa Amministrazione, che n é prima né dopo la realizzazione dell’opera ha fatto un’analisi sul suo impatto né una programmazione di come

sviluppare e sostenere le attività economiche del paese. Tutto quel che è stato fatto è stato sfruttare l’opportunità che grandi lavori come la variante avevano di gestire appalti, senza un minimo di programmazione tanto che anche le arterie stradali collegate e preesistenti alla Variante non sono state inserite armonicamente nel progetto, ma hanno determinato continui rimaneggiamenti (l ’ultimo dei quali è stato dover spostare il “centro abitato” a colpi di delibera di Giunta), con tutto danno della collettività di Anversa. Vista la mancanza di spazi verdi fruibili dalla collettività, dopo la soppressione dello spazio della Villetta, e di parcheggi estivi, l’opposizione aveva suggerito di utilizzare l’area soprastante la galleria, destinandola a tali finalità pubbliche. Al momento invece pare che una parte di tale area, la più utile da un punto di vista di verde pubblico con affaccio sulle Gole del Sagittario, sar à restituita agli originali proprietari, laddove invece altri proprietari di terreni in condizioni analoghe dovranno subire l ’esproprio definitivo, senza che peraltro sia ancora nota la definitiva destinazione di tali superfici n è se la relativa acquisizione sarà all’ANAS o al Comune. Non si preoccupi dunque troppo il Sindaco delle luci in galleria: le motivazioni che hanno impedito di accendere i semafori di Anversa fin dalla loro installazione, e che non hanno disturbato per ben 20 anni i sonni di questa Amministrazione, non sembrano essere le stesse che possano impedire oggi l ’accensione delle luci in galleria. Ben altre sono le luci che rischiano di spegnersi definitivamente in paese, facendone l ’ennesimo centro fantasma o villaggio vacanze, svuotato dai residenti, delle attivit à economiche tradizionali, dei legami con la propria gente e la propria storia. Di questo, per ò, il Sindaco non sembra preoccuparsi».