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Dalla Comunità riabilitativa psichiatrica “Il Castello”
FUORI DI ME, DI STEFANO SCHIRATO
Un libro di immagini sul disagio mentale dei suoi ospiti
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ANVERSA - E’ uscito in questi giorni dalla Comunità riabilitativa psichiatrica “Il Castello” di Anversa degli Abruzzi un libro-immagini per i tipi di “Silvana Editoriale”. L’autore è un fotografo che ha colto dentro la struttura psichiatrica le pose, i movimenti
dei suoi ospiti. L
’obiettivo della macchina fotografica, leggendo il libro, sembra vagare senza un
tema e un percorso stabilito tra le stanze della struttura e catturare
“impazzita” atteggiamenti, stati emotivi dei giovani “malati”. Con l’aiuto dello psichiatra le immagini vengono raccontate dagli stessi ospiti,
tramite i diari del loro disagio mentale. Il libro nasce per volont
à del dottor Michele Beatrice, che ha voluto “tentare - come sostiene nel libro - di trasmettere almeno una piccola parte
delle emozioni e dei sentimenti
” di cui ha beneficiato, quale psichiatra della struttura, stando in compagnia di
persone cadute nel
“pozzo”. L’autore delle foto è stato per due anni all’interno della comunità, vicino ai giovani per - facendo nostre le sue parole - penetrare nelle loro
vite, nella loro quotidianit
à.
La prefazione è a cura di Ivano Fossati, mentre la presentazione e i testi sono del dottor
Michele Beatrice.
Il libro è stato realizzato con il sostegno di GlaxoSmithKline e di fondazione SmithKline.
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Giornata Mondiale dell’Acqua
Simbolica assemblea pubblica a Bussi
Dopo la minaccia gravissima di inquinamento ambientale
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Marzo Pazzerello ci ha portato ancora una giornata di freddo
Un nucleo freddo ha investito anche ieri i nostri paesi, con deboli nevicate nell’alta valle e piogge intermittenti nella bassa. Chi apettava una bella nevicata,
per sopperire alle carenze dell
’inverno di quest’anno, è rimasto deluso. La neve ha fatto delle sporadiche comparse e senza nessuna
voglia di restare. Infatti, si scioglieva come si posava per terra. Il freddo,
invece,
è stato costante e pungente per tutta la giornata.
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Piazza Aracella e i lavori che la deturpano
Chi sono questi geniali guastatori della cosa pubblica?
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COCULLO - Nel malgovernato Paese di Cocullo sono in corso lavori di sistemazione delle
strade interne. A vedere quello che sono i risultati c
’è molto da dire sul poco senso pratico che i soggetti addetti ai lavori hanno. E
chi sono questi geniali guastatori della cosa pubblica? Semplice a dirsi:
Primo: Il Responsabile del Procedimento che, per dovere di legge, dovrebbe
abbracciarsi la croce del progetto, per il quale viene nominato, dall
’inizio alla fine. Seguendo: la progettazione, l’appalto, la sicurezza, l’esecuzione, l’andamento economico, il conto finale, il collaudo. Va da se che la persona
preposta a questo
incarico deve avere la necessaria preparazione tecnica in tutti i suoi aspetti.
Per quel che riguarda i lavori delle strade interne di Cocullo, come pure per
altri,
il Responsabile del Procedimento, Geom. Luigi Andreozzi che è anche il Tecnico di fiducia del Comune, non ha ottemperato e non ottempera al
proprio dovere. (Di fiducia perch
é sembra gli sia concesso il tacito rinnovo ad ogni scadenza del mandato).
Tralasciando tanti particolari evidenziamo l
’esecuzione dei lavori di Piazza Aracella. Si sono sospesi i lavori per il
periodo invernale ed il cantiere non
è stato lasciato in sicurezza in tutti i suoi punti. La discesa di raccordo tra
la Piazza e l
’inizio di Via del Forno è stato rielaborato con tanto di pendenza nella gradinatura, a mò di scivolo, (vedi foto), così che nel periodo invernale può solo farci scapicollare qualche povero diavolo che si avventura a passarci. Il
muro di contorno alla piazza vera e propria, oltre che essere stato tirato su
con una deplorevole ed obbrobriosa muratura in pietrame, che secondo l
’ideatore dovrebbe essere un’opera incerta (vedi foto), era stato tanto alzato creando lo spazio che alcuni
hanno subito ribattezzato la piazza
“la mandria delle vacche”. Giusta osservazione. Ho detto “era stato
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alzato” perché nei giorni scorsi la parte superiore del muro è stata demolita come si vede nella foto. Allora viene spontaneo chiedersi:
questo signore Responsabile del Procedimento che cosa fa? Opera per l
’incarico che gli stato affidato o percepisce solo la retribuzione senza alcun
interesse sui lavori? Il progetto
è stato da lui esaminato con cura perché tutto fosse stato previsto oppure il progetto è una bozza di massima che viene poi aggiustato, facendo e disfacendo, durante il
corso dei lavori? Chi paga queste opere che certamente, se ordinato all
’Impresa di farli, ne chiede anche il pagamento? Come diceva il fu Totò “e io pago!!!” ora è il Sindaco costretto a dire “e io pago!”. Il Progettista e Responsabile della Sicurezza, nello studio preliminare e
durante la progettazione, ha approfondito e quindi graficizzato un progetto
definitivo, leggibile e comprensivo di tutti gli
interventi necessari a dare l’opera completa in ogni sua parte? Oppure si elabora un progetto di massima che
poi viene assestato, come la soma sull
’asino, cammin facendo?
(Eraldo Biasetti)
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Nello sciopero generale del Centro Abruzzo di venerdì 23 marzo
I D.S. “SCENDONO IN CAMPO” CON I LAVORATORI
Sfileranno a fianco di sindacalisti e maestranze
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Liborio D’Amore
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diffuso”, precisa D’Amore, “necessario a nutrire l’iniziativa imprenditoriale e industriale”. Ultimo obiettivo da raggiungere, solo in ordine temporale, secondo il
rappresentante territoriale della Quercia sar
à “la creazione di un’economia propositiva che riscatti definitivamente le zone interne dal declino
sociale ed economico
”.
(Erica Del Vecchio)
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IL CAMPO DI FANO CAMBIA ALLENATORE
Sandro Villani sostituisce Francesco Saccoccia
Da martedì sera Francesco Saccoccia di Pratola Peligna non è più l'allenatore del Campo di Fano. Prima dell'allenamento al campo comunale di
Prezza, la dirigenza ha comunicato alla squadra di aver accettato le dimissioni
dell'ex-mister, consegnate domenica al termine dell'incontro perso a Vittorito,
e di aver deciso di affidare fino al termine della stagione la conduzione
tecnica all'esperto giocatore Sandro Villani, scelta bene accolta dai suoi
compagni. Va detto che Francesco Saccoccia ha sempre avuto un ottimo rapporto
con la squadra, la quale
è dispiaciuta delle sue dimissioni, e che in questi due anni egli ha centrato gli
obiettivi richiesti dalla societ
à (la scorsa promozione in Seconda Categoria e la presente salvezza quasi
raggiunta). I motivi del divorzio sono da ricercare esclusivamente nei problemi
di comunicazione con i dirigenti e nella diversa concezione tra le due parti
del rapporto allenatore-societ
à.
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