Editoriale di Ezio Pelino
La morte di Domenico Troilo
Un eroe per necessità
Domenico Troilo non c’è più, è morto l’11 marzo scorso. Era stato, a soli 23 anni, il vicecomandante della Brigata Maiella. Se l ’omonimo Ettore Troilo era il comandante politico e organizzativo, capace di far riconoscere e legittimare dagli alleati il corpo dei volontari, Domenico ne era il condottiero militare. Un patriota coraggioso e dotato sul campo di battaglia di una straordinaria istintualit à tattica quasi animalesca. Un uomo pacifico costretto dalle circostanze tragiche della guerra a farsi guerriero. Nelle sue memorie, scritte solo tre anni fa, confessa: ”Io non volevo cambiare il mondo: volevo solo vivere in pace”.  Giorgio Bocca coglie bene le motivazioni della guerriglia dei contadini e pastori abruzzesi lungo la linea Gustav: ”Fra settembre e novembre (1943) le azioni di guerra dei primi partigiani della Maiella coincisero con la difesa e il recupero del bestiame razziato ”. Domenico, infatti, scrive: ”I tedeschi chiedevano il bestiame e i contadini lo imboscavano, lo nascondevano, lo uccidevano pur di non consegnarlo al nemico. I tedeschi davano la caccia ai fuggiaschi mentre i contadini li ospitavano, provvedevano al loro sostentamento, li guidavano oltre la linea del fronte. I tedeschi chiedevano gli uomini e gli uomini si davano alla macchia. Fu appunto nei boschi, nelle stalle, nelle catapecchie sperdute che si cominci ò a parlare di resistenza. E... sorse il coraggio e la volontà di battersi”. I tedeschi fanno terra bruciata, sedici paesi vengono fatti saltare con la dinamite, cos ì Gessopalena e la stessa casa di Domenico, fra le cui macerie rinviene il corpo della madre crivellato e sfigurato a colpi di mitra. Il figlio le d à una dignitosa sepoltura costruendole una bara con le assi  di un letto, ma la strada del cimitero è ostruita dalle macerie, bisogna raggiungerlo attraverso un fangoso sentiero di campagna. E ’ tempo di dire basta, di reagire. Domenico Troilo non è un pivellino, ha combattuto in Africa. Organizza i primi gruppi di volontari nelle frazioni di Pincianei e Monte San Giuliano di Gessopolena, a Torricella Peligna e a Fallascoso. Intanto Casoli veniva liberata dagli Alleati e l ’avv. Ettore Troilo  avviava con loro quelle trattative che dovevano portare alla costituzione del primo      
nucleo di quella che sarà la Brigata Maiella. La proposta di collaborazione di Ettore incontrò l’entusiasmo del maggiore inglese Wigram che riuscì a dissipare le forti diffidenze degli altri ufficiali inglesi. Con il maggiore si decise la prima iniziativa importante anglo-italiana: la conquista di Pizzoferrato. Fu un battesimo di fuoco e di sangue micidiale, nel quale morirono lo stesso  comandante Wigram e tredici patrioti. La rocca non fu conquistata, ma i tedeschi il giorno dopo la abbandonarono. L ’incontro del 7 febbraio ’43 fra i due Troilo, che non erano parenti e che neppure si conoscevano, permette la fusione dei due gruppi, che si avvantaggia della saggezza ed esperienza politica e organizzativa di Ettore, avvocato socialista e gi à segretario di Giacomo Matteotti, e delle capacità di comando militare di Domenico. Si è parlato di collaborazione di pensiero ed azione.
La Brigata Maiella fu la formazione che per prima entrò a Sulmona liberata ripercorrendo in senso inverso quel sentiero della libertà, attraverso il Guado di Coccia, che tanti avevano attraversato per raggiungere il sud e unirsi agli alleati: ricercati politici, prigionieri fuggiaschi, renitenti alla leva della Repubblica di Sal ò, fra i quali il sottotenente Carlo Azeglio Ciampi. Fu una festosa sorpresa per i sulmonesi che, aspettandosi l ’arrivo degli alleati, avevano preparato manifesti di saluto in lingua  inglese. Nella Valle Peligna la Brigata si arricchì di altri  volontari e così continuò a fare lungo la risalita della Penisola. La Brigata Maiella fu, infatti, l’unica formazione partigiana che combattè anche fuori del proprio territorio: aveva consapevolezza che la libertà dell’Abruzzo non sarebbe esistita senza la libertà dell’Italia. E così, a piedi, attraverso le battaglie  di Cingoli, di Montecarotto, di Monte Castellaccio, di Brisighella, di Monte Mauro arrivarono a Bologna liberata, dove entrarono per primi. E ancora pi ù su, ai confini della Patria, ad Asiago, per ricongiungersi  con i partigiani della Brigata Sette Comuni. Scrive Marco Patricelli: ”Non c’è dubbio che la vicenda della Brigata Maiella sia fuori da ogni schema predefinito e da ogni storia gi à vista e sentita.”
 
La proposta è del Presidente Mauro Margiotti
LO SVILUPPO TURISTICO di Bugnara
Sotto l’egida dell’ateneo internazionale dell’arte floreale
BUGNARA - Si è tenuta in questi giorni una riunione tra amministratori, operatori turistici e associazioni per lo sviluppo turistico di Bugnara. La proposta che ha riscosso la condivisione di tutti è stata quella di dare mandato a Mauro Margiotti, presidente dell’Ateneo Internazionale “Arte floreale”, di definire una nuova identità del paese, sulla base del successo delle manifestazioni della scorsa estate. Tra queste molto apprezzata è stata quella degli sposi e dell’amore, “Romantica 2006”, realizzata con il concorso di tutte le associazioni. E’ proprio su questa manifestazione si è deciso di investire gran parte delle risorse, arricchendola di altre attività collaterali per puntare ad un marchio di qualità che possa essere quello rappresentativo del paese.
Nella riunione ci si è richiamati ad un turismo nuovo, che non si fermi solo alle manifestazioni tradizionali, come quelle religiose, ma che possa imporsi come volano su tutto il comprensorio. L ’Ateneo internazionale “Arte Floreale” ha richiamato in paese diversi studiosi e potrà far leva su questo per dare la spinta necessaria alla sviluppo turistico di Bugnara.
 
Mercoledì 21 Marzo 2007 Piazzale Municipio - ore 11,00
Giornata Mondiale della Poesia 2007
Promossa dalla Commissione Nazionale Italiana dell'UNESCO
ANVERSA - Il Comune di Anversa degli Abruzzi ha aderito alla “Giornata mondiale della poesia 2007”, su invito della Fondazione "Ippolito Nievo", promossa dalla Commissione Nazionale Italiana dell'UNESCO, avente per tema: "Il viaggio". La manifestazione viene realizzata in collaborazione con il Parco Letterario "G.D'Annunzio", la Scuola Elementare "G.D'Annunzio", la Comunit à Terapeutica "Il Castello", la Riserva
Regionale "Gole del Sagittario" - WWF.
Il programma prevede alle ore 11,00 il ritrovo dei partecipanti nell'area antistante la sede del Parco Letterario "Gabriele D'Annunzio". Dopo il saluto delle autorit à e degli ospiti presenti, gli alunni della locale Scuola Elementare reciteranno alcune poesie, mentre gli ospiti della Comunit à Terapeutica "Il Castello" proporranno prose e poesie sul tema, "Il viaggio".
 
Dalle cronache locali regionali
IL SINDACO DI SCANNO HA minacciato LA SECESSIONE
Dalla regione Abruzzo alla regione Molise
SCANNO - Viene riportata sempre più spesso dai giornali a tiratura regionale la notizia che il Sindaco di Scanno (insieme ai suoi colleghi di Roccaraso, Rivisondoli, Calstel di Sangro, Alfedena) ha minacciato di chiedere il passaggio del suo Comune dalla giurisdizione della regione Abruzzo a quella della regione Molise. La motivazione è che il Consiglio regionale Abruzzese trascura le richieste necessarie perché il paese possa andare avanti.
Scanno da alcuni anni sta vivendo un periodo di crisi economica, determinata dalla mancata
riapertura degli impianti sciistici di Monte Rotondo. Gli aiuti regionali promessi stentano ad arrivare. L ’amministrazione di centro-destra del paese sembra che trovi difficoltà a impostare un dialogo positivo con le amministrazioni provinciali e regionali di centro-sinistra. La minaccia di secessione non risolve i problemi, ma li aggrava. Occorono, al contrario, atteggiamenti pi ù costruttivi.
Il quotidiano il “Centro” d’Abruzzo ha aperto un sondaggio, tramite l’invio di un sms, per verificare la volontà popolare sul passaggio

alla regione Molise. Va detto che i confini regionali non vengono determinati dai singoli comuni, ma occorrono leggi dello Stato.
 
l’Associazione Italiana Sommelier di Sulmona
incontro di conoscenza e degustazione 
dei vini biodinamici all’Osteria del Tarassaco di Rivisondoli
SULMONA - Oggi, giovedì 15 marzo, l’Associazione Italiana Sommelier di Sulmona ha organizzato una incontro di conoscenza e degustazione dei vini biodinamici presso una delle realt à più promettenti e curiose del panorama della ristorazione abruzzese: L’Osteria del Tarassaco di Rivisondoli. I vini biodinamici, anche se costituiscono una realt à di nicchia a livello nazionale ed europeo, in Abruzzo presentano alcune etichette e vini di grande pregio e celebrit à.I metodi di coltivazione biodinamici mettono al bando qualsiasi prodotto di sintesi sia in campo che in cantina riservando a chi stappa una bottiglia “biodinamica” profumi e sentori unici ed irripetibili.E, prima di essere una tecnica di coltivazione, questa
rappresenta una vera e propria filosofia di vita che affonda le proprie radici nelle tradizioni e nei riti ancestrali legati ai fenomeni della natura ed ai suoi ritmi. Ospite della serata sar à l’azienda vinicola Pepe, dell’area teramana, che proporrà i propri vini illustrandone tecniche e caratteristiche organolettiche. Il Ristorante non sar à da meno, complice l’istrionico titolare che esprimerà la sua arte utilizzando rigorosamente materie prime locali e di stagione, coltivate con le proprie mani o raccolte direttamente sui monti che circondano l ’Osteria. Più biodinamici di così…
COMUNICATO STAMPA dell’Associazione Sommelier di Sulmona
 
SULMONA – La Gea, azienda di Mosciano Sant’Angelo produttrice di televisori lcd, ha firmato con i sindacati  il contratto di programma per investire nel capoluogo peligno, aderendo al Consorzio d'area aquilana e rimettendo il piano industriale  al Consorzio industriale di Sulmona. La produzione avverrà  nell’immobile dell’ex Farmochimica e dovrebbero essere ottanta i lavoratori di cui l’azienda avrebbe bisogno da assumere entro tre anni.
La Gea di Mosciano
Sant’Angelo produttrice
di televisori lcd ha firmato
il contratto di programma
per investire a Sulmona
 
mercolEDI’ 14 marzo
s. Matilde di Germania regina
GIOVEDI’ 15 marzo
s. Luisa de Marillac vedova