Febbrare curte e amare
Febbrare ju cchiù brutte de tutte
Se Febbrare nen febbrarégge, marze mmale pénze

Febbraio è il mese più corto e il più “amaro” di tutti gli altri.
Se a Febbraio non fa freddo, Marzo darà fastidio con improvvise gelate
alla campagna, specialmente agli alberi primaticci per la fioritura.
Ieri nella nostra Valle c’era il sole, ma la temperatura è stata molto bassa.
 
50° ANNIVERSARIO DELLA RIVOLTA SUMMONESE “JAMM’ MO”
Ricordato lo scrittore Maurizio Padula
SULMONA -  Il 2 e 3 Febbraio del 1957 a Sulmona scoppiarono i moti popolari al grido di “Jamm’mò”, per protestare contro la soppressione del Distretto Militare. Fu una rivolta spontanea che dilag ò per le strade cittadine. Questo evento sarà ricordato con numerose iniziative, tra le quali: una mostra dei giornali dell’epoca allestita presso la sala
lignea della Biblioteca Comunale e la proiezione di filmati presso il Cinema Pacifico e il Foyer del Teatro “Caniglia”. Oggi, 1 Febbraio presso l’aula consiliare, il prof. Antonio Pantaleo terrà una relazione storica, mentre Vicenzo Masci racconterà quegli eventi, quale testimone oculare e protagonista di “Jamm’mò”. A Maurizio Padula, deceduto nel 1983, che ha fissato in un libro gli eventi di quelle giornate verr à intitolata un’associazione culturale di cui si chiederà l’affiliazione all’Arci, la più grande associazione di promozione sociale e culturale in Italia.
 
OTTIME NOTIZIE PER I LAVORATORI DELLA MAGNETI MARELLI
104 dipendenti avranno un contratto a tempo indeterminato
SULMONA - Finalmente una notizia confortante dal mondo del lavoro, dopo le cattive notizie dei giorni scorsi sulla chiusura di alcune fabbriche sulmonesi. 104 lavoratori della Magneti Marelli vedranno trasformato il loro contratto da tempo determinato a tempo indeterminato. Salgono cos ì ad oltre duecento i lavoratori assunti a tempo indeterminato. La notizia è stata data dal sindaco, Franco La Civita, dopo l’incontro con il responsabile Relazione Industriali e il
direttore dello stabilimento Sistemi Sospensioni (ex Fiat) di Sulmona, dove vengono prodotte sospensioni di elevato pregio tecnologico, destinate alla Sevel, la quale rimane la principale acquirente della produzione della Magneti Marelli. L ’assunzione a tempo indeterminato di 104 operai fa ben sperare nel futuro dell’azienda, con un auspicabile aumento di lavoratori e per il dissolvimento della crisi industriale a Sulmona e di tutto il teritorio peligno.
 
A BUGNARA E’ ARRIVATA L’ADSL
A Villalago si spera che venga installata al più presto

BUGNARA - La Telecom ha mantenuto il suo impegno di portare la banda larga per la connessione a Internet a Bugnara. Naturalmente c ’è grande soddisfazione per i “navigatori” cibernetici del paese, che possono raggiungere i siti più “pesanti e lontani” con un batter di ciglia. Nel Piano di sviluppo delle telecomunicazioni è compresa anche Villalago. I “Navigatori” villalaghesi aspettano e sperano che l’attesa non vada ancora per le lunghe.
 
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Se alla Cannelora ce sta ju sole
da ju viérne séme fore,
se ce sta nu suleciélle
ce trevéme a miézze viérne.

Bene! Oggi speriamo che il sole non sia nu suleciélle.
 
L’Editoriale

LA STORIA DI “JAMM’ MO”

di Felice Gentile
Il 2 e il 3 febbraio del 1957 a Sulmona scoppiò la cosiddetta rivoluzione borghese. Oggi di questi moti popolari, che costituiscono uno degli episodi pi ù significativi della storia abruzzese, si è persa la memoria. Credo, anzi, che le giovani generazioni non ne abbiano avuto notizia.
Nel cinquantesimo anniversario dagli accadimenti mi sia consentito di darne una piccola rappresentazione.
Il Ministero della Difesa, in applicazione di alcune direttive adottate dai comandi della Nato, doveva sopprimere 48 distretti militari dislocati nel territorio  nazionale. Tra questi vi era la struttura di Sulmona. Della soppressione dell’ufficio periferico del ministero della difesa si aveva sentore dal 1954, quando l ’amministrazione comunale di Sulmona chiamò la cittadinanza allo stato di allerta. Il Ministero, però, diede ampie assicurazioni sul mantenimento in vita del distretto.
Tre anni dopo il sentore di tagli riaffiorò negli ambienti politici della città peligna. Il sindaco Mazara cercò in tutti i modi di avere smentite, ma nel frattempo mobilitò la città. Si costituì un comitato civico presieduto del colonnello Francesco Sardi De Letto.
Durante quel mese di gennaio il consiglio comunale ed il comitato civico esperirono tutte le forme di protesta, dal comizio al teatro comunale alla marcia sul Parlamento in Roma.
Le proteste civile che si conclusero con le dimissione di tutti i consiglieri comunali, ma che non ottennero l ’effetto sperato.
Infatti il Distretto militare di Sulmona il 31 gennaio 1957 non esisteva più. La decisione venne  comunicata di notte.
IL 2 febbraio il prefetto Morosi, per evitare che l’atto, posto in essere dal consenso civico di Sulmona, fosse imitato dai Comuni del territorio peligno, si precipit ò in città.
I comitato aveva preparato un’accoglienza fredda, cioè negozi chiusi, manifesti di protesta, strade deserte, rintocchi di campane a morte. Il popolo, invece, al sentore della visita dell ’autorità governativa, scese in pi azza in massa. La gente cinse di assedio il palazzo vescovile dove il Prefetto si era rifugiato sperando nel rispetto dell ’extraterritorialità della Chiesa. Nel cortile era rimasto l’autista, il quale, pare, rivolse  frasi offensive ai manifestanti e diede inizio alla vera e  propria ribellione. La protesta da civile e borghese divenne rivolta popolare e fu alimentata da alcune cervellotiche decisione del Prefetto.
In difesa della sua persona chiamò l’esercito. I cittadini di Sulmona, invece di protestare, accolsero festosamente il plotone di militari ed addirittura in trionfo l ’ufficiale che lo comandava.
Egli volle raggiungere il Palazzo municipale nonostante gli avvisi contrari del vescovo, del
commissario di polizia e del presidente del comitato civico. A palazzo S. Francesco fu assediato da non meno di 3000 “sulmontini” infuriati. A questo punto il Prefetto, sentendosi in pericolo, fece arrivare forze di polizia da L ’Aquila, Pescara e Chieti.
La gente al grido di “JAMM’MO” (andiamo adesso, questo è il momento) si apprestava a ricevere le forze dell’ordine. Per impedire loro l’accesso al Municipio eresse barricate tra il Quadrivio e la Fontana Del Vecchio. Un gruppo di giovani si preparava a gettare su poliziotti e carabinieri acqua bollente dai  palazzi prospicienti corso Ovidio. Furono dissuasi da Claudio Di Girolamo, partigiano della Brigata Maiella e capogruppo consigliare del PCI.
Intanto il Prefetto cercò di lasciare il palazzo comunale, ci riuscì, dopo diversi tentativi, a bordo di un blindato dell’esercito. Il popolo allora rivolse la sua protesta contro gli uomini della forza pubblica. La battaglia infuri ò per due giorni e non sempre le forze di polizia ebbero la meglio, spesso nei stretti vicoli della citt à i giovani di Sulmona diedero filo da torcere ai “celerini” del reparto Senigallia.
L’esito della battaglia fu di 44 giovani arrestati, di numerosi feriti. Gli arrestati furono portati nel carcere di Chieti, perch é si paventava un assedio al carcere mandamentale di S. Pasquale.
Questi sono i fatti, che furono riportati da tutti i giornali in cronaca nazionale, esaminiamo le cause e gli effetti.
La perdita del Distretto fu il “casus belli”, la goccia che fa traboccare il vaso. Infatti esso costituiva un’entità trascurabile per l’economia cittadina. Provocava un certo movimento di giovani, che andavano soldati, per trattorie e locande. In realt à era poca cosa. La verità è, che la soppressione del distretto fece venire a galla la disperazione della popolazione di Sulmona. I moti di JAMM ’MO facevano seguito ad una serie di lotte organizzate dal ’45 in poi. Lotte che, però, non avevano sortito esiti positivi, come non sortiranno esiti positivi quelle indette dai sindacati e dai politici negli anni successivi ai moti.
Effetti positivi in economia non si videro. L’effimera industrializzazione venne negli anni settanta.
La facoltà universitaria, fatta in casa in quanto finanziata da un consorzio, per cui noi studenti negli anni sessanta scioperavamo, venuta molto tempo dopo e non è di prima fascia.
L’unico effetto  positivo fu di carattere politico. I “capi” della Democrazia Cristiana della Valle Peligna tornarono ad avere un potere a livello nazionale. Questo potere era esercitato in concorrenza con i politici aquilani, ma fu momentaneo e limitato.
Coloro che volessero conoscere meglio i fatti citati  possono leggere il libro di Maurizio Padula:
“ JAMM’MO”, edito da Di Cioccio.
Parteciperanno: l’ass. regionale Mimmo Srou e l’ass. provinciale Michele Fina.
Il programma prevede il saluto di Raffaele Cleto, segretario della locale sezione DS, e di Franco Susi, Consigliere Comunale.
Interverranno: Liborio D’Amore, segretario Unione Intercomunale DS; Sandro Ciacchi, Presidente ATO N. 3; Michele Fina, assessore provinciale; Mimmo Srour, assessore regione Abruzzo.
 
IL PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO LAZIO E MOLISE
HA AVVIATO UN’INDAGINE CONOSCITIVA
PER PROGETTARE INTERVENTI MIGLIORATIVI
L’Ente Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ha avviato un’indagine di customer satisfaction, tramite un questionario, per conoscere le richieste dei visitatori onde adeguare la struttura organizzativa ai loro bisogni. Il questionario è stato preparato dall’Università degli Studi di Napoli “Federico II” - Dipartimento di scienze statistiche.
L’indagine, fondata su basi scientifiche, ha lo scopo di progettare interventi migliorativi in grado di soddisfare i numerosi visitatori, che annualmente arrivano al Parco. Sar à sul piano della qualità dei servizi erogati, per costruire un modello di relazione basato sulla fiducia e finalizzato a modellare i servizi sui bisogni e sulle attese dei visitatori. E ’ un’indagine innovativa ma in linea con le  finalità perseguite dalla Direzione del Parco negli ultimi anni, che ha investito in formazione e potenziamento delle performaces del personale addetto ai servizi di front office. Il questionario sar à disponibile presso i Centri di Visita del Parco e le strutture ricettive del territorio.
 

NECROLOGIO

SCANNO - Si sono svolti ieri i funerali di TONINO SILLA, per anni titolare della cartolibreria in Viale del Lago. Sentite condoglianze alla moglie, ai figli, ai nipoti e ai parenti tutti.
 
 
Venerdì 2 Febbraio
Giovedì 1 Febbraio
S. Veridiana