Lunedì 04 Dicembre
E’ bello il Sagittario, sai? si rompe e
schiuma, giu’ per i macigni, mugghia,
trascina tronchi, tetti di capanne,
zangole,... E’ bello, sai?”
(La Fiaccola sotto il Moggio, atto III)
Il Sagittario ha ripreso a correre su tutto il suo letto. E ancora per pochi giorni farà sentire la sua voce a cielo aperto, prima di essere rinchiuso in galleria. Vi consiglio, se potete, di fermarvi ad Anversa, nei pressi della villetta comunale, ad ascoltare il canto di questo nostro fiume. Personalmente l ’ho fatto. Ed ho scoperto quanto fossero reali, appropriati, i versi di D’Annunzio.
UN ALTRO ORO PER I FORMAGGI DI “PARCO PRODUCE”
Gli onori dell’oro sono andati alla ricotta scorza nera
e al Gregoriano dell’Azienda Rotolo Gregorio di Scanno
ANVERSA - I formaggi di Parco Produce, il consorzio di Anversa degli Abruzzi che riunisce piccoli produttori fedeli ai territori e alla storia pastorale d ’Abruzzo, hanno nuovamente conquistato l’oro sulle Alpi, come qualche anno fa in occasione delle Olimpiadi del Formaggio. Ed è ancora una volta nella splendida cornice di S. Vincent che i formaggi abruzzesi salgono in cima al podio, per riportare a casa la “Grolla d’Oro” (la Grolla è il tipico boccale in uso nel Nord): un nuovo riconoscimento ai sapori e ai saperi degli Appennini, da parte di una zona – quella delle Alpi – dove la cultura casearia ha ben più
solido sviluppo e considerazione.
Questa volta gli onori dell’oro sono andati alla ricotta scorza nera e al Gregoriano dell’Azienda Rotolo Gregorio di Scanno; una ricotta di pecora in allevamento tradizionale  e biologico, leggermente salata e fatta stagionare massaggiandola delicatamente, fino a che non forma una buccia scura esterna, dalla quale prende il nome di “Scorza nera”; e il Gregoriano, frutto proprio dell’innovativo innesto in zona appenninica della lavorazione “lattica”, tipica delle Alpi (una coagulazione del formaggio molto più lenta, che
richiede dalle 24 alle 36 ore).
Il concorso “Grolla d’Oro”, svoltosi alla fine di novembre, è stato promosso dall’Associazione Caseus Montanus, da sempre impegnata nella diffusione e promozione dei formaggi di montagna, insieme all ’Associazione Nazionale Assaggiatori di Formaggio (ONAF). La competizione ha visto la partecipazione di produttori nazionali ed internazionali, ad ulteriore onore e riconoscimento della grande qualit à che ha portato nuovamente i produttori di Parco Produce in cima al podio.
RICORDATO DON LORETO MARCHIONE
CON UNA TARGA POSTA ALLA SUA ABITAZIONE
COCULLO -  Sabato, 2 dicembre, alle ore 11,30, si è svolta una bella cerimonia commemorativa in onore di Don Loreto Marchione (parroco di Cocullo dal 1901 al 1950). Sul fronte d ’ingresso della casa, dove abitò per 50 anni, è stata posta ufficialmente una targa commemorativa a cura degli eredi del sacerdote, quale segno di riconoscenza per un antenato illustre che tanto diede al paese, con la sua missione sacerdotale rivolta a sostegno del suo popolo.
Alla cerimonia hanno partecipato il Sindaco, il Parroco, e molti Cocullesi.
Don Loreto fu per Cocullo e per tutti i paesi della valle un arciprete dal grande carisma e personalit à, capace di conciliare le sue attività spirituali con attività sociali e manageriali che lo resero famoso. A lui si deve l'espansione del culto di San Domenico e del rito delle serpi, nonch é l'edificazione del Santuario di Santo.
Don Loreto rappresentò per la cultura dell’epoca un punto di riferimento e fu per tutti gli studiosi delle tradizioni popolari di Cocullo una guida per comprendere il significato di quelle particolari usanze. Alla sua casa sostarono De Nino, D ’Annunzio, Michetti.
“Pastorizia e vita della popolazione scannese” di Marco Notarmuzi
Nel libro “Rassegna Culturale del Centro Abruzzo”
SULMONA -  “La cultura rappresenta il vero motore della crescita economica di un territorio, perche ’ attraverso la cultura c’e sviluppo”. Con enfasi espressiva,  il presidente dell’Associazione Insieme per il Centro Abruzzo Antonio Ruffini, ha presentato al pubblico il quarto volume dell ’associazione intitolato “Breve rassegna culturale del Centro Abruzzo”. L’opera e’ uno spaccato dell’Abruzzo visto come “terra di uomini e di pastori” ed e’ una ricostruzione storica e puntuale degli avvenimenti socio culturali, dall’Unita’ d’Italia alla crisi della prima Repubblica. Si passa dalla rievocazione nitida e secca della storia passata, come nel capitolo dedicato al giurista Giuseppe Capograssi scritto da
Lando Sciuba, sino al saggio interpretativo dello scritto di Ottaviano Giannangeli sul poeta raianese Umberto Postiglione. E il volume che e ’ strutturato in 12 capitoli ha un filo conduttore preciso: “non solo la ricostruzione puntuale degli avvenimenti, ma anche la totale aderenza alla realt à e alla galleria di personaggi”. Questo il commento del professore Antonio Cadei Ordinario di storia dell’arte medievale e socio dell’Accademia dei Lincei, intervenuto alla presentazione. “E con titubanza ed imbarazzo che parlo ad abruzzesi del loro Abruzzo, dato che io mi trovo qui da estraneo ” ha affermato il professore. “Ma ho trascorso mesi interi in Abruzzo e penso sia una delle piu’ splendide realtà”. E nella sua lucida presentazione, Cadei ha messo in luce come l’Abruzzo sia stato culla della civilta’ da Pescocostanzo sino a Caramanico. Oltre ai saggi di Giannangeli, nell’opera c’e’ una parte dedicata alla storia della banda musicale di Pratola Peligna curata dal professore Panfilo Petrella. La pastorizia nella vita della popolazione scannese fino alla meta ’ del novecento e una biografia di Panfilo Serafini gli altri temi. Il riscatto, l ’abnegazione della donna abruzzese, il rispetto della natura, sono lo spaccato su cui si dispiegano i fatti in un “Centro Abruzzo che va a rappresentare la culla della cultura e della storia.”
Erica Del Vecchio
Paolo Carbone e Antonio Di Cesare della squadra di calcio Hope 2000
CON IL NAZIONALE GIUSEPPE ROSSI
Ciao Roberto,
sono Antonio Gatta e volevo inviarti questa foto alcuni giorni prima. Non l’ho fatto, perché avevo desiderio di inserire una foto mia con la maglia che mi ha regalato Giuseppe, dopo la partita. Anche se lo conosco da quando era un bambino, ricevere una maglia della Nazionale appena usata in partita, fa sempre un certo effetto. Sia Paolo Carbone che Antonio Di Cesare, che ho invitato a Frosinone per la partita, sono rimasti molto contenti.
Giuseppe Rossi (foto in alto) è un loro coetaneo e questo credo gli abbia fatto un certo effetto.
Per la cronaca, le foto si riferiscono al 14 Novembre scorso, in occasione dell’amichevole Italia - Repubblica Ceca, disputata a Frosinone.
Siccome so che Giuseppe visita questo sito, voglio ringraziarlo per averci fatto avere i biglietti e per la gentilezza che ci ha mostrato.
Per chi non lo conosce personalmente, posso dire che è un ragazzo d’oro, e se la vita gli sta regalando questo sogno, se lo merita pienamente.
(Nella foto in basso Antonio e Paolo son con Chiellini).
CRONACA DELLA DOMENICA CALCISTICA
NELLA NOSTRA VALLE
SECONDA CATEGORIA
Campo di Fano: partita sospesa per nebbia

CAMPO DI FANO - La difficile trasferta di San Gregorio ha avuto per il Campo di Fano un esito imprevedibile, almeno fino alla vigilia: è stata sospesa all'ottantacinquesimo minuto per la nebbia, che nel secondo tempo ha reso impossibile il gioco. Per la cronaca, la squadra della Valle del Sagittario ha fornito un'ottima prestazione, giocando all'altezza del forte avversario. Il primo tempo si è concluso 0-1, grazie al vantaggio ospite per merito di Matteo Palombizio. Da registrare anche un rigore a favore del Campo di Fano, sbagliato per ò da Sandro Villani. Nella ripresa la partita è stata sempre bella, finché le condizioni atmosferiche lo hanno concesso, il San Gregorio ha marcato due reti e si è portata sul 2-1. Poi l'epilogo con la sospensione del match. Si aspettano adesso le decisioni della federazione in merito al recupero, parziale o totale.

TERZA CATEGORIA
Hope 2000 vs Ateleta 1-1
La Federlibertas batte il Castelvecchio 3-0

SCANNO-VILLALAGO - La Hope 2000 si è fatta trovare pronta per l'importantissima sfida con l'Ateleta capolista. La squadra di casa, momentaneamente sotto la responsabilit à tecnica di Luca Silvani (è probabile il gradito ritorno in panchina di Antonio Gatta), ha confermato di essere in crescita, soprattutto in quanto a determinazione. Da segnalare l'ottima prestazione fornita dai difensori, che non hanno concesso quasi niente agli attaccanti avversari nell'arco dell'intera partita. I primi venti minuti di gioco sono stati i pi ù difficili per la Hope 2000, con gli ospiti padroni del centrocampo, ma che non hanno mai concluso in porta. Per il resto del primo tempo, finito 0-0, c' è stato un sostanziale equilibrio,
senza grandi occasioni. Nei secondi 45' la squadra di casa ha iniziato benissimo, andando in vantaggio al 50' con un bel gol di Mauro Fronterotta: un potente tiro di sinistro, scagliato dalla destra dell'area a girare sul secondo palo. Al 60' un gol annullato a Enrico Caranfa per sospetto fuorigioco, prelude al pareggio dell'Ateleta, avvenuto subito dopo in pi ù che sospetto fuorigioco. Di lì in avanti la partita si è bloccata ed è finita 1-1. Ai nostri rimane un po' di rammarico per la decisione dell'arbitro in occasione del pareggio ospite. In conclusione, l'Ateleta ha dimostrato di meritare il pari e la Hope 2000 di poter ambire al secondo posto in classifica.

BUGNARA - Splendida domenica pomeriggio per la Federlibertas, che travolge in casa per 3-0 il Castelvecchio e si porta a meno uno dal secondo posto e a meno cinque dalla vetta: i tre punti mancati clamorosamente nel turno precedente contro la Sirentina lasciano ancora l'amaro in bocca. Ma ieri la reazione della squadra c' è stata, è stata grande e ne è uscito bastonato il Castelvecchio, la cui guida tecnica è stata polemicamente messa in discussione al termine della gara. Eppure i primi 10' hanno visto gli ospiti partire bene, con la Federlibertas costretta in difesa. Poi, non c' è stata più storia, con il 3-5-2 schierato dal mister Giuseppe Verrocchia che ha preso le misure agli avversari e ha dominato fino alla fine.
Il primo tempo si è concluso 2-0, grazie alla doppietta personale del bomber Emidio Iacobucci (sette centri fin qui). Il secondo tempo ha seguito sempre lo stesso copione, Federlibertas padrone del campo e Castelvecchio in estrema sofferenza, tanto che al 75' è arrivato anche il terzo sigillo con Massimiliano Pelino: risultato finale 3-0.
Domenica prossima la Federlibertas affronterà in trasferta, a Castelvecchio, l'ostica Sportsubequana.
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