MARTEDI’ 10 OTTOBRE
“LE VOCAZIONI DEL CUORE D’ABRUZZO”
Associazione dei sei comuni della Valle del Sagittario
SCANNO - Con l’approvazione da parte del Consiglio Comunale di Scanno, (5 Ottobre scorso) dello schema di convenzione, si è dato il via alla costituzione dell’Associazione “Le vocazioni del cuore d’Abruzzo”.
Oltre a Scanno ne faranno parte Anversa, Bugnara, Cocullo, Introdacqua e Villalago.
Lo scopo è di definire azioni e attività volte alla valorizzazione culturale, imprenditoriale e turistica dell’intera area della Valle del Sagittario.
Il Comune capofila è quello di Villalago, con il compito di coordinare gli obiettivi del programma dell’Associazione con quelli europei, nazionali, regionali e provinciali e di promuovere le opportune iniziative.
CONSIGLIO COMUNALE DI VILLALAGO
VILLALAGO - Si è svolto ieri, alle ore 18,00 il Consiglio comunale con all’ordine del giorno solo due punti: 1 - Art. 193 DLGS n. 267/2000: ricognizione programmi e verifica equilibri di bilancio esercizio 2006;
2 - Vendita capannone zona artigianale con relativa corte. Sul primo punto il Sindaco ha dichiarato che non esistono situazioni che alterano l’equilibrio del bilancio e la delibera è stata votata a maggioranza, con il voto contrario dell’opposizione che non ha fatto nessuna dichiarazione di voto. Per il secondo punto a maggioranza è stato deciso la vendita di un capannone con relativa corte nella zona artigianale; contrari l’opposizione, ma anche
in questo caso la minoranza non ha fatto dichiarazione di voto, per cui non si conoscono i motivi del voto contrario.
APPALTO PER LA REALIZZAZIONE
E GESTIONE
 DEL CENTRO TURISTICO TASSITO-CODA
VILLALAGO - Oggi si riuniràin prima seduta la commissione giudicatrice per l’appalto della realizzazione e gestione del Centro turistico integrato Tassito-Coda, al Lago di Scanno.
Il bando è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 22 Giugno 2006.
E’ pervenuta, in busta chiusa, una sola offerta.
MONITORAGGIO DELLE GOLE DEL SAGITTARIO
Per prevenire la caduta di massi
ANVERSA - Nell’incontro tra i dirigenti nazionale e provinciali con il Sindaco di Anversa è emersa la necessità di monitorare la strada provinciale 479 per individuare le zone che rischiano la caduta di massi. Le pareti rocciose che costeggiano la strada presentano lessioni che potrebbero essere un pericolo per i viaggiatori. Il 25 Settembre scorso i tecnici della Regione effettuarono un sopralluogo che rilevarono come le masse rocciose,
sovrastanti l’ingresso della galleria, fossero lesionate in più parti. Al chilometro 19 c’è un’intera parete pericolante.
Per evitare i rischi di eventuali distacchi e per salvaguardare una delle più belle e suggestive arterie dell’Abruzzo, il Sindaco di Anversa ha chiesto un intervento urgente con finanziamenti mirati.
MERCOLEDI’ 11 OTTOBRE
Il Ministro della Giustizia, on. Mastella, ha assicurato che
IL TRIBUNALE DI SULMONA NON E’ A RISCHIO DI CHIUSURA
Si è svolto ieri a Roma il previsto incontro tra il ministro della Giustizia, on. Mastella, e la delegazione Sulmonese, composta dall'onorevole Paola Pelino (Fi), dal presidente della Provincia Stefania Pezzopane e l'assessore Teresa Nannarone, dal Sindaco Franco La Civita, dal presidente dell'ordine forense sulmonese, Gabriele Tedeschi,
dal rappresentate dei magistrati del tribunale, Luigi D'Orazio, e dal direttore del carcere, Giacinto Siciliano. L’incontro ha avuto lo scopo di porre all’attenzione del Ministro le carenze strutturali e la mancanza di personale del Palazzo di Giustizia
L’on. Mastella, rispondendo ad una interrogazione dell’on. Pelino, in cui chiede di voler
conoscere gli orientamenti in merito al piano di riordino dei tribunali, ha assicurato che quello di Sulmona non è a rischio di chiusura.
Ricordiamo che detto tribunale serve 36 comuni ed enorme sarebbe, in caso contrario, il disagio che verrebbero ad avere i cittadini, costretti a recarsi all’Aquila..
Non è stato ancora deciso come saranno spesi i sei milioni di euro
Stanziati dalla Regione per la Valle Peligna e l’Alto Sangro
Doveva essere il Comitato dei Sindaci a decidere su quali investimenti orientarsi per l’impiego dei sei milioni di euro, stanziati dalla Regione Abruzzo, per la Valle Peligna e l’Alto Sangro, ma a quanto sembra è latente, tanto che l’incontro, voluto nei giorni scorsi dal Presidente della Comunità Peligna, è andato semideserto.
Non essendo un finanziamento a fondo perduto, la Regione Abruzzo per poter erogare il finanziamento pretende un progetto, che purtroppo non è stato ancora redatto.
Il limite per la presentazione di tale progetto è fissato per la fine di novembre.
IL CENTRO ANZIANI
DI SCANNO IN VISITA
A CASCIA
SCANNO - Organizzata dal Centro Anziani di Scanno si è svolta ieri una gita a Cascia - Roccaporena - Greggio. Dopo la visita al Santuario di Cascia, i pellegrini hanno raggiunto Roccaporena per la Via Crucis, lungo il rilievo roccioso dello Scoglio, luogo di preghiera di Santa Rita. Dopo la visita ai luoghi Natali della Santa, i pellegrini di Scanno si sono recati a Greggio per visitare il santuario, costruito sulla roccia, dove San Francesco nel 1223 rappresentò il primo Presepio.
Fermate questi amministratori!

di Ezio Pelino
Non esiste, forse, al mondo un luogo  sacro così  suggestivo come le pendici del Monte Morrone, all’altezza della  Badia di Sulmona. Persino le pietre e i sentieri sono sacri. Per millenni hanno visto processioni e processioni di pellegrini pregare e impetrare grazie. Prima agli dei dell’Olimpo, poi al Dio uno e trino dei cristiani. Su due distinti livelli dell’aspra e rocciosa montagna, ma sul medesimo asse verticale, sorgono due edifici religiosi. In quello inferiore, il maestoso tempio di Ercole Curino, da qualche decennio riportato alla luce, quando per tutto il medioevo i suoi ruderi affioranti avevano fatto fantasticare su una villa del poeta Ovidio. Fu il cuore religioso della Lega Italica: in quel santuario, ipotizzano gli storici, fu consacrato il giuramento dei confederati della Lega Italica in guerra contro Roma.
Più in alto del tempio pagano, a picco sulla valle peligna, l’eremo di Pietro da Morrone, divenuto papa con il nome di CelestinoV. Di quell’umile monaco che fortemente accese le speranze dell’umanità medioevale per l’avvento di una Chiesa povera e rinnovata, la terza età gioachimita: ”Che farai Pier da Morrone? Se’ venuto al paragone...”, scriveva  Iacopone da Todi. Una figura singolare della storia della Chiesa, l’unico che per coerenza fuggì dal “covo di astuzie
della corte papale”, rinunciando alla tiara. L’ ammirato e santo eremita di Petrarca,  colui che fece “il gran rifiuto” di Dante, il ”povero cristiano” di Silone.
Dall’eremo si gode lo spettacolo della gigantesca abbazia celestiniana con la preziosa Cappella Caldora, una volta fiorente convento.
Qualsiasi paese civile avrebbe curato questo luogo straordinario con amore straordinario. I nostri amministratori no. Hanno fatto di tutto per umiliarlo. Da sempre. Hanno fatto dell’abbazia un carcere. Hanno ferito la montagna con una gruviera di cave, hanno costruito un’enorme orribile scuola di polizia penitenziaria, hanno persino costruito una pista di go-kart. Una pista rumorosissima di go-kart proprio sotto l’eremo di Celestino e il tempio di Ercole Curino! Sono gli stessi amministratori che fanno convegni su convegni  per lanciare il turismo. Basterebbe ridare dignità a questi luoghi, assicurare cura, vigilanza. assistenza, adeguata intelligente pubblicità  per promuovere un turismo culturale, di qualità.
Niente di tutto questo. E’ di oggi (ieri per chi legge ndr) la sconvolgente notizia che la Giunta comunale di Sulmona ha partorito un grande progetto del valore nientemeno di 50/60 milioni di euro per costruire,
dice trionfalisticamente un quotidiano, “un grande villaggio in cui saranno ricostruite le principali fasi storiche delle tre religioni monoteiste: le più importanti chiese, basiliche e cattedrali del mondo rivivranno ai piedi  del Morrone, nei luoghi di Celestino V, per dare vita a una piccola città della meditazione e del culto che attiri pellegrini da tutto il pianeta”. Un progetto definito “ambizioso”, che dovrebbe rappresentare la “svolta per l’economia del centro Abruzzo”.
Si rimane senza parole di fronte alla puerilità e alla rozzezza del progetto che andrebbe a deturpare ulteriormente con paccottiglia prefabbricata senza storia e senza radici quel magico luogo e ci si augura che la Regione vincoli l’annunciato finanziamento ad una autentica valorizzazione della città di Ovidio, la “perla d’Abruzzo”, per dirla con il presidente del Senato. Sulmona, insieme a L’Aquila,  è città d’arte. Possiede una quarantina di chiese, alcune veramente stupende, non ha bisogno di altre, soprattutto di algidi bunker in cemento armato. Se si hanno i mezzi, le si restaurino (come la eternamente inaccessibile S. Maria di Roncisvalle) e, soprattutto, le si tengano aperte insieme ai musei. Si tenga la città finalmente pulita  e si promuova una autentica rivoluzione culturale per assicurare il verde cittadino.