LUNEDI’ 18 SETTEMBRE
Svegliamoci prima che sia troppo tardi!
L’ambiente non è un fast food
di Ezio Pelino
E’ di questi giorni l’allarme lanciato dall’Unesco sullo sfascio ambientale dell’Italia. L’Agenzia dell’Onu ha sentenziato: “Così scompare il Belpaese”. Decine di località che si fregiano del titolo  di “patrimonio dell’umanità” sono sotto osservazione per l’incuria e l’abusivismo. Alcune rischiano di essere escluse dalla lista: dalla senese Val D’Orcia a Corniglia nelle Cinque Terre, da Lipari alla Valle dei Templi, alle Ville palladiane del Brenta, ai Sassi di Matera.
Se persino i siti più famosi non incutono rispetto ai nostri concittadini e ai nostri governanti, non resta che disperare sulla integrità delle bellezze naturali dell’Abruzzo, come la Piana di Navelli, l’ultima in ordine di tempo a subire un destino demenziale di cementificazione. La costa abruzzese, quella che conobbero D’Annunzio e Michetti, tutta dune, macchia mediterranea e pineta – una pineta che la percorreva da nord a sud - è ormai solo letteratura e triste ricordo.      
E’ la peggio tenuta di tutto l’Adriatico. Molto meglio conservata è la Puglia e persino le località del divertimentificio globalizzato, Rimini, Riccione, Cattolica.
Non ci resta che la montagna, ma per quanto?
Tutti dicono di amare l’Abruzzo, anche coloro che si entusiasmano per le opere di cementificazione. Lo dicono. Ma amano solo il denaro, e non ci sarebbe nulla di male, se non incappassero nella tagliola dell’eterogenesi dei fini. Credono di incarnare il progresso mentre conseguono il regresso: se si distrugge l’ambiente con megastrade e altre brutture, il turista arriva sì velocemente ma altrettanto velocemente se ne allontana, passa rapido quanto rapida e agevole è la strada: viene dalla città e cerca ciò che è altro dalla città, la natura, possibilmente intatta. E l’ambiente è un bene non riproducibile e non delocalizzabile. E’ unico e irripetibile. Sono cose scontate queste in altri luoghi, in regioni veramente avanzate come
l’Umbria, il Trentino - Alto Adige, la Toscana. In quest’ultima regione si arriva, per conservare la magia di alcuni luoghi, a lasciare bianche le strade collinari segnate dai cipressi. Svegliamoci prima che sia troppo tardi. Anni fa, quando aprirono i primi Mac Donald, dalla provincia  si andava in torpedone in città per sentirsi pionieri dei tempi nuovi, per partecipare al “progresso” del fast food. Ora dopo il tuffo nelle schifezze americane tutto trigliceridi e colesterolo, ma ricche di distorte simbologie, è tornata finalmente la saggezza, sono tornati l’antica buona tavola e il piacere di stare a tavola, lo slow food. E il fast food è solo cafone o tutt’al più cibo da poveri e da forzati. Ma se la conversione culinaria è possibile e con essa lo smaltimento dei grassi in sovrappiù, per l’ambiente non è la stessa cosa: una volta distrutto, rimane qualche fotografia e il ricordo che muore con i vecchi.
CRESCE IL NUMERO DEGLI INDAGATI
Per il Centro Sportivo posto sotto sequestro giudiziario
VILLALAGO - Cresce il numero degli indigati per truffa, in merito agli impianti sportivi che la magistratura il 10 Giugno scorso ha posto sotto sequestro in località Prato. Il totale delle persone indagate sale da sei a otto, tra cui l’architetto progettista.
Il progetto del campo sportivo va contro i regolamenti del CONI, ma è stato ugualmente finanziato con mutui del Credito Sportivo. Secondo tali regolamenti i Campi scoperti da gioco devono avere l’orientamento Nord-Sud, mentre quello di Villalago ha l’orientamento Est-Ovest, con la conseguenza di avere il sole sempre sul viso dei giocatori. Sembra che sul progetto l’orientamento sia quello giusto, Nord-Sud, mai attualmente il campo da gioco costruito ha invece l’orientamento opposto.
Abbiamo cercato di visionare il progetto depositato in Comune, ma non è stato possibile, perché irreperibile.
Un’altra questione, posta all’attenzione della Magistratura, è quella delle fideiussioni, concesse alla società Omnia, realizzatrice e proprietaria del Centro sportivo. I cittadini di Villalago si chiedono se sia giusto che un Comune si faccia garante di un privato per la realizzazaione di opere private.
In pratica, il Sindaco, su delibera del Consiglio Comunale, ha firmato le fideiussioni, per circa tre miliardi di vecchie lire, a favore della società Omnia. Fideiussioni che sta attualmente pagando, perché la suddetta società è in stato fallimentare. Il vicesindaco ci ha riferito che attualmente la struttura è stata ceduta al Comune. Ma questo è
un fatto avvenuto dopo il sequestro giudiziario, per mascherare il pagamento delle fideiussioni.
Il Centro Sportivo è stato messo sotto sequestro giudiziario, dopo l’indagine dei carabinieri di Scanno, perché non è consono al progetto finanziato, in quanto non tutto è stato realizzato, anche se la commissione di collaudo ha certificato il contrario.
FESTEGGIATO
IL SANTO PATRONO

SCANNO - Si sono conclusi ieri i festeggiamenti in onore di Sant’Eustachio Martire. Come da tradizione si è svolta una processione serale con la statua del Santo, accompagnata dal Vescovo di Sulmona. Dopo il canto del Te Deum in Piazza dell’Olmo, sant’Eustachio negli anni precedenti rientrava nella sua chiesa, ma quest’anno la statua è stata riportata nella chiesa madre per i lavori di restauro.
La festa ha avuto termine con il concerto serale della banda regionale di Chieti.
ASSEMBLEA PUBBLICA
INDETTA DAL COMITATO
PER IL RILANCIO
DI MONTE ROTONDO

SCANNO - Dal “Comitato per il rilancio di Monte Rotondo” è stata indetta per questa sera, alle ore 21,00, presso l’Auditorium delle Anime Sante,
un’assemblea pubblica per presentare alla popolazione  il “Progetto di riapertura e sviluppo del Bacino Sciistico di Monte Rotondo”.
All’assemblea è stato invitato anche il Sindaco, a cui verrà consegnato il progetto, perché lo porti in Consiglio Comunale per l’eventuale discussione.
E di progetti ne sono già due, perché anche l’amministrazione comunale ne ha uno.
Fanno parte del comitato, di cui è presidente Cesidio Giansante: Eustachio Gentile, Franco Carfagnini e Massimiliano Lavillotti.
DUE MATRIMONI IN UN SOLO GIORNO
Evento rarissimo a Villalago
VILLALAGO - Sabato 16 Settembre Villalago ha avuto il privilegio e il piacere di assistere a due matrimoni. Il primo in mattinata, nella chiesa parrocchiale, l’altro nel pomeriggio presso la chiesetta dell’eremo di san Domenico.
La leggera pioggerellina, che ha accompagnato l’evento, come da detto popolare, sicuramente porterà fortuna alle due coppie.
AUGURI A PIERLUIGI E A VALENTINA
I due giovani si sono uniti in matrimonio, alle ore 12,00, nella chiesa parrocchiale. Il rito nuziale è stata officiato dal parroco don Alain e da don Paolino, che ha rivolto agli sposi il discorso augurale.
Il pranzo ha avuto luogo al Park Hotel del Lago.
AUGURI AD ANTONIO E A ROBERTA
La coppia si è unita in matrimonio nella chiesetta dell’Eremo di San Domenico, alle ore 16,30. La cerimonia religiosa è stata officiata dal parroco don Alain e da don Paolino, che ha rivolto agli sposi il discorso augurale.
Il pranzo ha avuto luogo all’Hotel Miramonti di Scanno.