Una comunicazione del consigliere
Gabriele Giannandrea, capo gruppo consiliare
“Uniti per Anversa”, arriva nelle mani di
molti distribuita ad un pubblico anche estraneo, del
tutto disinteressato, e lontano dalle questioni interne
di un paese, come quello di Anversa, che è al
momento screditato da una rottura che si compie in un
clima di contrapposizione e di non dialogo e che sta
portando alla deriva ogni forma di discussione politica
costruttiva. Tale comunicazione è stata
artatamente distribuita in un giorno festivo, a noi
sembra, con il chiaro intento di farla arrivare
soprattutto ai non residenti. È palese
l’intento dell’autore della missiva di
insinuare dubbi senza la giusta obiettività
nell’esporre le questioni in essa contenute.
Il contenuto di questa
divulgazione strumentale, ha creato un forte imbarazzo
in tutti noi dipendenti della Comunità
terapeutica “il Castello”, perché in
qualche modo ci sentiamo interessati ed inseriti, anche
se non direttamente, al centro di queste polemiche
mosse dal gruppo di minoranza Uniti per Anversa che
tendono a danneggiare l’immagine di
un’azienda dove lavorano 32 dipendenti 17 dei
quali sono residenti effettivi. Imbarazzo che nasce
dalla presa di posizione e dai comportamenti di questa
minoranza, che probabilmente ha sottovalutato
l’opinione delle persone direttamente interessate
(noi dipendenti) le quali, essendo ancora dotate di
capacità di pensiero, critica e di astrazione
sono quindi in grado di giudicare intenti poco
coscienziosi e mistificatori.
Noi riteniamo che
l’esercizio della funzione alla quale i cittadini
di Anversa hanno chiamato il gruppo consiliare Uniti
per Anversa sia quella di controllo, certamente, ma
anche quella di movimento impegnato per lo sviluppo del
paese, interessato ad operare delle scelte responsabili
ed a proporre dei progetti che abbiano lo scopo di
incrementare l’economia locale e il benessere di
questa” comunità”.
Fino ad ora non abbiamo
riscontrato iniziative tese al raggiungimento di tali
obiettivi. A noi pare che la vitalità sia invece
tesa maggiormente alla polemica costante su temi dove
il consenso dei cittadini è già stato
espresso, e alla promozione di una politica di
svalutazione e di non collaborazione dove non emergono
tra l’altro iniziative, progetti, proposte o
consensi, e perché no, anche dissensi
purché supportati da motivazioni valide e
soprattutto REALI. La nascita della comunità
“il Castello”, è stato il
momento per un ripensamento concreto e fattivo da
parte dei cittadini di Anversa, che hanno scelto
di voltare pagina guardando oltre i pregiudizi e i
luoghi comuni, che hanno scelto di volgere lo sguardo
oltre l’immediato e il temporaneo e di sentirsi
“fattore terapeutico”, probabilmente
perché hanno deciso a maggioranza di poter
credere in un valore tanto grande come lo è
quello della solidarietà e della comunità
non intesa in senso stretto!!!!
La cittadinanza democraticamente
ha eletto quelli che oggi sono gli stessi di ieri
perché, quelli di ieri che ci sono oggi,
hanno operato mostrando sempre entusiasmo e
caparbietà, lavorando come gruppo compatto in un
clima di collaborazione, legalità,
lealtà, responsabilità e coscienza. Per
la prima volta dopo tantissimi anni in Anversa
c’è stata un’inversione di tendenza.
Terminate tutte le possibilità (anche di
opportunità politica) che in
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passato hanno permesso a tanti
anversani di essere collocati nel pubblico impiego, che
è stata anche la condizione per cui tanti hanno
dovuto abbandonare il paese di origine, si è creata
una occasione del tutto nuova rispetto alle idee e ai
progetti occupazionali tradizionali in un settore
completamente nuovo: i servizi sociali. La
collettività ha offerto a tutti noi dipendenti
condizioni lavorative forse oggi giorno utopia per molti se
non moltissimi (la possibilità di poter lavorare
“dentro” casa non è prerogativa di tutti
e nemmeno di molti). Un riconoscimento professionale
qualificato e la stabilità economica, (che non
è mai venuta a mancare neanche nei momenti di
difficoltà aziendale) sono garanzie non
facilmente riscontrabili nel mondo del lavoro.
La lungimiranza mostrata nove anni
fa nell’accettare il progetto
“Comunità il Castello” in Anversa
degli Abruzzi ha creato condizioni economiche di
notevole rilievo.
Basta evidenziare che gli stipendi
dell’anno 2005 ammontano (questo solo per i
residenti) a euro 280.897.00 al netto degli oneri
assicurativi e contributivi regolarmente versati pari a
circa il 40% (tanto per essere precisi); le stesse
attività commerciali non sono escluse da
questi vantaggi. Infatti, farmacia, tabaccaio, bar, bar
alimentari, panificio, ristoranti e agriturismi
traggono vantaggi economici non indifferenti
dall’indotto creato dalla presenza di questa
“azienda” sul territorio, e questo noi
crediamo sia innegabile.
Non dimentichiamo inoltre che la
comunità “il Castello” paga un
affitto annuo al comune di Anversa per l’utilizzo
dell’ex istituto scolastico di circa 50.612.77
euro per essere precisi!!. Denaro che il comune investe
sul territorio e che ha permesso di abbassare
l’aliquota ICI applicando il minimo nazionale. (
questo non è un beneficio a favore della
collettività?!).
Il clima di collaborazione che si
è venuto a creare fra il Comune e la
Comunità ha permesso di incrementare i beni
comunali (immobile Iannamorelli) attraverso un
finanziamento regionale ottenuto tramite un contributo
a fondo perduto a fronte di un progetto: “il
futuro nelle mani”, che la stessa comunità
“il Castello” ha promosso in quanto tale
progetto si rivolgeva a persone disabili. Parte di tale
immobile, nell’immediato futuro, sarà la
sede della nuova scuola materna. Inoltre, e questo
tanto per sottolineare la legalità e la
correttezza, la stessa Comunità, paga per
l’utilizzo di una parte di questo immobile un
affitto al comune di Anversa proprietario dello stesso,
pari a euro 255 al mese.
Vorremmo evidenziare da parte
dell’amministrazione della comunità
“il Castello” la volontà di
migliorare sempre per creare altre possibilità
che non siano ad appannaggio solo e soltanto
dell’azienda ma di tutti coloro che ne faranno
parte e che potranno scegliere di farne parte…in
definitiva ..della
collettività…perché è la
collettività che è sempre e comunque
responsabile del fallimento o della stabilità
di una iniziativa.
Sono state avanzate proposte che
potrebbero migliorare le risorse ed i servizi del
territorio, delle quali tutti i cittadini potranno
trarre beneficio, e per essere più chiari un
progetto che ha visto con la collaborazione di soggetti
svantaggiati, quali gli ospiti della Comunità
“il Castello” la nascita di una cooperativa
sociale, che ha come finalità la gestione di
servizi
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di pubblica utilità con la
collaborazione di FORZE LAVORO LOCALI.
Tale cooperativa si propone di
gestire i seguenti servizi:
- raccolta differenziata di
rifiuti porta a porta
- gestione e manutenzione di spazi
verdi
- spezzamento e pulizia di strade
urbane e interponderali
- pulizia cimiteri e spazi verdi
cimiteriali
- servizi di tipo straordinario
(spazi elettorali, lettura contatori)
- organizzazione ,manifestazioni
culturali
- gestione e manutenzione spazi
sportivi.
Vorremmo ricordare che lo scopo di
una cooperativa sociale non è certamente
l’utile!!!!.
I vantaggi sono quelli di servizi
a “basso costo” per il Comune e di costo
zero per i cittadini, visto che fino ad oggi il Comune
non ha aumentato di un solo centesimo le tasse ai
cittadini.
Il progetto di una nuova struttura
che prevede la creazione di un centro per la
“diagnosi e cura” delle malattie
psichiatriche potrebbe essere un’iniziativa che
garantirà nuova occupazione.
Nello stesso progetto
è garantito un poliambulatorio medico
attrezzato, dove sarà assicurata la presenza di
medici specialistici durante tutta la settimana con i
quali il Comune potrà trovare forme di
convenzioni utili per i suoi cittadini in particolare
quelli più anziani. Questa nuova struttura, ora
ancora un’idea, noi (dipendenti) speriamo si
concretizzi presto.
Ovviamente non nascerà
senza il beneplacito della cittadinanza che come nove
anni fa verrà chiamata ad esporre il proprio
consenso o il proprio dissenso.
Queste iniziative non sono tenute
celate o custodite in angoli inaccessibili ed oscuri,
ma sono pubbliche a tutti, cioè, a tutti coloro
che hanno voglia di sapere e soprattutto di scoprire la
verità che è comunque sotto gli occhi di
tutti, anche se il signor Gabriele Giannandrea sembra
continuare a negarla.
Vorremmo inoltre proporre
un’altra riflessione: sarebbe opportuno che le
aspettative e i desideri di chi vive ad Anversa
solamente qualche fine settimana o durante le feste
religiose ed estive evadendo così lo stress
della grande città tenessero conto dei desideri
e aspettative di chi per 12 mesi l’anno ha scelto
di vivere e lavorare nel paese e in esso progettare il
proprio futuro.
L’attuale amministrazione
comunale ha sempre lavorato nella piena legalità
e con responsabilità offrendo collaborazione a
tutte le aziende e mostrando interesse per ogni nuova
iniziativa che potesse in qualche modo risultare utile
per Anversa e per i SUOI cittadini.
Noi dipendenti della
comunità “il Castello” restiamo
fiduciosi che in futuro le iniziative della minoranza
siano indirizzate verso mete più alte e
più concrete, speriamo in una politica
più armonica e collaborativa, che non vada in
alcun modo a ledere la stabilità dei cittadini o
di una parte di essi che hanno il diritto di sentirsi
garantiti dagli stessi che oggi si professano loro
difensori.
Ci auguriamo per il futuro che
questa minoranza prenda le distanze dalla linea di
condotta perseguita fino ad ora e che inizi a lavorare
realisticamente utilizzando le energie per creare e non
per distruggere.
Tutti i dipendenti della Comunità
“il Castello”
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