MARTEDI’ 23 MAGGIO
ANVERSA
LETTERA APERTA DEI DIPENDENTI DELLA COMUNITA’ “IL CASTELLO”
Una comunicazione del consigliere Gabriele Giannandrea, capo gruppo consiliare “Uniti per Anversa”, arriva nelle mani di molti distribuita ad un pubblico anche estraneo, del tutto disinteressato, e lontano dalle questioni interne di un paese, come quello di Anversa, che è al momento screditato da una rottura che si compie in un clima di contrapposizione e di non dialogo e che sta portando alla deriva ogni forma di discussione politica costruttiva. Tale comunicazione è stata artatamente distribuita in un giorno festivo, a noi sembra, con il chiaro intento di farla arrivare soprattutto ai non residenti. È palese l’intento dell’autore della missiva di insinuare dubbi senza la giusta obiettività nell’esporre le questioni in essa contenute.
Il contenuto di questa divulgazione strumentale, ha creato un forte imbarazzo in tutti noi dipendenti della Comunità terapeutica “il Castello”, perché in qualche modo ci sentiamo interessati ed inseriti, anche se non direttamente, al centro di queste polemiche mosse dal gruppo di minoranza Uniti per Anversa che tendono a danneggiare l’immagine di un’azienda dove lavorano 32 dipendenti 17 dei quali sono residenti effettivi. Imbarazzo che nasce dalla presa di posizione e dai comportamenti di questa minoranza, che probabilmente ha sottovalutato l’opinione delle persone direttamente interessate (noi dipendenti) le quali, essendo ancora dotate di capacità di pensiero, critica e di astrazione sono quindi in grado di giudicare intenti poco coscienziosi e mistificatori.
Noi riteniamo che l’esercizio della funzione alla quale i cittadini di Anversa hanno chiamato il gruppo consiliare Uniti per Anversa sia quella di controllo, certamente, ma anche quella di movimento impegnato per lo sviluppo del paese, interessato ad operare delle scelte responsabili ed a proporre dei progetti che abbiano lo scopo di incrementare l’economia locale e il benessere di questa” comunità”.
Fino ad ora non abbiamo riscontrato iniziative tese al raggiungimento di tali obiettivi. A noi pare che la vitalità sia invece tesa maggiormente alla polemica costante su temi dove il consenso dei cittadini è già stato espresso, e alla promozione di una politica di svalutazione e di non collaborazione dove non emergono tra l’altro iniziative, progetti, proposte o consensi, e perché no, anche dissensi purché supportati da motivazioni valide e soprattutto REALI. La nascita della comunità “il Castello”, è stato il  momento per un ripensamento concreto e fattivo da parte  dei cittadini di Anversa, che hanno scelto di voltare pagina guardando oltre i pregiudizi e i luoghi comuni, che hanno scelto di volgere lo sguardo oltre l’immediato e il temporaneo e di sentirsi “fattore terapeutico”, probabilmente perché hanno deciso a  maggioranza di poter credere in un valore tanto grande come lo è quello della solidarietà e della comunità non intesa in senso stretto!!!!
La cittadinanza democraticamente ha eletto quelli che oggi sono gli stessi di ieri  perché, quelli di ieri che ci sono oggi, hanno operato mostrando sempre entusiasmo e caparbietà, lavorando come gruppo compatto in un clima di collaborazione, legalità, lealtà, responsabilità e coscienza. Per la prima volta dopo tantissimi anni in Anversa c’è stata un’inversione di tendenza. Terminate tutte le possibilità (anche di opportunità politica) che in
passato hanno permesso a tanti anversani di essere collocati nel pubblico impiego, che è stata anche la condizione per cui tanti hanno dovuto abbandonare il paese di origine, si è creata una occasione del tutto nuova rispetto alle idee e ai progetti occupazionali tradizionali in un settore completamente nuovo: i servizi sociali. La collettività ha offerto a tutti noi dipendenti condizioni lavorative forse oggi giorno utopia per molti se non moltissimi (la possibilità di poter lavorare “dentro” casa non è prerogativa di tutti e nemmeno di molti). Un riconoscimento professionale qualificato e la stabilità economica, (che non è mai venuta a mancare neanche nei momenti di difficoltà aziendale)  sono garanzie non  facilmente riscontrabili nel mondo del lavoro.
La lungimiranza mostrata nove anni fa nell’accettare il progetto “Comunità il Castello” in Anversa degli Abruzzi ha creato condizioni  economiche di notevole rilievo.
Basta evidenziare che gli stipendi dell’anno 2005 ammontano (questo solo per i residenti) a euro 280.897.00 al netto degli oneri assicurativi e contributivi regolarmente versati pari a circa il 40% (tanto per essere precisi); le stesse attività commerciali non  sono escluse da questi vantaggi. Infatti, farmacia, tabaccaio, bar, bar alimentari, panificio, ristoranti e agriturismi traggono vantaggi economici non indifferenti dall’indotto creato dalla presenza di questa “azienda” sul territorio, e questo noi crediamo sia innegabile.
Non dimentichiamo inoltre che la comunità “il Castello” paga un affitto annuo al comune di Anversa per l’utilizzo dell’ex istituto scolastico di circa 50.612.77 euro per essere precisi!!. Denaro che il comune investe sul territorio e che ha permesso di abbassare l’aliquota ICI applicando il minimo nazionale. ( questo non è un beneficio a favore della collettività?!).
Il clima di collaborazione che si è venuto a creare fra il Comune e la Comunità ha permesso di incrementare i beni comunali (immobile Iannamorelli) attraverso un finanziamento regionale ottenuto tramite un contributo a fondo perduto a fronte di un progetto: “il futuro nelle mani”, che la stessa comunità “il Castello” ha promosso in quanto tale progetto si rivolgeva a persone disabili. Parte di tale immobile, nell’immediato futuro, sarà la sede della nuova scuola materna. Inoltre, e questo tanto per sottolineare la legalità e la correttezza, la stessa Comunità, paga per l’utilizzo di una parte di questo immobile un affitto al comune di Anversa proprietario dello stesso, pari a euro 255 al mese.
Vorremmo evidenziare da parte dell’amministrazione della comunità “il Castello” la volontà di migliorare sempre per creare altre possibilità che non siano ad appannaggio solo e soltanto dell’azienda ma di tutti coloro che ne faranno parte e che potranno scegliere di farne parte…in definitiva ..della collettività…perché è la collettività che è sempre e comunque responsabile del fallimento o della stabilità  di una iniziativa.
Sono state avanzate proposte che potrebbero migliorare le risorse ed i servizi del territorio, delle quali tutti i cittadini potranno trarre beneficio, e per essere più chiari un progetto che ha visto con la collaborazione di soggetti svantaggiati, quali gli ospiti della Comunità “il Castello” la nascita di una cooperativa sociale, che ha come finalità la gestione di servizi
di pubblica utilità con la collaborazione di FORZE LAVORO LOCALI.
Tale cooperativa si propone di gestire i seguenti servizi:
- raccolta differenziata di rifiuti porta a porta
- gestione e manutenzione di spazi verdi
- spezzamento e pulizia di strade urbane e interponderali
- pulizia cimiteri e spazi verdi cimiteriali
- servizi di tipo straordinario (spazi elettorali, lettura contatori)
- organizzazione ,manifestazioni culturali
- gestione e manutenzione spazi sportivi.
Vorremmo ricordare che lo scopo di una cooperativa sociale non è certamente l’utile!!!!. 
I vantaggi sono quelli di servizi a “basso costo” per il Comune e di costo zero per i cittadini, visto che fino ad oggi il Comune non ha aumentato di un solo centesimo le tasse ai cittadini.
Il progetto di una nuova struttura che prevede la creazione di un centro per la “diagnosi e cura” delle malattie psichiatriche potrebbe essere un’iniziativa che garantirà nuova occupazione.
 Nello stesso progetto è garantito un poliambulatorio medico attrezzato, dove sarà assicurata la presenza di medici specialistici durante tutta la settimana con i quali il Comune potrà trovare forme di convenzioni utili per i suoi cittadini in particolare quelli più anziani. Questa nuova struttura, ora ancora un’idea, noi (dipendenti) speriamo si concretizzi presto.
Ovviamente non nascerà senza il beneplacito della cittadinanza che come nove anni fa verrà chiamata ad esporre il proprio consenso o il proprio dissenso.
Queste iniziative non sono tenute celate o custodite in angoli inaccessibili ed oscuri, ma sono pubbliche a tutti, cioè, a tutti coloro che hanno voglia di sapere e soprattutto di scoprire la verità che è comunque sotto gli occhi di tutti, anche se il signor Gabriele Giannandrea sembra continuare a negarla.
Vorremmo inoltre proporre un’altra riflessione: sarebbe opportuno che le aspettative e i desideri di chi vive ad Anversa solamente qualche fine settimana o durante le feste religiose ed estive evadendo così lo stress della grande città tenessero conto dei desideri e aspettative di chi per 12 mesi l’anno ha scelto di vivere e lavorare nel paese e in esso progettare il proprio futuro.
L’attuale amministrazione comunale ha sempre lavorato nella piena legalità e con responsabilità offrendo collaborazione a tutte le aziende e mostrando interesse per ogni nuova iniziativa che potesse in qualche modo risultare utile per Anversa e per i SUOI cittadini.
Noi dipendenti della comunità “il Castello” restiamo fiduciosi che in futuro le iniziative della minoranza siano indirizzate verso mete più alte e più concrete, speriamo in una politica più armonica e collaborativa, che non vada in alcun modo a ledere la stabilità dei cittadini o di una parte di essi che hanno il diritto di sentirsi garantiti dagli stessi che oggi si professano loro difensori.
Ci auguriamo per il futuro che questa minoranza prenda le distanze dalla linea di condotta perseguita fino ad ora e che inizi a lavorare realisticamente utilizzando le energie per creare e non per distruggere.
                                                                Tutti i dipendenti della Comunità “il Castello”
LUNEDI’ 22 MAGGIO
IL DIFENSORE CIVICO RISPONDE AD UNITI PER ANVERSA: IL DIRITTO DI ACCESSO AGLI ATTI DEI CONSIGLIERI COMUNALI GODE DI PARTICOLARE TUTELA
Il Gruppo di minoranza al Comune di Anversa degli Abruzzi, Uniti per Anversa, ha scritto al Difensore Civico Regionale in seguito all'ennesimo grave episodio di chiusura e prevaricazione da parte della maggioranza nel negare i diritti che la legge riconosce ai Consiglieri Comunali per l'esercizio delle loro funzioni.
Il Difensore Civico, pur non avendo la competenza per intervenire direttamente, ha ritenuto comunque utile inviare una nota esplicativa sulla questione, con la quale mette in evidenza il particolare regime di tutela di cui gode la funzione riconosciuta dalla legge ai Consiglieri per l'espletamento della loro funzione.

“Il diritto di accesso del consigliere comunale gode di un particolare regime di favore” - così si esprime il Difensore Civico - “che si collega funzionalmente alla cura di un interesse pubblico di cui ha la rappresentanza rispetto alla collettività amministrata”. Non solo, precisa il Difensore Civico, vi è tale particolare tutela; ma alla richiesta di visione di atti non può essere opposto né il diritto alla riservatezza, in quanto il Consigliere è già tenuto al segreto d'ufficio, né può essere richiesto che lA stessA siano particolarmente motivate. Ciò perché la legge ha voluto rafforzare proprio quella funzione di controllo che, sin dalla sua entrata in Consiglio Comunale, Uniti per
Anversa sta cercando - pur tra mille ostacoli - di esercitare. Un controllo finalizzato non certo ad impedire la normale attività amministrativa dell'ente, né tantomeno a bloccare gli uffici o gli amministratori, bensì unicamente a dare piena conoscenza alla cittadinanza delle scelte effettuate, a cominciare da quelle sul bilancio, cioè su come vengono spesi ad Anversa i soldi dei contribuenti.
Uniti per Anversa auspica che l'influente intervento del Difensore Civico, che motiva le sue ragioni con tanto di giurisprudenza e richiami di legge, convinca finalmente la maggioranza ad operare all'interno delle regole e a consentire quella trasparenza che è necessaria per garantire l'imparzialità dell'amministrazione e la fiducia della collettività nelle istituzioni che la governano. Non si possono “buttare fuori” dal Palazzo Comunale i Consiglieri di opposizione, né insultarli perché hanno richiesto la copia di atti: le regole del gioco democratico tutelano tutti, chi è al governo oggi come chi sarà all'opposizione un domani.  

Uniti per Anversa ringrazia il Difensore Civico per l'intervento chiarificatore, nella speranza che esso possa consentire da subito la ripresa di un civile confronto all'interno delle regole, per il bene di Anversa tutta.
Uniti per Anversa
Domenica 21 Maggio 2006 torna la festa nazionale dei Piccoli Comuni Italiani, ma i grandi amministratori di Anversa degli Abruzzi saranno assenti.

Il 21 Maggio, la Legambiente, in collaborazione  con Enel e sotto L'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, organizzano la terza edizione di “Voler Bene all'Italia” nata a sostegno dei piccoli Comuni.
Il Sindaco e la sua maggioranza di Anversa degli Abruzzi, per motivi a noi incomprensibili, hanno deciso di non essere presenti a questa importante iniziativa che ha trovato larghi consensi dalla Val di Susa al Salento.
Lungo tutto l'Appennino hanno
aderito a questa grande festa quasi 2000 piccoli Comuni italiani, 67 su 108 per la provincia dell'Aquila.
Un'iniziativa per sostenere i Comuni al di sotto dei 5000 abitanti è l'oggetto della prima proposta di legge del nuovo Governo, che crede in un rilancio economico-sociale, partendo proprio dai piccoli centri.
Eventi di una importanza cosi rilevante, meritano da chi ha la responsabilità politica di un ente pubblico, la massima presenza per cogliere i numerosi vantaggi che ne derivano.
E' con profonda delusione e preoccupazione per il nostro paese, che il Gruppo di Minoranza “Uniti per Anversa”, accoglie questa grave decisione.
Per tutta  risposta, il Sindaco e i suoi, disattendendo le raccomandazioni del governo nazionale e della comunità
internazionale, per la tutela dell'ambiente e per le forme di sviluppo sostenibile, con grande superficialità hanno fatto orecchi da mercante.
In un'epoca dove la globalizzazione, la comunicazione, le relazioni istituzionali, e le sinergie fra imprese, sono inevitabili, la defezione dei rappresentanti  del comune di Anversa, a nostro avviso, non solo è segno di poca sensibilità verso i suoi cittadini, ma di fatto li priva degli innumerevoli benefici dovuti alla partecipazione a simili progetti.
Formalizzeremo, con un'interrogazione al Sindaco ed i suoi collaboratori, le nostre preoccupazioni e chiederemo i motivi di questa grave assenza.
                                                                  Il Gruppo Consilare
Uniti per Anversa
GIUSEPPE ROSSI, GIOCATORE DEL MANCHESTER UNITED,  IN VISITA A VILLALAGO

Caro Roberto,
Oggi 19.05.2006, sono venuti a trovarmi Giuseppe Rossi e suo padre Fernando. Giuseppe Rossi é attualmente un giocatore del Manchester United e futuro under 21 Italia (lo speriamo tutti). Sono passati a salutarmi, avendoli conosciuti negli Stati Uniti. Suo padre era mio insegnante di Italiano, invece io sono stato uno dei primi allenatori di Giuseppe quando aveva 7 anni, nel 1994.
Giuseppe ha origini Italiane, essendo il padre di Fraine in provincia di Chieti.
Saluti
Antonio Gatta
 
Antonio Gatta e Giuseppe Rossi

GRAN FONDO DEGLI STAZZI

SCANNO - Si è svolta ieri nel territorio comunale la terza “Gran Fondo degli Stazzi”, sesta tappa del RAMPITOUR DELLE REGIONI, prestigiosa e seguita competizione tra mountain bikers a livello nazionale. I partecipanti sono stati 326 e sono giunti da tutta Italia. Vincitore della gara è stato un atleta colombiano, mentre tra i Bikers di Scanno, autori nel complesso di una buona prestazione, è emerso il solito Antonio Carfagnini, che è arrivato undicesimo e recrimina per una sfortunata caduta a qualche chilometro dal traguardo. In conclusione, si è tenuto un ben riuscito party.