MERCOLEDI’ 15 MARZO 2006
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IL MANIFESTO DELLA MARGHERITA
Eustachio Gentile & C. in guerra con Valle Orsara
SCANNO - Uno dopo l’altro i partiti politici di Scanno intervengono  sul fallimento della società Valle Orsara. Dopo il manifesto dei DS è arrivato quello della Margherita. Così come abbiamo fatto con il manifesto dei DS, cerchiamo di sintetizzare i punti, secondo noi, più salienti del manifesto della Margherita, apparso qualche giorno addietro, ma che non abbiamo potuto leggere solo ieri  a causa delle abbondanti nevicate, che ci hanno tenuto chiusi in casa. Ci scusiamo con i nostri lettori del ritardo.
Il manifesto (70x100), tralasciando la premessa, ricostruisce in modo puntiglioso la storia del fallimento, partendo dall’Amministrazione di Eustachio Gentile. Noi riporteremo questa storia , trlasciando quello che, secondo noi è superfluo ai fini della ricostruzione. E questo lo facciamo solo per una questione di sintesi e non per altro.
«(...) Nel 1998, a novembre (e non poteva essere altro mese che quello dei morti), Eustachio Gentile dopo aver rotto con Pietro Spacone, a cui oggi fa una corte spudorata, dopo averne chiesto l’espulsione da DS, dopo aver distrutto il centro sinistra, vince contro l’uscente Spacone (...). Valle Orsara era nel fiore dell’attività (...) Eustachio Gentile & c. subito iniziano una guerra contro Valle Orsara, la accusano di essere un partito politico (...). La situazione si fa pesante: si rompe il rapporto di collaborazione che fino ad allora c’era stato tra amministrazione comunale e società. Nel 2000 i soci, viste le difficoltà chiedono al Comune di aiutarli. All’unanimità il Consiglio Comunale delibera di sgravarli dalle fideiussioni.(...) Eustachio fa subito marcia indietro. Addirittura si invitano i soci a non ricapitalizzare. Per la Valle Orsara: questo invito è
l’inizio della fine. Oggi molti dicono che non poteva essere altrimenti: Il Comune aiutando i soci avrebbe rischiato la bancarotta, visto che in quel periodo si andava creando il buco, anzi la voragine nel bilancio comunale. (...) Nel 2002 la Società decide di portare i libri in tribunale. Eustachio, finalmente si ricorda di essere sindaco, capisce, o finge di aver capito, che i soci di Valle Orsara non sono un partito politico e cerca una soluzione. Ecco che spunta, anzi piove dal cielo, visto l’arrivo in elicottero del suo amministratore delegato, la IRTI. Da subito si sente l’odore che si tratta di un bluff. (...) I soci con denari propri pagano il 25% delle fideiussioni. (...) Gli Scannesi alle amministrative lo cacciano (Eustachio Gentile). In Provincia c’era Susi, in Regione Pace. La Margherita chiede da subito un emendamento alla finanziaria dello Stato prima, poi della Regione e nel gennaio 2005 un emendamendo Di Nardo, Di Masci, Melilla darà a Scanno 1.000.000 di euro. (...) Alle regionali purtroppo Di Masci non è eletto. Eustachio & c. che fanno? Chiedono a Gianno Melilla di proseguire l’opera intrapresa con Di Masci? Chiedono, come facevano quando in Provincia c’era Susi e in Regione Pace, che Provincia e Regione intervengano concretamente con denari, alla soluzione del crisi del Bacino. Neppure per sogno. Cominciano a sostenere a spada tratta l’ipotesi Lallini. Eustachio Gentile per la verità, da un lato la sostiene, dall’altro scrive su la Piazza che Lallini è un bluff. Ad agosto la Margherita, si consiglio del giudice Pasquale Quaglione, vota a favore di una società mista, unica strada per salvare Valle Orsara, l’unica purtroppo fino ad oggi mai seguita. Eustachio
a corto di validi argomenti, sostiene che la proposta del giudice Quaglione serv e solo a creare poltrone. Intanto il tempo passa, Natale è alle porte. Tra Provincia e Comune non c’è possibilità di dialogare. Eustachio attacca Cetrone, anzi il duo Cetrone-Spacone. (...) Amedeo Fusco scrive all’intero Consiglio Provinciale una lettera chiedendo che nel bilancio provinciale si prevedano soldi per Scanno e sollecitando nuovamente un Consiglio congiunto tra i due enti, per valutare la proposta di concordato preventivo presentata dai soci di Valle Orsara dal settembre 2005. La Margherita, sempre su consiglio del Giudice Quaglione, si batte perché si ricapitalizzi la Bacini Sciistici. Eustachio Gentile però fa di tutto, e purtroppo ci riesce, perché non si assuma questo atto. Il 24 febbraio, il giorno più triste per Scanno, dopo il 29 novembre ‘98, si dichiara il fallimento di Valle Orsara. C’è una commissione permanente, proposta da Eustachio Gentile e presieduta da Giov anni Mastrogiovanni, che si occupa della crisi del Bacino Sciistico. Che fanno i consiglieri del Progetto Scanno. Convocano la commissione per affrontare il problema? Neppure per sogno! Corrono a Sulmona per partecipare ad una conferenza stampa: bisogna pur dare la colpa a qualcuno (...)».
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Marze sette nevazze

Ieri mattina c’è stato il sole, che ha permesso di terminare lo sgombero della neve e ha contribuito, naturalmente, ad abbassare il manto nevoso. Nel pomeriggio il cielo si è abbuiato di nuovo e in serata è cominciato a scendere qualche “granello” di neve.
“Marze sette nevazze”. Le nevicate sono già state sei e se i proverbi non falliscono ci aspetta quanto prima una nuova nevicata. E poi speriamo che arrivi finalmente la primavera!
SCANNO AL TG3-ABRUZZO: Neve e Artigianato
SCANNO - Il telegiornale d’Abruzzo delle ore 14,00, nella rubrica curata da E. Bellucci, ha fatto visita a Scanno e al suo lago. Le immagini innevate del paese ci hanno riportato le suggestioni invernale che il paese sa offrire in questo periodo. A Scanno le telecamere sono entrate nella bottega orafa di Cesare Mancini.
Nell’intervista egli ha raccontato il suo apprendistato, durato più di otto anni, in botteghe di Scanno, dove ha appreso, dai maestri orafi scannesi l’arte del modellare l’argento e l’oro in forme tradizionali e innovative. Cesare ha mostrato alle telecamere le sue ultime realizzazioni, come il fiore che si offriva alle spose.
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GIOVEDI’ 16 MARZO 2006
La risposta al manifesto della “Margherita”
dell’ex sindaco Eustachio Gentile, capogruppo consiliare di “Progetto Scanno”
SCANNO - La risposta di Eustachio Gentile al manifesto della “Margherita” di Scanno è stata pubblicata sul sito “La piazza di Scanno”, con il titolo “Il linciaggio”. Per dovere di cronaca, ma soprattutto per l’imparzialità di questa pagina di “Cronaca on line”, riportiamo anche ciò che ha scritto Gentile. Seguiremo anche in questo caso  il metodo della sintesi,  omettendo tutto ciò che, a nostro giudizio, non è funzionale alla conoscenza dei fatti.
Il capogruppo di “Progetto Scanno” scrive:
«(...) Le accuse? Sempre le solite! E' fallita Valle Orsara? La colpa è di Eustachio Gentile. Tutti i mali di Scanno sono di Eustachio Gentile il quale: non ha voluto sottoscrivere le fideiussioni accollando sulle spalle di tutti gli Scannesi una parte dei debiti della società pari a 4 miliardi delle vecchie lire, ha invitato i soci della V.O. a non ricapitalizzare, ha portato la Irti a Scanno e fatto pagare il 25% delle fideiussioni, ha occupato troppe poltrone, ha causato il famigerato buco etc etc. Ci mancano solo le accuse che
volevo diventare un palazzinaro, un albergatore e che mi sono preso i soldi dei loculi, per completare l'opera. (...) E poteva mancare la pubblico privata? Ma no che non poteva. Non è stata costituita? Ma è ovvio, la colpa mica è del Sindaco di Scanno che da tre anni ha nel cassetto il nuovo statuto della società. Che pur avendo il Consiglio comunale deliberato dall'agosto scorso, con Amedeo in testa su ordine di Bonifacio, tale indirizzo non siano stati capaci di farne nulla. La colpa non sarà mica dei fantomatici soci che nessuno ha mai saputo chi fossero e che forse sarebbero solo nella mente di Amedeo o di Bonifacio! No, la colpa è di Eustachio Gentile. E come farà adesso il mio amico Amedeo Fusco a controllare le assunzioni visto che il giocattolino che tanto lo appassiona e sul quale i soliti furbetti del quartiere avevano messo gli occhi, non è stato costruito? Perché questo era il più grande cruccio di Amedeo. “Chi gestirà le assunzioni se viene un privato?” ripeteva ad
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alta voce incurante dello sgomento che procurava ai presenti! Altro che destino dei Soci della Valle Orsara! (...) Non si è mai visto poi che un partito politico che si colloca nel Centro Sinistra ed è impegnato con i Ds a costruire il Partito Democratico, attacchi un esponente sempre di Centro Sinistra e per giunta iscritto ai DS (...). Sappiano comunque questi mazzieri che non mi sono spaventato in passato ne tanto meno mi spavento adesso. Risponderò colpo su colpo alle diffamazioni e alle calunnie nelle sedi opportune qualora la politica, e non mi mancheranno certamente le occasioni, non dovesse far prevalere le ragioni almeno per un rispetto reciproco. (...).


Un lupo si è aggirato per le vie del paese

VILLALAGO -  Ieri mattina, verso le 10-11 un esemplare di lupo si è aggirato all’entrata del paese, alla presenza di alcune persone che sostavano presso un camion della frutta. Il lupo indisturbato ha percorso la provinciale fino alle “Fonticelle”, per poi risalire verso la montagna.
IL COMUNE RICHIEDE A VALLE ORSARA
IL PAGAMENTO DI ALCUNI SERVIZI E CANONI
SCANNO - Con delibera di Giunta l’amministrazione comunale ha deliberato di “insinuarsi” nel fallimento della società Valle Orsara, per la richiesta di un credito complessivo di 23,821 euro, dovuti al mancato pagamento della concessione di terreni
gravati da uso civico, di alcuni tributi comunali, quali la tassa sui rifiuti de solidi urbani, e del mancato pagamento dell’ICI. Ricordiamo che il termine della verifica dello stato passivo di Valle Orsara è stato fissato al 25 maggio prossimo.

Domani, venerdì 17, alle ore 15, 30, l’associazione culturale “il Sentiero della Libertà” e il Liceo Scientifico di Sulmona presenteranno alla stampa la VI edizione della “Marcia per la Libertà”, che avrà luogo il 28-29-30 aprile prossimo.